Conclusa la fase di scavo a Genova: il cantiere entra nella fase verticale tra sicurezza, monitoraggi costanti e piena operatività dell’ospedale
Si è conclusa la fase di scavo del Padiglione Zero, snodo centrale del progetto di trasformazione del Nuovo Gaslini di Genova. Con il completamento di questa fase, il cantiere entra ora nella fase di crescita in altezza: il nuovo monoblocco inizierà a salire con un ritmo stimato di un piano ogni 45 giorni, delineando progressivamente il futuro assetto dell’ospedale pediatrico.
Il presidente dell’Istituto Gaslini, Edoardo Garrone, ha sottolineato come l’intervento rappresenti una doppia sfida: rinnovare in modo profondo una struttura con 87 anni di attività e, allo stesso tempo, garantire la piena continuità operativa dei reparti durante tutte le fasi dei lavori, nel rispetto degli standard di sicurezza per pazienti, famiglie, operatori e residenti del quartiere.

Dall’idea al cantiere in pochi anni
Il direttore generale del Gaslini, Renato Botti, ha ripercorso le tappe che hanno portato alla realizzazione del Padiglione Zero. Dal 2021, anno di presentazione del progetto del Nuovo Gaslini all’interno del Piano Strategico quinquennale, si è arrivati all’aggiudicazione della gara nel 2023 e all’avvio concreto del cantiere. A distanza di soli due anni, la struttura inizia ora a prendere forma visibile.
Secondo Botti, questo percorso dimostra l’efficacia di una collaborazione pubblico-privato ben impostata, capace di rendere più rapido e sostenibile il rinnovamento di un grande istituto pubblico, che resta interamente al servizio di tutti i bambini.
Un investimento strategico per la sanità ligure
L’assessore alla Sanità di Regione Liguria, Massimo Nicolò, ha evidenziato il valore strategico dell’intervento, che punta a trasformare il Gaslini in una vera e propria Città della Salute, integrando attività cliniche, universitarie, sociali e sportive. L’avanzamento del Padiglione Zero viene indicato come un segnale concreto della capacità del territorio ligure di realizzare opere complesse in tempi certi, investendo sul futuro della sanità pediatrica e sulla qualità delle cure.

Il modello di partenariato e le risorse economiche
La rapidità del progetto è resa possibile anche grazie al modello di Partenariato Pubblico Privato adottato dall’Istituto Gaslini. La realizzazione è affidata a Zena Project, società costituita dal raggruppamento temporaneo di imprese formato da CMB Società Cooperativa, Renovit Public Solutions e Arcoservizi, per un investimento complessivo di 182,8 milioni di euro.
Un contributo determinante è arrivato anche dalla Fondazione Gerolamo Gaslini, presieduta da monsignor Marco Tasca, arcivescovo di Genova, che ha sostenuto il progetto con due finanziamenti in conto capitale per un totale di 20 milioni di euro. L’Istituto Gaslini si avvale inoltre del supporto del servizio di Project Management Consulting di RINA – PROGER.
Dialogo con il territorio e attenzione al quartiere
La presidente della Commissione 5 Territorio del Comune di Genova, Serena Finocchio, ha richiamato l’importanza di accompagnare un’opera di queste dimensioni con strumenti di ascolto e confronto costante con il territorio. In questo contesto si inserisce l’Osservatorio Gaslini, nato per favorire un dialogo stabile con cittadini e lavoratori del quartiere, affinché l’innovazione proceda senza lasciare indietro nessuno.
Lo stato di avanzamento dei lavori
Le attività di scavo del Padiglione Zero sono state completate il 29 novembre 2025. Attualmente è in corso la realizzazione dei contromuri in calcestruzzo armato a ridosso delle berlinesi, la cortina di micropali che sostiene i fronti di scavo. Parallelamente prende forma la struttura portante dell’edificio, con l’emersione dei primi elementi verticali in calcestruzzo armato destinati a sostenere i solai dei piani superiori.
Come spiegato dalla presidente di Zena Project, Siriana Bertacchini, procedono anche i lavori del Polo Tecnologico, dove sono in fase di realizzazione i tamponamenti interni ed esterni. Questa fase segna il passaggio dalla preparazione del sottosuolo alla costruzione vera e propria del Padiglione Zero, destinato a diventare il cuore del sistema impiantistico del nuovo Gaslini.
La conclusione della prima delle quattro fasi complessive è prevista nel primo semestre del 2027. Seguiranno i collaudi degli impianti tecnologici e l’attivazione progressiva dei primi reparti ospedalieri entro la fine dello stesso anno.
Il ruolo di RINA nella gestione del progetto
Secondo Carlo Luzzatto, amministratore delegato e direttore generale di RINA, il completamento degli scavi rappresenta un passaggio fondamentale nel percorso del Nuovo Gaslini. L’attività di project management garantisce una gestione integrata del cantiere e la massima trasparenza in tutte le fasi di sviluppo, accompagnando un’eccellenza sanitaria nella realizzazione di un’infrastruttura moderna, sostenibile e orientata al miglioramento dell’esperienza di pazienti e famiglie.
Il progetto del Nuovo Gaslini
Il piano di restyling dell’Istituto prevede la costruzione del Padiglione Zero, destinato ad accogliere e collegare tutte le funzioni ad alta intensità di cura, come Pronto Soccorso, rianimazioni neonatale e pediatrica, blocco operatorio, punto nascita e servizi di Radiologia. Questo consentirà la ristrutturazione di cinque edifici esistenti, destinati alla media e bassa intensità di cura, alla ricerca e alla morgue.
Successivamente è prevista la rifunzionalizzazione di altri cinque padiglioni che, una volta liberati dalle attività clinico-scientifiche, saranno destinati a funzioni socio-sanitarie. Il progetto si articola in quattro fasi complessive e viene realizzato garantendo la piena operatività dell’ospedale per tutta la durata dei lavori.
Monitoraggi ambientali e sicurezza
Un cantiere di queste dimensioni comporta un impegno costante sul fronte della sicurezza. L’Istituto Gaslini effettua monitoraggi continui su vibrazioni, rumori e polveri, senza che in un anno di lavori siano mai state superate le soglie di allerta. Anche la sorveglianza sanitaria, attiva per oltre 3.300 operatori, non ha evidenziato criticità.
Il direttore sanitario del Gaslini, Raffaele Spiazzi, ha chiarito che il ritrovamento di idrocarburi e amianto durante gli scavi, avvenuto nel settembre 2024, non ha comportato rischi per la salute, poiché i valori rilevati sono sempre rimasti ampiamente al di sotto dei limiti normativi, rendendo necessaria solo una ripianificazione del cronoprogramma per lo smaltimento dei materiali.
Sostieni il progetto
A supporto del Nuovo Gaslini è attiva anche una campagna di raccolta fondi aperta a cittadini e sostenitori. Tutte le informazioni sono disponibili sul sito sostieninuovogaslini.it, mentre gli aggiornamenti sull’avanzamento del cantiere possono essere consultati sulla piattaforma ufficiale dedicata al progetto.
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