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Caccia Liguria, il Tar annulla definitivamente la delibera della Regione

Cacciatore (foto di repertorio)

Il Tar, Tribunale Amministrativo Regionale della Liguria, ha definitivamente annullato la delibera della giunta regionale della Liguria dello scorso 30 aprile, con cui si disciplinava la stagione di caccia per tutto il territorio regionale per la stagione 2020/21.

Lo ha reso noto oggi il coordinamento delle Associazioni ambientaliste.

I giudici amministrativi hanno rilevato che la Liguria è sprovvista di un piano faunistico venatorio regionale, che sia stato interamente sottoposto ad una valutazione di incidenza ambientale per l’impatto sulle specie selvatiche oggetto di caccia.

A livello pratico esiste un vecchio piano faunistico, prorogato più volte che è, però, privo di valutazione per quanto riguarda tutto il territorio nella sua globalità.

Proprio questa carenza tecnica avrebbe determinato la decadenza di tutto il provvedimento.

“Ma a prescindere dal primo motivo, che prevale su tutti gli altri punti oggetto di impugnazione – scrivono gli ambientalisti – il Tar è comunque entrato nel merito su altri aspetti della impugnazione dei ricorrenti, come criterio guida per i prossimi anni. In futuro la caccia agli acquatici deve fermarsi al 20 gennaio e non più proseguire sino al 31 gennaio, le specie moriglione e pavoncella devono essere tutelate, non potrà essere fissata una quinta giornata di caccia aggiuntiva ad alcune specie migratrici nei mesi di ottobre novembre, la caccia al tordo sassello e alla cesena deve terminare il 20 gennaio e non può essere fissata nei primi 10 giorni di febbraio la caccia al colombaccio”.

Plaudono le associazioni animaliste Lac, Lav, Enpa e Wwf, che  hanno sempre contestato “la pervicace e fallimentare politica di aggressione al patrimonio naturale dei nostri amministratori, come testimoniato anche le recenti sentenze della Corte Costituzionale in materia di parchi e fauna, che hanno visto varie volte la Regione soccombente per atti illegittimi”.

Da parte sua Regione Liguria, tramite l’assessore Stefani Mai, si è detta pronta ad approvare un nuovo calendario venatorio e a valutare il ricorso al Consiglio di Stato contro le sentenze del Tribunale amministrativo regionale che evidenzia criticità in quello in vigore.

“A seguito delle sentenze di oggi, 7 agosto 2020, numero 568 e 570 con le quali il Tar Liguria ha annullato il calendario venatorio 2020/2021 – ha spiegato l’assessore Mai – Regione Liguria ha già attivato il procedimento di approvazione di un nuovo calendario al fine di garantire il regolare inizio della stagione venatoria.

Contestualmente come Regione valuteremo le iniziative legali più opportune anche al fine di un appello delle decisioni del Tar Liguria al Consiglio di Stato.”