“Ci dica il Pd esattamente cosa vuole fare con il termovalorizzatore. Lo vuole o non lo vuole? E dove lo vuole?
Mi sembra di leggere in queste ore posizioni di indecisioni sull’argomento e forse servirebbe, da parte di Silvia Salis, che sembra essere favorevole, del Partito Democratico e del Movimento 5 Stelle, un po’ di coerenza, soprattutto nei confronti dei genovesi.
Noi di Genova Unita abbiamo una posizione chiara e cristallina e diciamo ‘NO al termovalorizzatore’.
Questo perché non rappresenta un metodo all’avanguardia nella gestione del trattamento dei rifiuti. Si possono costruire termovalorizzatori che non inquinano, è vero, ma siamo sicuri che questo sia il futuro della nostra città? Dov’è lo spazio per poterlo realizzare? Ci vogliono dieci anni per realizzarlo, cosa facciamo nel frattempo?
Sono convinta che in una gestione moderna dei rifiuti sia fondamentale la raccolta differenziata, che a Genova in questi anni ha miseramente fallito grazie al centrodestra che ci ha abituati a tante promesse e pochi fatti.
Portata avanti a singhiozzo, non è riuscita a raggiungere tutti i quartieri, mal comunicata e non compresa da tanti cittadini.
È necessario spingere il più possibile in questo senso. Penso a una raccolta porta a porta anche dell’umido, condominio per condominio, così da poter differenziare il più possibile i rifiuti.
La capillarità, l’educazione scolastica, e la formazione di operatori specifici sul ‘porta a porta’ sono alla base del progresso di Genova in questo campo.
Credo, poi, sia fondamentale la collaborazione virtuosa con altri Comuni, creando delle sinergie per lo smaltimento”.
Lo ha dichiarato oggi la candidata sindaca di Genova Unita e avvocata Raffaella Gualco, sottolineando la sua contrarietà al termovalorizzatore nel capoluogo ligure.
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