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Guasto ferroviario a Genova Voltri: ritardi fino a 50 minuti sulla linea Ventimiglia-Genova

Guasto ferroviario a Genova Voltri: ritardi fino a 50 minuti sulla linea Ventimiglia-Genova
Il tabellone dei treni con i ritardi

Disagi per i pendolari a causa di un guasto nei pressi della stazione di Genova Voltri

Mattinata di disagi per i viaggiatori e i pendolari che si spostano sulla linea ferroviaria Ventimiglia-Genova. Nelle prime ore di oggi, un guasto a un deviatoio nei pressi della stazione di Genova Voltri ha provocato pesanti rallentamenti alla circolazione ferroviaria, con ritardi che hanno superato i 50 minuti sia per i treni regionali che per quelli a lunga percorrenza.

Deviazione temporanea dei treni sulla linea del parco merci

Per garantire la continuità del servizio, tra le 6.30 e le 8.00 i convogli sono stati instradati su un percorso alternativo che ha sfruttato la linea del parco merci di Voltri. Una soluzione necessaria per evitare l’interruzione del traffico, ma che ha comportato inevitabili rallentamenti lungo tutto il tratto interessato.

Tecnici RFI al lavoro per ripristinare la piena operatività

Sul posto sono intervenute tempestivamente le squadre tecniche di RFI, impegnate nelle operazioni di riparazione del guasto. Secondo quanto comunicato, la circolazione ferroviaria sta gradualmente tornando alla normalità, ma per il completo ripristino della regolarità dei collegamenti sarà necessario attendere entro la prima metà della mattinata.

Un nuovo episodio che evidenzia la fragilità della rete ferroviaria ligure

L’episodio di oggi rappresenta l’ennesimo segnale di criticità infrastrutturale su una delle tratte più trafficate della Liguria, spesso soggetta a interruzioni e ritardi. In attesa del pieno ripristino, si raccomanda ai viaggiatori di consultare gli aggiornamenti di Trenitalia e di pianificare eventuali spostamenti con un margine di anticipo.

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La Lanterna e la Croce di San Giorgio per le medaglie degli Europei di Scherma Genova 2025

La Lanterna e la Croce di San Giorgio per le medaglie degli Europei di Scherma Genova 2025

Le cerimonie di premiazione saranno momenti altamente emozionanti degli Europei di Scherma “Genova 2025”. Si terranno al nuovo Palasport dal 14 al 19 giugno secondo il seguente programma:  sabato 14 giugno fioretto femminile e sciabola maschile individuale, domenica 15 giugno spada maschile e sciabola femminile individuale, lunedì 16 giugno spada femminile e fioretto maschile individuale, martedì 17 giugno fioretto femminile e sciabola maschile a squadre e giovedì 18 giugno spada maschile e sciabola femminile a squadre. I biglietti, anche per le fasi eliminatorie al Jean Nouvel, sono in vendita su VivaTicket.

Il Comitato Organizzatore ufficializza oggi il design delle medaglie. “Abbiamo esplorato, con senso di responsabilità, strade diverse – afferma il coordinatore del COL Giovanni Falcini, Presidente ligure della Federazione Italiana Scherma – Massima attenzione a tutti gli elementi fondamentali, da consendare all’interno del premio dello sforzo finale di atlete e atleti, per cui hanno impostato una lunga preparazione al fine di esser pronti per l’appuntamento di Genova”.

La Vittoria è rappresentata dalle foglie di alloro, la città di Genova attraverso la Lanterna. La Scherma, attraverso la rivisitazione del simbolo che rappresenta la bandiera di Genova con la Croce di San Giorgio, è presente nel gesto del saluto. Il bianco è il colore della Scherma: le sue divise e la purezza espressa da questo sport in ogni suo gesto. Al centro della medaglia il logo della manifestazione unisce la città alla Scherma in un connubio ideale. Il Tricolore sul retro incornicia il simbolo della Confederazione Europea di Scherma, che è blu, come il mare di Genova e la bandiera dell’Europa unita.

Gli Europei “Genova 2025“, realizzati con il supporto della FIS, sono sostenuti da Regione Liguria e Comune di Genova, patrocinati da Coni e Sport e Salute. Partner degli Europei 2025 sono Costa Edutainment, ERG, Banca Passadore, Saar Depositi Portuali, Toyota, Gruppo Spinelli, Iveco, Silomar, Riberti, Columbus Informatica e Convention Bureau Genova.

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Genova non dimentica. Il porto si ferma per le vittime della Torre dei Piloti

Genova non dimentica. Il porto si ferma per le vittime della Torre dei Piloti
La Torre dei Piloti abbattuta dalla Jolly Nero della Messina

Suonano le sirene in porto

Alle 23.05 in punto, in un silenzio irreale rotto soltanto dal suono lungo e solenne delle sirene, il porto di Genova ha ricordato una delle sue ferite più profonde. Il 7 maggio 2013, dodici anni fa, la nave cargo Jolly Nero urtò la Torre dei Piloti del porto, abbattendola in pochi istanti. In quel drammatico crollo persero la vita nove persone, tutte impegnate nel loro lavoro all’interno della struttura. Una tragedia che ha segnato in modo indelebile la storia recente della città e del suo porto.

Un momento di raccoglimento per un dolore collettivo

Come ogni anno, il ricordo è affidato al linguaggio semplice e potente delle sirene portuali. Alle 23.05, l’orario esatto dell’impatto, tutte le attività si fermano e le sirene risuonano per commemorare quelle vite spezzate. Un momento che coinvolge non solo i lavoratori del porto, ma tutta la città, unita da un dolore che è ancora vivo e presente nella memoria collettiva. Un gesto semplice, ma profondamente simbolico, che lega passato e presente in un rituale di rispetto e partecipazione.

Maledetto 7 maggio 2013: crollo Torre Piloti a Molo Giano (foto d’archivio LN – Marco Marchelli)

La dinamica del disastro e i responsabili

Il crollo fu causato da un errore nelle manovre della Jolly Nero, una nave portacontainer della compagnia Messina. L’impatto fu devastante: la torre, situata in posizione prominente sulla banchina, collassò su se stessa, intrappolando e uccidendo nove persone tra piloti, operatori e militari della Capitaneria di Porto. Dopo anni di processi, la giustizia ha emesso le sue sentenze: la Corte di Cassazione ha condannato in via definitiva il comandante della nave, il primo ufficiale e il direttore di macchina. Una seconda inchiesta, che indagava sulla scelta progettuale dell’ubicazione della Torre, si è invece conclusa con l’assoluzione di tutti gli imputati, tra cui anche l’allora comandante della Capitaneria di porto, Felicio Angrisano, e l’armatore.

Una tragedia che ha cambiato Genova e il suo porto

Il crollo della Torre dei Piloti non è stato soltanto un tragico incidente. Ha segnato un prima e un dopo nella sicurezza portuale, nella cultura del lavoro e nella sensibilità cittadina verso il porto e i suoi operatori. Da quel giorno, Genova ha scelto di ricordare ogni anno le sue vittime con una cerimonia sobria ma carica di significato. Una nuova torre è stata costruita, più moderna e più sicura, ma il vuoto lasciato da quelle nove vite rimane.

Un ricordo che unisce la comunità

La commemorazione del 7 maggio è diventata nel tempo un appuntamento identitario per Genova. Non solo un atto di memoria, ma anche un’occasione per riflettere sul valore della sicurezza, sulla responsabilità nei luoghi di lavoro e sull’importanza di non dimenticare. Il porto, cuore pulsante della città, ogni anno si ferma, si stringe nel dolore e nella solidarietà, e rinnova la promessa di non lasciare che quella tragedia venga mai archiviata nel silenzio. L.B.

Porto di Genova, Torre Piloti crollata il 7 maggio 2013 a Molo Giano: nove morti (Foto LN)

L’elenco delle nove vittime di quella tragica notte

  • Sergio Basso, operatore radio dei rimorchiatori, 50 anni, di Vernazza (Sp).
  • Maurizio Potenza, operatore radio dei piloti, 50 anni, di Genova.
  • Michele Robazza, pilota, 44 anni, di Pistoia.
  • Francesco Cetrola, maresciallo, 38 anni, di Santa Marina (SA).
  • Marco de Candussio, capo di prima classe, 39 anni di Fornaci di Barga (LU).
  • Davide Morella, sottocapo di prima classe, 33 anni di Biella.
  • Giuseppe Tusa, sottocapo di seconda classe, 30 anni, di Milazzo (ME)[
  • Daniele Fratantonio, sottocapo di terza classe, 30 anni, di Rapallo (GE)
  • Giovanni Iacoviello, sergente, 35 anni, di Carrara.

La ricostruzione della nuova Torre dei Piloti

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Conclave 2025 nella Cappella Sistina: fumata nera e attesa per il nuovo Papa

Conclave 2025 nella Cappella Sistina: fumata nera e attesa per il nuovo Papa
Fumata nera in Vaticano

Oltre 45mila fedeli in Piazza San Pietro per la prima giornata del conclave più globale di sempre

Il mondo intero si è simbolicamente raccolto nella Cappella Sistina, dove ha preso il via il conclave che dovrà eleggere il nuovo Papa. Sono 133 i cardinali elettori, provenienti da ben settanta Paesi, a rappresentare ogni angolo del pianeta. Dall’Europa all’Asia, dall’Africa alle Americhe, fino alla lontanissima Oceania: mai prima d’ora l’elezione del Pontefice aveva assunto un volto così globalizzato.

La solenne cerimonia d’ingresso è avvenuta nel pomeriggio, tra emozione e silenzio. I porporati hanno giurato uno a uno, in latino, fedeltà al segreto e alla missione che li attende. È iniziato così ufficialmente il giorno della scelta del successore di Pietro, ma anche di Francesco: un’eredità profonda quella lasciata da dodici anni di pontificato, che ora attende di essere raccolta e proseguita.

Alle 21, con oltre un’ora di ritardo rispetto al conclave del 2013, la prima fumata si è alzata nel cielo di Roma. Nera, come previsto: segno che nessun candidato ha ancora ottenuto la maggioranza necessaria. In Piazza San Pietro si sono radunati oltre 45mila fedeli per assistere al momento cruciale, molti dei quali giunti da tutta Italia e dall’estero per vivere da vicino questa fase storica.

Quella di oggi è stata soprattutto una votazione esplorativa, un primo test per contare i consensi e valutare le forze in campo. Le indiscrezioni parlano di un cardinale Pietro Parolin in posizione di vantaggio, ma aumentano le quotazioni anche di Francis Prevost e del francese Jean-Marc Aveline. Restano tra i favoriti anche Pierbattista Pizzaballa e Matteo Zuppi, volti ben noti e apprezzati dentro e fuori le mura vaticane.

Ma il conclave, si sa, riserva sempre sorprese. E infatti tra i nomi che circolano nelle conversazioni più riservate si fanno spazio anche alcuni outsider stimati dai confratelli, come Angel Fernandez Artime, ex rettore dei salesiani. Nei prossimi scrutini, ogni voto potrà cambiare gli equilibri e far emergere figure oggi ancora lontane dai riflettori.

L’attesa per la prossima fumata è altissima. Il mondo guarda a Roma con speranza e curiosità, in attesa del nuovo Papa.

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La Carmen di Georges Bizet al Teatro Carlo Felice

La Carmen di Georges Bizet al Teatro Carlo Felice
La Carmen di Georges Bizet al Teatro Carlo Felice

Carmen di Georges Bizet, penultimo appuntamento con la stagione lirica dell’Opera Carlo Felice 2024-25, è in programma da venerdì 16 fino a domenica 25 maggio 2025.

Maestro concertatore e direttore Donato Renzetti, regia di Emilio Sagi ripresa da Nuria Castejón, scene di Daniel Bianco, costumi di Renata Schussheim, coreografie di Nuria Castejón, luci di Eduardo Bravo.

Orchestra, Cori e Tecnici dell’Opera Carlo Felice. Maestro del Coro Claudio Marino Moretti. Maestro del Coro di voci bianche Gino Tanasini. Allestimento della Fondazione Teatro dell’Opera di Roma.

A dare vita ai protagonisti: Francesco MeliAmadi Lagha (17, 24) (Don José), Luca Tittoto, Abramo Rosalen (17, 24) (Escamillo), Armando Gabba (Le Dancaire), Saverio Fiore (Le Remendado), Paolo Ingrasciotta (Morales), Luca Dall’Amico (Zuniga), Annalisa Stroppa, Caterina Piva (17,24) (Carmen), Giuliana Gianfaldoni, Angela Nisi (17,24) (Micaela), Vittoriana De Amicis (Frasquita), Alessandra Della Croce (Mercédes). 

La rappresentazione sarà preceduta da una conferenza illustrativa, sabato 10 maggio alle ore 16,  presso l’auditorium Montale, a  cura di Edwin W. Rosasco “La libertè! La libertè!”

Questa la trama in breve

Don José, un giovane brigadiere di servizio a Siviglia, incontra Carmen, una bellissima zingara che lo affascina, per cui dimentica  Micaela,  che aveva intenzione di sposare, e la sua carriera militare ne risente. Carmen vorrebbe che lui diventasse contrabbandiere. Don José all’inizio non ne vuole sapere, ma alla fine  cede. L’ amore è di breve durata e, quando  arriva la notizia che la  madre è  morta, Don José è costretto ad andarsene, anche se  disperato all’idea di lasciare Carmen da sola. Escamillo, un  toreador,  invaghito della bella zingara,  vorrebbe che lei lo venisse a vedere alla corrida di Siviglia. Don José, ormai in rovina, qualche tempo dopo ritrova Carmen, ormai innamorata di Escamillo: le propone  una nuova vita insieme in un altro paese, ma lei rifiuta e il giovane la uccide con un pugnale. ELISA PRATO

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Liguria, crisi carburante nei distributori Europam: Impianti fermi, gestori in ginocchio

Liguria, crisi carburante nei distributori Europam: Impianti fermi, gestori in ginocchio
Un distributore Europam in corso Europa a Genova

Fabio Bertagnini (Faib-Confesercenti): Da mesi senza rifornimenti, danni gravi e rischio chiusura per centinaia di impianti in tutta Italia

In Liguria circa settanta distributori di carburante a marchio Europam – circa un terzo del totale regionale – si trovano in una situazione di emergenza che dura ormai da mesi. I rifornimenti arrivano solo a singhiozzo, quando arrivano, e centinaia di migliaia di litri di carburante non sono stati consegnati né venduti. Il danno economico per i gestori è enorme, e a questo si aggiunge il silenzio da parte dell’azienda, che non ha dato seguito né alle segnalazioni dei singoli impianti né ai solleciti formali dei sindacati di categoria. Anche i tempi per un ritorno alla normalità, che inizialmente sembravano imminenti, continuano a slittare senza spiegazioni.

Molti impianti si vedono costretti a chiudere temporaneamente, non solo per l’impossibilità di vendere carburante, ma anche per evitare il malcontento della clientela. A preoccupare è anche l’assenza di alternative e di qualsiasi forma di sostegno da parte della società. «La situazione si sta trascinando da troppo tempo – denuncia Fabio Bertagnini, presidente di Faib-Confesercenti Liguria –. I danni per i gestori sono ormai gravissimi e si rischia una perdita definitiva della clientela. La sensazione è che Europam stia vivendo problemi strutturali, che mettono a rischio non solo la tenuta degli impianti, ma anche centinaia di posti di lavoro in tutta Italia, a partire dai 214 impianti del marchio presenti sul territorio nazionale».

L’allarme cresce in particolare in questi giorni di ponti festivi, quando la Liguria registra un aumento dei flussi turistici e il danno per i mancati incassi diventa ancora più evidente. «Come Faib – continua Bertagnini – confidiamo che Europam convochi al più presto un incontro chiarificatore. In caso contrario, non escludiamo di coinvolgere direttamente il Ministero per un intervento risolutivo. Stiamo anche valutando eventuali azioni legali a tutela dei gestori, perché qui si rischia il futuro di lavoratori, famiglie e dipendenti».

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Venerdi a Marassi arriva la Salernitana. Senza alternative: Sampdoria, o vinci o è finita…

Venerdi a Marassi arriva la Salernitana. Senza alternative: Sampdoria, o vinci o è finita...

Ci siamo: venerdì 9 Maggio ore 20.30 la partita della vita aspetta la Sampdoria.

Al Luigi Ferraris arriva la Salernitana per un incontro vietato ai deboli di cuore con un solo risultato possibile per i blucerchiati.

Dopo 36 partite, spesso incolori e deludenti, gli uomini di Chicco Evani devono conquistare i tre punti per continuare a sperare in una salvezza che sembra una chimera.
Via le contestazioni, via i mugugni…. Serve solo tifare e sperare che gli undici prescelti siano in grado di vincere e comprendere la situazione incredibile in cui sono precipitati.
Dopo i pareggi meritati contro Cremonese e Catanzaro,  ma vanificati dagli exploit delle concorrenti solamente la conquista dei sei punti nelle ultime due gare possono far squillare le trombe Sampdoriane.
Manchera’ Yepes squalificato e gli esterni Venuti, Veroli, Beruatto  e Ioannou sono alle prese con problemi fisici, quindi il tecnico Evani  dovrà scegliere modulo ed interpreti senza il minimo dubbio ricordandosi di Oudin che è l’unico in grado di incidere sui calci piazzati.
I calcoli, gli equilibri sono da mettere nel cassetto perché la retrocessione è dietro l’angolo.
Massimo Coda ha eguagliato il record di Schwoch con 135 reti realizzate nel campionato cadetto e si appresta a guidare l’assalto dei genovesi.
La Salernitana di mister Marino, con la conquista di nove punti nelle ultime quattro giornate, ha recuperato il terreno perduto e precede la Sampdoria di due punti in classifica.
Ex di turno Stojanovic, Ferrari, Girelli e soprattutto Roberto Soriano che cercheranno di far gioire gli oltre 2000 tifosi campani che seguiranno la squadra a Genova.
Le due compagini partite alla vigilia con ben altri propositi, si contendono, ora, una salvezza con la possibilità di ritrovarsi di nuovo di fronte in un playout.
All’andata rocambolesco 3 a 2 per i granata con conseguente esonero di Andrea Pirlo nonostante i gol di Coda e Tutino.
La squadra blucerchiata ha preparato la delicatissima e vitale partita a Bogliasco sotto lo sguardo attento del presidente Manfredi e circondata dalle tensioni e dalla preoccupazione della tifoseria.
Lo stadio rasenterà le 30.000 presenze e si tingerà di blucerchiato per spingere la squadra a raggiungere l’obiettivo tre punti.
Il destino della Sampdoria è nelle sue mani e finché la matematica non esprime condanne e’ obbligatorio crederci.
Il Cosenza è già retrocesso e ben sette squadre sono raggruppate in 5 punti per una situazione ancora in bilico.
Sarà Antonio Rapuano della sezione di Rimini l’arbitro designato per Sampdoria-Salernitana. Il fischietto romagnolo avrà come assistenti Luigi Rossi di Rovigo e Khaled Bahri di Sassari. Il quarto uomo sarà Simone Gauzolino di Torino. Al Var Paolo Mazzoleni di Bergamo e Salvatore Longo di Paola. ALBERTO SQUERI
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Alla Sala Campana il 16 e 17 maggio La banca dei sogni

Alla Sala Campana il 16 e 17 maggio LA BANCA DEI SOGNI
Alla Sala Campana il 16 e 17 maggio LA BANCA DEI SOGNI

Alla Sala Campana il 16 e 17 maggio LA BANCA DEI SOGNI, uno dei progetti più innovativi di teatro civile con la compagnia MERLI – SERENA

Alla Sala Campana il 16 e 17 maggio LA BANCA DEI SOGNI. Il racconto contemporaneo della società odierna, attraverso i suoi sogni; uno studio esistenziale che coinvolge tutte le età, dall’infanzia alla vecchiaia.

Dal 16 al 17 maggio in scena, al Teatro della Tosse, La Banca dei Sogni, un progetto ideato da Francesca Merli e Laura Serena con la drammaturgia di Matteo Luoni.

Un racconto contemporaneo della società odierna, attraverso i sogni. Uno dei progetti più innovativi di teatro civile approda a Genova: uno studio esistenziale che coinvolge tutte le età, dall’infanzia alla vecchiaia.

Lo spettacolo fa parte di un percorso di ricerca della compagnia in cui Il teatro documentario si fonde con il linguaggio più complesso del teatro contemporaneo ,partendo fuori dal teatro per tornarvi poi dentro .

A partire all’omonimo libro degli antropologi J. & F. Duvignaud e F. Corbeau, che con i sogni di contadini, operai, imprenditori e intellettuali hanno raccontato le tensioni di classe della società francese degli anni ‘70 e ’80, La banca dei sogni è invece un incontro -scontro con le situazioni e le difficoltà che ogni età vive nella società contemporanea.

Dopo essere stato rappresentato per anni in una forma di teatro partecipato, lo spettacolo torna in scena qui in una forma antologia grazie al lavoro drammaturgico di Matteo Luoni e l’utilizzo originale di video-proiezioni con cui gli attori Laura Serena e Marco Trotta interagiscono per portare sul palcoscenico i sogni dei nostri giorni.

La Banca dei sogni è stato costruito intervistando bambini, adolescenti, adulti e anziani di diverse città d’Italia dal 2018; attraverso i loro sogni si è cercato di captare le tematiche che riguardano ciascuna età della vita e diverse situazioni di disagio o di difficoltà., approfondendo come si trasforma il percorso dell’attività onirica lungo l’arco della vita.  Niente psicanalisi o interpretazione, l’obiettivo dell’indagine è stato scattare una fotografia ,o , meglio, una radiografia del presente, attraverso uno strumento che generalmente si considera intimo e individuale.

 In questo modo si è ricreato il termometro di quella comunità, di quella città di “sognatori” che gli autori hanno incontrato per anni con la loro indagine.

Un lavoro in cui lo strumento vivo delle persone intervistate si contamina con il linguaggio del video e del cinema e la continua fusione tra realtà e finzione apre e chiude ogni drammaturgia “ invitando  gli spettatori a scoprire nuove dimensioni dell’esistenza in un cortocircuito fra tempo, spazio e racconto”.

LA COMPAGNIA

MERLI-SERENA è un duo tutto femminile composto dalla regista Francesca Merli e dall’attrice Laura Serena. Merli e Serena sono il nucleo ideativo e autoriale dei loro progetti artistici. Ogni lavoro nasce da una ricerca personale che diventa collettiva attraverso un coinvolgimento diretto di cittadine e cittadini: dall’amore per il giornalismo d’inchiesta e il cinema, Merli e Serena prendono spunto per intervistare di volta in volta le persone sui temi indagati.

Le esperienze raccolte forniscono immagini evocative da portare sul palco, storie personali che diventano universali, che si integrano drammaturgicamente con la multimedialità, ulteriore strumento drammaturgico parte del loro linguaggio scenico.

INFO E BIGLIETTI

Intero euro 15

Under 28 alla prima euro 10

Per convenzioni e gruppi scrivere a promozione@teatrodellatosse.it

ORARIO BIGLIETTERIE

BIGLIETTERIA TEATRO DELLA TOSSE – PIAZZA R. NEGRI

La biglietteria sarà aperta dal martedì al sabato dalle ore 15.00 alle ore 19.00.

Lunedì e festivi, solo in caso di spettacolo, dalle ore 15.00. Domenica, in caso di spettacolo biglietteria aperta dalle ore 15.00.

BIGLIETTERIA TEATRO DEL PONENTE – PIAZZA ODICINI 9

La biglietteria sarà aperta mar merc e gio dalle 14 alle 17,  nei giorni di spettacolo a partire da un’ora prima dell’inizio dello spettacolo.

I biglietti per gli spettacoli in programma al teatro del Ponente sono prenotabili e acquistabili alla biglietteria del teatro della Tosse negli orari di apertura.

Tutti i biglietti sono sempre acquistabili online su www.teatrodellatosse.it.e su www.happyticket.it.

www.teatrodellatosse.it

promozione@teatrodellatosse.it

ponente@teatrodellatosse.it

tel botteghino 0102470793

tel uffici 0102487011

Rapallo contro le troppe sterpaglie degli ultimi mesi

Rapallo contro le troppe sterpaglie degli ultimi mesi, il Sindaco Ricci ha firmato in data odierna un’ordinanza che consente l’abbruciamento
Rapallo contro le troppe sterpaglie degli ultimi mesi, il Sindaco Ricci ha firmato in data odierna un’ordinanza che consente l’abbruciamento

Rapallo contro le troppe sterpaglie degli ultimi mesi, il Sindaco Ricci ha firmato in data odierna un’ordinanza che consente l’abbruciamento

Rapallo contro le troppe sterpaglie degli ultimi mesi, Un’ordinanza che consente l’abbruciamento in sito del materiale legnoso depositatosi lungo il litorale a seguito degli eccezionali eventi meteorologici che hanno colpito il territorio nei mesi scorsi.

Il provvedimento riguarda i titolari delle concessioni demaniali marittime, che potranno procedere alla combustione del solo legname naturale, privo di trattamenti o segni di contaminazione, nel pieno rispetto delle normative ambientali. Il materiale dovrà essere accuratamente selezionato, separando il legno da altri rifiuti (plastica, gomma, carta, ecc.), che dovranno invece essere smaltiti secondo la normativa vigente.
I roghi dovranno essere effettuati esclusivamente in cataste di volume inferiore ai tre metri cubi, posizionate lontano da strutture e manufatti presenti sulla spiaggia. L’accensione sarà consentita fino al 30 maggio, tutti i giorni ad eccezione dei festivi, nella fascia oraria compresa tra l’alba e le ore 9:00, e soltanto in condizioni meteorologiche favorevoli, evitando l’uso di sostanze nocive e garantendo che i fumi non rechino disturbo alla cittadinanza. Le ceneri dovranno essere completamente rimosse al termine delle operazioni.
È fatto obbligo di comunicare preventivamente le attività di abbruciamento alla Capitaneria di Porto, mentre ogni eventuale fase di trasferimento del materiale dovrà essere concordata con il Comando di Polizia Municipale.
L’ordinanza prevede inoltre che anche i privati cittadini possano raccogliere liberamente il legname presente sulle spiagge, con la possibilità di utilizzarlo per fini domestici, in particolare per il riscaldamento.
L’Amministrazione Comunale ringrazia i concessionari e i cittadini per la collaborazione e il senso civico dimostrato nel contribuire alla pulizia e alla tutela del litorale.

Slow Fish 2025, si parte! Un tour vista mare tra storie, sapori e sostenibilità

Slow Fish 2025, si parte! Un tour vista mare tra storie, sapori e sostenibilità
Slow Fish 2025, si parte! Un tour vista mare tra storie, sapori e sostenibilità

Slow Fish 2025, si parte! Un tour vista mare tra storie, sapori e sostenibilità, dall’8 all’11 maggio al Porto Antico di Genova

Slow Fish 2025, si parte! Un tour vista mare tra storie, sapori e sostenibilità, è molto più di un evento, è un invito a esplorare, conoscere e gustare tutto ciò che lega il cibo al mare, alle comunità costiere e agli ecosistemi acquatici.

È tutto pronto per la dodicesima edizione, che si svolge dall’8 all’11 maggio al Porto Antico di Genova: «Slow Fish compie 20 anni e torna puntualmente per affrontare, attraverso il gusto e la convivialità, temi cruciali per il futuro di tutti.

A partire da un paradosso: ci siamo scordati del mare – ha dichiarato Serena Milano, direttrice di Slow Food Italia -. Lo abbiamo trasformato in meta per le vacanze, in qualcosa da sfruttare senza limite. E ci siamo scordati che la vita viene dal mare, a cominciare dal 50% dell’ossigeno che respiriamo.

Allo stesso modo ci siamo dimenticati dei pescatori, non riconosciamo il valore di un mestiere antichissimo e sapiente, che implica un rapporto viscerale con il mare e una conoscenza profonda dei fondali, delle specie ittiche, dei cicli di riproduzione di ciascuna di esse.

A Slow Fish parleremo di questo, e di come reinventare il mestiere del pescatore perché possa diventare un’opportunità per i giovani. Parleremo delle centinaia di specie aliene che stanno rimpiazzando i pesci del Mediterraneo. Ma anche di acque dolci e di lagune, passando dalle Valli di Comacchio, sul Delta del Po, a Cabras, in Sardegna. Scopriremo di mangiare regolarmente squali senza saperlo. Parleremo di paesaggi costieri e di turismo slow.

E lo faremo con tantissime attività: degustazioni, laboratori per bambini e famiglie e un mercato che permetterà di incontrare pescatori e produttori costieri di tutta Italia». Slow Food Italia, organizzatrice dell’evento con il patrocinio del Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste e della Regione Liguria, ha fortemente voluto Slow Fish 2025: «Un traguardo importante, che abbiamo voluto onorare nonostante le difficoltà organizzative di questa edizione – aggiunge Daniele Buttignol, amministratore delegato di Slow Food Promozione durante la conferenza di preview dedicata ai giornalisti -.

La scelta di confermare l’evento è un riconoscimento alla Liguria e a Genova per il percorso fatto in questi 20 anni su temi che hanno avuto e avranno una notevole importanza per il nostro futuro.

L’attenzione all’ambiente, al tema delle plastiche nei nostri mari, l’individuazione di modelli di pesca sostenibili che possano garantire un futuro a chi decide di dedicare la propria vita al mare e alla pesca, il tutto visto attraverso la lente della gastronomia, del cibo, dei paesaggi costieri, del turismo, sono per noi elementi imprescindibili».

Consulta il programma Scarica la cartella stampa Scopri l’agenda del giornalista Visita l’area stampa: news, grafiche e immagini, comunicati Per richiedere l’accredito stampa scrivere a stampa@slowfood.it Temi, spazi, eventi: un assaggio del programma Slow Fish 2025 è un’esperienza immersiva tra gusto e conoscenza, insieme a pescatori, cuochi, produttori, scienziati ed esperti accomunati da un obiettivo: difendere la biodiversità e promuovere una cultura del mare più consapevole.

Si va dalle conferenze sui cambiamenti climatici e il futuro della pesca, alle degustazioni con specie ittiche sostenibili; dai Laboratori del Gusto che mettono al centro i Presìdi Slow Food, alle attività per bambini e famiglie, fino agli appuntamenti conviviali tra food truck, birre artigianali e musica dal vivo. Nell’Area Degustazioni Masaf, il mare si racconta attraverso piatti che uniscono tradizione e innovazione. Dalle specialità liguri come il brandacujun e il tegame Vernazza, alle ricette che sfidano i pregiudizi – come l’abbinamento tra formaggio e pesce – ogni assaggio è un racconto.

I sapori della Sardegna, del Piemonte e del Lazio si intrecciano in ricette originali, che valorizzano il granchio blu e altri ingredienti simbolo di una cucina attenta all’ambiente. I più piccoli diventano esploratori nella Ludoteca Slow Fish, realizzata con la collaborazione dell’Acquario di Genova e dell’Acquario di Livorno. Attraverso giochi, disegni e quiz, bambini e bambine imparano a riconoscere le specie aliene, scoprire il ruolo degli squali e capire perché la biodiversità marina va protetta, divertendosi.

Le conferenze dell’Arena Slow Fish Masaf affrontano i grandi temi del presente e del futuro: la crisi climatica, la pesca sostenibile, il turismo consapevole e il rinnovamento del mestiere del pescatore. Spazio anche a novità importanti, come il lancio del Presidio della bottarga di muggine e della pesca tradizionale dello Stagno di Cabras. I Laboratori del Gusto guidano i visitatori lungo le coste e i laghi italiani: da Carloforte con il tonno rosso pescato selettivamente, al lago di Nemi con il coregone, fino alla tinca dorata di Ceresole. Ogni incontro propone assaggi commentati e approfondimenti, per avvicinarsi al pesce in modo più consapevole e sostenibile.

Nel cuore dell’evento, il Mercato ospita oltre 80 produttori provenienti da tutta Italia. Un mosaico di sapori e saperi che raccontano l’agricoltura costiera, la piccola pesca e la trasformazione artigianale: pesci, conserve, spezie, oli, vini, ortaggi e Presìdi Slow Food che tutelano la biodiversità e i saperi locali.

Gli stand regionali arricchiscono il percorso con un racconto corale dell’Italia gastronomica: la Puglia celebra la mitilicoltura e le ricette del recupero; la Sardegna porta bottarga, capperi e granchio blu, la Calabria esplora sapori intensi tra piccante e umami, il Lazio partecipa con una collettiva di produttori in uno spazio del Mercato e uno spazio espositivo della Città di Roma accanto a Casa Slow Food. Non mancano gli eventi di partner storici che arricchiscono il programma con degustazioni, laboratori e attività per tutte le età.

Reale Mutua sostiene la partecipazione di pescatori e cuochi, mentre il Pastificio Di Martino porta in scena la cultura mediterranea con chef d’eccezione. Quality Beer Academy propone originali abbinamenti tra birre e specialità ittiche, Ricrea celebra il pesce azzurro con un piatto dedicato e Acqua S.Bernardo coinvolge il pubblico con un gioco educativo sulla sostenibilità.

Le serate si animano con la musica live del Balboa Buskers Trio, grazie al supporto di eViso. Passeggiando lungo le banchine si incontrano i food truck, che offrono fritti misti, trofie al pesto e piatti di lago, da accompagnare con le birre di Maltus Faber, De Lab e 61cento, in abbinamenti sorprendenti pensati per esaltare anche i sapori del mare. Infine, fino all’11 maggio, i ristoranti dell’Alleanza Slow Food, le osterie e altri locali liguri propongono il Piatto di Slow Fish, un omaggio alla cultura gastronomica costiera: granchio blu, muscoli spezzini, ciuppin e altre specialità rivivono in versioni creative o tradizionali, sempre nel segno della sostenibilità.

Slow Fish 2025 è un evento organizzato da Slow Food Italia, con il patrocinio del Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste e della Regione Liguria e il sostegno di Fondazione Carige, della Camera di Commercio di Genova e di Liguria Gourmet. La manifestazione è resa possibile grazie anche ai Main Partner Banca d’Alba, BBBell, Pastificio Di Martino, QBA, Reale Mutua, Ricrea, agli In Kind Partner Bormioli Luigi, Porto Antico, Acqua S. Bernardo, al Green Partner AMIU. L’Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale è Partner culturale.