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Rifondazione Comunista, Jacopo Ricciardi nuovo segretario ligure

Segretario Rifondazione Comunista Jacopo Ricciardi (foto di repertorio fb)

Rifondazione Comunista ha eletto come nuovo segretario regionale in Liguria lo spezzino Jacopo Ricciardi. La nomina del comitato politico regionale è arrivata ieri al termine del dodicesimo congresso del partito.

Sergio Triglia è stato eletto tesoriere regionale, Franco Zunino presidente del Collegio regionale di garanzia

“Ringrazio i componenti del comitato regionale per la fiducia accordatami – ha spiegato Ricciardi – la Liguria è oggi una regione segnata da profonde disuguaglianze, dove anche chi ha un lavoro spesso non riesce a costruire un futuro dignitoso per sé e per la propria famiglia e con una sanità allo sfascio.

Vogliamo aprire un confronto costruttivo con tutte le forze sociali, sindacali e politiche della sinistra, per rimettere al centro del dibattito politico i bisogni reali di giovani, lavoratrici e lavoratori.

Con questa nuova fase, Rifondazione Comunista Liguria si prepara ad affrontare le sfide politiche e sociali future con spirito unitario, radicale e determinato”.

 

E’ morta anche Maya, in prima linea tra le macerie dopo crollo Ponte Morandi

Tragico crollo Ponte Morandi, la Labrador Maya dei VVFF con il suo conduttore Cristian Ligabue

Dopo il cane eroe della Polizia “Night Spirit”, scomparso la scorsa settimana, è morta anche la Labrador “Maya” dei Vigili del fuoco che con il suo conduttore Cristian Ligabue partecipò alle operazioni di ricerca e recupero di vittime e persone ferite a seguito del tragico crollo del Ponte Morandi, avvenuto il 18 agosto 2018 (43 morti).

Lo ha riferito oggi la Gazzetta di Reggio.

Maya, scomparsa sabato sera a 14 anni, aveva preso parte a numerose ricerche di persone disperse in tutto il territorio nazionale a seguito di eventi calamitosi: dal Ponte Morandi alla tragedia di Rigopiano ai terremoto in Centro Italia e altri.

Terminata la fase operativa cominciata nel 2013, al pari degli altri cani ’anziani’ dei nuclei cinofili dei Vigili del fuoco Maya era andata in pensione nel 2021.

Nel 2019 la Labrador dei VVFF fu premiata per il suo coraggio e la sua dedizione anche a S. Rocco di Camogli al tradizionale “Premio fedeltà del cane”.

Maya non era soltanto un cane da soccorso. E’ stata parte della famiglia dei Vigili del fuoco di Reggio Emilia e, in particolare, quella del suo conduttore Cristian Ligabue.

Ciao Maya. Grazie per essere intervenuta anche a Genova.

Crollo Morandi, è morto Night Spirit: cane eroe che salvò 6 persone

 

Via Adamoli, moto si schianta contro rotonda: 55enne in codice rosso. Ferita 16enne

Incidente a Celle Ligure: auto finisce nel fiume, conducente in ospedale
Ambulanza (foto di repertorio)

Intorno alle 23 di ieri si è verificato un grave incidente in via Adamoli a Genova.

Ancora per cause da chiarire, una moto condotta da un 55enne genovese, con a bordo una 16enne, si è schiantata contro una rotonda della strada.

Ad avere la peggio è stato il 55enne, che ha riportato diversi traumi.

Subito soccorso dai sanitari del 118, il motociclista è stato intubato e trasportato al San Martino in codice rosso.

Ferita anche la sedicenne, portata all’ospedale pediatrico Gaslini in codice giallo.

Sul posto sono intervenuti anche gli agenti della Polizia locale, che hanno effettuato i rilievi del caso per stabilire l’esatta dinamica dell’incidente.

 

Addio a Gabriella Andraghetti, fondatrice del Banco Alimentare della Liguria

Ben 30 anni al servizio degli ultimi. Il Banco Alimentare, un’opera nata da un “sì” che ha cambiato la Liguria

Il Banco Alimentare della Liguria saluta con profonda commozione Gabriella Andraghetti, per tutti “Lella”, scomparsa oggi dopo una vita dedicata con generosità e discrezione al servizio dei più fragili. Era il 1996 quando, accogliendo l’invito di alcuni amici, Lella diede vita all’attività ligure del Banco Alimentare, avviando un cammino trentennale a sostegno delle strutture caritative del territorio e di migliaia di persone in difficoltà.

Il magazzino di Genova: simbolo di una visione concreta

Nel 2005, durante la posa della prima pietra del magazzino di Genova, Lella scelse una frase di Paul Claudel: “Non alla pietra tocca fissare il suo posto, ma al Maestro dell’Opera che l’ha scelta”. Parole che racchiudevano il significato profondo del suo impegno, fatto di passione silenziosa, attenzione ai dettagli e dedizione instancabile, alimentato da una fede viva e vissuta nel solco del carisma di don Luigi Giussani.

Gabriella Andraghetti: un impegno gratuito e generoso

Chi ha conosciuto Gabriella Andraghetti la ricorda per il suo carattere riservato e la sua capacità di donarsi totalmente all’opera, senza cercare riconoscimenti o ringraziamenti. Ogni gesto era guidato dalla convinzione che “il bene va fatto bene”. Come ricordava spesso citando Papa Francesco: “È difficile fare il bene senza volersi bene”. Il suo contributo ha saputo unire organizzazione, sensibilità e spiritualità in un modello di volontariato autentico.

Gabriella Andraghetti: trent’anni di servizio nel segno della Provvidenza

La storia del Banco Alimentare della Liguria, sotto la guida di Lella, è stata costellata da sfide e difficoltà che si sono spesso rivelate occasioni di crescita. Tante volte lei stessa parlava di Provvidenza, riconoscendo in ogni incontro e in ogni aiuto inaspettato un segno concreto di speranza. Il motto “condividere i bisogni per condividere il senso della vita” è diventato realtà. Incarnato in ogni attività, distribuzione e progetto portato avanti in questi trent’anni.

Il saluto del Banco Alimentare: grazie Lella

Oggi il Banco Alimentare della Liguria esprime profonda gratitudine per il dono della presenza di Gabriella Andraghetti. Parliamo di una donna che ha segnato la storia dell’associazionismo e del volontariato nella regione. Il suo esempio resta vivo in chi continuerà a portare avanti la missione con lo stesso spirito di servizio, nella consapevolezza “di essere pellegrini di una Speranza che non delude”.

I momenti di preghiera e l’ultimo saluto a Gabriella Andraghetti

Chi desidera partecipare all’ultimo saluto a Lella potrà farlo in due momenti:

Recita del Santo Rosario: lunedì 30 giugno 2025, ore 19:10

Santa Messa di commiato: martedì 1° luglio 2025, ore 10:30 presso la Chiesa dei Frati di Chiavari in viale Francesco Tappani 20, Chiavari.

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Traffico intenso sulla rete autostradale ligure: code e rallentamenti su A10, A12 e A26

Tamponamento tra tre auto sulla A10: traffico in tilt verso Ponente
Una coda in A10 (foto di repertorio)

Incidenti e volumi elevati di traffico causano disagi alla viabilità

Nel pomeriggio di oggi si registrano rallentamenti e code su diversi tratti autostradali della Liguria, a causa dell’elevato volume di traffico e di un incidente verificatosi sulla A10. La situazione ha interessato in particolare le direttrici Genova–Savona e i principali nodi di interconnessione tra le autostrade regionali.

A10: incidente tra Savona e Albisola, 5 km di coda verso Genova

Poco dopo le ore 16, un incidente con feriti lievi ha causato fino a 5 chilometri di coda sulla A10 Savona–Genova, nel tratto compreso tra gli svincoli di Savona e Albisola in direzione Genova. Il traffico è rimasto congestionato per oltre un’ora, con mezzi di soccorso e forze dell’ordine impegnati nelle operazioni di gestione e rimozione dei veicoli coinvolti.

A12: rallentamenti tra Genova Est e il bivio per la A7

Sulla A12 Genova–Rosignano, si registrano code tra Genova Est e il bivio con la A7 Milano–Genova, causate da traffico intenso. La situazione è sotto controllo ma richiede attenzione alla guida, soprattutto nei pressi degli svincoli e dei tratti in salita.

A26: code a tratti tra il bivio A10 e Masone

Anche sulla A26 Genova–Gravellona Toce si segnalano code a tratti tra il bivio con la A10 e Masone, sempre per traffico elevato. I rallentamenti si concentrano nei tratti di raccordo con le altre direttrici autostradali e nei pressi delle gallerie.

Disagi previsti fino a sera: si raccomanda prudenza

La viabilità risulta ancora compromessa in più punti del nodo autostradale ligure, con disagi previsti almeno fino al tardo pomeriggio. Si raccomanda agli automobilisti massima prudenza alla guida, uso del navigatore per percorsi alternativi e consultazione in tempo reale dei canali ufficiali di Autostrade per l’Italia.

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Tunisina costretta a sposarsi a 16 anni lascia il marito e lo denuncia per stalking

Tunisina costretta a sposarsi a 16 anni lascia il marito e lo denuncia per stalking
Violenza (foto d'archivio)

Era stata costretta a sposarsi l’anno scorso, a poco più di 16 anni, con un lontano parente scelto dalla famiglia musulmana, ma di quel matrimonio combinato, in cui sarebbe stata costretta a subìre continue violenze psicologiche e scenate di gelosia, non ne voleva più sapere.

Così una 17enne di nazionalità tunisina, residente a Genova, se n’è andata di casa e si è trasferita nell’alloggio della sorella, decisa a chiudere quella “relazione tossica”.

Tuttavia, il marito nordafricano, di 22 anni, non si è rassegnato e avrebbe cominciato a perseguitarla per mesi allo scopo di tornare insieme.

Fino a mercoledì pomeriggio scorso, quando di fronte all’ennesima minaccia lei ha chiamato la Polizia con il supporto della sorella e ha raccontato tutto.

Il 22enne è stato quindi denunciato per stalking.

La Procura nel giro di poche ore, grazie ai nuovi strumenti previsti dal Codice Rosso, ha disposto per lui il divieto di avvicinamento e il monitoraggio attraverso il braccialetto elettronico.

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Diga va avanti: affondato decimo mega cassone, fatte 34mila colonne di ghiaia

Mega cassone della nuova Diga di Genova

La costruzione della Nuova Diga Foranea di Genova segna nuovi progressi. E’ stato infatti costruito e ieri è stato affondato il decimo mega cassone della diga, realizzata dal Consorzio PerGenova Breakwater guidato da Webuild per conto dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale.

Nei giorni scorsi è stato inoltre raggiunto il traguardo della costruzione di oltre 34.000 colonne di ghiaia sui fondali al largo della città, pari a 406.000 metri lineari, ben oltre la metà della lunghezza totale di quelle previste da progetto.

La nuova Diga foranea rappresenta un’infrastruttura cruciale per il futuro del Porto di Genova. Infatti, consentirà l’accesso a navi fino a 400 metri di lunghezza e rafforzerà il ruolo dello scalo ligure all’interno del Corridoio Reno-Alpi della rete TEN-T, in sinergia con il Progetto Unico Terzo Valico dei Giovi-Nodo di Genova, anch’esso realizzato da Webuild.

Un’opera che potenzia la competitività del porto ligure ponendo grande attenzione alla sostenibilità ambientale.

A breve partiranno inoltre le attività di prefabbricazione dei cassoni di dimensione ancora più grandi, lunghi fino a 67 metri, con una larghezza fino a 35 metri e un’altezza variabile fino a 33 metri, che saranno realizzati all’interno del bacino di prefabbricazione “Tronds Barge 33” a Vado Ligure.

Ma significativo è il raggiungimento della prima metà delle colonne in mare aperto, a profondità tra 25 e 50 metri. Alte fino a 13,5 metri e con un diametro di 110 cm, le colonne sono strutture fondamentali per migliorare la stabilità dei cassoni e l’assestamento dei terreni su cui poggerà la diga.

Sono realizzate nello strato creato dalle oltre 2,2 milioni di tonnellate di ghiaia posate ad oggi sul fondale e provenienti in gran parte dalla Spagna.

La tecnica utilizzata per la realizzazione di queste colonne è quella del “top-feed method”, che impiega otto vibroflot, strumenti a forma di aghi lunghi oltre 20 metri, alimentati da getti di acqua ed aria in pressione per “rompere” e penetrare il terreno naturale.

I vibroflot vengono calati dall’alto e progressivamente inseriti nel fondale marino, creando dei fori all’interno dei quali, tramite vibrazioni, cade la ghiaia che poi viene in ultimo compattata. Le operazioni si svolgono attualmente con tre pontoni, uno dei quali supera i 150 metri di lunghezza, dotati di gru alte fino a 40 metri.

Il progetto, tecnicamente molto sfidante, coinvolge attualmente in totale oltre 450 persone, tra personale diretto e di terzi.

 

Caso Gambino, imprenditore: soldi dati per cure ai migranti. Nessuna corruzione

Comune di Genova, Sergio Gambino (FdI)

Smentita l’ipotesi accusatoria della procura di Genova.

L’imprenditore genovese Francesco Fracchiolla ieri si è difeso dall’accusa di corruzione e ha spiegato che il denaro dato allo studio odontoiatrico della moglie dell’ex assessore comunale alla Sicurezza Sergio Gambino (autosospeso da FdI) erano giustificati dal fatto che i migranti dei centri di accoglienza gestiti dalla sua cooperativa venivano inviati alla Dentaland per farsi curare i denti.

Inoltre, uno dei medici che prestava servizio nelle strutture per migranti gestite dalla Misecoop aveva lo studio all’interno di Dentaland.

In tal senso, l’ex assessore e attuale consigliere comunale, entrato nel Gruppo Misto, ha sempre ribadito di avere sempre agito in maniera trasparente rigettando le accuse mosse dai pm.

La linea di difesa dell’imprenditore è emersa dal ricorso al Tribunale del Riesame depositato nei giorni scorsi dall’avvocato di Fracchiolla, Andrea Ciurlo, contro il sequestro dei telefoni e altri dispositivi informatici alla ricerca di elementi di prova della presunta corruzione ipotizzata dalla Procura di Genova.

Secondo la pm Arianna Ciavattini e il procuratore aggiunto Federico Manotti, che coordinano le indagini della Squadra Mobile genovese, Fracchiolla avrebbe versato 7.500 euro allo studio dentistico della moglie di Gambino e gli avrebbe fatto altri presunti favori come il pagargli le rate dell’auto in leasing, in cambio di agevolazioni alla sua attività con Misecoop e con le pubbliche assistenze della confraternita Misericordia.

Anche l’imprenditore Luciano Alessi ha presentato ricorso al Tribunale del Riesame.

Una strategia utilizzata dai difensori per avere una almeno parziale discovery degli atti e quindi un maggiore dettaglio delle accuse mosse dalla Procura.

Oltre a Fracchiolla e Alessi, sono accusati di avere corrotto l’ex assessore comunale alla Sicurezza e Protezione civile (difeso dall’avvocata Rachele De Stefanis) anche gli imprenditori Enrico Malagamba, Artan Taipi e Artur Marashi.

 

Guasto radar al Centro di Milano: a Genova cancellato un solo volo

Guasto radar al Centro di Milano: a Genova cancellato un solo volo
Aeroporto di Genova (foto di repertorio)

Disservizi limitati a causa del down del sistema di trasmissione dati

L’Aeroporto di Genova conferma che il guasto al sistema di trasmissione dati del Centro di controllo d’area di Milano, avvenuto nella serata di ieri, ha avuto un impatto contenuto sul traffico aereo. Il disservizio ha interessato lo spazio aereo del Nord Italia, ma nello scalo ligure si è registrata la cancellazione di un solo volo, il Genova–Cracovia programmato per le 21:25.

Assistenza garantita ai passeggeri del volo cancellato

I passeggeri del volo cancellato sono stati prontamente assistiti. Tutti sono stati accompagnati negli alberghi, ad eccezione di un piccolo gruppo che ha scelto di rimanere in aeroporto in attesa di ulteriori aggiornamenti. La gestione dell’emergenza si è svolta con ordine e senza particolari criticità per i viaggiatori.

Dirottato su Venezia un volo Lufthansa da Monaco

Nel corso della serata, un solo volo è stato dirottato su un altro scalo: si tratta del collegamento Lufthansa proveniente da Monaco di Baviera, che è stato reindirizzato su Venezia. Secondo quanto riferito da Aeroporto di Genova, altri tre voli hanno subito ritardi, ma nessuna ulteriore cancellazione è stata registrata.

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Plinio: vietare cortei 30 giugno, è apologia di reato. Furono condannati 41 comunisti

Genova, scontri in piazza De Ferrari il 30 giugno 1960

L’ex presidente consiglio regionale della Liguria e storico esponente della destra missina genovese Gianni Plinio oggi ha “chiesto alle Autorità competenti di vietare il corteo di CGIL e ANPI previsto per celebrare i fatti del 30 giugno 1960”.

“E’ apologia di reato organizzare manifestazioni a sostegno di quei fatti violenti. Giova ricordare – ha spiegato Plinio – che in quel giorno di sessantacinque anni fa la violenza di piazza scatenata dai comunisti impedì la celebrazione del sesto congresso nazionale del MSI.

Ossia di un partito politico con rappresentanza parlamentare liberamente eletta.

In città e soprattutto in piazza De Ferrari e nei caruggi si verificarono fatti gravemente eversivi.

Ricordo che Il precedente congresso missino si era svolto a Milano, città anch’essa decorata con la Medaglia d’Oro, senza nessuna protesta.

Ben 162 furono i carabinieri e gli agenti di Polizia feriti a piazza De Ferrari e i giudici del Tribunale di Roma nel 1962 condannarono a pene severe 41 manifestanti violenti, supportati durante la durata del processo con raccolte di fondi dall’ANPI”.