L’attaccante Christian Kouamè, alla sua prima stagione con il Grifone e in Serie A Tim, è risultato essere il secondo giocatore del massimo campionato per numero di duelli aerei vinti.
Sono stati 5.2 gli interventi riusciti monitorati di media in ogni incontro dal nazionale ivoriano. E’ un dato inferiore solo al primatista del Cagliari, ex Genoa, Leonardo Pavoletti irraggiungibile con il punteggio accumulato di 7.4. Terzo in questa graduatoria risulta il centravanti del Bologna, Federico Santander, che si è fermato a 5.1. Kouamè è nei top-10 pure in un’altra graduatoria. E’ il settimo giocatore infatti per numero di falli subiti dalle squadre avversarie. In media 5.2 in ogni match.
Raduni nelle selezioni nazionali per otto giocatori. Oltre a Pezzella già al lavoro con l’Italia Under 21 in vista dell’Europeo, la tornata di impegni è voluminosa con tante partite alle porte.
Per Pandev l’agenda prevede le gare della Macedonia con Polonia e Austria (7 e 10 giugno). Radu aspetta i match della Romania con Norvegia e Malta (7 e 10). Zukanovic si allena per le partite della Bosnia-Erzegovina contro Finlandia e Italia (8 e 11 giugno). La Danimarca di Lerager scenderà in campo contro Irlanda e Georgia (7 e 10).
Lazovic con la Serbia è atteso dalle sfide con Ucraina e Lituania (7 e 10).
Sanabria con il Paraguay se la vedrà con Honduras e Guatemala (5 e 9). Infine Vodisek con la Slovenia U.21 incrocia Svizzera e Georgia (7 e 10).
Un insegnante deve sostituire una collega che si è suicidata. Un supplente, e, per giunta, di origine algerina, un arabo in un paese straniero, ma questo si capisce dopo.
Una persona che, da come si pone, sembrerebbe aver bisogno di supporti psicologici, inadatto ad insegnare. Piano piano impariamo a conoscere la sua personalità e il suo agire apparentemente titubante, mentre cerca di imporsi agli scolari, alla preside.
Pare che, tra le molte esperienze proposte a scuola, incontri con i pompieri per apprendere la sicurezza, visite alle centrali del latte per conoscere l’economia, spettacoli teatrali per apprendere cultura, colloqui con la psicologa per conoscere se stessi, trovi a fatica il tempo di insegnare. E neppure si mostra troppo etico, diciamo che è piuttosto pratico.
Un suo alunno non ha amici? Pazienza, neppure lui. Ma da buon figlio di un dio minore, quale si sente, ha consigli vincenti da dare per imparare l’arte della sopravvivenza: stare sempre con quelli che hanno tanti amici, anche se falsi, prendere in giro il più debole; e se il più debole sei tu? Ridi, ridi sempre, da scemo, li spiazzerai. Quello che importa è imparare la socialità, a stare con gli altri.
Stranamente questa sua morale sfaccettata e di convenienza , ma non negativa, pare attecchire sugli alunni e portarli a ripensare il loro essere bambini, anche relativamente al tremendo evento, il suicidio dell’insegnante, di cui sono stati spettatori in classe: neppure il buon gusto di ammazzarsi in casa sua.
Un uomo che induce a pensare manca di progetti dinamici, sostiene la direttrice.
Pian piano si viene a scoprire il vero dramma dell’uomo, la perdita tragica di una moglie e tre figli disperatamente amati, disperatamente mancanti.
Uno spettacolo caleidoscopico, che non manca di offrire immagini simboliche e poetiche: bello il racconto dell’albero che protegge una crisalide verde, emblema di una vita che sta per sbocciare e che non sboccerà, ma l’albero bruciacchiato dallo stesso incendio che ha ucciso la creatura continuerà a vivere, con nostalgia.
Educare, e-ducere, tirare fuori. E così gli spunti di riflessione proposti agli alunni possono anche arrivare da un esperimento alla rovescia, un tema fatto dal professore per farsi correggere e far capire quanto è faticoso il compito di chi deve correggere.
Bashir Lazhar nasce dalla penna di una celebre drammaturga canadese, Evelyne de la Chenelière: la regia è di Thaiz Bozano, l’interpretazione magistrale, intensa e magnetica è affidata a Fabrizio Matteini. Primo spettacolo della Rassegna di Drammaturgia contemporanea, resta alla Corte fino all’otto giugno.
Dalla Cassazione stop vendita derivati cannabis: ora è reato
Secondo la Cassazione, la legge non consente la vendita o la cessione a qualunque titolo dei prodotti “derivati dalla coltivazione della cannabis“, come l’olio, le foglie, le infiorescenze e la resina.
A deciderlo le sezioni unite penali della Suprema Corte che così danno uno stop alla vendita della cosiddetta ‘cannabis light’.
La commercializzazione di ‘cannabis sativa L’., secondo la Cassazione non rientra nell’ambito di applicazione della legge n. 242 del 2016 che qualifica come lecita unicamente l’attività di coltivazione di canapa delle varietà per uso a fini medici, “pertanto integrano reato”, afferma la Cassazione nella sua massima sulla ‘cannabis light’, “le condotte di vendita e, in genere, la commercializzazione al pubblico, a qualsiasi titolo, dei prodotti derivati dalla coltivazione della ‘cannabis sativa L.’, salvo che tali prodotti siano in concreto privi di efficacia drogante”.
Spetterà così i giudici, di volta in volta, valutare quale sia la soglia di ‘efficacia drogante’ che rientra nei ‘parametri’ del consentito.
Il verdetto emesso dalle Sezioni Unite si è concluso con l’annullamento con rinvio della revoca di un sequestro di prodotti derivati dalla cannabis, come chiesto in subordine dal Pg della Suprema Corte che si era espresso per l’invio degli atti alla Consulta, come prima indicazione.
A lavoro sulla pila 8 del Ponte Morandi (foto fb Demco srl - Demolizioni controllate)
Le operazioni di taglio e calo della trave tampone 11, tra le pile strallate 10 e 11 nel cantiere di levante di ponte Morandi, sono iniziate e concluse oggi con successo.
Lo comunica l’Ati dei demolitori precisando come “La trave impalcato pesava 750 tonnellate, era lunga 36 metri e larga 18”.
Le operazioni di taglio, svolte con filo diamantato, sono iniziate alle 10 di stamattina, mentre il calo, iniziato alle 16 e si è concluso alle 20.
Sul versante est del cantiere si procede con la perforazione delle pile nei punti dove sarà poi collocata la dinamite per la successiva demolizione con esplosivo.
Questa sera i vigili del fuoco del distaccamento di Genova Est sono intervenuti in via Barabino per l’incendio di un negozio, nella sua parte posteriore dove vi era il laboratorio.
L’incendio è stato messo sotto controllo attaccandolo da due finestre poste sul retro.
Successivamente si è verificato il minuto spegnimento.
Dopo aver visitato ed apprezzato al Porto Antico di Genova la mostra dal titolo “The art of the brick”, interamente realizzata con mattoncini Lego, ci è nata la curiosità di conoscere un po’ di più il suo autore Nathan Sawaya.
Per questo lo abbiamo contattato nella sua casa di Los Angeles e gli abbiamo posto alcune domande, per scoprire chi sia questo giovane classe 1973, una laurea in legge all’Università di New York con davanti una brillante carriera da avvocato.
Un giorno, la vita di Nathan cambia completamente e dalle aule di tribunale il giovane si ritrova nelle gallerie di arte moderna con sculture realizzate con mattoncini Lego. Scopriamo un po’ di più dalle sue parole chi sia questo artista.
Chi è Nathan Sawaya? Come descriveresti te stesso
Sono un artista che utilizza principalmente mattoncini Lego quale mezzo di espressione artistica.
Sei nato a Colville nello stato di Washington ma cresciuto a Veneta in Oregon: attualmente dove vivi?
In questo momento abito a Los Angeles, in California.
Quando hai scoperto la tua attitudine per l’arte in generale?
La mia attitudine per l’arte è iniziata quando ero molto giovane. I miei genitori incoraggiavano sempre la creatività, così mia sorella ed io abbiamo avuto un sacco di giocattoli creativi. Noi dipingevamo con i colori ad acqua, disegnavamo con i pastelli e facevamo sculture con l’argilla. Avevamo anche altri giocattoli da costruzione che ci permettevano di creare diversi oggetti. In realtà Lego è diventato il nostro giocattolo preferito perché potevamo costruire tutto ciò che volevamo. Una delle storie che racconto nella mostra è la mia vita con i Lego: quando avevo dieci anni, chiesi ai miei genitori un cane, ma i miei genitori erano contrari a questo acquisto. Per aggirare il problema creai cane a grandezza naturale con i mattoncini Lego. Quello potrebbe essere stato il primo momento in cui ho capito che non dovevo costruire ciò che era disegnato sulla parte anteriore della scatola, ma potevo usare questo gioco per creare tutto ciò che potevo immaginare. Se avessi voluto essere un astronauta, avrei potuto costruire il mio razzo spaziale, se avessi voluto essere una rockstar, avrei potuto costruire la mia chitarra. In questo senso avevo intuito che non c’erano limiti e che non dovevo seguire per forza le istruzioni, ma semplicemente assecondare il mio istinto creativo.
Prima di iniziare a lavorare con i mattoncini Lego, hai provato altre forme d’arte come la pittura o il disegno?
Dopo essermi laureato in giurisprudenza, non avevo fiducia nella mia arte come un impiego a tempo pieno, quindi ho svolto la professione di avvocato. Mi sono trovato a fare fusioni e acquisizioni di aziende per uno studio legale a New York. Non è stato il lavoro più creativo che ho fatto, e non ha usato molto la mia immaginazione.
Dopo una lunga giornata in ufficio, molti colleghi avvocati andavano in palestra, altri andavano a prendere qualcosa da bere in modo da staccare con lo stress quotidiano. Io invece, per scaricare la tensione, ho capito che avevo bisogno di uno sbocco creativo. A volte dipingevo, a volte disegnavo, a volte scolpivo. In quest’ultima forma d’arte ho utilizzato materiali differenti ad esempio ho fatto una serie di sculture con le caramelle. Ma un giorno mi sono avventurato in una sfida del tutto nuova: creare una scultura con questo giocattolo, che fin dalla mia infanzia ho sempre apprezzato, ovvero i mattoncini Lego. Da subito mi sono sperimentato nel costruire oggetti dopo il lavoro e nei fine settimana. Costruire sculture è stato il mio modo di rilassarmi.
Alla fine il mio appartamento si è riempito da parete a parete con l’arte dei mattoncini. Ho creato una raccolta di sculture su un sito web come galleria virtuale: l’interesse suscitato dalle mie opere mi ha fruttato un contratto per creare opere d’arte. Il giorno in cui il mio sito web si è bloccato a causa dei troppi contatti, ho deciso di apportare un cambiamento nella mia vita. Ho lasciato il mio lavoro di avvocato per diventare un artista a tempo pieno. I miei colleghi sono stati abbastanza di supporto alla mia decisione nel lasciare ma forse anche un po ‘gelosi per la mia nuova vita.
Da un lato era qualcosa di spaventoso, ma anche completamente liberatorio: avevo il controllo del mio destino e la prima mattina che mi sono svegliato dopo aver lasciato lo studio legale è stato l’inizio di quella che si è rivelata un’avventura davvero elettrizzante.
Oggi dico che “il peggior giorno come artista è sempre meglio del miglior giorno come avvocato”.
Perché hai scelto Lego come forma di comunicazione artistica?
Ho deciso di diventare un artista che usa i mattoncini Lego perche credo sia un mezzo che rende l’arte molto accessibile a gran parte del pubblico. Le famiglie che non sono mai state in una galleria d’arte sono attratte dalle mie mostre per via di quella familiarità con il giocattolo. Grazie a questo possono connettersi con l’arte a un livello diverso perché hanno già utilizzato i Lego come gioco. In un certo senso possiamo dire che osserviamo una “democratizzazione” del mondo dell’arte: creare arte con questo mezzo apre le porte di questo universo ad un numero maggiore di persone.
Se qualcuno vede una statua di marmo, può apprezzarla in senso generale ma quando arriva a casa è improbabile che abbia una lastra di marmo da scolpire. Al contrario, quando i bambini vedono l’arte fatta di mattoncini Lego, possono essere ispirati ed andare a casa e creare con i propri mattoni la loro personale forma d’arte.
Qual è il messaggio dietro un piccolo mattone di plastica?
Possibilità illimitate.
Parlaci del tuo rapporto con l’arte moderna … Pensi che la gente la apprezzi o nell’era dei media è difficile inviare un messaggio artistico?
Oggi le persone preferiscono guardare una mostra in rete invece di guardarla direttamente e viverla nella sua essenza? C’è spazio per l’arte nella nostra società? Penso che la tua opinione sia molto interessante perché lavori dall’altra parte …
Penso che la gente apprezzi ancora l’arte. Le mie mostre sono fortunatamente state ben accolte e con molte persone che partecipano in ogni edizione. Durante il mio personale viaggio, ho imparato che l’arte non è facoltativa. Non è bello viverla in superficie ma è un vero “must”. Quando ero un avvocato, non ero felice, ma creare arte mi rendeva felice e alla fine ho cambiato la mia carriera per concentrarmi sul fare arte. Non sono l’unico a percepire un impatto positivo su me stesso esercitando la creatività. È stato dimostrato più volte che gli studenti hanno migliori risultati a scuola quando sono esposti all’arte.
I punteggi dei test sono più alti e le votazioni finali di laurea si ottengono maggiormente elevate quando l’arte fa parte del curriculum di studi. E inoltre il processo creativo è spesso utilizzato in molti tipi di terapia e di recupero. Creare arte ti rende più felice. Creare arte ti rende più intelligente. Creare arte ti rende più sano. Chiaramente, creare arte ti rende una persona migliore. Voglio ispirare le persone a fare arte, in modo da creare un mondo migliore. Elevato? Certo, lo so, ma perché no?
Cosa pensa la gente delle tue opere? Potresti raccontarci qualcosa di interessante sulla reazione delle persone di fronte ai tuoi lavori …
Ho una scultura intitolata “My Boy” che raffigura una figura umana adulta a grandezza naturale che tiene una figura umana più piccola accolta tra le sue braccia. Quando ho presentato dal vivo la scultura per la prima volta, una donna ha iniziato a piangere. Ha visto l’emozione della scultura.
Dopo di te, conosci qualcuno che usa Lego come te in tutto il mondo?
Penso che ci siano centinaia di milioni di bambini che usano Lego! E sì, ci sono sempre più artisti che mi contattano sull’utilizzo di Lego nelle loro opere d’arte. Penso che potremmo vedere l’inizio del movimento artistico basato sul famoso mattoncino.
Ho scritto che le tue statue sembrano arrotondate anche se i mattoni sono squadrati. È un elemento simbolico che hai trovato in Lego, intendo l’opportunità di creare linee arrotondate con mattoni affilati …
C’è qualcosa di sorprendente nei mattoncini Lego quando si usano per scolpire forme grandi perché da vicino lo spettatore guarda minuscoli rettangoli pieni di spigoli vivi e angoli retti. Ma poi, quando lo spettatore fa un passo indietro, tutti questi angoli si fondono e la forma della scultura viene visualizzata nel suo insieme. Gli angoli retti diventano curve, e invece di linee distinte, lo spettatore vede una figura umana. Quindi sì, c’è un elemento simbolico perché, come nella vita, è tutto basato sulla prospettiva.
Parliamo di Genova o Torino. Hai avuto l’opportunità di venire in Italia e vedere la mostra in queste città? Ti sei avvicinato alle città? Come stai con l’Europa in generale e l’Italia in particolare? Hai avuto delle reazioni originali sulle tue ultime esibizioni?
Sia Genova che Torino sono state delle meravigliose città da visitare grazie alla mostra “The art of the brick”. L’arte è stata accolta molto bene in entrambe le città. Mi piaceva l’idea di portare le mie opere d’arte in Europa ed in particolare in Italia. Le persone sono così meravigliose per l’accoglienza che mi hanno riservato.
Parlaci dei tuoi progetti per il futuro … stai ancora creando nuove opere? Il tuo lavoro di ricerca segue un modo specifico?
Attualmente sto lavorando a un progetto nuovo di zecca che spero di far debuttare entro la fine dell’anno. Non posso ancora rivelare troppo, però potete seguirmi @NathanSawaya su instagram se volete vedere le immagni e i video in anteprima…
Grazie devvero a Nathan Sawaya per la sua cortesia e disponibilità. Affascina il suo modo originale di comunicare la passione artistica ed il grande pensiero che sta dietro l’uso dei mattoncini colorati di plastica.
E lui, semplice ed immediato come quei mattoncini, è in grado di combinarli insieme dando vita a sculture dal forte impatto emotivo, così come fa con le parole che utlizza per esprimere il suo senso artistico. Una persona davvero profonda che parla di sé e del suo modo di vivere l’arte oggi con trasporto e piacere. Una scoperta davvero interessante ed arricchente per chi abbia la curiosità di approfondire queste tematiche. (foto di Nathan Sawaya)
Dopo aver atteso un intero anno, è finalmente giunto il momento di metterci comodi e di goderci la finale di Champions League. Mentre nella passata stagione a trionfare era stato il Real Madrid di Cristiano Ronaldo, quest’anno a tentare l’assalto alla Coppa dalle Grandi Orecchie saranno Liverpool e Tottenham, in una finale tutta inglese che promette spettacolo.
Il percorso dei Reds
Sono ormai passati tre anni da quando il Liverpool decise di affidare la propria panchina a Jürgen Klopp. All’epoca i Reds non se la passavano benissimo ed erano reduci da alcune stagioni non proprio entusiasmanti. Nel giro di pochissimo tempo, tuttavia, le cose sono radicalmente cambiante e sono ormai due anni che il Liverpool si attesta come una delle migliori squadre a livello europeo. Mentre in patria i Reds, nonostante il record di punti, hanno dovuto dire addio al sogno di trionfare in Premier a causa della stagione straordinaria del Manchester City, in Champions le cose potrebbero andare diversamente e dopo aver raggiunto la finale già nella passata edizione, salvo poi perdere contro il Real Madrid, quest’anno l’unico obiettivo è vincere. Nella finale che verrà disputata al Wanda Metropolitano di Madrid, dando un’occhiata alle scommesse su Tottenham-Liverpool, i Reds sono leggermente favoriti per la vittoria finale anche se la partita, con ogni probabilità, verrà giocata sul filo dell’equilibrio. Klopp è convito di avere a propria disposizione tutti i mezzi per portarsi a casa il trofeo ma dovrà essere bravo ad arginare le terribili ripartenze degli avversari, vero marchio di fabbrica della squadra di Pochettino.
Il Tottenham: la rivelazione di questa Champions League
Questa edizione di Champions League è stata una delle più emozionanti, sorprendenti e ricche di colpi di scena della storia recente della competizione. Tra le sorprese maggiori c’è sicuramente il Tottenham che si è reso protagonista di una stagione entusiasmante, conclusa con il quarto posto il campionato e con il raggiungimento della finale di Champions League. Eppure il percorso europeo degli Spurs era iniziato nel peggiore dei modi e dopo le sconfitte nel girone contro Inter e Barcellona, i londinesi erano stati ad un passo dall’eliminazione. Grazie alla vittoria casalinga proprio contro l’Inter, tuttavia, il Tottenham è riuscito a conquistare il secondo posto nel girone, accedendo alla fase ad eliminazione diretta. Gli Spurs hanno quindi eliminato dapprima il Borussia Dortmund agli ottavi di finale, poi il Manchester City ai quarti e, infine, in semifinale l’Ajax. Nella sfida contro gli olandesi, la squadra di Pochettino ha dimostrato di essere una compagine solida ed imprevedibile che, nonostante si fosse trovata con un piede e mezzo fuori dalla Champions, ha avuto la forza di reagire e di conquistare l’accesso alla finale. Seppur contro il Liverpool gli Spurs partano leggermente sfavoriti, come raccontato anche da Sport Mediaset c’è la forte sensazione che i ragazzi di Pochettino non abbiano nessuna intenzione di alzare bandiera bianca ma che, anzi, si batteranno fino all’ultimo respiro per conquistare quella che sarebbe la prima Champions League della propria storia.
È finalmente giunto il momento di metterci comodi e goderci lo spettacolo che Liverpool e Tottenham si preparano a mettere in scena. Nonostante i Reds partano da favoriti, la storia della Champions ci insegna che le sorprese sono dietro l’angolo e chissà che, alla fine, gli Spurs non riescano a compiere un’impresa che avrebbe dell’incredibile.
“Siamo del tutto convinti dell’innocenza del nostro segretario nazionale Edoardo Rixi, persona seria, competente e perbene, che ha sempre agito e ha svolto correttamente la sua attività politica per il bene dei genovesi, dei liguri e degli italiani, come dimostrato in tanti anni di proficuo lavoro per la nostra comunità (basti ricordare, tra le altre cose, la cosiddetta Legge per Genova che da sola vale un miliardo di euro).
Peraltro, ricordiamo che ai sensi della ‘Legge Severino’ i parlamentari in carica non sono affatto sospesi di diritto in caso di condanna non definitiva, ma possono legittimamente continuare il mandato a loro affidato dagli elettori, alla Camera o al Senato, fino alla conclusione della legislatura”.
Lo ha dichiarato oggi pomeriggio il capogruppo regionale e vice segretario nazionale della Lega Liguria, Franco Senarega.
“Per quanto riguarda l’onorevole Edoardo Rixi – ha aggiunto Senarega – che a seguito della sentenza di primo grado di oggi e in conformità alla sua correttezza istituzionale da sempre dimostrata, ha subito deciso di rimettere le sue deleghe di viceministro al vicepremier Matteo Salvini, Genova e la Liguria perderanno una figura essenziale al Governo per le infrastrutture, il lavoro e lo sviluppo del nostro territorio.
Tuttavia, contiamo sul fatto che il nostro segretario nazionale, nominato immediatamente da Matteo Salvini responsabile alle Infrastrutture e Trasporti della Lega, riuscirà senz’altro a dare un notevole contributo per il futuro della Liguria e dell’Italia”.
Netta la presa di posizione della Lega Liguria: “L’onestà e la rettitudine morale del nostro segretario Rixi non sono e non saranno messe mai in discussione. Le dimissioni dall’incarico di governo, presentate a pochi minuti dalla sentenza, sono l’ulteriore dimostrazione di come Edoardo Rixi metta al primo posto l’interesse comune del Paese e della Liguria. Tutta la Lega Liguria è compatta a fianco del suo segretario: sappiamo che saprà continuare a mettere a disposizione le proprie competenze in tema di infrastrutture e di portualità, competenze assolute come ha riconosciuto e ribadito anche il vicepremier Salvini”.
Inchiesta “Spese pazze” in Regione Liguria, risalenti a presunti fatti di quasi dieci anni fa e contestati nell’ambito di un regolamento regionale da sempre interpretato in modo differente.
Oggi a Genova i giudici di primo grado hanno condannato a 3 anni e cinque mesi il viceministro leghista delle Infrastrutture e Trasporti Edoardo Rixi, che ha rimesso le deleghe di Governo.
Il ministro e segretario federale Matteo Salvini lo ha immediatamente nominato responsabile delle infrastrutture e Trasporti della Lega.
Il senatore leghista Francesco Bruzzone, ex presidente del consiglio regionale ligure, è stato condannato a due anni e 10 mesi.
Le contestazioni si riferiscono alle spese sostenute dal gruppo regionale e ritenute “non pertinenti” all’attività istituzionale, anche se i legali difensori hanno sempre sostenuto, in sostanza, che comunque si trattava di attività politica.
Gli imputati del processo erano 23 consiglieri, tra cui Matteo Rosso (ex FI e attuale capogruppo di FdI, condannato a 3 anni e due mesi) che secondo quanto previsto dalla Legge Severino a questo punto dovrebbe essere sospeso di diritto dall’incarico, anche se potrà presentare ricorso al Tar.
Invece, la norma Severino al momento non si applica per i parlamentari perché per loro vale solo in caso di sentenza definitiva, ossia passata in giudicato. Pertanto, Rixi e Bruzzone, che presenteranno ricorso in appello, rimangono rispettivamente deputato e senatore.
Gli altri condannati di oggi sono Michele Boffa (Pd, 3 anni) Nino Miceli (Pd, 3 anni) Raffaella Della Bianca (FI-Gruppo Misto, 2 anni e 10 mesi) Alessio Saso (AN-Ncd, 2 anni e 10 mesi), Marco Limoncini (Udc, 3 anni), Aldo Siri (Lista Biasotti, 3 anni e 1 mese), Armando Ezio Capurro (ex Noi con Burlando, 2 anni e 11 mesi), Matteo Rossi (ex Sel, 2 anni e due mesi), Alessandro Benzi (ex Sel-Gruppo Misto, 3 anni e un mese), Giacomo Conti (Federazione della Sinistra, 2 anni e un mese), Luigi Morgillo (FI, 3 anni e un mese), Marco Melgrati (FI e attuale sindaco di Alassio, 2 anni e 11 mesi), Roberta Gasco (FI, 2 mesi in continuazione alla precedente condanna), Gino Garibaldi (ex FI, 2 anni e 10 mesi) Marylin Fusco (Diritti e Libertà, 2 anni e due mesi e già condannata per precedenti accuse per il periodo trascorso nell’IdV) Franco Rocca (FI e attuale sindaco di Zoagli, 2 anni e un mese).
Le motivazioni della sentenza saranno depositate dai giudici entro 90 giorni.