SAVONA – Sono passati venti anni dalla scomparsa del “Re rosso”, Angioletto Viveri.
Nel comprensorio ingauno la figura del sindaco è sempre viva nella mente degli albenganesi: per un quarto di secolo Angelo Viveri è stato il protagonista assoluto della politica ingauna. Sempre sostenuto dagli amici, sia nel periodo del suo massimo fulgore, sia in quello che lo ha visto lottare per assere assolto dalle accuse ingiuste che gli erano state mosse.
Pronto a difendere la città in ogni occasione seppe trovare fondi anche dopo la tragica alluvione e volle con lungimiranza nella ricostruzione sia la passeggiata a mare sia il ponte rosso.
Ma l’arresto clamoroso ed il grave trauma che ne seguì a lungo ne minarono la salute e ne accorciarono l’esistenza.
L’arresto ingiusto: risultò innocente, fu origine infatti di lunghe grane giudiziarie da cui uscì pulito, ma inesorabilmente segnato.
La città lo ha ricordato con diverse celebrazioni.
I dipendenti comunali in suo ricordo hanno fatto affiggere in città un manifesto nel ricordo del loro amato sindaco mentre l’attuale segretario del suo vecchio partito ha dichiarato:“Come Partito Democratico di Albenga – ha spiegato Ivano Mallarini, segretario della sezione di Albenga- vogliamo ricordare, a 20 anni dalla ricorrenza della sua scomparsa, Angelo Viveri, più volte sindaco di Albenga dal 1978 al 2001. In quegli anni Angioletto dimostrò un grande spirito civico, carisma e passione e dedicò con perseveranza e abnegazione la sua vita alla nostra città. Ci stringiamo in questo anniversario alla figlia Paola ed ai suoi familiari nel ricordo della sua figura”.
Nella foto a destra la bella scultura che il noto artista Flavio Furlani realizzò per ricordare Viveri qualche anno dopo la scomparsa e che dopo essere stata esposta in alcune mostre avrebbe dovuto essere collocata nella “Città delle Torri” in una piazza cittadina, ma finì invece col ritornare nel laboratorio dell’artista ad Albenga.
CLAUDIO ALMANZI
