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Il posto più sicuro al mondo è in Liguria: a Bonassola zero contagi tra i residenti

Bonassola (foto di repertorio fb)

Emergenza coronavirus. Uno dei posti più sicuri nel mondo occidentale è Bonassola.

Infatti, secondo quanto riferito dal primo cittadino, nel Comune della Riviera spezzina tra i circa 900 residenti risultano zero contagi da Covid-19.

“A oggi – ha riferito il sindaco Giorgio Bernardin – non abbiamo casi di cittadini positivi. I residenti di Bonassola sono molto attenti alle indicazioni e non si muovono da casa.

La passeggiata per Levanto e Framura è stata chiusa.

Inoltre, stiamo distribuendo a tutti le mascherine che ci sono state fornite dalla Protezione civile.

Abbiamo invitato gli abitanti delle seconde case a non venire. Quei pochi che sono arrivati, sono stati monitorati e sono in quarantena”.

Per quanto riguarda la prossima stagione estiva e l’arrivo di migliaia di “foresti” delle seconde case e turisti, il sindaco ha aggiunto: “Gli stabilimenti balneari si stanno attrezzando, anche adottando delle misure che consentano il distanziamento di almeno un paio di metri tra gli ombrelloni e diminuendo drasticamente il numero delle cabine. Si pensa a ingressi contingentati. Il problema sono le spiagge pubbliche perché qui a Bonassola ricoprono una fetta importante del litorale, molto di più di quanto prevede la legge. Come possiamo regolamentare l’accesso, quando ogni estate c’è un flusso continuo di turisti dal treno alla spiaggia? Non abbiamo un numero sufficiente di agenti di Polizia locale per fare i necessari controlli”.

 

A San Bartolomeo al Mare distribuzione di alimenti

Distribuzione di prodotti alimentari (foto d'archivio)

Raccolta alimentare, da domani via alla distribuzione.

Come comunicato dal sindaco Valerio Urso il Comune di San Bartolomeo al Mare in collaborazione con la Protezione Civile ha organizzato una raccolta alimentare, con il contributo di imprenditori e privati cittadini.

La distribuzione di quanto sino ad ora raccolto avverrà a partire da domani, mercoledì 15 aprile, presso la Palestra comunale in Piazza ai Caduti, dal lunedì al venerdì dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 15 alle ore 17.

Per la distribuzione verranno adottate le misure di sicurezza previste per l’emergenza coronavirus (utilizzo mascherina e guanti, distanze di sicurezza, nessun assembramento).

La distribuzione inizierà mercoledì 15 aprile e negli stessi orari sarà possibile chiedere informazioni ai seguenti numeri:

Valerio Urso 320 5698643
Sandro Fedozzi 335 6361899
Davide Salerno 329 0956242
Maria Elena Ardoino 320 0346695
Enzo Campagna 333 6277323

Chi fosse impossibilitato a ritirare di persona, contatti Enzo Campagna 333 6277323 per la consegna a domicilio.

Riapre online il servizio Informagiovani di Chiavari

Riapre online il servizio Informagiovani di Chiavari

Emergenza Sanitaria. Informagiovani Chiavari, servizio del Comune gestito dal Villaggio del Ragazzo, riprende la sua attività in questo periodo di emergenza sanitaria.

Da mercoledì 15 aprile 2020, riparte online (tramite la pubblicazione di post sulla pagina Facebook e via telefono) il servizio che offre alla cittadinanza informazioni in merito alle opportunità che il territorio, inteso come enti e associazioni, metterà a disposizione in termini di risorse formali e informali.

A tal fine, le operatrici dello sportello Informagiovani collaboreranno con i referenti dei servizi pubblici e privati per il reperimento e l’erogazione di informazioni attendibili su pratiche da espletare o attività di orientamento da svolgere presso gli uffici competenti. Nello specifico, l’ufficio fornirà supporto per la compilazione delle richieste relative al bonus “Emergenza Covid19”, erogato da Regione Liguria, per l’ottenimento del rimborso per l’acquisto di attrezzature informatiche, oltre alla consulenza per la compilazione e aggiornamento dei cv.

Dichiara il coordinatore di Informagiovani Chiavari, Fulvio Di Sigismondo, «Riteniamo importantissimo riprendere la nostra attività informativa in un periodo così delicato, in cui c’è bisogno del supporto da parte di tutti. Informagiovani è ora a disposizione dei cittadini di ogni età per fornire loro informazioni attendibili e utili in un periodo così particolare, agendo, come sempre, in piena collaborazione con gli uffici del Comune di Chiavari e mettendosi a disposizione del territorio».

Sottolinea l’assessore ai servizi sociali, Fiammetta Maggio «L’intento è rimodulare il lavoro perché diventi il più utile possibile alla cittadinanza. Trovare nuovi metodi e nuovi impieghi sarà la domanda alla quale dovremo rispondere quando affronteremo le fasi 2 e 3 dell’emergenza sanitaria in corso. Uno sforzo che faremo tutti e che ci farà crescere. Rivolgo, quindi, un invito ai giovani che nei mesi passati hanno presentato un curriculum all’Informagiovani: riguardatelo, ripensatelo e se vi vengono idee confrontatevi».

Orario di funzionamento dello sportello: da lunedì a venerdì dalle ore 9:00 alle 11:00.

CONTATTI

·      Cellulare: 379 1000798

·      Cellulare: 379 1004326

·      Email: info@informagiovanichiavari.it

·      Web: https://www.villaggio.org/online/informagiovani

Pagina Facebook: https://www.facebook.com/informagiovanichiavari

Appena uscito dal carcere ruba in auto e rientra in prigione

Furti nelle auto in centro storico, denunciata una coppia
Furto in auto (foto di repertorio)

La polizia di Genova ha arrestato, ieri sera, un genovese di 35 anni per furto aggravato.

Il ladro, uscito dal carcere di Marassi proprio ieri mattina dopo aver scontato una condanna di 1 anno e 8 mesi sempre per furto aggravato, ieri sera c’è ricascato.

L’uomo infatti ha forzato la portiera di una vettura parcheggiata in via Cantore per poi rubare all’interno dell’abitacolo alcuni oggetti di scarso valore.

Purtroppo per lui però un agente della polizia stradale, che si stava preparando per andare in servizio, lo ha visto dalla finestra del suo alloggio di via Cantore ed ha chiamato i suoi colleghi della Questura.

All’arrivo della volante il ladruncolo ha cercato di nascondersi dietro ad alcuni bidoni della spazzatura ma è stato immediatamente scovato.

Il 35enne, trovato in possesso della refurtiva e di tre cacciaviti ed una forbice, è stato ricondotto nel carcere di Marassi.

Pasquetta a Genova, i dati della Prefettura: 5999 controllati e 356 sanzioni

Controlli Polizia (foto di repertorio fb)

C’è chi è andato a fare la spesa da via Prè a Sestri Ponente, chi ha fatto una passeggiata tra i sentieri del Righi, chi ha fatto jogging passando da un quartiere all’altro.

Anche a Pasquetta, nel deserto del traffico genovese, ci sono state diverse persone che sono state sanzionate per non avere rispettato le misure restrittive previste dal decreto Conte e dalle ordinanze di Regione Liguria e del Comune di Genova sull’emergenza coronavirus.

Gli operatori di Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia locale ieri hanno controllato 5999 persone  ne hanno multate 356.

Sabato a Genova le persone sanzionate erano state 271.

Le persone denunciate per falsa attestazione sono state 2.

Le persone denunciate per altri reati sono state 12.

Le attività o esercizi controllati sono stati 276, di cui 2 sono stati sanzionati.

 

 

Nuovo decreto Liguria, Lunardon: senso di scampato pericolo che lo anima è sbagliato

Capogruppo regionale Giovanni Lunardon (Pd)

“Ci sarà tempo domani per esprimere un giudizio più ponderato sul merito della nuova ordinanza di Toti. Quello che suscita perplessità è’ il ‘sentimento’ che la anima”.

Lo ha dichiarato ieri sera su fb il capogruppo regionale Giovanni LUnardon (Pd) commentando il nuovo decreto sull’emergenza coronavirus in vigore da oggi in Liguria.

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“Ossia – ha spiegato Lunardon – quel senso di scampato pericolo e di presunto ritorno alla normalità che informa i primi commenti e che rischia di vanificare quanto conquistato in settimane di diradamento sociale e di autoisolamento.

Più ancora degli effetti diretti sui settori autorizzati è’ l’effetto generale sulla popolazione che potrebbe essere portata ad un allentamento dei propri comportamenti.

Le performance più positive sui nuovi contagi e sulle terapie intensive non sono una conquista ottenuta per sempre e il rischio di arretrare c’è’ sempre.

Più che derogare da codici sulla base di valutazioni sicuramente più discrezionali di quelle fatte a livello nazionale, grazie al contribuito del Comitato tecnico nazionale, dell’Istituto superiore di sanità e al confronto con le parti sociali, bisognerebbe lavorare sodo per arrivare al 4 maggio preparati con nuovi modelli organizzativi improntati a sicurezza, dispositivi di protezione individuale in numero congruo e test diffusi per stabilire la negatività al contagio.

Perché la cosa peggiore rispetto a non aprire sarebbe aprire troppo presto e poi dovere di nuovo chiudere. Quello si sarebbe un danno inestimabile alla salute e all’economia”.

 

Vaccino Italia-Gb, test sperimentali su uomo a fine aprile: ecco spiegato bene da chi lo fa

Coronavirus (foto di repertorio)

Nuovo passo avanti sul fronte degli studi per arrivare a un vaccino contro il Covid-19.

L’azienda italiana Advent-Irbm di Pomezia e lo Jenner Institute della Oxford University ieri hanno infatti annunciato che cominceranno a fine aprile, in Inghilterra, i test accelerati sull’uomo (550 volontari sani) del prototipo di vaccino messo a punto in partnership dall’azienda e l’università britannica.

Negli Usa i test sull’uomo si erano iniziati il mese scorso.

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Il vaccino Italia-Gb, ha riferito l’agenzia Ansa, potrà essere disponibile in uso compassionevole per alcune categorie già da settembre, ma sarà necessario molto più tempo perchè possa invece essere disponibile su larga scala per la popolazione.

“A fine aprile – ha spiegato l’amministratore delegato di Irbm Piero Di Lorenzo all’agenzia Ansa – in virtù dei dati acquisiti nelle ultime settimane, il primo lotto del vaccino messo a punto dalla partnership Advent-Irbm con lo Jenner Institute partirà da Pomezia per l’Inghilterra, dove inizieranno i test accelerati su 550 volontari sani.

Già da settembre si prevede di rendere utilizzabile il vaccino per immunizzare personale sanitario e Forze dell’ordine in modalità di uso compassionevole.

Si tratta di un passo avanti concreto mentre è ormai in fase finale la trattativa per un finanziamento di rilevante entità con un pool di investitori internazionali e vari Governi interessati a velocizzare ulteriormente lo sviluppo e la produzione industriale del vaccino”.

In altre parole, si sta cercando di stringere i tempi anche in relazione alle fasi della sperimentazione.

“Si è deciso – ha chiarito Di Lorenzo – di passare direttamente alla fase di sperimentazione clinica sull’uomo, in Inghilterra ritenendo, da parte della Irbm e della Oxford University, sufficientemente testata la non tossicità e l’efficacia del vaccino sulla base dei risultati di laboratorio, che sono stati particolarmente buoni.

Nella messa a punto del vaccino siamo partiti da due ‘expertise’ ovvero da due piattaforme note: la nostra esperienza riguarda l’utilizzo dell’adenovirus, che è un virus del raffreddore, utilizzato depotenziato per trasportare il gene Spike sintetizzato del SarsCov2 nell’organismo umano.

Come se fosse un ‘cavallo di Troia’, quando l’adenovirus trasportatore entra nell’organismo, quest’ultimo reagisce e crea anticorpi.

L’expertise dello Jenner Institute deriva invece dal fatto di aver già testato e utilizzato sull’uomo in Arabia Saudita un vaccino anti-Mers.

Al momento stiamo predisponendo i report scientifici da inviare all’Agenzia italiana del farmaco Aifa, con cui abbiamo preso i contatti. E’ tutto in divenire e ci sono contatti con vari governi, tra cui quello italiano”.

La Irbm non si occuperà comunque della produzione su larga scala del vaccino, capitolo questo che sarà gestito dallo Jenner Institute e che richiederà naturalmente tempi più lunghi: “L’obiettivo è per ora quello di arrivare a settembre con le dosi sufficienti per poter iniziare la vaccinazione di categorie a rischio come il personale sanitario. Si tratterà cioè di un uso compassionevole ma non su larga scala”.

Quello italo-britannico non è l’unico prototipo di vaccino Made in Italy. Sono infatti cominciati, dando i primi risultati positivi, i test preclinici di cinque candidati vaccini italiani contro il coronavirus condotti dall’azienda Takis.

Complessivamente, sono oltre 50 i progetti allo studio nel mondo per arrivare ad un’immunizzazione efficace contro il Covid-19.

 

Covid-19 e nuova sicurezza sul lavoro, Viale: seguire modello cantiere Ponte di Genova

Sindaco Marco Bucci all'accesso del cantiere del nuovo Ponte di Genova

“Per quanto riguarda la sicurezza sul lavoro oggi abbiamo attivato un percorso sperimentale con l’istituzione in Alisa di un gruppo di lavoro per lo sviluppo di un modello fondato sulle migliori pratiche, a partire da quelle legate alla ricostruzione del nuovo ponte sul Polcevera”.

Lo ha dichiarato l’assessora regionale alla Sanità Sonia Viale.

“Il nostro impegno – ha spiegato Viale – è perciò finalizzato anche ad accompagnare il percorso della ripresa, ascoltando il grido di dolore delle piccole e medie imprese del nostro territorio che, quando finalmente potranno riaprire, dovranno farlo in assoluta sicurezza”.

 

Muzio e Costa: decreto di buonsenso, recarsi nell’orto da soli non genera assembramenti

Consiglieri regionali Claudio Muzio (FI) e Andrea Costa (Lp)

“Esprimiamo la nostra soddisfazione per l’ordinanza con cui il presidente Toti ha accolto la nostra richiesta di consentire gli spostamenti per la coltivazione amatoriale dell’orto.

Grazie a questa ordinanza si anticipano i tempi e si recupera una settimana rispetto al 21 aprile, data della prossima seduta di consiglio regionale, in cui sarebbe stato discusso il nostro ordine del giorno sul tema.

Sono giornate importanti, queste, per l’accudimento e la semina del terreno. Bene ha fatto dunque il presidente Toti a decidere tempestivamente, recependo la nostra proposta”.

Liguria, ecco testo integrale nuovo decreto: ok a balneari, lavori edili, giardinieri, orti

Lo hanno dichiarato ieri sera i consiglieri regionali Claudio Muzio (Forza Italia) e Andrea Costa (Liguria Popolare), che lo scorso venerdì avevano depositato un ordine del giorno finalizzato “ad ammettere, limitatamente ad una sola volta al giorno e ad un solo componente del nucleo familiare, l’uscita da casa per la conduzione hobbistica di orti e appezzamenti di terreno la cui coltivazione sia destinata al consumo familiare dei prodotti”.

“E’ una decisione di buonsenso – hanno aggiunto Muzio e Costa – attesa in particolar modo nel nostro entroterra, dove tante persone rischiavano di vedere compromessa la fatica già profusa e di trovarsi nell’impossibilità di ricavare la verdura e la frutta normalmente utilizzate in famiglia.

Ribadiamo che recarsi in forma singola ad accudire un orto in campagna non genera assembramento di persone, non costituisce un rischio per la salute pubblica e non si pone in contrasto con le misure di contenimento della diffusione del Covid-19.

La coltivazione amatoriale di piccoli appezzamenti di terreno, di piccoli uliveti e vigneti costituisce al contrario una passione salutare per chi la pratica, in particolare per le persone anziane”.

 

Plinio e Bornacin: coraggio medaglia d’oro Quattrocchi sia da esempio anche ora

La guardia di sicurezza privata Fabrizio Quattrocchi (foto di repertorio)

“Il coraggio di Fabrizio sia di esempio agli italiani anche per affrontare l’attuale delicato frangente. E’ stato un purissimo eroe italiano che ha affrontato l’estremo sacrificio con straordinaria forza ed amor di Patria dimostrando di che pasta sono fatti gli italiani nei momenti più difficili. Eravamo presenti alle sue solenni esequie in Cattedrale sedici anni fa e continuiamo a rendere omaggio alla sua memoria quale italiano e cittadino esemplare”.

Lo hanno dichiarato oggi Gianni Plinio e Giorgio Bornacin (ex MSI e AN) nel 16° anniversario della scomparsa del genovese Fabrizio Quattrocchi, Medaglia d’Oro al Valor Civile.

Fabrizio Quattrocchi, guardia di sicurezza privata, fu rapito e poi ucciso in Iraq dai terroristi islamici il 14 aprile 2004: “E’ un nemico di Allah”.

Nel 2007 i pm di Bari chiesero il rinvio a giudizio per le guardie di sicurezza italiane che avevano operato in Iraq insieme a Quattrocchi con l’accusa  di “arruolamenti o armamenti non autorizzati a servizio di uno Stato estero”

Nel 2010 il processo si concluse con la piena assoluzione degli imputati con la formula “perché il fatto non sussiste”.

Con decreto del 13 marzo 2006, su proposta del ministro dell’Interno Giuseppe Pisanu, il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi conferì a Fabrizio Quattrocchi la Medaglia d’Oro al Valor Civile, con la seguente motivazione.

“Vittima di un brutale atto terroristico rivolto contro l’Italia, con eccezionale coraggio ed esemplare amor di Patria, affrontava la barbara esecuzione, tenendo alto il prestigio e l’onore del suo Paese – Iraq, 14 aprile 2004”.