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Ancoraggi vietati a Paraggi: denunciati in sei

Ancoraggi vietati a Paraggi: denunciati in sei

Durante la tarda mattinata di oggi, domenica 27 ottobre, nell’ambito degli ordinari servizi di vigilanza ambientale in mare, la guardia costiera di Santa Margherita Ligure ha sanzionato i conduttori di sei unità da diporto, tre a vela e tre a motore, due delle quali al di sopra dei 10 metri di lunghezza, che avevano gettato l’ancora all’interno della baia di Paraggi, ricadente nella zona “C”, di riserva parziale, dell’Area marina protetta di Portofino.

In tale area, infatti, l’ancoraggio è vietato dal regolamento di esecuzione ed organizzazione della riserva marina, emanato dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, al fine di preservare la preziosa prateria di posidonia oceanica presente sul fondale.

Le persone al comando delle imbarcazioni e dei natanti sorpresi dalla Capitaneria di porto, cinque italiani ed un tedesco, sono state deferite all’Autorità giudiziaria, come previsto dalla Legge quadro sulle aree protette.

Auto e garage a fuoco a Vignale, fiamme spente dai VVF

Auto e garage a fuoco a Vignale, fiamme spente dai VVF

Questo pomeriggio i Vigili del Fuoco della Spezia sono intervenuti in località Vignale nel comune della Spezia, per l’incendio di un’auto.

Per cause in via di accertamento, una vettura all’interno di un garage ha preso fuoco. Le fiamme si sono rapidamente estese anche alla struttura.

I Vigili del Fuoco appena arrivati hanno provveduto al contenimento dell’incendio ed alla rapida estinzione dello stesso.

Inaugurata a Vallepiana la sede savonese di CPI

Inaugurata a Vallepiana la sede savonese di CPI

Si è tenuta l’inaugurazione della Polena, sede savonese di Casapound nel quartiere di Vallepiana.

Mentre in sala c’era una presenza di militanti e simpatizzanti all’esterno una decina di dimostranti ha provocato disagi ai residenti.

“L’apertura della sede rappresenta un sicuro punto di riferimento per i savonesi che vogliono battersi per una Italia migliore”, hanno detto Dario Cigliuti, Angela De Rosa e Gianni Plinio.

“Oggi più che mai c’è bisogno anche in Liguria di una forza politica autenticamente patriottica e sovranista come CPI che ha come impegno prioritario quello della socialità”, ha aggiunto Plinio.

Gli anni del sindaco: Italo Ghelfi a Savignone

Gli anni del sindaco: Italo Ghelfi a Savignone

Ci sono persone il cui ricordo resta indelebile nonostante il passare del tempo.

Persone che magari hanno ricoperto ruoli importanti nella società civile, impegnandosi profondamente e con devozione, al punto di guadagnare consensi per un lungo periodo, attraversando gli anni sempre in prima fila nell’impegno personale.

Il sindaco Italo Ghelfi col presidente Sandro Pertini

Stiamo parlando di un sindaco che portato la fascia tricolore per quasi trent’anni, raccogliendo attorno a sé la fiducia di un paese intero che lo ha amato ed al quale lui ha risposto con altrettanto affetto, amministrando l’ente locale con una profonda correttezza ed un severo rigore.

Stiamo parlando di Italo Ghelfi, storico sindaco di Savignone dal 1966 al 1995, del quale quest’anno ricorre il ventennale della scomparsa, a cui qualche anno fa è stata dedicata una pubblicazione che oggi vorremmo rispolverare.

Italo nasce a Savignone nel 1924, da genitori provenienti dalla Toscana ed immigrati in Liguria alla ricerca di fortuna.

Gli anni del sindaco: Italo Ghelfi a Savignone

Il nucleo si inserisce perfettamente nel tessuto sociale ligure, vincendo una certa diffidenza verso i “foresti”, abbastanza tipica soprattutto in quegli anni.

Ghelfi cresce in una famiglia umile e semplice ma con forti valori di fondo quali la solidarietà ed il rispetto verso gli altri. Sono molte le vicende che modificano il corso della storia e, con esse il destino della sua famiglia che vede il giovane Italo iniziare a lavorare subito dopo la scuola elementare.

Manovale prima ed operaio in ferrovia poi, con anche l’esperienza della deportazione, che riesce a superare proprio grazie alla sua grande fede ed alla profondità dei suoi valori che vedono il positivo nell’animo umano.

Gli anni del sindaco: Italo Ghelfi a Savignone

E’ la volontà in questo senso che lo spinge, dopo il termine del conflitto, ad entrare nell’amministrazione comunale come assessore nel 1949.

Si sposerà con Teresa Bagnasco qualche anno dopo ed avrà tre figlie: Gina, Anna e Giovanna.

Siamo nella metà degli anni Sessanta, precisamente nel 1966 quando viene eletto per la prima volta come primo cittadino di Savignone.

Italo sarà confermato senza soluzione di continuità fino al 1995, trenta lunghi anni di duro lavoro e grande impegno per la “cosa pubblica”. In quel lungo periodo di carriera il sindaco raccoglie attorno a sé innumerevoli consensi.

“Mio padre veniva eletto con i tre quarti dei voti degli aventi diritto”, spiega Anna sua figlia, “segno tangibile che con lui si riuscivano a superare le ideologie, seppur molto forti e radicate, nell’interesse esclusivo del nostro paese”.

Il bene di Savignone e dei suoi abitanti era un importante pensiero di questo primo cittadino, che ancora oggi è ricordato con affetto, a tal punto che di recente gli è stata dedicata la piazza principale del borgo ligure.

A distanza di tempo, il ricordo rimane ancora, in quei luoghi, in quella piazza e nella pubblicazione a lui dedicata. Un tributo sincero a chi ha saputo interpretare seriamente l’impegno sociale e civile.

Roberto Polleri

Bologna-Samp, Ranieri: dobbiamo continuare a lottare

Claudio Ranieri

Mastica amaro Claudio Ranieri. La Sampdoria esce con zero punti dal “Dall’Ara” al termine di una gara nella quale avrebbe potuto e dovuto fare sicuramente qualcosa in più. «Nel primo tempo abbiamo dato fiducia al Bologna, sbagliando alcuni passaggi e dando spazio alle loro ripartenze – afferma a caldo il tecnico -. Peccato, perché abbiamo avuto una buona reazione dopo il loro vantaggio e fatto vedere anche cose positive. Avremmo dovuto mantenere alta l’attenzione in occasione del calcio d’angolo che ha portato al loro raddoppio».

Reazione. Non c’è tempo per abbattersi però. Domani mattina si torna in campo per iniziare a preparare la sfida interna con il Lecce, avversario al “Ferraris” mercoledì sera nel turno infrasettimanale. «Non bisogna pensare che gira tutto storto, la Sampdoria non è una squadra fragile – conclude Ranieri -. Nello sport si vince e si perde: per fortuna si torna in campo fra tre giorni e mi aspetto una reazione immediata. Il Bologna ha conquistato i tre punti perché ha creduto fortemente nella vittoria e così dovremo fare noi contro il Lecce: dobbiamo continuare a lottare».

Bologna-Samp 2-1: sprofondo blucerchiato, Gabbiadini non basta

Samp-Lazio 1-1, Gabbiadini: Sono contento del gol e del pari
Manolo Gabbiadini

Ancora una sconfitta per la Samp che non da seguito al pari con la Roma e cede 2-1 al Dall’Ara contro il Bologna.

Dopo un primo tempo equilibrato succede tutto nel secondo tempo.

Dopo appena tre minuti l’ex Genoa Palacio rompe l’equilibrio portando avanti i suoi.

Il Doria si butta in avanti e crea pericoli raggiungendo il pari al ‘19 con un tiro piazzato da fuori di Gabbiadini che segna il gol dell’ex.

Il vice di Mihajlovic getta nella mischia le punte per cerca di vincere e riesce nel suo intento ma con un difensore. Bani  sul secondo palo insacca una deviazione e condanna Ranieri al primo ko.

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Bologna-Sampdoria 2-1: tabellino
MARCATORI: 3′ s.t. Palacio, 19′ Gabbiadini, 33′ s.t. Bani.
BOLOGNA (4-3-3): Skorupski; M’Baye, Bani, Danilo, Krejci; Poli (dal 26′ s.t. Schouten), Dzemaili (dal 22′ s.t. Santander), Soriano; Skov Olsen (dal 9′ s.t. Orsolini), Palacio, Sansone. Allenatore: Mihajlovic.

SAMPDORIA (4-4-2): Audero; Bereszynski, Murillo, Colley, Murru; Leris (dal 1′ s.t. Depaoli), Vieira, Bertolacci (dal 1′ s.t. Ekdal), Jankto (dal 17′ s.t. Caprari); Gabbiadini, Quagliarella. A disposizione: Falcone, Avogadri, Augello, Chabot, Barreto, Bonazzoli, Rigoni, Ramírez, Ferrari. Allenatore: Ranieri.

ARBITRO: Doveri di Roma. Assistenti: Colarossi di Roma e Muto di Torre Annunziata. Quarto ufficiale: Abbattista di Molfetta. VAR: Rocchi di Firenze. AVAR: Bindoni di Venezia.

NOTE: ammoniti al 27′ s.t. Bereszynski, al 31′ s.t. Murru, al 38′ s.t. Schouten e al 41′ s.t. Colley; recupero 1′ p.t.

Successo ad Albenga per le passeggiate archeologiche

Un momento della passeggiata

SAVONA. 27 OTT. Dopo il grande successo nella “Città delle Torri” della neonata passeggiata archeologica “Extramoenia” sulle rovine romane organizzata dalla Fondazione Oddi, ieri ad Albenga è stato proposto un secondo itinerario. Questa volta il percorso, che prevedeva la visita a San Vittore, alla necropoli settentrionale ed al Museo civico, aveva quale titolo: “Benvenuti ad Albingaunum”.

“Si è trattato- ci ha spiegato Riccardo Badino, direttore della Fondazione Gian Maria Oddi- della seconda passeggiata di una serie di nuove ed interessanti proposte. Itinerari archeologici, che vengono condotti con professionalità e competenza dalla dottoressa Francesca Giraldi, componente del CDA della Fondazione e ricercatrice dell’Università di Aix-Marsiglia. Sono itinerari di grande interesse che si spera possano diventare presto appuntamenti periodici nel tentativo di valorizzare rivalutare il patrimonio archeologico cittadino”.

Ad organizzare l’evento è stata la Fondazione Gian Maria Oddi, con la collaborazione del Comune di Albenga, della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici e del FAI giovani – delegazione di Albenga ed Alassio.

L’ itinerario ha preso il via da San Vittore, recentemente animata dalla riuscitissima iniziativa curata dal vicesindaco Alberto Passino “Concerto al Tramonto”. Si è poi proseguito verso la Necropoli Settentrionale, che oggi è visitabile scendendo nei cantinati di un moderno palazzo in Viale Pontelungo. In questo sito archeologico era stato ritrovato il famoso “Piatto Blu”, uno dei tesori Ingauni.

Al termine del percorso la visita al Museo Civico Ingauno, sotto la Torre Civica dove la dottoressa Giraldi ha sapientemente illustrato ai partecipanti i cippi, i marmi, i busti e le steli presenti nel museo.

“La passeggiata archeologica di oggi – ci ha spiegato la dottoressa Giraldi- si inserisce in una serie di iniziative che stanno diventando sempre più significative e soddisfacenti, sia per l’apprezzamento del pubblico, che accorre sempre numeroso, sia per noi che abbiamo il grato compito di organizzare e tenere queste amichevoli passeggiate en plein air, cercando di svelare quanto più possibile la magìa di questa città, delle sue antiche pietre e dei suoi ruderi silenti. E proprio per dar voce a questi ruderi, anche nell’ intento di aiutare a preservarli dalle ingiurie del tempo e farne Oggetto d’Amore non solo per specialisti della materia, ma per la cittadinanza intera, che organizziamo queste iniziative. Albenga ha ancora molto da far scoprire: ogni campagna di scavo restituisce risultati eccezionali ed alle volte totalmente inaspettati che inanellano la collana delle bellezze della piana. Oltre dunque all’enogastronomia con le nostre specialità e le bellezze naturali, il territorio è ricchissimo di Storia e Cultura, proseguiamo con orgoglio e passione alla valorizzazione di tutto questo”.
CLAUDIO ALMANZI

Football americano, esordio interno per l’Under 19 dei Red Jackets Sarzana

Esordio interno dell’ Under 19 dei Red Jackets Sarzana oggi, domenica 27/10, contro i Warriors Bologna nel campionato 2019 di categoria…dopo l’esordio perso all’ “over-time” (il tempo supplementare) per 39-33 di fronte ai Guelfi a Firenze.

Si gioca all’ “Isoppo” della Bradia sarzanese; “kick-off” previsto per le ore 14.30. Gli stessi “Guerrieri” bolognesi, nome storico dell’american football italiano, sono a quota zero punti nel girone avendo straperso in casa all’avvio coi Ducks Roma: 38-0.

Nella foto, Michele Ibatici, l’ “offensive coordinator”, cioè l’allenatore delle squadre d’attacco dei “Reds””

Genova: l’Ordine degli Architetti presenta Big November 5

Genova: L’Ordine degli Architetti presenta Big November 5

L’Ordine degli Architetti di Genova presenta 24 appuntamenti con l’architettura dal 28 ottobre al 3 dicembre, a ingresso libero e rivolti a un pubblico ampio. Ci saranno conferenze, proiezioni di film, mostre, presentazioni di libri, convegni e walking lectures dedicati alle città di oggi e di domani.

La rassegna, curata dagli architetti Benedetto Besio e Clelia Tuscano, è organizzata dalla Fondazione dell’Ordine degli Architetti di Genova;quest’anno ricorda Giancarlo De Carlo nel centenario della sua nascita rifacendosi, fin dal titolo, alla rivista fondata e diretta dal grande architetto, genovese di nascita e milanese di adozione. Stefano Boeri, Mario Cucinella e Raul Pantaleo i nomi più attesi

Il complicato rapporto tra città e ambiente, quello non meno complesso tra centro e periferie e le ripercussioni che i grandi cambiamenti sociali del nostro tempo hanno sulle comunità urbane: sono questi i temi principali di “Big November 5 – Spazio e Società”, l’ormai consolidata rassegna autunnale organizzata dalla Fondazione dell’Ordine degli Architetti che, ogni anno, riunisce a Genova protagonisti della scena architettonica internazionale, storici, critici e artisti di primo piano nel panorama culturale italiano.

Saranno 24, nel complesso, gli appuntamenti in programma dal 28 ottobre al 3 dicembre, tutti a ingresso libero e rivolti ad un pubblico ampio, per allargare il dibattito sull’architettura al di fuori della cerchia degli addetti ai lavori: molteplici e diversi gli spazi, pubblici e privati, che ospiteranno conferenze, proiezioni di film, mostre, presentazioni di libri, convegni e walking lectures, vale a dire conferenze itineranti alla scoperta della città contemporanea.

Si inizia lunedì 28 ottobre con la proiezione al Cinema Ariston de “Il potere dell’archivio”, documentario di Fulvio Irace e Francesca Molteni dedicato a una delle più grandi, e meno conosciute ai suoi stessi abitanti, tra le ricchezze della nostra città: l’Archivio del Renzo Piano Building Workshop a Voltri, dove sono raccolti modelli e disegni di opere realizzate in tutto il mondo.

Lunedì 11 novembre alle ore 21, alla Sala del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale, uno degli appuntamenti più attesi: la conferenza “Architettura e comunità: idee e progetti per un approccio urbano integrato” tenuta da Stefano Boeri che, con il “Bosco Verticale”, ha saputo realizzare a Milano il primo prototipo di edificio residenziale sostenibile e che, presto, porterà la sua visione dell’architettura anche a Genova: come noto, infatti, proprio il suo “Cerchio Rosso” è risultato vincitore del concorso internazionale di progettazione per la realizzazione del parco urbano destinato a sorgere sotto al nuovo viadotto autostradale della Valpolcevera.

Lunedì 25 novembre alle 21, sempre a Palazzo Ducale, sarà la volta di Mario Cucinella: laureatosi a Genova con Giancarlo De Carlo e passato per un’importante collaborazione con Renzo Piano, è oggi uno degli architetti italiani più conosciuti nel mondo, tanto da avere ricevuto, nel 2018, l’incarico per la curatela del Padiglione Italia della Biennale di Venezia. La sua ricerca persegue una mediazione tra l’uso della tecnologia e una relazione intelligente con il clima. Evocativo, in tal senso, è il titolo della sua lecture “Edifici sensibili: la lezione delle piante”, un insegnamento che consiste nella particolare adattabilità al clima dimostrata dal mondo vegetale e a cui ispirarsi nella progettazione.

Tra i volti nuovi del panorama italiano c’è invece il collettivo romano orizzontale, che si occupa trasversalmente di architettura, urbanistica e arte pubblica e nel 2018 si è aggiudicato il premio “Giovane Talento dell’Architettura Italiana”: uno dei suoi membri, Roberto Pantaleoni, sarà ai Giardini Luzzati venerdì 22 novembre alle 17,45 per parlare di “Placemaking e progetti di riattivazione urbana”, studi per spazi pubblici relazionali che restituiscono un ruolo e un’immagine a parti di città dismesse o mai disegnate.

“L’architettura come servizio”, capace cioè di rispondere alle diverse esigenze di una comunità, sarà l’approccio esposto il 29 novembre alle 17,45 a Palazzo Reale da Giovanni Multari, che insegna progettazione architettonica all’Università Federico II di Napoli e nella stessa città, insieme a Vincenzo Corvino, ha fondato nel 1995 lo studio Corvino+Multari che nel 2006, con il progetto per il restauro del Grattacielo Pirelli di Milano, si è aggiudicato il Premio Speciale per il Restauro al Concorso Medaglia d’Oro all’Architettura Italiana, indetto dalla Triennale di Milano.

Una citazione a parte merita infine Giancarlo De Carlo, tra i massimi protagonisti dell’architettura del ‘900, che la Fondazione ha voluto ricordare nel centenario della nascita: “Spazio e Società”, titolo scelto per questa quinta edizione di Big November, è infatti un omaggio all’omonima rivista fondata nel 1978 e diretta fino al 2001 dal grande architetto, genovese di nascita e milanese d’adozione. Nonostante siano ormai trascorsi 14 anni dalla sua scomparsa, l’approccio di De Carlo – consapevole della responsabilità della progettazione e della necessità di un’attenzione costante per il cambiamento e le esigenze della società – è più che mai attuale e si ritrova in molti degli eventi in programma e dei temi in essi trattati.

A De Carlo sono dedicate due mostre ( “Giancarlo De Carlo e la Liguria: luoghi, progetti e tracce”, nel chiostro della chiesa di San Matteo dal 30 ottobre al 3 dicembre, inaugurazione martedì 29 ottobre alle 18,30; e “Giancarlo De Carlo e ILA&UD: una frontiera mobile”, dal 7 al 20 novembre a Palazzo Grillo, in piazza delle Vigne); la presentazione del libro “Giancarlo De Carlo, quattro lezioni su città e territorio”, raccolta dei testi inediti delle lezioni tenute a Genova nel 1993; e la conferenza “Giancarlo De Carlo, tre progetti esemplari”, raccontati da altrettanti suoi allievi e collaboratori: Mauro Moriconi, Antonio Troisi e Clelia Tuscano.

Il programma completo di “Big November 5 – Spazio e Società” è disponibile sul sito della Fondazione www.fondazione-oage.org ; informazioni utili sugli eventi, foto e video saranno inoltre diffusi sui profili social unificati di Fondazione e Ordine degli Architetti, presenti sia su Facebook che su Instagram come “Architetti Genova”. ABov

In cucina per essere autonomi. Un corso organizzato da CIF e Ponente Insieme

In cucina per essere autonomi. Un corso organizzato da CIF e Ponente Insieme

Lo scenario è proprio quello visto in tante trasmissioni televisive, da “Masterchef” a “La prova del cuoco”, solo per citarne alcune.

Una cucina professionale, dove l’acciaio inox scintilla e le pentole sfrigolano, mentre tutto attorno si sente un ottimo odore di cibo. Attorno ai fornelli vediamo quindici persone lavorare alacremente per preparare varie pietanze. Abiti bianchi e cappelli d’ordinanza si uniscono ai guanti blu per manipolare il cibo in tutta sicurezza.

In cucina per essere autonomi. Un corso organizzato da CIF e Ponente Insieme

Qui però, non siamo in uno studio televisivo, non ci sono telecamere e registi ma soltanto dieci giovani che, guidati da cuochi ed educatori imparano l’arte della cucina, con l’obiettivo di poterla replicare a casa, in totale autonomia.

Il progetto dal titolo “Me lo preparo… e me lo mangio”, nasce dalla collaborazione di CIF, ente di formazione locale con sede a Borzoli e da “Ponente Insieme”, associazione fondata da un gruppo di famiglie e persone coinvolte e sensibili al tema della disabilità in tutte le sue forme e manifestazioni.

In cucina per essere autonomi. Un corso organizzato da CIF e Ponente Insieme

“Lo scopo del corso non è quello di formare cuochi o pasticceri”, spiega Tamara Bruzzone consigliere di – Ponente Insieme-, “ma quello di fornire elementi base sulla cucina in modo da migliorare l’autonomia, l’autostima e la sicurezza dei singoli ragazzi, passando proprio attraverso la capacità di preparare da soli un pasto”.

Da questa idea è nata la collaborazione con CIF, che ha messo a disposizione le strutture ed il personale, preparato e qualificato ma soprattutto molto sensibile rispetto ai limiti di ciascun ragazzo. Un intervento a tutto tondo, quello strutturato dai due enti, che unisce sia l’autonomia individuale ma anche la collaborazione: in cucina esistono infatti ruoli e funzioni precise, regole rigide da rispettare ma alla fine il risultato è frutto di uno sforzo comune mosso nella stessa direzione.

In cucina per essere autonomi. Un corso organizzato da CIF e Ponente Insieme

In questo senso l’idea di fondo non è quella di preparare piatti elaborati e complessi, dall’estetica sofisticata e dalla difficile realizzazione, ma al contrario quella di fornire semplici elementi per preparare in autonomia un pasto completo. Dalla colazione al pranzo o cena, partendo dalla predisposizione di strumenti e prodotti per consumare correttamente quanto preparato.

Non solo cucina ma anche sala, ovvero dopo la preparazione dei piatti i partecipanti imparano con un maître professionista la “mise en place” e come ci si comporti a tavola. Un progetto ambizioso ma che già dopo le prime sessioni ha ottenuto riscontri molto positivi da parte di tutti, sia formatori che discenti.

In cucina per essere autonomi. Un corso organizzato da CIF e Ponente Insieme

I fondi per il progetto sono stati stanziati da “Ponente Insieme” e dalle famiglie dei partecipanti, che hanno da subito creduto nell’efficacia dell’intervento.

“Ad oggi”, prosegue Tamara Bruzzone, “siamo alla ricerca di partner tecnici e di sponsor per replicare quest’idea, magari ampliandone la partecipazione. In questo senso siamo aperti ad ogni tipo di collaborazione ed auspichiamo uno sviluppo dopo questa prima edizione”.

Per informazioni: http://www.ponenteinsieme.net/ Telefono 3926122960
posta elettronica: ponenteinsieme@gmail.com

Roberto Polleri