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Successo ad Andora per la Camminata tra gli Ulivi

Momenti della Camminata (Foto g.c. da Mediagold Tommaso Marinelli)

Più di 300 appassionati delle bellezze e dei prodotti dell’ entroterra ligure hanno preso parte ieri mattina ad Andora alla “Camminata tra gli ulivi”. Fra i partecipanti il sindaco Mauro Demichelis, Gianni Spinelli, Coordinatore Ligure dell’Associazione Città dell’Olio, l’Assessore all’Agricoltura, Marco Giordano, l’Assessore alla Cultura Maria Teresa Nasi, la Vice Sindaco Patrizia Lanfredi ed anche una troupe di RaiTre guidata dal noto giornalista Martin Kucera.
Si è trattato di un vero e proprio itinerario nella tradizione agricola andorese, conclusosi con la degustazione di alcuni fra i migliori prodotti locali.

“E’ stata una passeggiata stupenda in una giornata incantevole- ha commentato il sindaco Demichelis- Un vero successo con una risposta di partecipanti che è andata al di là delle più rosee aspettative. Si è trattato di un nuovo percorso che abbiamo proposto in occasione della manifestazione nazionale “Camminata fra gli ulivi”, promossa dall’Associazione Città dell’Olio”.

La terza edizione della manifestazione, che si è svolta sulle alture andoresi, è partita dalla Chiesa di Sant’ Andrea nel borgo di Conna. La comitiva ha poi attraversato i borghi di Moltedo e Lanfredi ed è arrivata in fine alla piazzetta, di fronte alla Trattoria “Dau Vescu”, dove i partecipanti sono stati invitati ad una degustazione di pane, olio extravergine d’oli locale e prodotti tipici.

I camminatori, alcuni dei quali giunti anche da fuori regione, da Genova e dalla vicina Costa Azzurra, hanno fatto un percorso suggestivo, a tratti panoramico, che ha permesso di immergersi nei colori della campagna, attraversando i famosi terrazzamenti liguri, oliveti, oratori, la macchia mediterranea, chiesette, boschi di pini marittimi, pievi e querceti.

“Il percorso è stato molto apprezzato. Ci ha fatto piacere verificare l’interesse verso i sentieri dell’entroterra, le tradizioni contadine ed i produttori locali – concordano Maria Teresa Nasi e Marco Giordano- Il percorso prescelto ha notevoli caratteristiche dal punto di vista ambientale, storico e religioso. I visitatori hanno potuto attraversare gli uliveti, raggiungere le borgate, visitare piccole cappelle e conoscere l’origine di alcune leggende e storie locali come l’invasione delle formiche che avrebbe decretato anche l’abbandono di una borgata e la sua ricostruzione in un’altra zona. Come sempre la visita si è conclusa con una degustazione di olio extravergine d’oliva di produttori locali e tipicità del territorio”.

E si sta già pensando a nuove iniziative: “Visto il grande successo- conclude il sindaco- stiamo già pensando ad un nuovo percorso ed a nuove iniziative per la valorizzazione delle culture contadine. Ringraziamo quanti hanno partecipato e quanti hanno lavorato alla realizzazione dell’evento condividendo con noi la volontà di far conoscere il nostro bel territorio e i prodotti agricoli d’eccellenza della nostra Andora”.

CLAUDIO ALMANZI

Grazie a Dio. Granitico film sul peso dell’abuso silente

Swann Arlaud interpreta Emmanuel in "Grazie a Dio"

E’ esploso di nuovo sul grande schermo, in tutta la sua potenza morale, il raffinato regista Francois Ozon (Parigi, 1967), con una pellicola di granitica deflagrazione emotiva che racconta testimoniando in merito all’argomento più scomodo: il peso dell’abuso silente. Perché il Trauma, dall’iraniano trayma/trafittura, se non raccontato, genera inesorabile malattia. E della straziante uscita dal silenzio narra questo film, il cui soggetto e sceneggiatura sono del medesimo Ozon, che riferisce fatti realmente accaduti.

Sebbene gli abusi descritti si siano consumati in ambito ecclesiale presso un campo scout nell’area di Lione tra la metà degli anni ’80 e quella degli anni ’90, “Grazie a Dio”(Grace à Dieu), Orso d’Argento al Festival di Berlino 2019, non costituisce una pellicola contro la Chiesa, ma un’acuta riflessione analitica di modelli educativi che devono essere scardinati con la massima urgenza. Interessante che un film affronti il tema dell’abuso attraverso il mondo maschile.

D’altronde Ozon, di vedute aperte e particolarmente legato ai movimenti LGBT, non poteva che descrivere uomini sessualmente abusati durante l’infanzia ed adolescenza con tagliente sensibilità.

Così si aprono ai nostri occhi alcuni personaggi maschili adulti che si stagliano in profonda dignità contro un passato contraddistinto dalla violenza sessuale spesso sminuita dagli stessi genitori. Due delle compagne dei protagonisti ugualmente rivelano sommessamente d’essere state stuprate da bambine non nell’ambito della Parrocchia, bensì della famiglia medesima. Un dolore reale sottende tutto il film, che è uno di quelli da cui si emerge migliori proprio in virtù della schiettezza con cui viene comunicata una tematica così delicata.

L’azione principale prende le mosse da Alexandre, il più equilibrato dei personaggi narrati. Tra tutti Alexandre, interpretato da un solido Melvie Poupaud, è il più religioso e colui che effettivamente si è riscattato attraverso la costruzione di una solida famiglia con ben 5 figli che è a conoscenza del suo passato doloroso e lo sostiene.

A seguito di un iter ecclesiale che lo condurrà prima ad essere ascoltato dalla psicologa della Chiesa Règine Marie fino al medesimo monsignor Barbarin, non trovando giustizia, presenterà formale denuncia presso le Istituzioni, sebbene il reato contestato risulti ormai prescritto.

Attraverso questa formale denuncia, il Capitano Courteau risalirà ad altri uomini più giovani, precedentemente vittime, per i quali il reato non è ancora caduto in prescrizione, i quali accetteranno di sporgere denuncia. Da qui prende forma un’azione mediatica notevole e la costituzione di un’associazione “La parole Liberée”, proprio in virtù dell’opportunità da parte delle vittime di potersi porre finalmente a nudo e raccontare nel dettaglio gli abusi subiti senza più essere costretti al silenzio a causa del senso di vergogna che prova ciascuna vittima di qualunque violenza. “Il silenzio fonte di un dolore profondo che non si arresta mai”, asserisce uno dei personaggi.

Tra di loro si crea sinergica amicizia, sebbene forse intuitivamente non destinata a durare per sempre. Altro personaggio cardine al processo di liberazione dal silenzio dell’abuso è rappresentato da François, impersonato da un carismatico Denis Menochet che, dell’associazione farà una ragione di vita.

Tuttavia allo spettatore più sensibile entrerà senz’altro nel cuore Emmanuel, interpretato da un intenso Swann Arlaud, già Premio César come miglior attore. Emmanuel è rimasto profondamente danneggiato dagli abusi sessuali da parte di Padre Bernard Preynat, tanto da essere esposto a repentini collassi nervosi, ad essere impigliato in una relazione tossica con una donna anch’essa segnata dalla violenza e, soprattutto, tanto da presentare una lieve malformazione genitale per le attenzioni sessuali ricevute appunto da parte del prete in questione durante l’infanzia.

Sembra proprio di sentirsi nella pelle e nell’anima ferite di Emmanuel e di portarne per un tratto di strada il peso della disperazione che la violazione della propria persona scaturisce. Dal punto di vista della regia i primi piani su Swann Arlaud assolvono ad una grande forza narrativa. D’altro canto Swann si immedesima talmente da suscitare nello spettatore amare lacrime di realtà.

E’ interessante come nel film si faccia costantemente riferimento alla posizione di severa condanna della pedofilia da parte di Papa Francesco. Gli uomini, le cui vicende il film testimonia hanno ricevuto di fatto una Giustizia tardiva, senz’altro non vana, in quanto pioniera di futuri percorsi da seguire da parte della Chiesa. Padre Bernard Preynat soltanto nel luglio del 2019 è stato ridotto allo stato laicale.

Inebrianti le luci fredde che caratterizzano la regia, i primissimi piani, buona la fotografia di Manuel Dacosse. Ringraziamo i fratelli Eric Nicolas Altmayer per aver prodotto ancora una volta una pellicola di incisivo impatto sociale, di cui c’era estrema necessità.

Il film si chiude con una domanda scomoda come l’argomento trattato. Uno dei figli di Alexandre chiede al padre se creda ancora in Dio. Alla domanda non segue risposta. Noi ci crediamo fermamente, ma certo che qualunque forma di abuso deve essere radicalmente estirpata dalle organizzazioni ecclesiali ed anche dai modelli familiari attuali che ancora vi inciampano.

Romina De Simone

F1 Gp Messico, Hamilton: Vettel ha tentato di speronarmi

Lewis Hamilton

La Ferrari pasticcia e Lewis Hamilton trionfa ne Gran Premio del Messico ipotecando un titolo che ancora non arriva per via della matematica.

Il pilota britannico però non le manda a dire al tedesco della Ferrari reo di avere avuto un comportamento poco sportivo alla partenza.

“È stata una partenza folle, Vettel ha cercato di buttarmi fuori, poi sono stato assalito da Verstappen. Sapevo che prima o poi Max mi sarebbe arrivato addosso come un siluro. Dopo il contatto con lui, fortunatamente, sono riuscito a rientrare in pista e ho ripreso la gara. Ma alla fine è stato un gran bel weekend, la macchina era grandiosa ed è stato speciale poter festeggiare questa vittoria qui in Messico”

Festival della Scienza 2019 | Gli appuntamenti di lunedì 28 ottobre

Chris Ferrie

Sono 10 gli incontri in programma al Festival della Scienza di Genova per oggi, lunedì 28 ottobre.

Gli 85 laboratori e le 25 mostre proseguono regolarmente, con apertura alle ore 9:00.

Michael Berry, professore di fisica teorica all’Università di Bristol, attraverso ottanta immagini illustra, in Scintille di Scienza (Palazzo Ducale, Sala del Maggior Consiglio, ore 21:00), i segreti di fenomeni quotidiani e affascinanti come gli arcobaleni o lo scintillio del Sole sul mare.

Ospite importante della giornata odierna anche Chris Ferrie, ricercatore di fisica matematica a Sidney e autore della fortunata serie di libri cartonati Baby scienziati, che avvicina i più piccoli alla scienza e al piacere della scoperta (Palazzo Ducale, Sala del Maggior Consiglio, ore 18:00).

Gli innovativi strumenti dell’archeologia moderna sono approfonditi da Marijke Gnade, titolare della cattedra di Archeologia delle civiltà preromane dell’Italia centrale della Facoltà di Scienze umane dell’Università di Amsterdam (Archeologia moderna: il futuro che scova il passato, Palazzo della Borsa, Sala delle Grida, ore 17:30).

Serena Clara Recagno, Paolo Povero e Roberta Vecchi, moderati da Paolo Prati, spiegano, in Nell’aria che respiro, i rischi legati alla presenza di inquinanti dell’aria e le iniziative specifiche per mitigarne la quantità nelle zone portuali (Palazzo Ducale, Sala del Minor Consiglio, ore 18:30).

I materiali autoriparanti rappresentano una nuova classe di materiali intelligenti: ne parla Saverio Russo in Oggetti che si riparano da soli: sogno o realtà? (Palazzo Imperiale, Saloni delle Feste, ore 17:00).

Al Cinema Ariston (ore 18.30) è invece proiettato il documentario/film Il Potere dell’Archivio – Renzo Piano Building Workshop con Benedetto Besio, Lorenzo Ciccarelli e Francesca Imperiale: un appassionante racconto sulla nascita, l’ordinamento, la funzione e la progettualità dell’Archivio dei progetti del Renzo Piano Building Workshop.

De La sfida globale per l’accesso ai farmaci (Palazzo Ducale, Informagiovani, ore 17:30) parlano Raffaella Ravinetto, presidente del Comitato Etico di Medici senza Frontiere con Giancarlo Icardi, professore di Igiene Generale Applicata dell’Università di Genova.

Antonio Dal Canton, Pasquale Esposito, Alessandro Faragli, Stefano Geniere Nigra, Edoardo La Porta e Francesca Viazzi approfondiscono il ruolo di acqua e sodio nella fisiologia umana in La genesi del tutto (Galata Museo del Mare, Auditorium, ore 17:00).

A offrire uno spaccato sulla situazione demografica della Superba, Marino Poggi, sacerdote, ex missionario e direttore della Caritas Diocesana di Genova che, in Persone: focus sugli elementi che formano le città (Sala Quadrivium, ore 17:30), regala al pubblico una prospettiva privilegiata circa le reali presenze in città, soffermandosi sulle fasce di “abitanti invisibili” come persone senza fissa dimora, stranieri, richiedenti asilo, spesso uomini e donne soli e in difficoltà. Infine, l’aperiquiz Salumiamo… giocando! (Palazzo Ducale, Cisterne, ore 18) durante il quale ogni concorrente sfida gli altri partecipanti, cercando di rispondere in modo corretto al maggior numero di domande proposte sui salumi.

Exit poll Umbria: leghista Tesei al 58,5%, asfaltati Pd-M5S. Salvini: impresa storica

La senatrice leghista Donatella Tesei con Matteo Salvini

Elezioni amministrative regionali. Oggi si è votato in Umbria. Secondo i primi exit poll vince di netto il centrodestra unito, dopo 50 anni di governo di centrosinistra.

Al momento, i risultati delle interviste realizzate fuori dai seggi danno la leghista Donatella Tesei (avvocata e senatrice) tra il 56.5% e il 60,5%, mentre il candidato di Pd e M5S Vincenzo Bianconi tra il 35,5 e il 39,5%.

Il distacco di ben 20 punti percentuali, se confermato nella notte dagli scrutini delle schede, sarebbe un risultato molto negativo per i giallorossi al governo, che peggiorerebbe il dato delle elezioni europee quando il Pd era arrivato al 23,98% e il M5S al 14,63%.

Il leader leghista Matteo Salvini stasera su fb ha pubblicato il seguente post: “27 ottobre 2019, in Umbria stiamo scrivendo una pagina di Storia: grazie”. Ad occhio in Umbria abbiamo fatto un’impresa storica. Sono felice. Penso a chi da 50 anni aspettava un cambio in Regione Umbria”.

Il dato certo emerso finora è quello dell’affluenza da record, che secondo il Ministero dell’Interno è stata del 64,69%. Nella precedente consultazione elettorale l’affluenza era stata del 56,93%.

 

 

F1 | In Messico vince Hamilton, Ferrari seconda con Vettel

Lewis Hamilton passa alla Ferrari nel 2025: Toto Wolff annuncia l'addio alla Mercedes
E' il 2019, in Messico vince Hamilton, Ferrari seconda con Vettel

In una gara condizionata non poco dalle strategie dei cambi gomme, la Mercedes di Lewis Hamilton ha vinto il Gran Premio del Messico.

Seconda la Ferrari di Sebastian Vettel e terza l’altra Mercedes di Valtteri Bottas.

Quarto Charles Leclerc con la seconda Ferrari.

Quinta posizione per la Red Bull di Albon davanti al compagno di squadra Verstappen ed alla Racing Point di Perez.

Ottava la Renault di Ricciardo davanti alle Toro Rosso di Kvyat e Gasly.

Hamilton rimanda alla prossima gara, la conquista del titolo mondiale.

La classifica Costrutturi è già stata vita matematicamente dalla Mercedes.

Classifica piloti

1) Lewis Hamilton (Gbr) Mercedes 363

2) Valtteri Bottas (Fin) Mercedes 289

3) Charles Leclerc (Mon) Ferrari 236

4) Sebastian Vettel (Ger) Ferrari 230

5) Max Verstappen (Ned) Red Bull Racing Honda 220

6) Pierre Gasly (Fra) Scuderia Toro Rosso Honda 77

7) Carlos Sainz (Esp) McLaren Renault 76

8) Alexander Albon (Tha) Red Bull Racing Honda 74

9) Sergio Perez (Mex) Racing Point BWT Mercedes 43

10) Daniel Ricciardo (Aus) Renault 38

11) Lando Norris (Gbr) McLaren Renault 35

12) Nico Hulkenberg (Ger) Renault 35

13) Daniil Kvyat (Rus) Scuderia Toro Rosso Honda 34

14) Kimi Räikkönen (Fin) Alfa Romeo Racing Ferrari 31

15) Lance Stroll (Can) Racing Point B20T Mercedes 21

16) Kevin Magnussen (Den) Haas Ferrari 20

17) Romain Grosjean (Fra) Haas Ferrari 8

18) Antonio Giovinazzi (Ita) Alfa Romeo Racing Ferrari 4

19) Robert Kubica (Pol) Williams Mercedes 1

20) George Russell (Gbr) Williams Mercedes 0

Classifica costruttori

1) Mercedes 652

2) Ferrari 466

3) Red Bull Racing Honda 341

4) McLaren Renault 111

5) Renault 73

6) Scuderia Toro Rosso Honda 64

7) Racing Point BWT Mercedes 64

8) Alfa Romeo Racing Ferrari 35

9) Haas Ferrari 28

10) Williams 1

A Genova i morti sono tutti uguali: commemorazione a Staglieno per i Caduti della RSI

Genova Staglieno, commemorazione per i Caduti della RSI

“Questa mattina i volontari dell’associazione Memento e i militanti di Lealtà Azione Genova hanno partecipato alla commemorazione per i Caduti della RSI presso il cimitero monumentale di Staglieno”.

Lo hanno comunicato oggi su fb i responsabili della pagina “La Superba Genova” che fa riferimento ai sostenitori del movimento di estrema destra.

Durante la commemorazione dell’anno scorso erano scattate le polemiche, da parte del centrosinistra, per la partecipazione del capogruppo regionale di Forza Italia, Angelo Vaccarezza, e del consigliere delegato alla Protezione civile del Comune di Genova Antonino Gambino (FdI) intervenuto con la fascia tricolore.

Quest’anno Vaccarezza e Gambino a Staglieno non si sono visti e, al momento, sulle loro pagine fb non hanno ancora ricordato i Caduti.

 

 

Allarme scabbia a Marassi, 6 stranieri infetti. Si teme contagio in tutto il carcere

Omicidio egiziano, gli autori avrebbero comprato una mannaia e un coltello
Genova, carcere di Marassi (foto di repertorio)

Una cella della seconda sezione del carcere genovese di Marassi, occupata da sei sudamericani che stanno scontando pene definitive, è stata isolata per scabbia. Gli agenti temono il contagio.

Lo ha denunciato oggi il responsabile del sindacato Uil penitenziari.

I rappresentanti dei lavoratori hanno spiegato che si teme che la malattia possa diffondersi in tutto l’istituto penitenziario.

“Se il 34% dei detenuti – hanno aggiunto – è potenzialmente portatore di malattie infettive e il 65% soffre di patologie psichiche più o meno gravi, emerge una questione sanitaria.

Ma l’Amministrazione è silente, inoperosa e persino distante e nemica.

Occorrono maggiori controlli ed adeguate misure sanitarie a tutela del personale di Polizia Penitenziaria di servizio nella sezione in cui sono ristretti i soggetti affetti da scabbia, nonché coloro che risultano più esposti al rischio per le loro mansioni come il magazzino e la lavanderia”.

 

Attrezzatura fotografica presa a calci da Balotelli, la denuncia su FB

Mario Balotelli (foto d'archivio)

Il fotografo genovese Massimo Lovati che era a bordo campo per seguire la partita Genoa-Brescia, denuncia, amareggiato, tramite Facebook, come la propria attrezzatura fotografica sia stata presa a calci da Balotelli.

Il fatto, secondo quanto spiega Lovati, sarebbe avvenuto al momento della sostituzione di Balotelli con la scena che gli sarebbe stata raccontata da un raccattapalle che lo avrebbe  subito avvertito.

L’attrezzatura da lavoro era “dietro la porta sotto la gradinata sud allo stadio Ferraris di Genova per documentare da dietro la porta azioni durante la partita Genoa-Brescia”, spiega Lovati.

“Il signor Balottelli – precisa Lovati – quando è stato richiamato in panchina la ha usata come fosse un pallone e l’ha calciata contro i rotors della pubblicità”.

Il fotografo, che pubblica anche le foto della macchina Canon danneggiata, ha riferito di aver informato dell’accaduto la dirigenza del Brescia e che presto provvederà a quantificare i danni, conclude: “Bella impresa prendersela con un oggetto di lavoro!! Non ho parole e volutamente non faccio commenti”… “Avvilito comunque è dire poco: rispetto, ci vuole rispetto per persone che lavorano e per i loro strumenti!!!!”

Mattinata di passione per un guasto per i treni nell’imperiese

Un furto è avvenuto, la scorsa notte, nella biglietteria della stazione ferroviaria di Bordighera, dove ignoti sono entrati, dopo aver forzato la porta, prelevando dalle casse tutto il contante. Il bottino potrebbe essere di alcune migliaia di euro, anche se è ancora in corso la quantificazione esatta. Sul posto sono intervenuti gli uomini della Polfer per le indagini del caso. La scientifica avrebbe rilevato alcune impronte digitali e gli investigatori ritengono si sia trattato di un colpo non improvvisato ma studiato ‘a tavolino’. Sotto analisi anche i filmati delle videocamere di sorveglianza della stazione e cittadine. In seguito al furto, la biglietteria è rimasta chiusa al pubblico per diverse ore e i viaggiatori hanno dovuto utilizzare quella automatica.
La stazione di Bordighera

Mattinata di passione quella odierna nell’imperiese per chi viaggiava in treno.

Un guasto alla linea elettrica che alimenta i convogli ha generato una sospensione del traffico ferroviario dalle 10,20 alle 13,10 tra le stazioni di Arma di Taggia e Bordighera.

Un Intercity è stato cancellato, altri tre honno portato ritardi da 40 minuti ad oltre 2 ore ed, ancora, sei regionali hanno portato ritardi da 15 minuti a 2 ore.

I tecnici di Rfi sono intervenuti e hanno ripristinato le funzionalità della linea.