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Piciocchi: SkyMetro è un progetto non un plico di fogli. Rischiamo di perdere 400 milioni

Progetto SkyMetro a Genova (immagine d'archivio)

“Mi dispiace dover intervenire per la seconda volta in poche ore per smentire un’altra falsa accusa, stavolta sullo Skymetro della Val Bisagno. È evidente il tentativo, da parte della nuova amministrazione, di scaricare sugli altri le proprie responsabilità e di cercare pretesti per non fare le cose”.

Lo ha dichiarato oggi il consigliere comunale ed ex candidato sindaco del centrodestra Pietro Piciocchi.

“A chi sostiene che ‘lo SkyMetro non è un progetto’ ma ‘un plico di fogli’, rispondiamo con i fatti. Il progetto esiste eccome, nella versione P4, ed è stato predisposto dal raggruppamento formato da Systra Sotecni SPA, con Italfer SPA e Architecna Engineering SPA su appalto assegnato dal Comune.

Il 19 maggio scorso ha ottenuto il parere favorevole del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, con prescrizioni, sì, ma approvato all’unanimità da 32 esperti.

Se fosse stato solo un ‘fascicolo vuoto’, sarebbe stato respinto, non approvato.

Da un sindaco ci si aspetterebbe una maggiore considerazione per il lavoro di uno dei massimi organi consultivi dello Stato.

Chi oggi guida la città ha tutto il diritto di proporre alternative, ma non ha il diritto di raccontare il falso per evitare di assumersi le proprie responsabilità.

Dire no a un’opera è una scelta politica, ma deve essere chiara e motivata, non mascherata da scuse pretestuose.

E davanti al rischio di perdere un finanziamento di 400 milioni di euro, un sindaco responsabile sarebbe andato a Roma il giorno dopo l’elezione, senza aspettare la formazione della giunta.

Invece, dopo due settimane, si parla ancora di chiedere un incontro, senza sapere a chi, quando e per proporre cosa.

Questo atteggiamento di continuo rimbalzo di responsabilità, che abbiamo già riscontrato su diversi dossier, ci preoccupa.

Genova non ha bisogno di chi cerca alibi o scarica colpe, ma di chi lavora e prende decisioni. Basta polemiche, la campagna elettorale è finita, è ora di darsi da far sul serio per il bene dei cittadini genovesi”.

 

Vespe a Pieve Ligure domenica 8 giugno 2025. Vespa che passione!

Vespa Incontro ” Cian Crosu” Calcinara di Uscio Memorial Gianmario Garaventa

Vespe a Pieve Ligure domenica 8 giugno 2025. Vespa che passione! Un tripudio alla “Vespa”, la mitica due ruote di casa Piaggio.

Domenica 8 giugno 2025 si è tenuto il 6 Vespa Incontro ” Cian Crosu” Calcinara di Uscio Memorial Gianmario Garaventa.

Ritrovo alle 8.00 a Uscio e partenza per Pieve Ligure alle h. 10.00. Ritorno a Calcinara con lotteria e premiazioni.

“Sembra una vespa!”

Brevettata il 23 aprile 1946 su progetto dell’ingegnere aeronautico Corradino D’Ascanio e prodotta nello stesso anno per la prima volta a Pontedera.

Nata da un disegno industriale è divenuta un vero e proprio simbolo del design italiano, di quel “Made in Italy” che ha girato tutto il mondo.

Vespe d'epoca al 6 Vespaincontro Memorial Gianmario Garaventa

Esposta in collezioni permanenti da Milano a New York. Sembra che il nome “Vespa” derivi da un’osservazione di Enrico Piaggio che, vedendola per la prima volta, esclamò: “Sembra una vespa!”

Suono del motore e forma della carrozzeria sembravano ricordargli l’insetto comune, ma di comune la due ruote della Piaggio non ha davvero nulla. E’ unica e inconfondibile.

Design riconosciuto e garantito quella della “Vespa” Piaggio. Oggetto del desiderio di tutti coloro che ne posseggono una. E a Pieve alta domenica erano davvero in tanti i centauri in sella al loro gioiello, chi più chi meno prezioso.

“Vespa” in musica

Vespe d’epoca a Pieve Ligure domenica 8 giugno 2025.

“Vespa” protagonista di pezzi musicali famosi, come quello portato al successo da Cesare Cremonini e uscito nel 1999 con il titolo: “50 Special”. Brano tutto dedicato alla Vespa 50 Special, modello prodotto a partire dal 1969 fino al 1982.

Ne abbiamo potuto ammirare diversi esemplari durante il Memorial Gianmario Garaventa.

Vespa 50 Special

“Vespa” al cinema

Vespe d’epoca a Pieve Ligure domenica 8 giugno 2025.

“Vespa” protagonista di film indimenticabili. Da “Vacanze romane“, “Poveri ma belli”, “I soliti ignoti”, “Caccia al ladro”, “La dolce vita” degli anni ’50. Divenne in quegli anni il simbolo di quella dolce vita tutta italiana che ha scritto un pezzo della nostra storia.

Vespa Faro Basso

E ancora: “Sapore di mare”, “Il ragazzo di campagna”, e “Scarface” degli anni ’80. La “Vespa” diventa Mito e rappresenta, dopo il dopoguerra, la voglia di libertà e spensieratezza. Rinascita e speranza per il futuro.

Vespette a Pieve alta domenica 8 giugno 2025

Le mitiche Vespe d’epoca, con i loro colori vivaci e accattivanti e quel design elegante e raffinato, hanno sfilato domenica 8 giugno 2025 lungo la via Aurelia partite da Calcinara alla volta di Pieve Ligure.

Giunte a Pieve alta, in piazza S. Michele, si sono radunati tutti i partecipanti per un aperitivo offerto dall’organizzazione e dalla Proloco di Pieve Ligure.

6 Vespaincontro – piazza S. Michele Pieve alta

Un dolce “Amarcord” tra gli ulivi sul mare

Emozionante l’arrivo da via Roma di decine di Vespe dai diversi modelli e colori. Un vociare di clacson, un tripudio di colori e tanta allegria sono stati gli ingredienti di questa giornata all’insegna di un certo “Amarcord” che ci fa sempre piacere riscoprire.

Uno sguardo al passato che ci catapulta nel presente e nel futuro con un pò di nostalgia.

Una passione firmata Piaggio che racconta la nostra storia. Non solo un motociclo ma uno stile di vita.

Vespe d’epoca al 6 Vespaincontro di Pieve Ligure

Un amore incondizionato da parte di chi le ama come pietre preziose. Alla domanda: cosa è più importante per te, la tua Vespa o la tua donna? La risposta ve la lasciamo immaginare.

“Vespa” che passione!

Tante le “Vespe” classiche a Pieve Ligure domenica, Vespe con cambio manuale e motore a due tempi. Uno sguardo perso su piazza S. Michele e “Vespe” ad ogni angolo.

Vespa 125 VNB

Vespa 50 prima serie, Vespa 50 Special, Vespa 125 VNB degli anni ’60, Vespa P200 E, Vespa 160 GL biacca, Vespa 150 Sprint, Vespa PX 125 E Rossa, Vespa T5 faro basso.

Presente anche un Motoguzzi Galletto 165.

Motoguzzi Galletto 165

All’arrivo a Uscio, durate la premiazione, si sono distinte alcune Vespe di notevole pregio.

The winner is: “Vacanze Romane”

La vincitrice: “Vespa Faro Basso” del 1949 premiata come Vespa più vecchia. Quella del film: “Vacanze Romane” per intenderci. Film cult uscito nel 1953 dove Gregory Peck sfrecciava per le strade di Roma con una passeggera illustre, la splendida Audrey Hepburn, a bordo di una Vespa molto simile a questa.

Vespa Faro Basso del 1949

E’ stato davvero emozionante sedersi su questo pezzo di Storia e sentirsi un pò Audrey Hepburn; voltare lo sguardo intorno a cercare il proprio Gregory Peck. Sulla sua Vespa, naturalmente! Siamo sicuri che ci fosse, perché l’atmosfera a Pieve alta domenica mattina era proprio da film!

Una “vespa” rally sul podio

Un altro premio se lo è aggiudicato una “Vespa” rossa 200 rally di notevole pregio e valore attorno ai 10000 euro. Premiata come migliore e più recente restauro ha destato curiosità e ammirazione nei presenti.

Vespa 200 Rally

Un altro pezzo di sicuro interesse che abbiamo potuto ammirare domenica a Pieve alta è stata una “Vespa” 90 SS Super Sprint. Un valore di mercato che si aggira intorno ai 20000 euro.

Vespa 90 SS Super Sprint

Ruota di scorta centrale, porta oggetti sopra ruota, scudo e manubrio più stretto, con scocca piccola. Immessa sul mercato dal 1968 al 1971 e poi sparita.

La storica rivale “Lambretta”

Non poteva mancare in questa giornata dedicata alla mitica “Vespa” anche la storica “rivale” della due ruote di casa Piaggio: la “Lambretta”.

Prodotta dalla Innocenti di Milano dal 1947 al 1971. Un anno dopo la Vespa fa capolino questa altra protagonista del mondo delle due ruote Made in Italy, ispirata ai motorscooter militari americani presenti in Italia nel periodo bellico.

Come la Vespa della Piaggio anche la Lambretta della Innocenti viene progettata da un ingegnere aeronautico: Cesare Pallavicino. Il nome “Lambretta” deriva dal fiume Lambro, anzi dal Lambretto, il piccolo canale che scorreva all’interno della fabbrica di produzione.

“Lambrette” a Pieve alta domenica 8 giugno 2025

Presente al 6 Vespa Incontro ” Cian Crosu” Calcinara di Uscio Memorial Gianmario Garaventa una splendida “Lambretta” modello Special degli anni ’60 del valore di circa 3000,00 euro.

L’azienda produsse anche una serie di motocarri che in seguito vennero denominati: “Lambro”, veri e propri mezzi da lavoro con la meccanica di uno scooter.

Lambretta con cassone

Ed ecco giungere a Pieve alta un modello degli anni ’60, una “Lambretta” con cassone fotografata come una diva del cinema che ha attirato gli sguardi dei più curiosi e dei più nostalgici. Nata come mezzo da lavoro e oggi ammirata come una vera e propria star.

Non poteva mancare lei: “Ape Calessino”

Domenica 8 giugno 2025 si è tenuto il 6 Vespa Incontro ” Cian Crosu” Calcinara di Uscio Memorial Gianmario Garaventa.

E a proposito di star è giunta in piazza S. Michele anche un “Ape Calessino” azzurra guidata dagli alpini. Due alpini che si sono gentilmente concessi al nostro obiettivo a bordo di questa vera e propria meraviglia.

Ape Calessino G. Alpini

Occhi curiosi puntati su questo simpatico mezzo di trasporto dal colore azzurro vivo, lo stesso colore del mare del Golfo Paradiso.

Un “Calessino” azzurro mare

Il “Piaggio Ape Calessino” nasce nel 1948 e vuole essere la trasformazione in veicolo commerciale a tre ruote della “Vespa”.

Il nome “Calessino” deriva dal primo modello con il corpo della “Vespa” a cui era agganciato un divano fisso su due ruote. Un involucro di lamiera, finiture in legno e tendalino semicircolare a soffietto. Questa forma lo faceva sembrare un calesse da cavallo.

Nasce con l’intento di costruire un veicolo economico, piccolo e compatto, per il trasporto turistico a breve percorrenza nelle zone turistiche tirreniche e insulari.

Straordinario vederlo muoversi nelle strade strette di Pieve Ligure e partire alla volta di Uscio con un carico di curiosi personaggi a bordo che sembravano usciti da una “dolce vita” rivierasca targata Golfo Paradiso. Sabrina Malatesta

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Eataly celebra a Genova la conclusione del Tour Mondiale di Nave Amerigo Vespucci

Eataly celebra a Genova la conclusione del Tour Mondiale di Nave Amerigo Vespucci
Nave Vespucci

Il 10 giugno pranzo e cena di gala firmati Eataly per la Giornata della Marina Militare

Martedì 10 giugno 2025, ci sarà anche Eataly in occasione della Giornata della Marina Militare, Genova accoglie la tappa conclusiva del Tour Mondiale di Nave Amerigo Vespucci, lo storico veliero e nave scuola della Marina Militare. Dopo oltre 35 scali internazionali e 18 tappe nel Mediterraneo, la “nave più bella del mondo” torna nel porto da cui era salpata il 1° luglio 2023.

A firmare i momenti gastronomici principali sarà Eataly, già partner ufficiale del tour, che curerà il pranzo e la cena di gala, offrendo un’esperienza enogastronomica dedicata alle eccellenze del Made in Italy.

Il commento del CEO di Eataly: “Orgogliosi di rappresentare la cultura gastronomica italiana”

Andrea Cipolloni, Group CEO di Eataly, ha sottolineato il valore culturale e simbolico dell’iniziativa:

“A Genova si conclude un tour attraverso il quale la cultura enogastronomica italiana ha potuto mostrarsi al mondo. Con orgoglio abbiamo offerto una selezione pensata per raccontare tradizioni e territori, valorizzando la cucina italiana fatta di materie prime di qualità, ricette semplici e preparazioni espresse.”

Menu ligure e live show: i sapori del territorio protagonisti a bordo

Il pranzo e la cena di gala vedranno coinvolti oltre 1000 ospiti e saranno incentrati su piatti iconici della tradizione ligure: erbazzone, focaccia al formaggio, focaccia pizzata, baccalà alla ligure, accompagnati da una selezione di vini locali.

A rendere ancora più speciale l’esperienza, due show gastronomici dal vivo: a pranzo, le Maestre Pastaie di Novella prepareranno in diretta le trofie di Sori, servite con pesto fresco realizzato al momento dagli artigiani de Il Pesto di Prà. A cena, protagonista sarà l’apertura a mano di una forma di Parmigiano Reggiano DOP stagionato 30 mesi.

Questi momenti esperienziali, firmati Eataly, offrono agli ospiti la possibilità di vivere la cucina italiana direttamente dalla voce e dalle mani dei suoi protagonisti.

Il Villaggio Italia a Genova: eventi, degustazioni e tradizioni Made in Italy

Durante i giorni dei festeggiamenti, dal 10 al 14 giugno, Eataly sarà presente anche nel Villaggio Italia allestito a Genova per celebrare la conclusione del tour. Il villaggio ospita eventi, degustazioni e momenti di racconto dedicati al Made in Italy, offrendo piatti iconici come il mezzo pacchero al pomodoro, la caprese, i panzerotti, una selezione di vini e birre artigianali, cocktail, soft drink e caffetteria.

Il contributo di Eataly si inserisce nel più ampio progetto di valorizzazione dell’identità italiana promosso dalla Marina Militare, che attraverso il viaggio della Vespucci ha raccontato cultura, scienza, innovazione e arte, portando l’Italia nel mondo.

Eataly protagonista anche a Expo Osaka 2025

L’impegno di Eataly nella promozione dell’enogastronomia italiana prosegue anche fuori dai confini nazionali: l’azienda cura infatti il ristorante ufficiale del Padiglione Italia a Expo Osaka 2025, continuando il suo lavoro di narrazione e valorizzazione della biodiversità alimentare del nostro Paese.

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A Genova l’arrivo trionfale di Nave Vespucci: gran finale del Tour Mondiale

A Genova l'arrivo trionfale di Nave Vespucci: gran finale del Tour Mondiale
Nave Vespucci con le Frecce Tricolori

Con Mattarella, Frecce Tricolori e spettacolo sul mare. Dal 10 al 15 giugno il capoluogo ligure accoglie la nave scuola della Marina Militare per la conclusione di un viaggio epico lungo due anni

Genova si prepara ad accogliere l’epilogo di una delle avventure marittime più affascinanti degli ultimi anni. Dopo quasi 50.000 miglia percorse, 5 continenti attraversati, 32 paesi visitati e 53 porti toccati, la nave scuola Amerigo Vespucci conclude il suo Tour Mondiale 2023-2025 nel capoluogo ligure, dove sarà ormeggiata dal 10 al 15 giugno. Una tappa simbolica, che coincide con la Giornata della Marina Militare e con una grande festa che unisce idealmente l’Italia intera nel segno della tradizione navale e del Made in Italy.

L’arrivo della Vespucci è atteso alle prime luci dell’alba del 10 giugno al Ponte Parodi. In occasione della cerimonia ufficiale prevista per le 11.00, sarà presente il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, accolto dal Ministro della Difesa Guido Crosetto, dai vertici militari e dalle autorità civili, tra cui il governatore Marco Bucci, il sindaco Silvia Salis e il prefetto Cinzia Torraco. L’evento, trasmesso in diretta su Rai Uno, vedrà anche la partecipazione delle Frecce Tricolori e del sorvolo di aerei F35B e AV8B dell’Aviazione Navale, che saluteranno con spettacolarità l’ultimo approdo della nave più bella del mondo.

A Genova sbarcheranno anche le rappresentanze dei paesi toccati dalla nave nel corso della spedizione, oltre a numerose autorità istituzionali tra cui i vicepresidenti del Senato e della Camera, Licia Ronzulli e Fabio Rampelli, e i ministri Francesco Lollobrigida, Daniela Santanchè e Alessandra Locatelli. Nel corso della mattinata il Presidente Mattarella passerà in rassegna lo schieramento delle principali unità navali della Marina Militare, da Nave Cavour a Nave Trieste, fino al sommergibile Scirè.

Ma sarà la serata del 10 giugno a trasformare Genova in un palcoscenico nazionale. A partire dalle 20.30, sempre dal Ponte Parodi, Rai Uno trasmetterà lo speciale “Buon Vento Italia”, condotto da Antonella Clerici con il Ministro Crosetto ospite del programma “Cinque Minuti” di Bruno Vespa. Il momento clou sarà il racconto in musica del Tour Mondiale della Vespucci, affidato all’orchestra “Meravigliosa” composta da 250 elementi delle bande delle Forze Armate e della Guardia di Finanza, accompagnati dal coro del Teatro Carlo Felice e dalla voce di Serena Autieri. Gran finale con il più grande Drone Show mai realizzato in Italia e con uno spettacolo pirotecnico che illuminerà il cielo e le acque del porto.

Nel cuore del Porto Antico, dal 10 al 14 giugno, il pubblico potrà immergersi nel Villaggio Italia, il più grande mai allestito. Nato su impulso del Ministro Crosetto e realizzato da Difesa Servizi in collaborazione con Ninetynine, il Villaggio è una sorta di mini-expo itinerante che ha accompagnato la nave nel mondo per promuovere le eccellenze italiane: cultura, scienza, tecnologia, gastronomia e artigianato. Tra le iniziative in programma, anche la presentazione della docufiction dedicata alla Vespucci, simbolo dell’Italia che unisce bellezza, disciplina e spirito di avventura.

Con questa sosta straordinaria, Genova conferma il proprio ruolo centrale nella storia e nel presente della marineria italiana. La città si fa porto d’onore per accogliere il ritorno della Vespucci e per festeggiare un’impresa che ha emozionato milioni di persone in tutto il mondo, portando con sé l’orgoglio di un’Italia capace di navigare nel futuro senza dimenticare le proprie radici.

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Crolla il tetto di una casa abbandonata a Civezza

Crolla il tetto di una casa abbandonata a Civezza
Crolla il tetto di una casa abbandonata a Civezza

Intervento dei vigili del fuoco a Civezza (IM) per il crollo di un tetto in una casa di campagna – attivate le unità cinofile

Nel tardo pomeriggio, i vigili del fuoco sono intervenuti nel comune di Civezza, in provincia di Imperia, in seguito al crollo del tetto di una casa di campagna in stato di abbandono. L’allarme è scattato dopo alcune segnalazioni da parte dei residenti della zona, che riferivano la possibile presenza di persone che, saltuariamente, avrebbero utilizzato l’edificio come rifugio di fortuna.

Squadre sul posto e area messa in sicurezza

Sul posto è intervenuta la squadra della prima partenza del comando di Imperia, supportata da due unità cinofile provenienti dal comando di Savona e da una pattuglia dell’Arma dei carabinieri. L’area è stata messa in sicurezza per permettere una ricognizione preliminare e valutare la stabilità della soletta crollata, garantendo così l’incolumità degli operatori impegnati.

L’impiego dei cani da ricerca e i rilievi all’esterno dell’edificio

Le operazioni di ricerca si sono svolte secondo le modalità previste: ciascun cane è stato impiegato singolarmente, per permettere una verifica incrociata delle eventuali segnalazioni. Entrambi gli animali hanno mostrato interesse per un punto esterno all’edificio, dove è stato rinvenuto un materasso, probabilmente usato come giaciglio di fortuna.

In assenza di ulteriori segnali da parte delle unità cinofile, i vigili del fuoco hanno proseguito l’ispezione del perimetro della struttura, procedendo con il taglio della fitta vegetazione tramite l’uso di maceti, al fine di escludere completamente la presenza di persone.

Nessun ferito, ricerche concluse con esito negativo

Al termine delle operazioni di controllo e bonifica, le ricerche hanno dato esito negativo: non sono stati rinvenuti né feriti né persone coinvolte nel crollo. Le squadre sono quindi rientrate presso le rispettive sedi operative.

L’intervento si è svolto in sicurezza e nel rispetto dei protocolli previsti per eventi di questo tipo, con la consueta collaborazione tra tutte le componenti del sistema di emergenza.

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Referendum 2025: affluenza al 30,58%, troppo bassa per il quorum

Referendum 2025: affluenza al 30,58%, troppo bassa per il quorum
I seggi per il referendum

La Liguria sopra la media nazionale con un’affluenza del 35,08%

I cinque referendum popolari abrogativi su lavoro e cittadinanza non superano il quorum e vengono dichiarati nulli. L’affluenza nazionale si ferma al 30,58%, venti punti sotto la soglia del 50%+1 necessaria per rendere valida la consultazione. Un dato che segna un netto disinteresse degli elettori rispetto ai quesiti proposti.

La Liguria si distingue con una partecipazione del 35,08%, superiore alla media nazionale, ma comunque insufficiente a invertire il risultato complessivo. I dati sono stati diffusi dal Ministero dell’Interno al termine delle operazioni di voto.

Centrodestra soddisfatto: “Il governo Meloni esce rafforzato”

Il mancato raggiungimento del quorum viene accolto con favore dal centrodestra, che interpreta il risultato come una conferma della solidità dell’esecutivo guidato da Giorgia Meloni.
Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Giovan Battista Fazzolari, ha dichiarato:

“Il governo ne esce ulteriormente rafforzato e la sinistra ulteriormente indebolita. Aver trasformato il voto in un test politico ha penalizzato l’opposizione”.

L’opposizione rivendica i numeri: “Oltre 14 milioni al voto”

Diversa la lettura del centrosinistra, che punta a valorizzare il dato assoluto dei votanti.
La segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, ha sottolineato come oltre 14 milioni di italiani abbiano comunque scelto di esprimersi, un numero superiore a quello ottenuto complessivamente dal centrodestra alle politiche del 2022:

“Ne riparliamo alle prossime elezioni politiche”.

Anche Giuseppe Conte (M5S) ha invitato a non sminuire il valore della mobilitazione popolare:

“Portate rispetto per oltre 12 milioni di cittadini che hanno votato sì ai quesiti sul lavoro. Noi saremo sempre dalla loro parte”.

Per Alleanza Verdi e Sinistra, il 30% di partecipazione rappresenta il “cuore dell’alternativa” al governo in carica.

Polemiche sul mancato quorum e l’invito al non voto

Nel mirino delle opposizioni e dei comitati promotori dei referendum anche l’invito all’astensione da parte della maggioranza, ritenuto un attacco alla partecipazione democratica.

Il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, ha commentato:

“Non era in discussione la Cgil, ma la democrazia del Paese”.

Anche Riccardo Magi di +Europa, tra i promotori del quinto quesito sulla cittadinanza, ha criticato l’astensionismo organizzato:

“Non ci sentiamo sconfitti. Siamo riusciti a riportare al centro il tema della riforma della legge sulla cittadinanza”.

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La squadra della sindaca Salis presentata a Tursi

Sindaca di Genova Silvia Salis

Silvia Salis ha presentato ufficialmente la nuova giunta del Comune di Genova. L’annuncio è arrivato alle 17 a Palazzo Tursi, rispettando le due settimane promesse il giorno della vittoria elettorale.

“È una squadra con grandissime competenze, una nuova proiezione verso il futuro”, ha dichiarato la sindaca. “È stato difficile ma questa squadra lavorerà per Genova. Gli assessori dovranno collaborare con tutti, senza tirare la giacchetta a nessuno. Questa è la giunta con più donne d’Italia”.

I conti del Comune preoccupano Salis

Durante la presentazione, la sindaca ha espresso forte preoccupazione per lo stato delle finanze comunali. “Mancano 50 milioni di euro. Solo per l’Ocean Race manca un milione. Lezioncine su come trovare i soldi non le accettiamo”, ha dichiarato. Ha poi criticato apertamente l’ex assessore Pietro Piciocchi, sollevando dubbi sulla veridicità del progetto Skymetro: “Non esiste un progetto cantierabile, quello che è stato raccontato è una bugia. Il plico ricevuto contiene note che non permettono l’avvio dei lavori. La proroga di un anno non è bastata a vincere nemmeno un municipio in Val Bisagno”.

Ecco chi sono gli assessori della giunta Salis

Dopo giorni di trattative, è stata trovata la quadra sulla composizione della giunta, incluso il nodo più complesso: l’assessorato alla Cultura. Alla fine, la scelta è ricaduta su Giacomo Montanari, storico dell’arte.

Silvia Salis ha deciso di mantenere per sé le deleghe allo Sport e ai Grandi Eventi, mentre i Trasporti sono stati affidati a Emilio Robotti (Alleanza Verdi-Sinistra).

Alessandro Terrile è il nuovo vicesindaco

Il ruolo di vicesindaco è stato assegnato ad Alessandro Terrile (Pd), che avrà anche le deleghe strategiche al Porto, al Bilancio e alle Partecipate. A Massimo Ferrante (Pd) vanno Lavori Pubblici, Infrastrutture e Protezione Civile.

Le altre deleghe della nuova squadra

Tiziana Beghin (Movimento Cinque Stelle) assume l’assessorato al Commercio e al Turismo, mentre Cristina Lodi (Azione) guiderà il Sociale, comprese le deleghe alla Scuola. L’Urbanistica va a Francesca Coppola (Avs).

Nel Partito Democratico, le deleghe sono state distribuite tra i consiglieri più votati: Rita Bruzzone si occuperà di Personale e Decentramento, Silvia Pericu dell’Ambiente. La Sicurezza sarà invece affidata ad Arianna Viscogliosi (Italia Viva).

Primo consiglio comunale fissato per il 18 giugno

La nuova giunta si riunirà per la prima volta martedì 18 giugno alle ore 15, data in cui è previsto il primo consiglio comunale sotto la guida della sindaca Silvia Salis.

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Davide Craviotto riprende dal Rally della Lanterna

Davide Craviotto riprende dal Rally della Lanterna
La Peugeot 106 Maxi di Craviotto – Piccinini (ph: Thomas Imagery)

Debutto stagionale per il pilota genovese che sarà in gara con una Renault Clio R3

C’è anche Davide Craviotto tra i 60 piloti che venerdì e sabato daranno vita al 41° Rally della Lanterna. Fermo dallo scorso novembre, ossia dall’ultima edizione della “gara di casa”, il driver genovese sarà della partita in coppia con Fabrizio Piccinini ed al volante di una Renault Clio R3 che gli sarà fornita dalla SMD.

Ripartiamo da dove ci siamo fermati – osserva Davide Craviotto – e, dato che sono passati quasi otto mesi dall’ultimo impegno, non abbiamo velleità di fare un grosso risultato: ci vorrà tutta riuscire a capire la vettura e riprendere almeno gli automatismi essenziali. Diciamo che sarà un bel modo per “staccare un pò la spina” dalla routine lavorativa: se, poi, il meteo, ci sarà favorevole, avremo l’opportunità di divertirci sulle strade più belle in assoluto”.

Non conosco la vettura – conclude il pilota genovese – ma, all’ultimo “Lanterna”, abbiamo apprezzato, divertendoci, la Peugeot 106 Maxi, fornitaci sempre dalla SMD, e speriamo che sia così anche questa volta”.

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Separate al Gaslini due gemelle siamesi arrivate dal Burkina Faso

Separate al Gaslini due gemelle siamesi arrivate dal Burkina Faso
Separate al Gaslini due gemelle siamesi arrivate dal Burkina Faso

Separate al Gaslini due gemelle siamesi arrivate dal Burkina Faso attraverso un’intervento che ha coinvolto oltre 50 professionisti

Separate al Gaslini due gemelle siamesi. L’intervento è durato 12 ore. Le bambine accolte grazie a una rete di solidarietà che ha coinvolto Regione Liguria, l’associazione Una Voce per Padre Pio e i Patrons of the World’s Children Hospitals

Genova, 9 giugno 2025. L’Istituto Giannina Gaslini di Genova ha portato a termine un complesso e delicato intervento di separazione di due gemelle siamesi, nate in Burkina Faso nel dicembre 2024 e unite nella regione toracica e addominale. Le bambine, che condividevano il fegato e parte del pericardio, sono giunte in Italia il 20 maggio grazie all’associazione Una Voce per Padre Pio, nell’ambito del Programma Umanitario Sanitario attivato in collaborazione con il Gaslini.

Il caso è stato seguito in ogni sua fase grazie al cofinanziamento dell’associazione Patrons of the World’s Children Hospitals e della Regione Liguria, nell’ambito della normativa nazionale per l’assistenza sanitaria ad alta specializzazione a cittadini stranieri in condizioni di fragilità.

«Il Gaslini ha preso in carico le bambine a partire dal trasporto da Malpensa a  Genova. Dopo un’attenta fase di studio multidisciplinare, simulazioni cliniche e pianificazione logistica, l’intervento si è svolto il 6 giugno ed è durato oltre 12 ore. A essere coinvolti, più di 50 professionisti: medici, infermieri, tecnici e operatori sociosanitari del Gaslini, insieme ad esperti esterni in chirurgia epatica e plastica ricostruttiva» spiega Raffaele Spiazzi, direttore sanitario del Gaslini, che aggiunge: «la mission di un’istituzione come la nostra è ricercare il meglio delle competenze per renderle disponibili ai nostri bambini in un ambiente costruito a loro misura e, in interventi complessi come questo, la qualità delle reti di collaborazione del Gaslini, unita alla qualità dei nostri professionisti, può fare realmente la differenza».

L’intervento di separazione delle due gemelle siamesi

«Abbiamo separato le due bambine siamesi toraco-onfalopaghe.  L’intervento è consistito in una separazione progressiva del torace e della cavità pericardica, dell’addome e del fegato che era l’unico organo in comune. Ed infine di tutta la parete addominale e toracica. In terapia intensiva le bimbe sono state preparate, poi trasportate in una sala operatoria. Quindi separate, con il fondamentale apporto di Michele Torre, coordinatore del programma universitario di Chirurgia Toracica e delle Vie respiratorie del Gaslini e di Guido Michielon, direttore della Cardiochirurgia del Gaslini, coadiuvato dal cardiochirurgo Francesco Santoro. Successivamente sono state portate in due sale operatorie dove cardiochirurghi, chirurghi pediatrici, epatici, plastici e toracici hanno provveduto al completamento degli interventi» spiega Girolamo Mattioli, direttore del Dipartimento di Scienze Chirurgiche e della UOC Chirurgia Pediatrica del Gaslini.

«Le principali complessità degli aspetti anestesiologici e intensivistici, fondamentali per garantire la stabilità intraoperatoria ed il supporto postoperatorio delle bambine, hanno riguardato il controllo delle vie aeree, la gestione cardio-respiratoria dei due organismi connessi, la necessità di un monitoraggio continuo e differenziato e la previsione delle variazioni fisiologiche all’atto della separazione. Le due bimbe hanno superato bene l’intervento, ora sono seguite costantemente in Terapia Intensiva, per evitare i rischi di complicanze, aiutarle a respirare, controllare il dolore, prevenire le infezioni e portare a termine il percorso di ricostruzione della parete toracica ed addominale. Eccellente è stato il contributo della UOC di Anestesia, diretta da Andrea Wolfler» spiega Andrea Moscatelli, direttore del Dipartimento di Emergenza e Accettazione, Anestesia e Terapia Intensiva Neonatale e Pediatrica dell’Istituto Gaslini.

Un plauso particolare va alla collaborazione interdisciplinare e interaziendale tra il personale del Gaslini, e i professionisti esterni che hanno prestato la loro professionalità per il buon esito dell’intervento: Enzo Andorno, direttore della Chirurgia dei trapianti di fegato dell’Ospedale San Martino e Daniele Alberti direttore di Dipartimento e UOC di Chirurgia pediatrica degli ASST Spedali Civili di Brescia hanno collaborato nella separazione del fegato e Giuseppe Perniciaro, direttore UO Chirurgia Plastica e Centro Grandi Ustionati presso l’Ospedale Villa Scassi della ASL3 Genovese, nella ricostruzione della parete addominale e toracica.

Fondamentale si è rivelato l’apporto di altissimo livello della diagnostica radiologica del Gaslini, dove gli staff di Beatrice Damasio, direttore della UOC Radiologia e Andrea Rossi direttore della UOC Neuroradiologia hanno permesso di eseguire gli interventi con altissima precisione: diagnostica radiologica, risonanza magnetica, tac, ecografia ed angiografica, quest’ultima eseguita da Francesco Pasetti, hanno permesso di definire esattamente l’anatomia prima e durante la separazione.

«Il percorso clinico è stato reso possibile anche grazie a un precedente intervento neurochirurgico eseguito su una delle due bambine per trattare una grave forma di idrocefalo, dall’equipe di neurochirurghi guidati dal dottor Gianluca Piatelli, direttore dell’UOC Neurochirurgia. Solo in seguito al miglioramento delle condizioni generali, si è potuta effettuare la separazione» spiega Girolamo Mattioli.

«Attualmente le bambine sono in condizioni cliniche stabili e seguite nel reparto di Terapia Intensiva dell’Istituto. Il loro percorso di cura continua con monitoraggio, supporto nutrizionale, prevenzione delle infezioni e pianificazione della ricostruzione definitiva» conclude Raffaele Spiazzi.

«Il Gaslini è un’eccellenza della nostra sanità – sottolinea Massimo Nicolò, assessore alla Sanità della Regione Liguria – Questo intervento dimostra la forza e l’efficacia della nostra rete pubblica nel gestire casi più rari e complessi, grazie alla sinergia tra istituzioni e strutture di altissima specializzazione. Avere l’ospedale Gaslini sul nostro territorio rappresenta un valore straordinario non solo per la Liguria perché consente di offrire risposte concrete e all’avanguardia anche a bambini che arrivano da molto lontano. Insieme ai medici liguri e del Burkina Faso il Gaslini è riuscito a dare una vita autonoma a due bambine con una malformazione complessa ed estremamente rara che solo pochi centri nel mondo possono correggere».

«Il nostro obiettivo è essere un punto di riferimento internazionale per la salute dei bambini – dichiara Edoardo Garrone, presidente del Gaslini – L’impegno del nostro Istituto va oltre i confini nazionali, grazie a una rete di collaborazioni e progetti che ci consentono di offrire competenze, tecnologie e umanità ovunque ci sia un bambino da curare. Un’attività che portiamo avanti anche attraverso Gaslini International, braccio operativo del Sistema Gaslini con sede nella Gaslini Academy, che gestisce i progetti di cooperazione e formazione internazionale con i Paesi esteri».

«L’intervento è stato un successo clinico, ma ciò che più mi ha emozionato è il valore umano che i nostri professionisti hanno dimostrato – ha dichiarato il direttore generale del Gaslini, Renato Botti – Non solo straordinaria competenza tecnica, ma anche una dedizione fuori dal comune: spirito di squadra, coesione e senso di responsabilità hanno portato molti a compiere scelte personali importanti per garantire la continuità e la sicurezza dell’intervento. Ricordiamo anche che nonostante il cospicuo sforzo organizzativo l’ospedale ha continuato a lavorare grazie alla disponibilità di tutti i lavoratori dell’Istituto. Questo è il Gaslini: un luogo in cui l’eccellenza clinica si nutre di una straordinaria umanità».

«Nei giorni precedenti all’intervento tutte le equipe hanno fatto valutazioni e simulazioni per non lasciare nulla al caso. La complessità organizzativa è stata enorme, perché abbiamo dovuto organizzare su due pazienti procedure e interventi difficili, che normalmente eseguiamo su un singolo paziente per volta. Gli infermieri di sala operatoria, OSS e tecnici perfusionisti hanno lavorato in team multidisciplinari con competenza professionalità e soprattutto cuore, mentre altri  gruppi sarebbero stati pronti ad intervenire per continuare l’assistenza  se si fosse reso necessario» spiega l’infermiera Rossella Conforti responsabile Piattaforma Sale Operatorie e Procedure del Gaslini.

«Il successo della procedura dimostra quanto il Gaslini sia in grado di affrontare ogni giorno interventi di grandissima complessità, contemporaneamente. Durante l’intervento in sala operatoria erano presenti 6 anestesisti-rianimatori; il giorno precedente tutto il personale in turno della Terapia intensiva (6 medici e 8 infermiere) è stato impegnato per la preparazione preoperatoria delle due bambine dalle 18 di giovedì alle 3 del mattino del venerdì, in modo da essere pronti per l’intervento di separazione che i chirurghi hanno poi iniziato alle ore 8.30. Questo rende l’idea dello sforzo organizzativo e della grande collaborazione profusa tra tutti gli operatori» sottolinea Andrea Moscatelli.

La collaborazione internazionale che ha permesso la realizzazione dell’intervento

Le due gemelline arrivano dal Centro Ospedaliero Universitario Tengandogo della capitale del Burkina Faso, Ouagadougou. Il Centro ha inviato tre professionisti, un chirurgo e due anestesiste, per assistere all’intervento in sintonia con i medici del Gaslini: Damipi Yempab Djagbare, Svetlana Dmitrievna Barro-Cherban e Christelle Nina Coulibaly.

«Fondamentale, per la riuscita dell’intervento e per il percorso che ha portato le due bambine dal Burkina Faso fino a Genova, è stato il contributo di due realtà impegnate nella solidarietà sanitaria internazionale: l’associazione Una Voce per Padre Pio e i Patrons of the World’s Children Hospitals -spiega Giuseppe Spiga direttore dell’UOC Governo Clinico e vicedirettore sanitario del Gaslini -. Il loro supporto ha reso possibile il viaggio, l’accoglienza e la presa in carico al Gaslini, permettendo di trasformare una speranza in realtà, mentre oggi la giovane mamma delle due piccole è accolta e coccolata dalla Band degli Orsi, sempre vicina al Gaslini».

«Abbiamo creduto sin dall’inizio che questo intervento si potesse realizzare – afferma Enzo Palumbo, presidente di Una Voce per Padre Pio – Abbiamo seguito con attenzione e partecipazione ogni fase, mettendo in campo tutte le nostre risorse per accompagnare queste bambine e la loro famiglia in un percorso difficile ma necessario. Vederle oggi separate e in condizioni stabili è una gioia che ripaga ogni sforzo, umano ed economico. Ringraziamo il Gaslini per aver accolto questo caso con straordinaria competenza e grande cuore. È un esempio concreto di come la collaborazione tra realtà diverse possa salvare vite».

«Per noi Patrons giornate e risultati come questo costituiscono il senso ultimo della mission che ci siamo prefissati, quella di concentrarci su quei bambini “invisibili”, dei quali nessuno si occupa e curarne 500.000 in 3 anni. La vicenda di queste due gemelline restituisce un’immagine vivida del nostro progetto, pensato come una vera e propria alleanza globale per la salute dei bambini, nel nome del Papa e della solidarietà cattolica. Desidero ringraziare il Gaslini per lo straordinario lavoro svolto e tutti i partner che hanno permesso di raggiungere questo obiettivo, ma soprattutto che consentiranno di continuare a tendere la mano a bambine e bambini che in tutto il mondo hanno urgente bisogno di cure» commenta Fabrizio Arengi Bentivoglio, presidente dei Patrons of the World’s Children Hospital.

I gemelli onfalopaghi

Si definiscono gemelli siamesi quei gemelli monozigoti che restano uniti in una o più parti del corpo. Tra le diverse tipologie, gli onfalopaghi rappresentano una delle forme più frequenti: sono uniti nella regione ombelicale e del basso torace, e possono condividere organi come il fegato, il pericardio e segmenti del tratto intestinale. Si tratta di una condizione rarissima, con un’incidenza stimata tra 1 su 50.000 e 1 su 200.000 nati vivi.

La Pro Recco saluta con gratitudine e affetto Ben Hallock che lascia il Club

La Pro Recco saluta con gratitudine e affetto Ben Hallock che lascia il Club
La Pro Recco saluta con gratitudine e affetto Ben Hallock che lascia il Club

La Pro Recco saluta con gratitudine e affetto Ben Hallock che lascia il Club al termine di una splendida avventura iniziata nel 2020

La Pro Recco saluta con gratitudine e affetto Ben Hallock che lascia il Club.  In questi anni l’atleta si è affermato come uno dei centroboa più forti e completi al mondo, contribuendo in maniera decisiva ai successi della squadra: nel personale palmarès del 27enne californiano ci sono tre Champions League, quattro Scudetti, quattro Coppe Italia, tre Supercoppe Europee e una Euro Cup.

Hallock tornerà negli Stati Uniti per proseguire il proprio percorso formativo.

“Cinque anni incredibili con questa squadra, in questa città e con questo club. Vorrei ringraziare la Pro Recco per l’opportunità che mi ha dato nel 2020 di approdare nella squadra migliore del mondo e di dimostrare il mio valore come centroboa. Se chiudo gli occhi e penso ad una partita, mi viene in mente la finale di Champions del 2022, quella che ci ha portato alla “Decima”.

E anche a quella partita è legato il ricordo del mio gol più importante: aver segnato negli ultimi minuti di gioco e poi aver vinto ai rigori è stato un momento indimenticabile.
È il sogno di ogni pallanuotista giocare nella Pro Recco ed è stato un onore immenso indossare la calottina biancoceleste per così tanti anni. Voglio anche ringraziare i tifosi e, soprattutto, i miei compagni di squadra. Non lascio solo una squadra e una città, ma una famiglia che porterò sempre nel cuore. Grazie ancora e ci vediamo presto!”

A Ben va il nostro più sincero ringraziamento per tutto ciò che ha dato alla Pro Recco e l’augurio per un futuro ricco di soddisfazioni professionali e personali.

Foto allegata (Credit Schenone)