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Evitare resse, prof. Galli: supermercati dovrebbero rimanere aperti H24 e nei weekend

Ore 7, cancello chiuso al Carrefour di S. Martino a Genova. L'azienda ha ridotto gli orari (foto d'archivio)

“I supermercati dovrebbero essere aperti h24, con regole precise dal punto di vista del numero degli ingressi, per evitare gli assembramenti”.

Come riportato dall’agenzia AdnKronos, lo ha riferito ieri Massimo Galli, direttore del reparto di Malattie Infettive dell’ospedale Sacco di Milano, durante la trasmissione televisiva “Mattino Cinque” in cui si discuteva delle misure restrittive per contenere l’epidemia di coronavirus e anche della chiusura nei weekend dei supermercati.

S. Martino, Carrefour chiuso dalle 21 alle 8: niente più spesa senza stare in coda

Resse ai supermercati, in Australia aperti un’ora prima per gli anziani e 5mila assunzioni

“Se io mi affaccio alla finestra di casa – ha spiegato Galli – vedo già persone in coda dalle prime ore del mattino per fare la spesa, che cercano di mantenere le distanze, ma che sono comunque in fila. Se si riducono gli orari di apertura, le persone non riescono a diluirsi. Per questo chiudere o ridurre gli orari mi sembra l’ultima idea da portare avanti”.

Secondo il prof. Galli, è ovviamente necessario adottare tutte le misure di sicurezza, come “la distribuzione delle mascherine all’ingresso dei supermercati”, ma ha sottolineato che “per imporre alla gente la mascherina bisognerebbe fare in modo che la gente possa metterla con certezza e che ne sia approvvigionata. Questo è un problema da affrontare”.

 

Calcio: Euro 2020 si chiamerà Euro 2021: anzi no

Roberto Mancini ct dell'Italia

Il calcio internazionale è nel caos con l’emergenza Coronvirus che tiene banco con la sua dose di incertezza per il futuro.

Lo dimostra il caso nell’Uefa sul nome dell’Europeo rinviato al prossimo anno.

L’Europeo rinviato per coronavirus al 2021 continuerà a chiamarsi Euro 2020. Anzi no. La Uefa, è il caso di dirlo, è nel pallone. Prima annuncia che non cambierà denominazione alla manifestazione che doveva iniziare il 12 giugno prossimo da Roma con Italia-Turchia, poi si contraddice e chiede scusa. “Nessuna decisione è stata ancora presa sulla denominazione dell’Europeo di calcio che è stato rinviato al 2021. Ci scusiamo per l’errore”. Così, con  un tweet ufficiale, l’Uefa fa marcia indietro e chiarisce che, contrariamente a quanto reso noto ore fa, il torneo non manterrà il nome di Euro 2020. “Il tweet precedente – si spiega ancora – è stato trasmesso per errore”.

Coronavirus, Ranieri: Un grandissimo spavento

Atalanta-Samp, Ranieri: Continueremo a lottare fino alla fine
Il mister della Samp Ranieri

Il tecnico della Samp Ranieri commenta il momento difficile della sua Samp e del paese per il Coronavirus.

“Fra le squadre più colpite dal Coronavirus a livello mondiale c’è sicuramente la Sampdoria, che ha visto al suo interno molti casi di positività. I blucerchiati, sedicesimi in classifica e ad un punto di vantaggio sulla zona retrocessione, hanno vinto con il Verona nell’ultima partita disputata. Un 2-1 in rimonta importante, anche se per il ritorno in campo adesso occorrerà aspettare: “La prima reazione davanti a tutti quei casi fu di allarme – ha spiegato  – mi sono spaventato. Poi però, parlando con i calciatori e sentendo che la situazione era sotto controllo, mi sono tranquillizzato”. Il campionato adesso è fermo e l’Europeo è stato rinviato: “Era inevitabile e mi pare un provvedimento sensato – ha continuato – questo permetterà ai campionati nazionali di ricominciare l’attività senza fretta e nel rispetto delle norme di sicurezza. Il calendario sarà stravolto, si giocherà d’estate, ma lo faremo con il sorriso. Il calcio che riprende è un segnale della vita che torna alla normalità”.

Coronavirus, Preziosi: Tentare di finire la Serie A

Enrico Preziosi

Il Presidente Preziosi parla del difficile momento del nostro paese per il Coronavirus e del momento del calcio italiano.

“L’unico rimedio è quello di tentare di finire il campionato, le ipotesi play-out e play-off sono un’idiozia totale. Non voglio prenderle nemmeno in considerazione. Non sono previsti da regolamento e dalle norme della Serie A: non si possono inserire strada facendo soltanto perché vi è un fatto straordinario. Bisogna solamente fare di tutto per terminare il campionato, anche perché ci sono problemi a livello economico e di diritti televisivi. Evidentemente questo non dipende tutto da noi, ma dalle norme e dagli input che arriveranno dal nostro governo”.

“I lavoratori dipendenti hanno contratti che costituzionalmente sono validi. Poi se ci sono deroghe da una federazione oppure un ente che permettono di allungare i termini, questo è un altro discorso. Noi abbiamo tanti giocatori in prestito che a giugno scadono e sono giocatori che al primo luglio sono di un’altra squadra. E poi ci sono riscatti in base alle prestazioni che un calciatore offre. Partire a giugno sarebbe veramente un disastro. Se poi c’è un ente autorizzato a dare deroghe, in quel caso tutto è possibile”-

Medici per Covid, una chiamata alle armi per la sanità

Coronavirus (foto di repertorio)

Un bando online per tutti i medici italiani

Una vera e propria ‘chiamata alle armi della sanità’ perché servono risposte immediate per combattere il coronavirus è stata pronunciata questa sera da Francesco Boccia, ministro per gli Affari Regionali, durante un punto sulla situazione Covid-19 assieme ad Angelo Borrelli presso la Protezione Civile.

“Stasera riusciamo, come da proposta anticipata dal premier Conte ieri, ad aprire un bando online, attivo da questo momento, per consentire a tutti i medici italiani che vogliono e possono aderire alla task force che Borrelli coordinerà da domani mattina”.

Si tratta di “Un bando per 300 medici volontari da mandare nelle regioni più colpite dal Coronavirus, Lombardia e provincia di Piacenza in primis (…) Una chiamata alle armi della sanità, un’operazione mai fatta prima, ma è necessario rispondere subito perché dobbiamo chiudere in 24 ore”.

Questa operazione di medici per la Protezione civile è su base volontaria – ha concluso Francesco Boccia –  e sono sicuro che arriveranno tantissime domande”.

“Si tratta di costruire una forma rapida di intervento, ha poi spiegato il Commissario Straordinario Angelo Borrelli. I medici che verranno selezionati si affiancheranno a quelli della sanità regionale e a quelli volontari che già stanno prestando la loro opera negli ospedali dove vengono accolti i malati di Coronavirus”.

La partecipazione dei medici che saranno selezionati sarà obbligatoria per il datore di lavoro fatta eccezione per le strutture convenzionate per le quali la possibilità di far parte della task force avviene su base consensuale con il proprio datore di lavoro. La partecipazione prevede il rimborso delle spese di viaggio ed una indennità forfettaria per ciascuna giornata prestata. Le Regioni provvederanno alla sistemazione alloggiativa.

Il form dove presentare la candidatura si trova qui

Le aree della città di Recco vietate a chi non vi abita

Carlo Gandolfo, sindaco di Recco.

Prevenzione contagio Covid-19. La nuova ordinanza di Carlo Gandolfo, sindaco di Recco. Elenco dei vari punti che bisogna osservare della nuova ordinanza: In ossequio all’ordinanza della Regione Liguria n 9 /2020 del 20 marzo 2020 ad oggetto:

Ulteriori misure in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19 relative allo spostamento di persone fisiche (art, 1, lettera a) del DPCM 8/3/2020 e art. 1 comma 1 DPCM 9/3/2020

1.Sono individuati i luoghi seguenti ritenuti idonei a potenziali assembramenti, esclusi i residenti delle rispettive zone nell’esercizio delle attività necessarie previste dal DPCM del 9/3/2020 e i fruitori dei servizi pubblici essenziali in esse contenuti per il tempo strettamente necessario al loro utilizzo:
–Tutta la linea di costa, dell’arenile, delle spiagge, delle scogliere e dei moli, dalla spiaggia dei Genovesi alla spiaggia di Mulinetti;
– Le vie Romagneno, via S.Francesco, lungomare Marinai d’Italia, Belvedere Tenco, Lungomare Bettolo, Largo dei Mille, Passeggiata Punta S.Anna, Corso Garibaldi, Lungomare Italia, via Cavour, via Mulinetti, Via Bordigotto;
– Tutte le aree verdi, le aree giochi, i giardinetti
– Tutte le strade carrabili, pedonali e sentieri collinari.

2. dalle ore 00.00 di sabato 21 alle ore 24 di venerdì 3 aprile 2020 saranno vietati la presenza e gli spostamenti delle persone fisiche nei luoghi predetti;

3. negli stessi giorni saranno vietati gli spostamenti delle persone fisiche dalla loro residenza o abituale domicilio, presso le loro seconde case ubicate nel territorio comunale;

4. l’inosservanza all’ordinanza n. 9/2020 della Regione Liguria e alla presente ordinanza sindacale integra la fattispecie prevista dall’art. 650 del Codice Penale che punisce i trasgressori con la pena dell’arresto fino a tre mesi o con l’ammenda fino a euro 206,00, fatto salvo che il fatto costituisca più grave reato.

Furbetti che non rispettano decreto Conte: a Genova controlli anche con elicottero Arma

Elicottero Carabinieri (foto d'archivio)

Controlli a tappeto sui furbetti che non rispettano le regole e le norme contenute nel decreto Conte sull’emergenza coronavirus.

Oggi a Genova si è alzato in volo anche l’elicottero dei carabinieri.

Il velivolo ha sorvolato la città nel pomeriggio e ha segnalato alle pattuglie a terra dove c’era il maggior numero di persone concentrate in strada.

Oggi sono state impegnate 17 pattuglie nei controlli da Sampierdarena a Nervi, passando per Caricamento e il Centro città.

Si tratta di “una sorveglianza dinamica per evitare assembramenti e comportamenti scorretti”.

Centinaia le persone controllate e decine quelle multate perché trovate in giro senza giustificato motivo.

 

Non solo task force 500 uomini: Bucci ordina chiusura Boccadasse, spiagge e altre zone

Agenti Polizia locale a Genova Boccadasse (foto d'archivio)

Maggiori controlli in città e nuova ordinanza del sindaco Marco Bucci per evitare assembramenti sul territorio del Comune di Genova.

Il nuovo provvedimento prevede dalla mezzanotte di oggi “la chiusura per il weekend di alcune aree passeggio, dei parchi, del sud di corso Italia, delle spiagge, di Boccadasse, delle aree di solito pensate dai genovesi come aree di affollamento”.

“Sulle nostre strade – ha aggiunto Bucci – avremo 500 persone tra volontari, operatori della Protezione civile e agenti della Polizia locale. Ci aiuteranno a consigliare ai genovesi di restare a casa”.

 

Sede Regione Liguria illuminata col Tricolore, Toti: insieme ce la faremo

La sede di Regione Liguria in piazza De Ferrari a Genova

“Un unico cuore che batte: viva l’Italia! Insieme ce la faremo”.

Lo ha dichiarato stasera il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti sulla sua pagina Facebook, dove ha pubblicato la foto della facciata del palazzo dell’ente in piazza De Ferrari a Genova, che da questa sera è illuminata con il Tricolore.

 

Ore 18, in Liguria 119 morti con coronavirus e 1092 contagiati (129 in più di ieri)

Coronavirus (foto repertorio fb)

“Sono 1092 le persone positive al Covid-19 in Liguria, 129 in più rispetto a ieri. Secondo i dati relativi ai flussi tra Alisa e il ministero, dei positivi totali, 694 sono ospedalizzate, 305 al domicilio e 93 clinicamente guarite (ma restano positive e sono a casa)”.

Lo hanno riferito poco dopo le 18 di oggi i responsabili di Regione Liguria.

Ecco i dati dell’ultimo bollettino regionale.

“Positivi in Liguria 1092 (129 in più di ieri). Di questi:

Ospedalizzati 694 persone, di cui 121 in terapia intensiva.
Questa la suddivisione per singola azienda/ospedale:

Asl1 – 115 (14 terapia intensiva)

Asl2 – 109 (15 terapia intensiva)

Asl 3 Colletta di Arenzano/Gallino Pontedecimo – 2

Asl 3 Villa Scassi – 65 (13 in terapia intensiva)

Asl 3 Micone di sestri ponente – 0

Asl4 – 27 (10 terapia intensiva)

Asl5 – 58 (13 terapia intensiva)

San Martino – 119 (32 terapia intensiva)

Galliera – 141 (16 terapia intensiva)

Evangelico – 58(8 terapia intensiva)

Al Domicilio 305 (27 più di ieri)
Clinicamente guarite (ma restano positivi e sono a casa) 93 persone, 11 in più di ieri.

Si segnalano, da inizio emergenza, 8 persone (5 in più di ieri) guarite con due test consecutivi negativi.

Persone in sorveglianza attiva: totali 1860. Di cui

Asl1 – 359

Asl2 – 229

Asl3 – 391

Asl4 – 474

Asl5 – 407

Le persone decedute sono 119 dall’inizio dell’emergenza, 28 in più di ieri”.