Home Cronaca Cronaca Genova

Derby e disordini, in Tribunale ultrà Samp chiedono scusa

Derby di Genova: disordini tra ultrà a Marassi, poliziotto ferito
Pre derby Genoa-Samp, scontri fra tifosi violenti sul Ponte Serra (25 settembre 2024)

“Abbiamo sbagliato, ci siamo sentiti di tenere quel comportamento visto l’intensità e l’animosità di quei giorni. Ma ora chiediamo scusa e risarciremo il danno in base alle nostre possibilità economiche”.

E’ la sostanza di quanto dichiarato ieri da quasi tutti gli ultrà della Sampdoria comparsi davanti alla giudice per le indagini preliminari Carla Pastorini, dopo che la Procura di Genova aveva chiesto l’arresto per 11 di loro.

In udienza la pm Monica Abbatecola ha riformulato le richieste: carcere per tre tifosi, quattro agli arresti domiciliari e quattro obblighi di firma quotidiana. Uno risulta irreperibile.

Il gruppo è accusato di avere partecipato ai disordini in occasione del derby di Coppa Italia con il Genoa, il 25 settembre scorso.

I reati contestati sono resistenza a pubblico ufficiale e lancio di oggetti. A due di loro, per i quali è stata chiesta la misura più grave, è contestato anche l’assalto al pullman della squadra, avvenuto il 29 marzo, dopo la partita giocata in casa contro il Frosinone persa tre a zero.

Dopo l’interrogatorio preventivo, introdotto con la riforma Nordio, la giudice si pronuncerà sulla richiesta della Procura.

Per l’accusa, gli 11 ultrà sarebbero socialmente pericolosi, visto che non è la prima volta che partecipano a scontri e che hanno, dopo il derby, partecipato ad altri episodi violenti.

A metà aprile erano state chiuse le indagini: 29 ultrà rossoblù e blucerchiati avevano ricevuto l’avviso di garanzia. L’accusa, a vario titolo, è di resistenza a pubblico ufficiale aggravata, porto d’armi e violazione di Daspo.

Il 25 settembre le due tifoserie si erano fronteggiate più volte ma le forze dell’ordine si erano messe in mezzo. Poco prima della fine del match, in strada, si era scatenata una guerriglia urbana provocata dall’esposizione allo stadio degli striscioni storici che le tifoserie si erano rubati in primavera.