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Finale Ligure. Odissea un racconto mediterraneo

Teatro pubblico ligure. Finale Ligure. Odissea un racconto mediterraneo.

Torna a Finale Ligure, con altri spettacoli, uno dei progetti di maggiore successo ideati e diretti da Sergio Maifredi, “Odissea un racconto mediterraneo”.

Teatro Pubblico Ligure, in collaborazione con il Comune di Finale Ligure.

Nei due luoghi ormai abituali per il pubblico di Finale e di Teatro Pubblico Ligure (la spettacolare Fortezza di Castelfranco, edificio monumentale che domina la città, e i silenziosi Chiostri di Santa Caterina, immersi nel bianco delle pietre medievali) saranno protagonisti interpreti amati dal pubblico come David Riondino e Dario Vergassola, Piergiorgio Odifreddi e Paolo Rossi.

Ideato da Sergio Maifredi e prodotto da Teatro Pubblico Ligure con la consulenza letteraria di Giorgio Ieranò e Matteo Nucci, “Odissea un racconto mediterraneo” si propone di riportare all’originaria forma orale un caposaldo della letteratura occidentale come l’Odissea, affidata a moderni cantori, che collegano parole antiche a pensieri moderni.

Si comincia mercoledì 26 giugno alla Fortezza di Castelfranco David Riondino e Dario Vergassola daranno voce al canto XXIV del poema omerico con L’ultima Odissea, la nuova partenza di Omero verso un altro futuro sconosciuto. Martedì 2 luglio ci si sposta nei Chiostri di Santa Caterina a Finalborgo per ascoltare il matematico e divulgatore Piergiorgio Odifreddi alle prese con Il problema dei buoi di Archimede a partire dal canto XII dell’Odissea. Mercoledì 10 luglio, si torna alla fortezza di Castelfranco per ripensare alla Maga Circe seguendo Paolo Rossi, potente e irriverente com’è sempre, fra le parole del canto X.

Gli appuntamenti di Odissea un racconto mediterraneo possono essere seguiti come un ciclo unitario, costruito però su episodi definiti da un’autonomia autoconclusiva che permette la visione anche solo di un singolo spettacolo. Maifredi torna per il secondo anno consecutivo nei Chiostri di Finale con Odissea un racconto mediterraneo, un progetto che ha debuttato undici anni fa e ha avuto più di 1300 repliche in tutta Italia. Come succedeva ai tempi di Omero, il pubblico ascolta un cantore che inchioda gli spettatori con la forza della parola.

“Odissea – Un racconto mediterraneo – spiega Sergio Maifredi –  è un progetto permanente, un percorso da costruire canto dopo canto scegliendo come compagni di viaggio i grandi cantori del teatro contemporaneo e quegli artisti che sappiano comunicare in modo estremamente diretto, non con la protezione del “buio in sala” ma guardando negli occhi il proprio pubblico, non proteggendosi dietro gli schermi delle belle luci o di una bella musica di sottofondo ma affrontando a mani nude la parola. Odissea ha debuttato nel 2009 e ha inchiodato ai sedili di pietra dei teatri antichi e di velluto rosso migliaia di spettatori e porta a Finale Ligure tre spettacoli affidati ai più grandi interpreti di oggi”.

Eneide, Iliade e Odissea sono i tre grandi classici della letteratura europea e mediterranea che Teatro Pubblico Ligure, con i progetti ideati e diretti da Sergio Maifredi, ha proposto nel corso degli anni, tappa dopo tappa, di teatro in molo, di piazza in anfiteatro romano. Lungo tutta l’Italia è risuonata la voce degli uomini e delle donne che si sono messi al centro del racconto e lo hanno fatto vivere ancora una volta come se fosse la prima. Lo scopo è ritrovare come nuovi la forza dell’avventura, il coraggio della scoperta, il valore della parola che hanno condotto l’umanità verso nuove rotte e nuovi approdi, per tornare a riconoscersi nelle proprie radici più profonde anche dopo esperienze così straordinarie da essere cantate per secoli.

SCHEDE SPETTACOLI

Mercoledì 26 giugno

FINALE LIGURE. Fortezza di Castelfranco

ODISSEA UN RACCONTO MEDITERRANEO

DAVID RIONDINO E DARIO VERGASSOLA

L’ultima Odissea (Canto XXIV)

Progetto e regia di Sergio Maifredi
Produzione di Teatro Pubblico Ligure

 

Che il viaggio non sarebbe terminato con l’arrivo a Itaca, Odisseo lo sa bene da quando, nel regno dei morti, ha incontrato Tiresia, al nono canto. L’indovino cieco glielo ha predetto: dovrà, dopo la strage dei pretendenti, rimettersi in cammino, per terra questa volta, lontano dal mare, portando sulla spalla un remo, come una croce, come un’espiazione.

La meta non avrà le coordinate precise che individuano Itaca sulla carte nautiche. Ma quando Odisseo sarà così lontano dal mare che, al suo passare, la gente scambierà il remo per un ventilabro allora sarà giunto alla fine delle sue fatiche. Potrà fare sacrifici agli Dèi e tornare in patria. Questo viaggio per terra è una seconda Odissea a cui Omero allude e che con molte probabilità è pure esistita in forma orale e scritta ma di cui le tracce si sono perdute. Riondino e Vergassola da lì partono, dai patti di pace, che chiudono i ventiquattro canti dell’Odissea che conosciamo e ci trasportano in un’altra Odissea tutta immaginata, enigmatica e misteriosa e forse mai scritta se non l’immaginario di ognuno di noi. Ovviamente, come è nel carattere di Riondino e Vergassola, con ironia, intelligenza, irriverenza.

Martedì 2 luglio

FINALE LIGURE – Chiostri di Santa Caterina

ODISSEA UN RACCONTO MEDITERRANEO

PIERGIORGIO ODIFREDDI

Il problema dei buoi di Archimede (Canto XII)

Progetto e regia di Sergio Maifredi

Produzione Teatro Pubblico Ligure

“Quelle bestie appartengono
al terribile Dio sole
che dall’alto può vedere e ascoltare”

Un matematico che affronta Omero?
Un logico che legge il ritorno di Odisseo?
Iniziamo col dire che uno dei saggi divulgativi di Odifreddi si intitola Le menzogne di Ulisse. E che la logica è lo studio del logos, vale a dire del pensiero e del linguaggio.
Odifreddi ci guida tra paradossi e rompicapi, dalla verità all’infinito, che hanno ossessionato gli antichi e i moderni. Smaschera le menzogne di Ulisse e dei tanti, troppi, mentitori che affollano lo spazio e il tempo degli umani.

Mercoledì 10 luglio

FINALE LIGURE – Fortezza di Castelfranco

ODISSEA UN RACCONTO MEDITERRANEO
PAOLO ROSSI

La maga Circe (Canto X)

Progetto e regia di Sergio Maifredi

Produzione Teatro Pubblico Ligure

Il dio Eolo ha dato a Odisseo l’otre che imprigiona i vènti contrari al ritorno ad Itaca. I compagni di Odisseo aprono l’otre, i vènti si scatenano e i marinai sono in balìa del mare per nove giorni. I giganti Lestrigoni massacrano parte dei compagni di Odisseo, indi finalmente giungono all’isola di Circe. La bella dea trasforma gli uomini in porci facendo loro scordare il ritorno. Odisseo riuscirà a liberare i suoi compagni ed a riprendere il viaggio. Paolo Rossi trova infiniti spunti da questo canto per chiosare ogni suo pensiero sulle donne di Omero e non solo. La sua lettura sa restituirci anfratti dell’Odissea che altrimenti rischiano di perdersi, fagocitati dall’insieme.

Ingresso: 20 euro intero; 16 euro ridotto (over 65/under25) – Prevendite presso la Libreria Centofiori, via Ghiglieri 10, Finale Ligure (Savona), tel- 019 692319

Info e prenotazioni 335 6671370 – info@fortezzadicastelfranco.com

Ufficio IAT, via San Pietro 14, Finale Ligure (Savona) – Tel. 019 681019

Informazioni sul sito www.teatropubblicoligure.it

La Liguria premiata per i suoi locali

La Liguria premiata per i suoi locali storici

TURISMO: IN LIGURIA 21 LOCALI SIMBOLO DELL’OSPITALITA’ MADE IN ITALY

LA NUOVA GUIDA DEI LOCALI STORICI PREMIA GENOVA AL SECONDO POSTO IN ITALIA

(Milano, 21 giugno 2019). Sono 17 gli alberghi, i ristoranti, le pasticcerie e i caffè genovesi inseriti nella 43^ Guida ai “Locali storici d’Italia”, il volume gratuito che segnala i templi dell’ospitalità italiana che hanno raggiunto almeno 70 anni di esercizio, presentato oggi a Milano. La provincia del capoluogo ligure si conquista così la medaglia d’argento per tasso di storicità dei suoi locali, a poca distanza da Venezia (19 referenze). Ai locali di Genova si aggiungono quelli di Imperia (2), La Spezia (1) e Savona (1), per un totale regionale di 21.

Per Enrico Magenes, presidente dell’Associazione Locali Storici d’Italia che da 43 anni cura la Guida gratuita: “Questi locali rappresentano dei veri e propri ‘musei dell’ospitalità e del gusto’ made in Italy, una risorsa eccezionale per il turismo che consente di scoprire concretamente, attraverso testimonianze, arredi e ricordi, il patrimonio storico del nostro Paese”.

Con 180 anni di età media, i Locali storici d’Italia sono stati teatro di episodi storici, luoghi di ristoro, rifugio e ispirazione per personalità politiche, celebrità, artisti e letterati, ma anche incubatori di trend e mode che hanno radicalmente cambiato il “gusto italiano”, protagonista dell’edizione 2019 della Guida, disponibile da quest’anno anche in formato app. Nell’itinerario alla scoperta dei più longevi santuari del palato tricolore, le storie di ospitalità, bellezza e cucina di questi locali incrociano e raccontano la storia stessa del Paese, dal dominio straniero all’Unità d’Italia, fino al boom economico del dopoguerra; dalla commedia dell’arte, al futurismo, al neorealismo.

Nella classifica per regioni, il podio è occupato da Veneto (35 locali), Lombardia (32), e Toscana (28), la Liguria si guadagna il 5° posto ad un passo dal Piemonte (22) e subito prima della Campania (20). Sul fronte delle province, con 17 referenze Genova insegue Venezia, a quota 19, mentre Torino e Napoli (entrambe a 15) si dividono il 3° posto subito prima di Milano e Firenze (14).

Elenco dei Locali storici liguri recensiti dalla guida:

CHIAVARI (GE): Defilla, Luchin

GENOVA: Bristol Palace, Bruxaboschi, Mangini, Marescotti Cavo, Romanengo, Svizzera Vital Gaspero, Zeffirino

PORTOFINO (GE): Excelsior, Piazzetta di Portofino, Splendido

RAPALLO (GE): Excelsior Palace Hotel

RECCO (GE): Manuelina, Ö Vittorio (Da)

SANTA MARGHERITA (GE): Miramare

SESTRI LEVANTE (GE): Rossignotti

IMPERIA ONEGLIA: Piccardo

SANREMO (IM): Royal Hotel Sanremo

SARZANA (SP): Gemmi il Loggiato

ALASSIO (SV): Balzola

www.localistorici.it

Spezia, rimozione ordigni esplosivi

La Spezia. Rimozione d'urgenza di un ordigno esplosivo

MARINA MILITARE: I PALOMBARI DEL COMSUBIN INTERVENGONO D’URGENZA ALLE 5 TERRE (SP) E SUL LAGO DI VARNA NELLA PROVINCIA DI BOLZANO PER RIMUOVERE OLTRE 3.000 ORDIGNI ESPLOSIVI

A Vernazza (SP) è stata neutralizzata una mina subacquea tedesca mentre nel lago di Varna sono state rimosse 3.531 bombe da fucile che sono state consegnate all’Esercito per essere distrutte

Dal 10 al 20 giugno 2019 i Palombari del Gruppo Operativo Subacquei (GOS) del Comando Subacquei ed Incursori della Marina Militare (Comsubin), distaccati presso il Nucleo SDAI (Sminamento Difesa Antimezzi Insidiosi) di Ancona e della Spezia , hanno condotto due delicate operazioni subacquee, rispettivamente nelle acque del lago di Varna (BZ) ed in quelle di Vernazza (SP), grazie alle quali sono stati rimossi dal fondo oltre 3.000 ordigni esplosivi.

L’intervento d’urgenza alle 5 terre è stato richiesto dalla Prefettura della Spezia a seguito della segnalazione di una ditta per lavori subacquei alla locale Capitaneria di Porto circa il rinvenimento di un grosso manufatto di forma sferica riconducibile ad un ordigno esplosivo. Il 20 giugno 2019 i Palombari del GOS hanno riconosciuto l’oggetto segnalato come una mina subacquea tedesca del tipo GR, risalente alla seconda guerra mondiale e contenente 30 Kg di esplosivo, che giaceva da oltre 70 anni a soli 16 metri di profondità di fronte al mare di Vernazza. L’intervento di bonifica è stato condotto attraverso le consolidate procedute in uso al Gruppo Operativo Subacquei tese a preservare l’ecosistema marino in una zona di sicurezza individuata dalla locale Autorità Marittima.

Il secondo intervento dei Palombari della Marina si è svolto nel lago di Varna (BZ) dove, su richiesta della Prefettura di Bolzano, è stata condotta un’ulteriore campagna di bonifica delle acque del lago che, dal 10 al 20 giugno 2019, ha permesso di recuperare ben 3.531 bombe da fucile di nazionalità austriaca e risalenti alla prima guerra mondiale, in seguito consegnate agli artificieri del 2° Reggimento Guastatori di Trento della brigata alpina Julia dell’Esercito per essere distrutte.

Al termine di queste operazioni i comandanti dei Nuclei SDAI della Marina vogliono ricordare a coloro che dovessero imbattersi durante le vacanze in oggetti la cui forma possa essere ricondotta a quella di un ordigno esplosivo, che questi manufatti possono essere molto pericolosi e pertanto non devono essere toccati o manomessi in alcun modo, ma ne va denunciato immediatamente il ritrovamento alla locale Capitaneria di Porto o alla più vicina stazione dei Carabinieri, così da consentire l’intervento dei Palombari di Comsubin al fine di rispristinare le condizioni di sicurezza delle nostre acque.

APPROFONDIMENTI:

Questi interventi rappresentano una delle tante attività che i Reparti Subacquei della Marina conducono a salvaguardia della pubblica incolumità anche nelle acque interne, come ribadito dal Decreto del Ministero della Difesa del 28 febbraio 2017, svolgendo operazioni subacquee ad alto rischio volte a ripristinare le condizioni di sicurezza della balneabilità e della navigazione a favore della collettività.

Chiunque dovesse imbattersi in oggetti con forme simili a quelle di un ordigno esplosivo o parti di esso, non deve in alcun modo toccarli o manometterli, denunciandone il ritrovamento, il prima possibile, alle autorità di polizia competenti.

Lo scorso anno i Palombari della Marina Militare hanno recuperato e bonificato oltre 44.000 ordigni esplosivi di origine bellica, mentre dal 1° gennaio 2019 sono già 14.090 i manufatti esplosivi rinvenuti e neutralizzati nei mari, fiumi e laghi italiani, senza contare i 8.895 proiettili di calibro inferiore ai 12,7 mm.

Con una storia di 170 anni alle spalle, i Palombari del Comsubin rappresentano l’eccellenza nazionale nell’ambito delle attività subacquee essendo in grado di condurre immersioni lavorative fino a 1.500 metri di profondità ed in qualsiasi scenario operativo, nell’ambito dei propri compiti d’istituto (soccorso agli equipaggi dei sommergibili in difficoltà e la neutralizzazione degli ordigni esplosivi rinvenuti in contesti marittimi) ed a favore della collettività.

Per queste peculiarità gli operatori subacquei delle altre Forze Armate e Corpi Armati dello Stato possono essere formarti esclusivamente dal Gruppo Scuole di COMSUBIN che, attraverso dedicati percorsi formativi, li abilita a condurre immersioni in basso fondale secondo le rispettive competenze.

I cacciamine della Marina Militare, inquadrati nella Squadra Navale sotto il Comando delle Forze di Contromisure Mine, sono unità dotate di sistemi ad elevato tasso tecnologico impiegate per la ricerca subacquea e la rimozione dai fondali di ordigni bellici, nonché per l’individuazione e messa in sicurezza di relitti e beni archeologici sommersi. Tali attività sono finalizzate a garantire il libero accesso ai porti e mantenere aperte le vie di comunicazione marittime assicurando il libero transito delle Unità mercantili e la sicurezza della navigazione contribuendo in maniera sostanziale all’incolumità di quanti dal mare e sul mare operano quotidianamente e traggono il frutto del proprio lavoro.

Per seguire le novità: #MarinaMilitare live su Twitter (@ItalianNavy #ProfessionistiDelMare #ilTuoFuturoèilMare) o sul sito della Marina Militare www.marina.difesa.it

Samp, Festa alla Fiera del Mare degli Ultras Tito Cucchiaroni

Importante appuntamento per i tifosi blucerchiati che festeggiano i cinquant’anni degli Ultras Tito Cucchiaroni, gruppo di ultras che animano il cuore della Sud.

Un gruppo nato nel 1969 e dedicato all’indimenticato fuoriclasse argentino che ha militato nella Sampdoria negli Anni 60 e che ha contribuito al famoso 4° posto nel campionato 1960-61

Il più antico gruppo ultras organizzato nato in Italia. Un fiore all’occhiello del mondo sportivo genovese.

Ecco di seguito il programma di oggi e domani, dopo l’antipasto di ieri.

SABATO 22 GIUGNO.                                                            

H. 13:00 Pranzo con i gruppi della gradinata e le famiglie colpite dal crollo del Ponte Morandi

H. 15:30 Pint Cup

H. 17:00 Premiazione torneo dei piccoli Sampdoriani e premiazione “Torneo 50 anni Ultras Tito”

H. 17:30 dibattito sull’introduzione dei codici di riconoscimento su caschi e divise delle forze dell’ordine

H. 20:30 Sul palco della festa i giocatori e gli Ultras dal 1982 al 1999

H. 21:30 Manche finale della Pint Cup

H. 22:00 “Blue Circled Band” in concerto

H. 1:00 ad oltranza techno underground con Mr. Onion

PRESENTA LA SERATA: Corrado Tedeschi

 

DOMENICA 23 Giugno

Apertura stand H. 18:00

H. 18:00 “Trivial Samp” quiz sulla storia dell’U.C, Sampdoria e degli Ultras

H. 20:00 Estrazione “Lotteria 50 anni degli Ultras”

H. 20:30 Sul palco della festa i giocatori e gli Ultras dal 1999 ad oggi

H. 21:00 Mr. Puma in concerto

H. 22:00 “Isterika Band” in concerto

GRAN FINALE DELLA FESTA DEI NOSTRI 50 ANNI!

 

Per tutti e tre i giorni della festa rimarrà allestita la nostra mostra fotografica:

STAND BEVANDE e RISTORO

Come ogni anno, e a maggior ragione per festeggiare degnamente i nostri 50 anni, abbiamo studiato un menù ricco di prodotti di alta qualità, avvalendoci della collaborazione di amici sampdoriani che operano sul territorio genovese e ligure. Ma non solo! Quest’anno, oltre alle squisitezze venete del nostro amico Luciano, potremmo rinfrescarci la gola con una selezione di birre parmigiane realizzate apposta per il Bastian Contrario, un pub dell’oltrettorrente parmigiano costruito e gestito direttamente da uno dei ragazzi dei Boys Parma.
Venite a trovarci affamati ed assetati, non vi deluderemo!

BASTIAN CONTRARIO Public House Parma

FABBRICA BIRRA BUSALLA

Friggitoria “Le Tito”

CEVICEMMU

Macelleria “Joe e Teresa” di Montebruno

la Focaccia al Formaggio del Panificio Moltedo G.B. Titta

i Risotti Veneti di Luciano

il MASETTO Hamburgeria Nazionale Genova

KOWALSKI Ristorante e Pub dell’Est Europa

Cessione Samp, ancora contatti tra Vialli e Ferrero

Samp, oggi udienza per il ricorso di Ferrero: tifosi in presidio
Massimo Ferrero, ex presidente della Sampdoria (foto d'archivio)

Sembrava tramontata la trattativa tra Ferrero e Vialli per la cessione della società blucerchiata con importanti novità.

Ci sarebbe stato un primo incontro a Venezia proprio tra Vialli e Ferrero in cui il presidente avrebbe ribadito le sue richieste aggiungendo di non aver fretta di cedere e che tutto potrebbe slittare alla fine del mercato o alla prossima primavera.

In seguito ci sono stati altri contatti dalle parti ma non sembra che ci possano essere ulteriori accelerate in queste ore.

Nonostante il comunicato ufficiale dell’11 giugno scorso, in cui la CalcioInvest LLC, informava la stampa del ritiro dell’offerta le trattative continuano incessantemente.

Mercato Genoa: Zapata, Jaroszynski e De La Vega nel mirino

Enrico Preziosi

Incomincia a scaldarsi il mercato del Grifone: Preziosi vuole mettere a disposizione il prima possibile affidabile al nuovo tecnico Aurelio Andreazzoli.

I nomi più caldi sono due, entrambi molto vicini al Grifone: Cristian Zapata, 32enne difensore centrale colombiano in scadenza con il Milan e Pawel Jaroszyński, 24enne esterno mancino polacco del Chievo, valutato 4 milioni.

Non solo. E’ in via di definizione la trattativa che dovrebbe portare un colpo ad effetto dal Sudamerica. Pedro “Pepo” De La Vega, esterno offensivo, classe 2001, nazionale Under 20, considerato in patria un vero crack, può essere un colpo di fantasia nell’estate rossoblù. Operazione da oltre 10 milioni di euro.

Imperia, turismo esperienziale. Accolta la proposta.

Imperia, turismo esperienziale. Accolta la proposta

Artigiano per il turismo: accolta la proposta di CNA

Sarà disciplinata la figura dell’imprenditore turistico esperienziale

“Un importante passo in avanti è stato compiuto sulla strada del riconoscimento del turismo esperienziale, che avrà sempre maggiore sviluppo anche in Province già ad alta densità turistica come la nostra, favorendo la messa in rete delle strutture ricettive con l’artigianato, il commercio e l’agricoltura.  Una vittoria per CNA Turismo, che ha posto per prima il bisogno di promuovere questa forma di utilizzo del tempo libero”, afferma Michele Breccione, Presidente territoriale della CNA della Provincia di Imperia.

Nel corso dell’esame della Delega al governo in materia di turismo, la commissione Attività produttive della Camera ha approvato l’emendamento che riconosce la necessità di disciplinare il turismo esperienziale. Un testo che raccoglie la volontà sostanzialmente unanime delle forze politiche su questo fronte.

“Il turismo esperienziale è un’attività in grande crescita” continua Breccione. “Risponde infatti alle esigenze del nuovo turismo, quello più sensibile ed a più alto valore aggiunto, di passare dalla vacanza passiva alla vacanza attiva, senza temere di “sporcarsi” le mani. Un modello turistico particolarmente adatto al nostro territorio, in grado di valorizzare le eccellenze locali dell’artigianato, artistico ed enogastronomico, ed i territori, soprattutto quelli dell’entroterra, espressione migliore dell’identità territoriale e delle sue elevate capacità produttive di alta qualità”.

Il Parlamento dovrebbe approvare nei tempi più rapidi possibili la Delega. E il Governo, nella fase successiva al via libera delle Camere, dovrebbe emanare il decreto legislativo che introduce nell’ordinamento la figura dell’imprenditore turistico esperienziale.

“Una figura, quella dell’artigiano per il turismo, che già occupa una posizione peculiare e ben riconoscibile all’interno del tessuto economico-sociale. A livello pratico, l’imprenditore turistico esperienziale può essere identificato con un imprenditore che già esercita un’attività economica, ad esempio un laboratorio artigiano di lavorazione artistica del legno, e che intende integrare il codice identificativo della propria attività con un altro specifico codice per lo svolgimento dell’attività turistico esperienziale. Un codice che riconosca la complessità di questa forma di offerta turistica, che mette in relazione la promozione e valorizzazione della cultura, la tutela del paesaggio e il patrimonio storico-artistico con un modello di apprendimento basato sull’esperienza personale”.

Per informazioni:

Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della  Piccola e  Media Impresa

Associazione Provinciale di Imperia

SANREMO – Via B. Asquasciati 12

A Torino i funerali del Cavalier Giulio Ometto

Giulio Ometto

GENOVA. 22 GIUG. Si sono svolti ieri a Torino nella Chiesa della Santissima Annunziata i funerali di Giulio Ometto, uno dei più grandi personaggi del mondo dell’ Antiquariato e dell’ Arte del secondo Novecento italiano.

Il presidente della Fondazione e del Museo di Arti Decorative Accorsi-Ometto aveva 76 anni. Appassionato collezionista e valente antiquario, fu collaboratore di fiducia di Pietro Accorsi, che nel 1956 acquistò la Domus Padi, lo splendido palazzo torinese che ha poi preso il suo nome. Accorsi decise di utilizzare la parte storica dell’edificio come abitazione e galleria d’arte. Alla morte di Accorsi, avvenuta nel 1982, per sua volontà venne costituita la Fondazione Pietro Accorsi, della quale Giulio Ometto divenne presidente a vita.

Nel 1999 venne inaugurato il Museo Accorsi-Ometto visitato ogni anno da migliaia di appassionati d’arte e che accoglie importanti collezioni.

Nato nel 1942 a Legnano Giulio Ometto ha vissuto con la famiglia a Bra, Diplomatosi all’ Istituto tecnico industriale di Savigliano, completò gli studi a Torino. Malgrado la formazione tecnica, Ometto da sempre coltivò l’amore per il bello e l’interesse per l’arte. L’ incontro con Pietro Accorsi avvenne nel 1963 in occasione della grande mostra dedicata al Barocco Piemontese. Dopo la morte di Accorsi, Giulio Ometto diresse i lavori di restauro del Palazzo che terminarono con l’ inaugurazione del Museo di Arti Decorative.

“Giulio Ometto- ci spiega Adalberto Guzzinati, noto critico d’arte e giornalista- era un innamorato del bello e di Torino. Non solo con le sue capacità ed intuizioni ha saputo rendere fruibile al pubblico il patrimonio artistico lasciato da Accorsi, ma anche è stato un valido mecenate e collezionista, capace di nuove importanti acquisizioni, attivo promotore ed organizzatore di eventi, iniziative e mostre che hanno fatto conoscere le bellezze di Torino, le collezioni presenti nel palazzo, mantenendo sempre vivo il ricordo di ciò che seppero fare insieme due grandi appassionati d’arte come Accorsi ed Ometto”.

La nostra redazione si unisce al dolore del fratello Narciso, dei parenti, dei nipoti Ometto, Burdese e Torto con le proprie famiglie, degli amici e collaboratori della Fondazione, per la perdita di una così grande e cara persona.
CLAUDIO ALMANZI

Traffico di migranti, il trasbordo dalla nave madre al barchino

Traffico di migranti, il trasbordo dalla nave madre al barchino

La Polizia di Stato con l’aiuto di un mezzo aereo messo a disposizione da Frontex ha individuato e filmato, in acque internazionali un traffico di migranti svelando il trucco utilizzato per il trasporto utilizzando un barchino trainato un peschereccio.

L’imbarcazione, dopo aver trainato un barchino in alto mare vi aveva fatto trasbordare i migranti che si erano poi diretti verso l’Italia, mentre il peschereccio aveva fatto rotta verso l’Africa.

Il passaggio degli immigrati è stato filmato: subito sono scattate le procedure per bloccare l’imbarcazione principale.

A bordo sono state trovate sette persone, sei egiziani e un tunisino. Tutte sono in stato di fermo per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

Arriverà domani mattina a Licata, in provincia di Agrigento il peschereccio sequestrato in acque internazionali che trasportava 81 clandestini. A renderlo noto fonti del Viminale.

Traffico di migranti, il trasbordo dalla nave madre al barchino

A fuoco box a Marassi, fiamme spente dai VVF

A fuoco box a Marassi, fiamme spente dai VVF

Ieri sera i vigili del fuoco sono intervenuti in via dell’Orto, a Marassi, per l’incendio di un box.

Per cause in via di accertamento del materiale all’interno ha preso fuoco.

I pompieri sono intervenuti con la squadra di Genova est, la prima partenza della centrale e il carro autoprotettori per la riserva di aria respirabile.