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Lotta dei club motoristici per riportare le vetture d’epoca nei Centri storici

Il Club Auto Storiche Tartaruga di Roma in testa alla lotta sostenuto dal Ruote d'Epoca Riviera dei Fiori

Lotta dei club motoristici per riportare le vetture d'epoca nei Centri storici
Auto d'Epoca ferme a Roma

Lotta dei club motoristici. Anche il sodalizio motoristico più importante della Liguria, il Ruote d’Epoca Riviera dei Fiori si sta battendo per opporsi all’ ordinanza che impedisce alle vetture storiche di circolare nei centri storici. Per il presidente del club villanovese Augusto Zerbone: “Le auto storiche rappresentano un patrimonio storico e culturale irrinunciabile. Dobbiamo permettere che possano continuare a circolare liberamente a Roma così come in tutta Europa»
A Roma le auto d’epoca a Roma attualmente non possono più circolare. Ciò è avvenuto a seguito dell’ordinanza numero 27, firmata dal sindaco, Roberto Gualtieri, dello scorso 28 febbraio che equipara i mezzi storici a tutti gli altri veicoli a benzina fino a Euro 2 e a gasolio fino a Euro 3, considerati inquinanti.

Cosa significa? Che nella «fascia verde» della Capitale – che ora che si estende fin quasi al raccordo anulare, è diventata la più grande d’Europa – le auto classiche non possono più circolare. Ma la guerra a colpi di carte bollate ha già sortito gli effetti sperati. Il Consiglio di Stato ha messo un punto fermo alla vicenda tanto che ha giudicato “l’ordinanza non proporzionata rispetto all’obiettivo di contenere e ridurre le componenti inquinanti nell’atmosfera”. La palla passa ora al TAR, che fino a questo momento si era limitato a non concedere la sospensiva al provvedimento voluto dal sindaco Gualtieri, e a cui ora i giudici di Palazzo Spada chiedono una «sollecita definizione del giudizio di merito». Insomma si tratta di una buona notizia grazie soprattutto all’impegno profuso dal Club Auto Storiche «Tartaruga» di Roma.

Una boccata d’ossigeno per i tantissimi appassionati del motorismo romano che rischiano di essere duramente colpiti e penalizzati da una delibera del Campidoglio che era stata definita «inaccettabile». Un’ordinanza che ha suscitato la reazione anche del presidente del club Ruote d’Epoca Riviera dei Fiori Augusto Zerbone: «Le auto storiche rappresentano un patrimonio storico e culturale irrinunciabile. Dobbiamo permettere che possano continuare a circolare liberamente a Roma così come in tutta Europa». La speranza di tutti i club italiani è che nella Capitale venga applicato un modello simile a quello adottato dalla Regione Lombardia, Piemonte, dal Comune di Milano, di Genova, Torino e tanti altri, dove le auto d’epoca, anche se non sempre, possono circolare.
CLAUDIO ALMANZI