Manifestazioni e blocchi al porto di Genova
È iniziata con il blocco dei varchi portuali di via Albertazzi e San Benigno la giornata di sciopero generale indetta dai sindacati di base a Genova per protestare contro la guerra a Gaza e in sostegno alla Global Sumud Flotilla. Almeno seicento persone hanno preso parte al presidio, mentre in contemporanea sono partiti diversi cortei cittadini, compresi quelli organizzati da studenti universitari e delle scuole superiori.
Cortei studenteschi e partecipazione crescente
Uno dei cortei principali è partito dalla zona universitaria di via Balbi, dove si è unito un gruppo di studenti delle scuole secondarie accompagnati da docenti e bambini. Nonostante la pioggia dovuta all’allerta meteo arancione in Liguria, la partecipazione è cresciuta nel corso della mattinata, con circa cinquecento persone in piazza. Altri piccoli cortei si sono mossi da Oregina e da piazza Montano a Sampierdarena, convergendo verso il varco di via Albertazzi, dove è stata prevista anche una conferenza stampa.
Itinerari delle manifestazioni
Il primo corteo ha seguito un percorso da via Balbi passando per piazza Acquaverde, via Andrea Doria, via San Benedetto, via Buozzi, via Milano, via di Francia, via Albertazzi e San Benigno.
Un secondo corteo è partito da piazza Montano, attraversando piazza Vittorio Veneto, via Buranello, via di Francia fino a San Benigno.
Il terzo itinerario, avviato da Belvedere Passano, ha seguito un percorso che comprendeva via Paolo della Cella, via Carbone, via Paleocapa, corso Ugo Bassi, via Almeria, via Sant’Ugo, salita della Provvidenza e piazza Acquaverde.
Il corteo cittadino del pomeriggio
A causa del maltempo, il corteo cittadino principale è stato posticipato al pomeriggio. La partenza è fissata per le 14:30 dal porto di Genova, con destinazione centro città. Nel resto della città sono previsti anche presidi indipendenti nei principali snodi del traffico e davanti alle scuole, molte delle quali chiuse per allerta meteo.
Le motivazioni dello sciopero
Lo sciopero è stato indetto dai sindacati di base come segnale di protesta contro guerre e massacri a Gaza. L’Usb ha ribadito l’importanza del ruolo della scuola pubblica nell’educare alla pace e alla giustizia sociale, denunciando il rischio di “normalizzare l’orrore”. Sul sito ufficiale si legge: «Chi è a fianco della Palestina, chi vuole dare un segnale di pace e guardare in faccia i propri studenti dicendo di aver fatto qualcosa, sarà in sciopero e nelle piazze lunedì 22 settembre».
Precedenti mobilitazioni a Genova
Quella di oggi segue una settimana di mobilitazioni che ha visto, lo scorso 19 settembre, la partecipazione di quasi cinquemila persone al corteo organizzato dalla Cgil per lo sciopero generale di otto ore. La manifestazione aveva attraversato la città da Cornigliano fino alla Prefettura, confermando la forte adesione dei cittadini genovesi alle iniziative di protesta.
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