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Sampierdarena, rapina con estorsione: arrestati marocchino e italiana

Una donna arrestata (immagine di repertorio)

I carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Ge-San Martino e della Stazione dell’Arma di Montoggio hanno arrestato un marocchino 34enne e la sua compagna italiana 32enne, ritenuti responsabili del reato di estorsione con il metodo del cosiddetto “cavallo di ritorno”.

Ieri mattina un 23enne ha infatti denunciato di essere stato rapinato la notte precedente a Genova Sampierdarena.

Nello specifico, ha raccontato di essere stato avvicinato dal nordafricano che, dopo averlo minacciato con un coltello, si era fatto consegnare il denaro in suo possesso (circa 80 euro) e il telefono cellulare.

Nel pomeriggio successivo la vittima era stata poi contattata sul telefono della madre dai due che gli avevano proposto la riconsegna dello smartphone rubato in cambio della somma di 230 euro, fissando l’incontro nei pressi del casello autostradale di Genova Bolzaneto.

Il giovane ha quindi contattato i carabinieri e si è recato insieme a loro all’appuntamento con i malviventi.

Dopo poco, la donna italiana è arrivata facendosi accompagnare da un taxi e ha riconsegnato il telefono cellulare rubato alla madre del proprietario, dopo avere ricevuto il denaro richiesto.

A quel punto sono intervenuti i militari dell’Arma che l’hanno immediatamente bloccata, recuperando la somma contante e restituendola al giovane e alla madre.

Le immediate ricerche dei carabinieri hanno poi permesso di rintracciare il compagno nordafricano, che era rimasto a casa.

Il giovane straniero è stato arrestato per estorsione e denunciato per il reato di rapina, essendo stato riconosciuto dalla giovane vittima come il malvivente che gli aveva rubato il telefono cellulare la notte precedente.

Entrambi gli arrestati sono stati rinchiusi in carcere, rispettivamente a Marassi e Pontedecimo.