Odio social, sindacalista Cgil: Salvini morto. Ministro querela. Mentana stavolta tace
“La ‘signora’ sindacalista della Cgil, che mi vuole morto (e ha nascosto il suo tweet delirante) si è comunque meritata una querela”.
Lo ha dichiarato stasera su fb il ministro dell’Interno Matteo Salvini in riferimento alle inquietanti dichiarazioni a firma della sindacalista Cgil Isabella Zani pubblicate ieri su Twitter: “Non voglio che si dimetta. Non voglio che perda l’incarico. Non voglio che finisca in galera. Io lo voglio morto”.
Non è la prima volta che il ministro Salvini è vittima dell’odio sui social network. C’è chi lo ha dipinto a testa in giù, c’è chi gli ha augurato una brutta fine in altro modo. Per non parlare di indicibili offese, insulti e varie minacce. Stavolta, però, il leader leghista ha deciso di querelare.
Ieri il numero uno del Viminale aveva riferito: “La ‘signora’ Zani, fondatrice del sindacato traduttori editoriali nella Cgil, scrive che mi vuole ‘morto’. Chiamate un medico per questa tizia! E poi il cattivo sarei io”.
Il vicepresidente del Senato, Roberto Calderoli, ha già chiesto al neo segretario generale della Cgil Maurizio Landini di “espellere subito dal suo sindacato questa ‘signora’ che risulta essere una loro scritta”.
Tuttavia, al momento, non si sono ancora registrate prese di posizione da parte di esponenti della sinistra, dei vari buonisti e degli avversari della Lega.
Non ha pubblicato una parola su fb neppure il direttore di La7 Enrico Mentana, che invece per il caso del sindaco di Pontinvrea Matteo Camiciottoli (Lega) sul social network aveva espresso “vergogna” e si era schierato dalla parte dell’ex presidente della Camera e attuale deputata di Leu Laura Boldrini.

Samp-Udinese, Giampaolo: centrati obiettivi di questa gara
La Sampdoria supera l’Udinese 4-0 al termine di una prestazione perfetta, concedendo pochissimo agli avversari e giocando con la mentalità da grande squadra.
Una vera soddisfazione per Marco Giampaolo, che vede la Sampdoria arrampicarsi al quinto posto in classifica, con un ruolino da vera macchina da gol (primi da dicembre ad oggi per numero di reti), anche grazie al suo paladino Fabio Quagliarella.
«Abbiamo centrato tutti gli obiettivi di questa partita – afferma a caldo il mister -. Quagliarella ha eguagliato un record storico, la squadra ha vinto giocando con la testa giusta e mettendo in mostra un bel calcio. Davvero, bravi tutti: anche chi ha giocato solo qualche minuto mi ha fatto vedere cose importanti».