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Albisola e Savona rendono omaggio a Lucio Fontana

Opere in ceramica di Fontana

SAVONA. 4 AGOS. Ad Albisola sta ottenendo un grande successo di pubblico e di critica la bella mostra dedicata a Lucio Fontana ospitata al Muda ed in altre sedi espositive. L’ evento dal titolo: “ La nascita della materia” è stato voluto per celebrare il cinquantesimo anniversario della morte del famoso artista italo-argentino. Si è voluto soprattutto mettere l’accento sulle opere realizzate in ceramica per sottolineare lo speciale rapporto che il grande artista ha avuto con la cittadina.

“L’ obiettivo- spiega il curatore della mostra Luca Bochicchio- era quello di documentare e approfondire il vivace e intenso rapporto che legò Lucio Fontana ad Albisola a partire dal 1936. Il titolo “Nascita della Materia” prende spunto da una definizione coniata nel 1963 dal critico d’arte Enrico Crispolti, autore e curatore anche del catalogo generale dell’’ opera di Fontana, che in questa occasione svolge il ruolo di supervisore scientifico, insieme a Paola Valenti, dell’’Università di Genova”.

Al Centro Esposizioni del MUDA è esposta una selezione di sculture ceramiche, provenienti da collezioni italiane pubbliche e private, fra le quali spiccano la Donna con fiore (1948) in prestito dal MART di Rovereto ed i Concetti spaziali del MIC di Faenza, che sono posti in dialogo con la Dama bianca (1953) di proprietà del Comune di Albissola Marina, così come i quattro pannelli realizzati da Fontana nel 1949 come decorazione architettonica per il transatlantico Conte Grande.

“Dai primi esperimenti scultorei – spiega Enrico Crispoldi – in ceramica, realizzati nel 1936, presso la fabbrica Giuseppe Mazzotti di Albissola Marina, all’’ ultima ricerca spazialista, fino agli interventi ambientali, come ad esempio le Nature sul Lungomare degli Artisti, la sezione al Muda documenta il profondo legame che ha unito Fontana non solo alle maestranze artigiane albisolesi, ma anche alla cultura e alla vita mondana del paese”.

E’ stato anche studiato un percorso grazie al quale il visitatore, partendo dalla sezione principale del MuDA, potrà visitare i “luoghi fontaniani” delle Albisole, di Celle Ligure (Chiesa dell’Assunta) e Varazze (Ristorante Kursaal).

“Ciò sarà reso possibile- spiega Paola Fontana – grazie ad una mappa che funziona da guida alle opere permanenti, o agli allestimenti speciali presso Pozzo Garitta (studio Fontana oggi Studio Gianluca Peluffo & Partners), Lungomare degli Artisti, Bar Testa, Casa Museo Jorn, Ceramiche Mazzotti, Fondazione Museo G. Mazzotti 1903, Ceramiche San Giorgio, Balestrini Centro Cultura Arte Contemporanea, Giardino Pacetti (Studio Ernan Design)”.

Nei musei di Savona sono stati invece approntati degli approfondimenti didattici che valorizzano le opere di Fontana di proprietà della “Fondazione Milena Milani in memoria di Carlo Cardazzo” esposte a Palazzo Gavotti, mentre al Museo della Ceramica alcuni significativi piatti decorati da Fontana dialogano con l’eccellenza della produzione delle botteghe albisolesi dal primo Novecento agli anni Sessanta.

In occasione del 50esimo anniversario della morte di Fontana e dell’ inaugurazione della mostra è stato presentato anche un interessante volume collettivo che, oltre ad illustrare le opere presenti, approfondisce il rapporto tra l’’ artista italo-argentino e la cittadina ligure, grazie a documenti e saggi di Enrico Crispolti, Paola Valenti, Luca Bochicchio, Irene Biolchini e Luca Pietro Nicoletti.

Il volume, realizzato dall’’ albisolese Vanilla Edizioni, specializzata in arte contemporanea, è finanziato dal Dipartimento di Italianistica, Romanistica, Antichistica, Arti e Spettacolo (DIRAAS) dell’Università di Genova, grazie alla convenzione quadro con il Comune di Albissola Marina. La mostra si avvale come media partner della rivista di settore ESPOARTE, e del patrocinio di Regione Liguria e delle città di Savona e Albisola Superiore.
L’ evento è organizzato dal Comune di Albissola Marina, in collaborazione e con il supporto della Fondazione Cento Fiori, del DIRAAS Università di Genova, della Fondazione Lucio Fontana e del MIC di Faenza, con il generoso contributo della Fondazione Agostino De Mari.

“Si tratta- spiega Armando D’Amaro noto collezionista ed esperto d’arte- di un evento di grande rilievo che è anche l’occasione per visitare Albisola dove sono ancora attivi molti e celebri forni e laboratori, che hanno conservato questa arte. In città oltre alle tante gallerie d’ arte svolge un’ importante funzione soprattutto la celebre Scuola di Ceramica di Albisola, vera e propria Università della Ceramica, che ogni anno accoglie migliaia di studenti, da tutta Italia e dall’estero, attraverso appositi progetti riguardanti la storia, le tecniche e la tradizione della Ceramica. La Scuola ha lo scopo di formare nuovi ceramisti nello spirito della conservazione della tradizione del territorio, facendo tesoro dell’esperienza dei tanti validi maestri che vi insegnano. Ha lo scopo di condurre i nuovi talenti, sia nell’apprendimento delle varie tecniche espressive di scuola e individuali, sia nel riconoscimento del felice passaggio della lavorazione ceramica tradizionale alla ceramica d’artista di cui Fontana fu indubbiamete uno dei più alti esempi”.
CLAUDIO ALMANZI