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A Genova Pra’, tre giorni di arte e teatro

A Genova Pra’, tre giorni di arte e teatro
A Genova Pra’, tre giorni di arte e teatro

A Genova Pra’, tre giorni di arte e teatro per dire “stop alla violenza sulle donne”. Gli sguardi delle vittime ritratti da Irene Tamagnone 

A Genova Pra’, tre giorni di arte e teatro. In collaborazione con l’ANPI e il Comitato Praese: performance teatrale, talk con la psicoterapeuta Porfido e in piazza Bignami la mostra-denuncia del progetto “Apnea”. 

Dal 22 al 24 maggio, Genova Pra’ alza la voce per rompere il silenzio contro la violenza di genere e lo fa con tre giorni di arte, teatro e talk di approfondimento.

OCCHI DI DONNE VITTIME DI VIOLENZA

Al centro della tre giorni ci sarà la mostra “Apnea” allestita nella Cappellina San Bartolomeo di Piazza Bignami.

Quindici acquerelli realizzati dall’artista Irene Tamagnone ritraggono sguardi ingigantiti di donne che hanno subito violenza. “Apnea è il titolo della mostra e del progetto che porto avanti da ormai diversi anni  – racconta Tamagnone -. La scelta del nome si spiega perché le vittime di violenza sono donne sole che affogano dentro l’angoscia, trattenendo dolore come se fossero in apnea”.

Le donne raffigurate partecipano ai programmi di sostegno del Centro Antiviolenza Pandora e il Centro Antiviolenza Mascherona e hanno dato il consenso come denuncia perché questa sofferenza non accada a nessun’altra .

ORARIO 

La mostra nasce grazie alla collaborazione della psicoterapeuta Nadia Porfido, dell’Anpi sezione Genova Pra’ e del Comitato culturale praese/scuola e banda musicale di Pra’. Sarà visitabile giovedì, venerdì e sabato con orario 10-12 e 16-19.

TUTTI GLI EVENTI 

Non sono quadri, per sensibilizzare il pubblico, sabato alle ore 16.30 è previsto un talk in cui l’artista Tamagnone dialogherà con la psicoterapeuta Nadia Porfido. Inoltre, interverrà Paola Bellotti, vicepresidente di Telefono Donna – Savona.

E a seguire, una performance teatrale tratta da “Ferite a morte” di Serena Dandini, con letture e interpretazioni a cura di Elenia Chierotti.

IL PROGETTO E L’ARTISTA

L’artista Tamagnone, bioingegnere, dopo una carriera all’IIT, abbandona robot e algoritmi per abbracciare la strada dell’arte. Dopo una formazione genovese presso la scuola Arteincampo e la Scuola di Nudo dell’Accademia Ligustica di Belle Arti intraprende la via dell’acquerello come tecnica di elezione e della riflessione sulla capacità espressiva dello sguardo umano.

Gli anni del lockdown sono quelli in cui i casi di violenza si moltiplicano e Tamagnone avvia il progetto Apnea che, grazie ad una selezione importante, nel 2020 è stato premiato dal Bando Europeo CreArt, portando l’artista ad esporre a Skopje in Macedonia.