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Savona, esonerato Siciliano: ecco mister Luciano De Paola

Savona calcio

Nella sala stampa dello Stadio Valerio Bacigalupo, si è tenuta la presentazione ufficiale di mister Luciano De Paola.

Il nuovo mister biancoblù, davanti ai giornalisti presenti, è apparso molto emozionato ma allo stesso tempo grintoso e con degli obbiettivi importanti:“Buona sera a tutti parto con il dire che avevo anche da valutare altre situazioni però Savona è una piazza forte e prendendo informazioni anche da alcuni giocatori ho capito che qui c’è un pubblico caloroso è gente che ha fame di calcio e a me queste situazioni piacciono perché dove c’è questo tipo di adrenalina mi diverto”.

So che questa è una piazza importante e parlando con il Direttore e la società ho capito che vogliono portare il calcio importante a Savona essendo persone ambiziose. Ho deciso di far parte di questo progetto e so che i calciatori che non hanno ambizione o personalità non vanno da nessuna parte e fanno fatica a fare questo mestiere, io so che i grandi allenatori li fanno i grandi giocatori. Oggi ho fatto una chiacchierata coi i giocatori, alcuni li conosco altri no e ho detto loro che i nostri tifosi vengono allo stadio per vederci vincere quindi ci vogliono giocatori con gli attributi. Io spero di entrare subito in quest’ottica e chi non mi seguirà farà la valigia e andrà a casa; la società ha bisogno di gente che ha personalità e voglia di giocare a calcio, bisogna rendersi conto che è un mestiere bello e siamo fortunati a farlo, loro hanno la possibilità di lavorare divertendosi e dobbiamo far divertire anche i tifosi così lo stadio si riempirà.
Ho chiesto ai calciatori di porsi come primo obbiettivo quello di far riempire lo stadio quindi di conseguenza vincere e quindi avere personalità e voglia. Ho voluto fortemente questa chiacchierata di conoscenza, e per me guardarsi negli occhi e parlare vale molto di più. Domani inizieremo a lavorare sul campo e voglio trasmettere ai calciatori il mio carattere quello di combattere, di non arrendersi e dobbiamo stare sempre sul pezzo e questo è anche il carattere della città. Lavoreremo per dare soddisfazioni sia alla società che ai tifosi. Nel calcio di oggi si è abbassata molto la qualità ma si è alzato il livello fisico e caratteriale e se non hai questo tipo di mentalità in questa categoria non fai molta strada. Non possiamo tirare indietro alla gamba, non possiamo fare un passo in meno e quindi alla squadra ho chiesto queste cose e sopratutto di essere organizzata ed equilibrata. Secondo me il calcio al 99% è fatto di carattere e l’1% di qualità quindi dobbiamo lavorare in questo senso. In questa categoria bisogna avere diversi di stomoli e fare da traino ai giovani, da quello che ho sentito i giovani fino ad ora hanno dato tanto ma manca l’apporto dei vecchietti quindi bisognerà anche migliorare questa parte ma tutto passerà attraverso il lavoro”.
Lo staff tecnico di mister De Paola sarà composto dall’allenatore in seconda Simone Barresi, dal mister dei portieri Fabrizio Casazza, dal preparatore atletico Gianluca Sciarrone, dal team manager Giuseppe Corbellini.

Cus Genova, i risultati delle squadre biancorosse

Cus Genova

Risultati Del Weekend Delle Prime Squadre Delle Sezioni Del CUS Genova

RUGBY. Nella giornata di domenica è andata in scena la prima storica partita di Serie A femminile del CUS Genova Rugby, disputata in trasferta contro una squadra esperta come il CUS Pavia. Il primo tempo si è chiuso sul 15-0 a causa di un paio di azioni ben gestite e veloci dalle pavesi. Verso la fine del primo tempo le Biancorosse hanno cambiato la mediana e sono riuscite a tenere il gioco in mano e restare nella metà campo avversaria, ma la poca esperienza e sicurezza personale non ha permesso loro di andare in meta. Nel secondo tempo la partita si è un po’ scaldata. Nervosismo che è scaturito in un giallo e per dieci minuti le Biancorosse hanno giocato in 14, con le avversarie che hanno giocato al massimo finendo la partita con un punteggio di 59-0.

PALLACANESTRO. Il CUS Genova Basket di coach Pansolin aveva il compito di rialzarsi dopo la sconfitta all’esordio, patita all’overtime contro una diretta concorrente come Tigullio. Vittoria doveva essere e vittoria è stata, contro un’avversaria che costituisce una novità nel panorama della Serie C Silver come Valpetronio dell’esperto coach Vaccaro. Break importanti nel primo quarto e nell’ultimo, che hanno permesso ai Biancorossi di chiudere la contesa sul 79-55. Uniche note stonate gli infortuni di Marco Dufour, Stefano Vallefuoco e di capitan Edoardo Bestagno.

HOCKEY. Sconfitta per 2-1 per il CUS Genova Hockey contro il Savona Hockey Club. Partita combattuta e tesa fino alla fine come da tradizione. Il CUS ha pagato, nuovamente, le pesanti assenze a centrocampo ma nei primi due tempi è riuscito comunque a giocare discretamente andando in goal su corto con Luca Zero e avvicinandosi al raddoppio sempre su corner corto. In seguito, anche a causa dell’infortunio di Ragucci, i Biancorossi si sono chiusi sempre più in difesa, rinunciando a creare azioni e affidarsi solo a lanci lunghi. Il Savona è passato in vantaggio su corto nel primo quarto, per poi tornare nuovamente in vantaggio, sempre con goal su corto, nel terzo quarto.

A Compagna: domani presentazione libro su Paolo Gerolamo Brusco di Silvia Bottaro

Il volumne di Silvia Bottaro in presentazione domani

Domani alle 17 a Palazzo  Ducale, presso la Sala Borlandi della Società Ligure di Storia Patria (atrio primo loggiato, seconda porta a sinistra piano terra), l’associazione “A Compagna” per la tutela e la diffusione della lingua e cultura liguri presenta il libro di Silvia Bottaro: “Paolo Gerolamo Brusco (1742-1820) Un artista nel tessuto urbano di Savona ed il suo legame con la Liguria” editore Grafiche Gambera-Millesimo.

Si tratta di un’accurata biografia di un artista attivo in tutta la nostra regione a cavallo fra Sette e Ottocento.

La presentazione sarà tenuta dall’autrice con la collaborazione del gruppo de “I Venerdì da Compagna” coordinato da Francesco Pittaluga, con Eolo Allegri, Isabella Descalzo e Luigi Lanzone. Ingresso libero.

Marcello Di Meglio

Cassazione: condanna annullata per Berneschi, Tribunale di Genova incompetente

Giovanni Berneschi, ex presidente Banca Carige (foto d'archivio)

E’ una prima vittoria del team di professionisti che difende l’ex presidente di Carige Giovanni Berneschi. Una svolta decisiva sulla presunta maxi truffa da 22 milioni di euro ai danni del ramo assicurativo Carige Vita Nuova.

Stasera i giudici della Corte di Cassazione hanno annullato la condanna inflitta dalla Corte d’Appello di Genova e hanno rinviato gli atti a Milano, stabilendo che il Tribunale del capoluogo ligure era, in sostanza, territorialmente incompetente sui fatti.

Il processo a Berneschi, quindi, è da rifare a Milano e l’ex presidente di Carige potrebbe essere salvato dalla prescrizione.

In appello a Genova, l’imputato era stato condannato a otto anni e sette mesi, cinque mesi in più rispetto al primo grado. Tuttavia, in tutti questi anni, i legali (per primo l’avvocato Maurizio Anglesio di Torino) avevano sollevato la questione di incompetenza territoriale.

Se reato c’è stato, hanno sempre sostenuto fin dall’udienza preliminare, quello più grave (ossia il riciclaggio) semmai è stato commesso a Milano.

Istanze che però erano state sempre (a questo punto ingiustamente) respinte dai giudici genovesi.

La procura milanese dovrà quindi ricominciare dall’udienza preliminare, con tempi che non saranno brevi.

Il processo dovrà essere rifatto anche per Ferdinando Menconi (otto anni e sei mesi), per il commercialista Andrea Vallebuona (sei anni e un mese), Sandro Maria Calloni (nove anni e sette mesi) e per l’imprenditore Ernesto Cavallini (otto anni e sei mesi).

I reati contestati a vario titolo includono l’associazione a delinquere finalizzata alla truffa, il riciclaggio e il falso.

Secondo le accuse mosse dagli inquirenti genovesi e dagli investigatori della GdF, Berneschi e Menconi avvrebbero fatto acquistare al ramo assicurativo della banca immobili e quote societarie da imprenditori compiacenti a prezzi gonfiati, tramite perizie artefatte, per reinvestire le plusvalenze all’estero, in particolare in Svizzera, attraverso società schermo.

La presunta truffa avrebbe fruttato a Berneschi e agli altri imputati circa 22 milioni di euro.

Accuse che sono sempre state respinte da Berneschi e dagli altri imputati.

 

Circoncisione a bimbo che poi morì, pm: condannate santone nigeriano e madre neonato

Palazzo di Giustizia a Genova (foto di repertorio)

Oggi la procura di Genova ha chiesto la condanna a otto anni e quattro mesi per Osas Okundaye, il cosiddetto “santone” nigeriano di 34 anni accusato di avere effettuato l’intervento di circoncisione che avrebbe causato la morte di un neonato lo scorso 2 aprile a Genova Quezzi.

Per la madre e la nonna del bimbo ha chiesto la condanna a sei anni ciascuna.

La sentenza, con rito abbreviato davanti al giudice per l’udienza preliminare è prevista per giovedì.

Okundaye, secondo quanto ricostruito dagli investigatori della Squadra Mobile della questura genovese, era stato chiamato dalla mamma e dalla nonna del bimbo più volte nel corso della giornata ed era stato informato delle condizioni del piccolo.

Ciononostante avrebbe detto alle donne di non chiamare l’ambulanza “perché avrebbero avuto problemi tutti e tre con la giustizia”.

Il presunto “santone” sarebbe stato contattato su Facebook e pagato 50 euro per l’operazione, oltre a generi alimentari come olio, patate, birra e whisky.

L’africano avrebbe praticato la circoncisione con una lametta da barba e se ne sarebbe andato via.

Dall’esame autoptico era emerso che l’intervento era stato fatto in modo grossolano, togliendo troppa pelle con recisione dell’arteria frenulare.

Quando, in piena notte, era stato chiamato dalla nonna per essere informato della morte del piccolo, aveva abbandonato la sua casa in fretta e furia e con la moglie e i figli stava per raggiungere la Francia.

I poliziotti lo avevano poi arrestato a Ventimiglia.

Dalle indagini è emerso che il “santone” era noto nella comunità nigeriana e che avrebbe praticato altre circoncisioni clandestine ad altri bambini, compreso suo figlio.

 

A12, frontale auto-moto al casello di Genova Nervi: muore motociclista di 42 anni

Un incidente stradale (foto d'archivio)

Incidente mortale intorno alle 16 di oggi sulla A12 Genova-Sestri Levante nei pressi del casello di Genova Nervi.

Un’auto si è scontrata con una moto e il conducente del veicolo a due ruote purtroppo ha perso la vita.

Il casello autostradale è stato temporaneamente chiuso in entrata e in uscita.

Sul luogo dell’incidente sono intervenuti i soccorsi sanitari e le pattuglie della Polizia Stradale, oltre al personale della Direzione 1° Tronco di Genova di Autostrade per l’Italia.

Secondo una prima ricostruzione del tragico incidente, il motociclista Fabio Lo Re avrebbe perso il controllo del mezzo durante un sorpasso, finendo così nella corsia opposta dove viaggiava l’auto.

Il 42enne genovese è caduto rovinosamente a terra. I medici del 118 hanno provato a rianimarlo ma non c’è stato nulla da fare.

Il pm di turno ha ordinato il sequestro dei due mezzi coinvolti e nelle prossime ore incaricherà il medico legale per l’autopsia.

 

Inchiesta falsi report viadotti: perquisizioni GdF in abitazioni indagati ex Spea

Sequestro da 9 milioni ai nomadi, intercettazione: Rubiamo ogni giorno
Guardia di Finanza (foto di repertorio)

Nelle abitazioni di alcuni indagati nell’ambito dell’inchiesta sui presunti falsi report sui viadotti autostradali, gli investigatori del primo gruppo della GdF di Genova hanno trovato documenti ritenuti “interessanti” e di un “certo peso investigativo” per fare luce nell’inchiesta.

Secondo gli investigatori, la compilazione dei falsi report sarebbe andata avanti “almeno dal 2014” e sarebbe continuata anche dopo la tragedia del Ponte Morandi.

Le perquisizioni di oggi hanno riguardato, tra l’altro, le mancate ispezioni dei “cassoni” ossia la parte sottostante il manto stradale.

Secondo quanto riferito, i finanzieri avrebbero perquisito le abitazioni e gli uffici dell’ex amministratore delegato di Spea (società controllata di Autostrade che si occupa delle manutenzioni) e di Antonio Galatà, Marco Vezil, Serena Alemanni e Antonino Valenti.

I militari avrebbero effettuato perquisizioni anche a carico di altri collaboratori di Vezil, che risultano indagati nel procedimento sui falsi report sui viadotti.

Si tratta di Carlo Boccone, Carlo Alioto Grazioso, Giorgio Melandri.

Galatà, Vezil, Alemanni e Valenti risultano indagati per falso commesso da pubblico ufficiale. I quattro risultano anche indagati per il tragico crollo del Ponte Morandi.

Gli investigatori hanno sequestrato carte, ma anche i telefonini degli indagati, pc portatili e dispositivi elettronici.

Lo scorso primo ottobre i finanzieri avevano perquisito la sede milanese di Spea Engineering Spa sequestrando una serie di documenti sui viadotti.

Galatà è stato rimosso dall’incarico lo scorso 17 settembre, quattro giorni dopo gli arresti e le interdizioni di nove persone, tra tecnici e dirigenti di Spea e Aspi.

L’indagine sui presunti falsi report era nata dal fascicolo principale sul Ponte Morandi.

Secondo i pm della procura di Genova, la sicurezza degli automobilisti era in secondo piano rispetto al vero interesse di dirigenti e tecnici, e cioè il massimo profitto. Per questo motivo sarebbero stati modificati i report sul reale stato di salute dei viadotti.

Nel mirino degli inquirenti sono finiti il Pecetti sulla A26 in Liguria e il Paolillo sulla A16 in Puglia.

Gli altri viadotti sotto inchiesta sono il Moro, vicino a Pescara, il Sei Luci e il Gargassa in Liguria e il Sarno sull’A30.

Nell’inchiesta bis risulta indagato anche l’ex responsabile nazionale delle manutenzioni di Aspi, Michele Donferri Mitelli.

 

Pg Cassazione: annullare condanna a Berneschi, rideterminare la pena

Giovanni Berneschi, ex presidente Banca Carige (foto d'archivio)

Annullare la condanna della Corte d’Appello di Genova con rinvio per rideterminare la pena.

E’ la richiesta avanzata oggi dalla pubblica accusa in Cassazione per Giovanni Berneschi, l’ex presidente di Banca Carige accusato della maxi truffa ai danni del ramo assicurativo Carige Vita Nuova.

L’imputato in primo grado era stato condannato a otto anni e due mesi e in appello la pena era stata aumentata di cinque mesi.

Stessa richiesta del pg anche per Ferdinando Menconi (otto anni e sei mesi), ex amministratore delegato del ramo assicurativo, e per gli imprenditori Sandro Maria Calloni (nove anni e sette mesi) ed Ernesto Cavallini (otto anni e sei mesi).

Chiesta la conferma per gli altri imputati.

La sentenza dovrebbe arrivare a notte inoltrata.

La presunta truffa perpetrata ai danni dell’istituto di credito, secondo gli investigatori della GdF, consisteva nel far acquistare dal ramo assicurativo della banca immobili e quote societarie di imprenditori compiacenti a prezzi gonfiati tramite perizie artefatte per reinvestire poi le plusvalenze all’estero.

Tutto questo avrebbe fruttato a Berneschi e agli altri indagati circa 22 milioni di euro.

Le accuse, a vario titolo, sono di associazione a delinquere finalizzata alla truffa e riciclaggio e falso.

 

Brignole, autista non aspetta passeggero che vuole prendere bus: preso a pugni

Stazione di Genova Brignole (foto d'archivio)

Oggi pomeriggio a Brignole un autista Amt a bordo di un autobus della linea 46 è stato aggredito da un giovane passeggero.

Il 17enne è salito sul bus dopo averlo rincorso per una fermata, non essendo riuscito a prenderlo a quella precedente. Poi si è diretto verso la cabina di guida, prendendo a calci la porta.

L’autista ha aperto per chiedere aiuto ad alcuni colleghi e a quel punto il 17enne lo ha colpito con dei pugni in faccia.

Successivamente, è stato fermato grazie all’intervento della Polizia.

La vittima del pestaggio è stata trasportata al pronto soccorso.

I sindacati hanno chiesto più sicurezza e prevenzioni a tutela dei lavoratori Amt.

 

Doppio presidio di protesta davanti a Tursi: dipendenti Amiu e centro sociale Tdn

Comune di Genova, bandiere a mezz'asta

Doppio presidio oggi pomeriggio davanti a Palazzo Tursi.

Da una parte alcuni dipendenti di Amiu, che hanno indetto un’assemblea sindacale in via Garibaldi in concomitanza con l’incontro tra il sindaco Marco Bucci, i sindacati e l’rsu dell’azienda per discutere del futuro della stessa a partire da contratto di servizio in scadenza fino al project financing per la gestione del nuovo impianto a Scarpino.

Dall’altra, a pochi metri di distanza, quelli del centro sociale Terra di Nessuno, che un mese fa hanno ricevuto dal Comune di Genova una lettera in cui viene richiesto il rilascio degli spazi occupati da quasi 25 anni al Lagaccio.

I responsabili del Tdn hanno manifestato sostenendo che un’isola ecologica nel quartiere, al posto del centro sociale, non sia una buona idea.

Contro la legittima decisione della giunta Bucci, che dovrebbe portare finalmente allo sgombero dell’area occupata, i responsabili del Tdn hanno inoltre annunciato che nei prossimi giorni sarà depositato un ricorso al Tar.