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FrecciaBus, partito oggi il servizio navetta

Tutto bene per la “prima” del FrecciaBus, il sistema di bus navetta di interscambio su cui salgono i passeggeri in arrivo al casello autostradale rapallese.

Ad inaugurare il servizio che rappresenta anche una novità assoluta nel panorama nazionale è stato un pullman granturismo francese, con a bordo una sessantina di turisti di Grenoble,
in vacanza in Liguria. Arrivata dalle Cinque Terre, la comitiva dopo aver prenotato sul portale di Atp il parcheggio presso il centro di interscambio, è stata accolta dal personale di Atp Esercizio intorno alle 13.20. Per l’occasione, dopo una stretta di mano tra l’autista del mezzo e i responsabili di Atp Esercizio, ad accogliere il primo gruppo sono stati
anche i sindaci di Rapallo, Carlo Bagnasco, Santa Margherita, Paolo Donadoni, e di Portofino Matteo Viacava.

I tre primi cittadini, che hanno voluto con forza avviare questo innovativo sistema di collegamento, hanno voluto salutare di persona i turisti francesi.

Tutti e tre poi sono saliti a bordo del primo viaggio inaugurale FrecciaBus. «Stiamo creando un
percorso di politica comprensoriale importante e originale – spiega Bagnasco – grazie a questo progetto turistico intrapreso insieme.
Snelliamo il traffico in corso Libertà e favoriamo l’utilizzo dei bus ecologici e dei traghetti».

Presente anche il direttore il vice presidente Carlo Malerba, il direttore operativo di Atp Esercizio, Roberto Rolandelli, il direttore amministrativo, Andrea Geminiani,: «Il sistema andrà a regime con il passare delle settimane, ma possiamo dire che in questa fase sperimentale tutto sia andato per il meglio. La finalità è riuscire a creare un sistema di trasporto efficiente e capace di rispondere alle esigenze dei turisti e a quelle della viabilità,
rispettando anche l’ambiente.

Per questo i mezzi sono Euro 6. Mentre in altre parti d’Italia si discute se chiudere al traffico le zone turistiche, noi qui nel Tigullio abbiamo creato le condizioni per un vero equilibrio tra le diverse esigenze del territorio».

Nel caso specifico, dopo essere stati trasferiti a bordo del Frecciabus, i turisti francesi sono stati accompagnati al battello in partenza da Rapallo per Portofino, creando quel sistema di integrazione nel trasporto turistico che è il vero obiettivo di tutta l’operazione. Intanto nel centro di interscambio di San Pietro sono già attivi due servizi igienici, mentre le strutture ricettive compreso il bar e la sala d’accoglienza saranno pronte nei prossimi
giorni: «Intorno al 15 maggio dovrebbe essere tutto pronto e funzionale – assicura il direttore operativo di Atp, Roberto Rolandelli – i tempi per l’avvio delle opere necessarie erano molto stretti e per questo non abbiamo potuto avviare tutto per l’inizio del nuovo sistema». I mezzi utilizzati, le “Frecce” Euro 6, non resteranno comunque fermi in deposito: «Ovviamente in caso di mancanza di prenotazioni da parte di società di trasporto non inserite nella white list, i pullman navetta verranno utilizzati per il normale servizio di trasporto turistico lungo la linea 82 per Portofino».

Oltre che le regole, sul sito sono riportate anche le
tariffe praticate per il servizio Freccia Bus: da rimessa Atp a Rapallo A/R (parcheggio autobus granturismo compreso) 150 euro; da rimessa Atp a Santa Margherita Ligure A/R (parcheggio autobus granturismo compreso) 150 euro; servizio navetta Frecciabus da rimessa Atp a Portofino A/R
(parcheggio autobus granturismo compreso) 450 euro.

Presentato il 19° Galà delle Stelle nello Sport

GENOVA. 10 MAG. Per gli sportivi liguri è un appuntamento imperdibile, da 19 anni. Il Galà delle Stelle nello Sport celebrerà Venerdì 18 maggio ai Magazzini del Cotone una stagione sportiva intensa, ricca di protagonisti.

Intesa Lega-M5S, Rossetti attacca Salvatore: pronto l’inciucio con Toti

Consigliere regionale Pippo Rossetti (foto di repertorio)

“In campagna elettorale ho sempre sostenuto che i due partiti, M5S e Lega, alla fine si sarebbero alleati per governare il nostro Paese. Malgrado evidenti contraddizioni da entrambe le parti, la logica della democrazia permane: chi prende più voti fa alleanze per costruire una maggioranza parlamentare per governare. La situazione sbloccata, dopo tanti balletti, consente di rispondere alla necessità sia di Di Maio sia di Salvini di dimostrare che sono bravi non solo a protestare e a insultare, ma anche a governare”.

Lo ha dichiarato oggi il consigliere regionale ed ex candidato alla Camera dei deputati Pippo Rossetti (Pd).

“Goffo – ha aggiunto Rossetti – è il tentativo di alcuni leader nazionali e locali, in primis Alice Salvatore, di nascondere l’alleanza di governo dietro a un ‘contratto per obiettivi’. Da sempre le alleanze sono sintesi e mediazioni tra forze politiche per raggiungere obiettivi.

Ma chi lo spiega agli elettori duri e puri a cui avevano promesso che non avrebbero fatto accordi con alcun vecchio partito, compresa la Lega che ha candidato il condannato Bossi, che oggi si apprestano a governare proprio insieme al Carroccio?

E come sostenere che pur non volendo aver nulla a che spartire con Berlusconi, incassano la sua benevola astensione con la mediazione dell’ammiccante amico-nemico Toti?

Come spiegare che pur garantendo di non rinunciare agli obiettivi programmatici devono continuamente riscriverli sul loro sito, per rispettare le posizione della Lega, alleato di governo?

Non credo basti dire che non è alleanza, ma un contratto.

Contratto sta per accordo di due o più soggetti per costruire un rapporto giuridico patrimoniale. Alleanza sta per intesa tra parti politiche per raggiungere scopi politici.

In Liguria il partito MSS rinuncerà, per fortuna, a bloccare il Terzo valico, ma cercherà di dire che non è colpa sua, perché governa per obiettivi…

Insomma Alice Salvatore e co. si trovano a gestire un vero e proprio inciucio, capita quando si diventa forza di governo. Se ne facciano una ragione.

Ps Ma da oggi quando piove non sarà più colpa del Governo?”.

 

Emergenza sangue, Senarega: chi può vada a donare, gesto importante

Donatori di sangue (Foto Fb Avis Genova)

“Chi può vada a donare il sangue, è un gesto importante. Il sistema trasfusionale ligure è eccellente. In questi giorni, come riferito dai responsabili dei vari Centri trasfusionali degli ospedali genovesi, purtroppo siamo in emergenza perché le scorte risultano al limite.

Ciò significa che operazioni chirurgiche pianificate da tempo potrebbero essere a rischio, anche se finora le attività procedono come programmato e non risulta che sia stato rinviato alcun intervento. Al San Martino di Genova, ad esempio, lo scorso fine settimana la direzione sanitaria ha inviato una missiva ai dipendenti per sensibilizzare tutti alla donazione di sangue.

Tuttavia, in tale contesto, come Lega ci associamo all’appello lanciato la scorsa settimana dal Centro Regionale Sangue affinché i donatori contribuiscano a reintegrare le scorte.

Inoltre, vogliamo sottolineare il dato preoccupante, diffuso sempre dal CRS, che evidenzia come negli ultimi anni siano i più giovani ad avere avuto un calo nella donazione di sangue, sfiorando quasi il 20%. La situazione va meglio tra i donatori over 40, che risultano cresciuti del 14,6% e di quelli over 65 aumentati del 44%.

In tal senso, tramite le associazioni di donatori, Regione Liguria promuove campagne informative e di sensibilizzazione culturale indirizzate in particolare agli studenti delle nostre scuole.

Il nuovo progetto regionale ‘Donatore 2.0’ realizzato in collaborazione con Fidas e Avis mira a coinvolgere di più i giovani ed è uno strumento di buona gestione del donatore perché ha l’obiettivo di superare la concezione del ‘dono quando riesco’ per arrivare al ‘dono se serve, quando serve e dove serve’.

Dalla prossima settimana potrò nuovamente donare il mio sangue in quanto saranno trascorsi 90 giorni dall’ultima donazione. Invito i liguri a fare altrettanto”.

 

Regione Liguria come Comune di Genova: NO patrocinio a Gay Pride

Sabato 11 giugno torna a Genova il Liguria Pride
Liguria Pride 2017 (foto d'archivio)

Anche la Regione Liguria, dopo il Comune di Genova, ha negato il patrocinio al ‘Liguria Pride’ in programma sabato 16 giugno per le strade del centro città.

I consiglieri regionali delle opposizioni, da RaS a Pd e M5S, hanno duramente criticato la scelta della giunta Toti e della maggioranza di centrodestra (Lega, FI, FdI) di negare il patrocinio anche perché “non in linea con le politiche sulla famiglia della Regione”.

Ieri i rappresentanti di Liguria Raimbow e gli organizzatori LGBT del Liguria Pride sono stati ricevuti dai capigruppo in Regione, ma la risposta è stata chiara.

Su Facebook i responsabili del Liguria Pride hanno protestato con pesantissime accuse rivolte alla Regione: “Ennesima dimostrazione di omofobia”.

Anche l’anno scorso l’ente di piazza De Ferrari aveva evitato di concedere il patrocinio alla manifestazione di lesbiche, gay, bisessuali e transessuali.

 

Discarica Scarpino riapre a fine maggio, promessa Bucci mantenuta. Tari non aumenta

Discarica Scarpino (foto di repertorio)

Doria l’aveva chiusa facendo schizzare la Tari. Bucci la riapre, sia pure parzialmente. La Tari quindi non aumenterà e anzi in teoria dovrebbe diminuire.

Stamane si e’ tenuta l’ultima seduta della conferenza dei servizi che ha dato l’ok ad Amiu per l’apertura di “Scarpino 3”. Con questo via libera la nuova area verra’ utilizzata esclusivamente come discarica di servizio per i rifiuti che, al momento, verranno pre-trattati in altri impianti.

Il provvedimento sarà depositato nel giro di una decina di giorni, quando la società partecipata dal Comune di Genova fornira’ l’ultimo documento integrativo richiesto. Tuttavia, non sara’ necessaria una nuova seduta della conferenza dei servizi.

Risultano numerose le prescrizioni fissate da Arpal che riguardano non solo la qualita’ dei rifiuti, ma anche la frequenza dei controlli che dovra’ essere mensile (contro una media negli impianti italiani di due-quattro volte all’anno).

Ora Amiu potra’ dedicarsi a stipulare i contratti con le altre societa’ per il trattamento dei rifiuti indifferenziati raccolti prima del loro deposito in discarica. In attesa che si trovino i fondi per realizzare a Scarpino, quantomeno l’impianto di separazione secco-umido, le operazioni dovrebbero avvenire negli altri impianti regionali del savonese e dello spezzino, nonche’ in Piemonte.

La riapertura di Scarpino è un’altra promessa mantenuta dalla giunta Bucci.

 

Al Ducale Ivano Fossati presenta il nuovo album Le donne di ora

Giorgio Gaber. Le donne di ora è il nuovo album ideato e prodotto da Ivano Fossati per avvicinare le nuove generazioni all’opera dell’Artista scomparso quindici anni fa.

Un disco che include un’accurata selezione di celebri canzoni del repertorio gaberiano, tutte interamente rielaborate e riprodotte da Fossati secondo le più avanzate tecnologie del suono al fine di rinnovarne linguaggio e fruibilità; title track dell’album, Le donne di ora, brano inedito scritto nel 2002 da Gaber e Luporini.

Dopo la presentazione del disco, il 27 marzo al Piccolo Teatro nella rassegna “Milano per Gaber”, è ora in corso un ciclo di incontri con Ivano Fossati nelle principali città italiane con il sostegno di Eni e in collaborazione con Eniscuola.

Per questo, oggi, giovedì 10 maggio l’appuntamento è a Palazzo Ducale di Genova alle 18, nella Sala del Maggior Consiglio.

Incalzato da Massimo Bernardini, biografo di Gaber, noto autore e conduttore televisivo, Ivano Fossati racconterà al pubblico e ai giovani studenti il ruolo sociale e culturale della canzone d’autore, il proprio rapporto con l’opera di Gaber e il Teatro-Canzone, l’importanza di mantenere vivo un messaggio tanto attuale e la precisa finalità culturale di questa iniziativa discografica. L’incontro sarà arricchito da una suggestiva raccolta di contributi filmati curata dalla Fondazione Gaber a ripercorrere la celebre storia del cantautorato italiano.

Durante la serata sarà possibile acquistare il disco.

Morte agente scelto Cutillo, domani ricorre il 10° anniversario

Bandiera della Polizia di Stato

Domani, 11 maggio 2018, ricorre il decimo anniversario della morte dell’Agente Scelto della Polizia di Stato Roberto Cutillo, avvenuta a seguito delle ferite riportate in un incidente motociclistico.

Entrato in Polizia nel 1999, dal gennaio 2001 l’Agente Scelto Roberto Cutillo prestò servizio presso la Questura di Genova all’Ufficio di Gabinetto, al Commissariato di P.S. Foce Sturla, alla Squadra Mobile e, nell’ultimo anno, nuovamente all’Ufficio di Gabinetto.

Nei due anni di servizio alla Squadra Mobile, l’Agente Scelto Roberto Cutillo si distinse nell’indagine che consentì l’arresto del cosiddetto maniaco dell’ascensore, meritandosi l’Encomio Solenne del Capo della Polizia, che gli fu consegnato il 12 maggio 2007 dal Prefetto di Genova, in occasione della cerimonia per il 155° Anniversario della Fondazione della Polizia.

A lui il ricordo della Questura di Genova.

Oliviero Toscani festeggia i 70 anni di Costa Crociere

Costa Crociere festeggia i suoi 70 anni di storia a Genova, con un progetto speciale in collaborazione con Oliviero Toscani.

Il prossimo 6 luglio debutterà a Palazzo Ducale una mostra dedicata alla felicità a cura del celebre fotografo italiano, con il patrocinio della Regione Liguria e del Comune di Genova.

Il titolo della mostra è “Oliviero Toscani. Ladro di Felicitಔ, perché si tratta di oltre 100 fotografie “rubate” da Toscani a bordo di Costa Pacifica, nel corso di una crociera di una settimana ai Caraibi partita lo scorso 31 marzo, giorno esatto del compleanno di Costa, la cui storia è iniziata proprio il 31 marzo 1948 con il primo viaggio della nave passeggeri “Anna C”.

Con il progetto che si avvale della collaborazione di Canon Italia come digital imaging partner.

Le fotografie hanno come tema la felicità vissuta dagli ospiti a bordo delle navi Costa. Come suggerisce il titolo della mostra, sono state scattate per cogliere al meglio le emozioni nella loro spontaneità e naturalezza.

“Si dice che in teatro, al cinema o in televisione, sia più facile far piangere che far ridere. La stessa cosa in fotografia, è più facile fotografare gli orrori, le guerre, le carestie, l’infelicità che la pace, l’amore, la concordia, la felicità! Avere la Felicità come tema da fotografare è un grande privilegio e una grande sfida” – ha dichiarato a riguardo Oliviero Toscani.

“Dal 1948, anno della fondazione di Costa, sono cambiate molte cose, ma continuiamo a lavorare sempre con un unico obiettivo: fare felici i nostri ospiti.” – ha commentato Luca Casaura, Senior Vice President Global & Strategic Marketing di Costa Crociere – “Per questo abbiamo pensato ad una mostra sulla felicità per festeggiare i nostri 70 anni, affidandoci a un maestro della fotografia come Oliviero Toscani, che ha saputo catturare la vera essenza di una crociera firmata Costa. È un progetto davvero speciale, che abbiamo voluto regalare a Genova, la nostra città, grazie alla collaborazione con le istituzioni locali”.

La mostra “Oliviero Toscani. Ladro di Felicitಔ, a ingresso gratuito, rimarrà in esposizione a Palazzo Ducale sino al 14 ottobre.

La mostra sarà curata da Flavio Arensi, con un allestimento di Peter Bottazzi unico nel suo genere, che regalerà ai visitatori un’esperienza coinvolgente ed immersiva. Il catalogo della mostra, edito da Mondadori Electa, sarà arricchito da una prefazione di Philippe Daverio.

Flavio Arensi a tale proposito spiega: “Non c’è cosa più poetica di un ladro di sguardi, di chi riesce a rapire l’emozione di qualcosa che accade e subito scompare perché chiusa nell’espressività del momento. Così Oliviero Toscani si è mosso fra gli ospiti croceristi, con l’attenzione e il rispetto che si deve a chi è impegnato nel mettere fra parentesi il mondo per godersi in relax la famiglia, gli amici, la compagnia di chi ama. La mostra che ne deriva è un legame di sentimenti, non di sentimentalismi, dove la felicità è nel condividere una relazione. Capace di guardare alle situazioni oltre i ritratti dei protagonisti, Toscani racconta un luogo di intimità, ma lo rende capace di essere qualcosa che travalica le persone e diviene, furtivamente, una possibilità di tutti. Oltre cento fotografie, di cui Toscani è regista e insieme consumatore, sono un viaggio fra le persone ma anche un ideale grammatica della fotografia, perché mette in luce la novità del linguaggio di Toscani che dalla pubblicità alle campagne sociali riesce a rendere il mezzo non una espressione tecnica, ma un pensiero di vita. Ladro sì, ma un ladro che sa sempre dare dignità e fondamento a ogni immagine, perché non basta rappresentare il mondo, ma bisogna anche presentarlo”.

A partire da maggio, una selezione di 10 foto realizzate da Oliviero Toscani sarà esposta in anteprima a bordo delle navi Costa, diventando una vera e propria “floating exhibition”, che viaggerà in tutto il mondo.  Le foto saranno stampate su tele di grandi dimensioni e fluttueranno letteralmente nell’atrio di ogni nave, creando un allestimento verticale di grande impatto visivo.

La mostra di Palazzo Ducale comprenderà anche alcune immagini realizzate dagli ospiti di Costa Pacifica che hanno partecipato a una serie di workshop tematici condotti da Toscani e dai suoi collaboratori durante la loro permanenza a bordo, con il contributo di un docente di Canon Academy. Per mettere in pratica le lezioni teoriche con sessioni di fotografia sul campo sono state messe a disposizione degli ospiti 50 macchine fotografiche della gamma EOS.

“Un vero maestro si rivela nella capacità di formare discepoli. Ad Oliviero è capitata questa curiosa avventura: ha messo i piedi sul ponte della Costa Pacifica ed è diventato marinaio subito, anche se nato un po’ di tempo fa a Milano. Ma il marinaio è rimasto comunque l’Oliviero fotografo. Ha contagiato gli ospiti con la sua passione professionale: si sono messi tutti a fotografare. È diventato il loro guru. La vita di bordo infatti, essendo estranea alla vita di tutti i giorni, porta in una dimensione psicologica di assoluta libertà mentale, la più adatta al viaggio non solo fra le acque ma anche nella propria fantasia. E le fotografie dei discepoli si sono così mescolate con quelle del maestro in una curiosa autenticità emotiva: non è affatto facile distinguere a prima vista le une dalle altre. Poi l’occhio critico inizia il suo percorso d’indagine e riscopre le differenze, accomunate però dalla medesima celebrazione della felicità, quella a sua volta contagiosa che ci porta, vedendole, a sorridere da complici” – ha dichiarato Philippe Daverio.

“Genova si conferma un polo culturale eccezionale, attrattivo. Palazzo Ducale dimostra ancora la sua vocazione a dedicare una parte della sua programmazione alla fotografia con grandi nomi. Oliviero Toscani si inserisce in un filone di successo dedicato ai maghi dell’obiettivo e dello scatto. In questo caso è un’importante collaborazione tra pubblico e privato a regalare a cittadini e turisti una mostra di grande impatto. E non è casuale che Costa Crociere voglia festeggiare il suo 70° anniversario anche con un importante evento culturale e coinvolgente come questo: la mostra rappresenta una tappa, l’apice di un percorso molto più ampio. Costa infatti, oltre a essere un’importante realtà imprenditoriale, è costantemente molto attenta all’aspetto formativo e culturale dei giovani della nostra regione e continua ad avviare corsi di alta formazione rivolti ai ragazzi, grazie a un rapporto molto stretto con l’Accademia della Marina Mercantile.”, ha dichiarato Ilaria Cavo, assessore alla Cultura e Formazione della Regione Liguria.

Elisa Serafini, assessore a Marketing Territoriale, Cultura, Politiche Giovanili del Comune di Genova, ha dichiarato: “Molti giovani stanno scoprendo la fotografia grazie a canali digitali come Instagram, Flickr e Facebook. Siamo sicuri che questa mostra, aperta al pubblico grazie allo sforzo di Costa Crociere, saprà attirare e stimolare anche un pubblico giovane.”

Sagra del pesce: 67 anni di storie della padella di Camogli

Sagra del pesce: 67 anni di storie della padella di Camogli

Il primo padellone usato alla sagra del pesce di Camogli è nell’ anno1954, pesava ben 11 quintali e un diametro di 4 metri, il manico aveva una lunghezza di 6 metri. Nell’anno 1960 arrivò una seconda padella più grande con un diametro di 5 metri, quell’anno per non fare torto a nessuno,  si utilizzarono entrambe le padelle. Il ponte fatto di tubi in ferro fissati sul fondale del porto davanti alla piazza Colombo nel centro della città resse bene il peso delle due padelle giganti.

Negli anni settanta entra in funzione un’altra padella, e nel 1986 se ne aggiunge una quarta. Nel 2001, arriva un padellone non in ferro come i precedenti, ma d’acciaio, del peso di 26 quintali e un diametro di 3.80 metri con un manico del peso di 3 quintali; si può smontare in tre pezzi per poter essere agevolmente trasportata nelle varie trasferte in altre regioni d’Italia e in Europa.(vedi foto in basso)

La maxi padella è alimentata da bruciatori ad aria soffiata in grado di utilizzare sia il gas che il gasolio, è stata commissionata alla ditta parmense Botti dalla Pro Loco di Camogli e realizzata su progettazione della Europlan di Lavagna nel 2001. Quest’ultima è stata utilizzata per la prima volta in occasione del cinquantenario della manifestazione, è stata costruita anche grazie al contributo di una società specializzata nelle preparazioni in oli per cucinare, che finanzia in buona parte la manifestazione.

La prima padella cadde in mare nel 1959, la seconda e la terza sono ormai in disuso, ma in mostra nella piazzetta Simonetti, davanti ad un vicolo stretto di circa 2 metri, anch’esso con il nomignolo di “U caruggiu de polmuniti”, che porta all’inizio della suggestiva passeggiata a mare. ABov

Le foto che rappresentano la storia della padella di Camogli sono state offerte da Marcello Bozzo del omonima agenzia immobiliare.

Foto 1
L’arrivo a Camogli della prima grande padella, qualche giorno prima della Sagra del Pesce organizzata per il 9 maggio 1954. Costruita in ferro dall’Officina Metalli di Calata Gadda a Genova, era larga oltre quattro metri di diametro, pesava undici quintali ed aveva un manico di oltre sei metri di lunghezza, che fungeva da camino.
Questa padella venne utilizzata per sei anni.

Foto 2 La Padella, dopo aver raggiunto Camogli con il camion a rimorchio, viene con fatica portata verso Piazza Colombo. Ritenendo difficoltoso, per le sue dimensioni ed il suo peso, farla passare sotto l’arco tra la Passeggiata e Piazza Colombo, si pensa di portarla sulla riva del mare, alandola sulla spiaggia, “vararla” e, una volta in acqua, rimorchiarla in porto.

Foto 3 La padella, finalmente varata in mare, è pronta per le prove di galleggiamento. Per fortuna il mare è in calma piatta. “Già che ci siamo, si dà una bella lavata all’interno.” Nella foto si riconoscono, da destra sulla spiaggia, il “Cen” (Lorenzo Gelosi), il “Napoli” (Lorenzo Viacava) con in mano una cima ed il figlio di questi, “Giuse” (Giuseppe Viacava) che “da bordo” maneggia una pennola per allontanarsi dalla riva.

Foto 4 La padella, issata dall’acqua mediante la vecchia mancina del porto, è in attesa del montaggio del manico e dell’arrivo della barca su cui verrà caricata. La vecchia mancina, in funzione ininterrottamente dal 1840, è stata donata dal porto di Marsiglia a quello di Camogli. Sebbene tecnicamente ormai superata, ancora una decina di anni fa svolgeva egregiamente il suo lavoro.

Foto 5 Prima frittura, alle ore 10 antimeridiane, della sesta edizione della Sagra del Pesce. Quell’anno, per iniziativa di Enzo Tortora, la città di Camogli strinse un legame culturale con la città belga di Ypres dove da secoli si festeggiano i gatti con la famosa festa Kattestoet. Cosa c’è di più affine tra i pesci ed i gatti ? Così un giorno durante la Kattestoet la padella più grande del mondo sfilò nel centro di Ypres fermandosi a friggere il pesce belga. La Sagra del Pesce di Camogli ebbe al posto d’onore il più grande gatto in peluche del mondo.

Foto 6 La seconda edizione della Sagra del Pesce del 1953 ebbe ancora maggior successo della prima. In tutta fretta si dovettero raddoppiare le postazioni dei banchi di friggitoria, sparsi per tutta la città. Nella foto si vede l’enorme folla che quel giorno si riversò su Camogli, non preparata a tanto. Tutte le vie e le piazze erano talmente colme che divenne impresa ardua anche soltanto camminare.

Per percorrere la Passeggiata ci voleva almeno un’ora di sgomitate, ma i ragazzini camogliesi svegli come volpi per spostarsi da un punto all’altro del paese usavamo le “barcelle” (piccoli natanti autocostruiti), mentre i grandi che non lavoravano per la festa, atterriti, si tappavano in casa.

Foto 7 Il pescatore Lorenzo Viaccava detto “Napoli” e l’amico Lorenzo Gelosi detto “Cen” e avvocato Filippo De Gregori sono gli ideatori della Sagra del pesce di Camogli.