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Ventimiglia, smantellata banda ‘scafisti di terra’: 12 africani arrestati e 6 indagati

Polizia (foto di repertorio)

Gli investigatori della Polizia di Stato di Ventimiglia oggi hanno comunicato di avere concluso un’attività investigativa in cooperazione con i colleghi francesi che ha permesso di disarticolare “una rete strutturata e ben organizzata di stranieri, ritenuti ‘scafisti di terra’, dediti al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina attraverso la frontiera italo-francese”.

Sei le persone di origine africana e nordafricana arrestate a Nizza nell’ambito dell’operazione “Scenic” dalla Polizia francese e sottoposte alla misura cautelare in carcere; 7 quelle fermate nell’Imperiese dalla Polizia italiana, di cui 6 sottoposte alla misura cautelare del divieto di dimora e una a quella della custodia cautelare in carcere; 5 gli arrestati in flagranza di reato: 4 autisti (passeur) francesi di origini nordafricane e africane, tra cui una donna.

In particolare, l’indagine ha messo in luce un fenomeno complesso e ramificato che coinvolgeva diversi attori su entrambe le sponde del confine e che si avvaleva di una fitta rete logistica e operativa.

I migranti venivano contattati nella zona di Ventimiglia e successivamente affidati a ‘passeur’ che si occupavano del loro trasporto verso la Francia su veicoli con targa francese, spesso noleggiati, senza il pagamento dei pedaggi autostradali.

L’indagine, cominciata nel novembre 2023 grazie a una serie di attività di osservazione e monitoraggio avviate dalla Squadra Informativa e di Polizia Giudiziaria del Settore Polizia di Frontiera di Ventimiglia, ha avuto il suo punto di svolta con l’individuazione di un’autovettura francese di tipo Renault Scenic con a bordo tre persone di origine araba, i cui molteplici spostamenti transfrontalieri potevano essere tracciati, configurando un’attività sistematica e finalizzata al trasporto illecito di migranti.

Il monitoraggio si è poi esteso a oltre venti veicoli tra auto e furgoni, quasi tutti con targa francese, molti dei quali risultati regolarmente noleggiati o immatricolati in ‘garage fantasma’.

I migranti trasportati (prevalentemente tunisini, egiziani, bengalesi e iracheni) potevano essere anche cinque alla volta.

I viaggi venivano effettuati nel primo pomeriggio, in tarda serata o nelle prime ore del mattino ed il trasporto si concludeva a Nizza con il “deposito” dei migranti in stazioni ferroviarie, degli autobus, o autogrill.

Le attività di geolocalizzazione dei veicoli e la captazione di comunicazioni telefoniche e telematiche hanno fornito ulteriori riscontri investigativi. La Renault Scenic, ad esempio, aveva effettuato almeno venti viaggi nel mese di febbraio 2024.

Tuttavia, le celle telefoniche associate a uno degli indagati hanno rivelato che i viaggi transfrontalieri erano iniziati già nel settembre 2023, raggiungendo un totale stimato di oltre 100 passaggi al confine fino al 13 maggio 2024.

Il business migranti era particolarmente lucroso, se si tiene conto del tariffario emerso dalle intercettazioni telefoniche: 250 euro per un passaggio in berlina, 75 euro per un passaggio su piccola utilitaria e 100 euro per l’attraversamento a piedi del confine lungo i sentieri montani.