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Mercatino Cesarea, maxi sequestro pelli pitone e specie protette

Il materiale sequestrato dai carabinieri del Cites

Borse, cinture e portafogli vintage, ottenuti da pelli di specie protette dalla Convenzione di Washington appartenenti ai generi Crocodylia spp., Python spp. e Varanus spp, di varie forme, misure, colorazioni e manifatture, alcuni dei quali appartenenti ai più celebri marchi della moda italiana che dominano i mercati globali.

E’ il materiale sequestrato ieri dagli investigatori del Nucleo Carabinieri CITES di Genova nel corso di un controllo di specialità presso il noto mercatino di antiquario e usato in via Cesarea a Genova, che si svolge ogni terzo sabato del mese.

Gli accessori di moda realizzati con pellami di animali in via di estinzione e protetti dalla CITES, erano esposti in bella vista tra i banchi del famoso mercatino.

Dagli accertamenti eseguiti in loco dai militari intervenuti è emersa la non conformità dei prodotti esposti in vendita in quanto risultava assente la documentazione prevista dal Regolamento (CE) 338/97 e smi.

In totale 27 oggetti in coccodrillo, pitone e varano sono stati posti in sequestro e il venditore è stato denunciato alla Procura della Repubblica per le ipotesi di reato di detenzione, utilizzo per scopi di lucro, acquisto, vendita, esposizione o detenzione per la vendita o per fini commerciali di esemplari protetti dalla CITES senza essere in possesso della prescritta documentazione.

L’operazione si inserisce nel più ampio dispositivo di controllo predisposto dal Raggruppamento Carabinieri CITES di Roma a tutela delle specie protette dalla Convenzione di Washington su territorio nazionale.

In questo quadro operativo il Nucleo Carabinieri CITES di Genova s’incardina con una proficua attività nella materia di specialità che, nel corso dell’anno 2023, ha portato alla trasmissione alla competente autorità giudiziaria di 55 notizie di reato, oltre a 47 sequestri penali, e all’effettuazione di 265 accertamenti amministrativi, principalmente sulla detenzione e allevamenti di esemplari tutelati dalla Convenzione di Washington, normativa EUTR e tutela degli animali d’affezione, che hanno condotto alla notifica di 82 sanzioni amministrative per un importo totale di 117.097,87 euro.