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Nautica: mercato globale della cantieristica a 34,8 miliardi, Italia leader nei superyacht

Nautica mondiale: 2023 anno record, 2024 verso una stabilizzazione

Il 2023 è stato un anno straordinario per la cantieristica nautica globale, con un giro d’affari che ha toccato i 34,8 miliardi di euro, segnando una crescita del +7,3% rispetto al 2022. Un risultato che ha superato anche il PIL mondiale, fermo al +2%, e che riflette l’andamento positivo dei mercati finanziari e della ricchezza degli Ultra High Net Worth Individuals, gli individui con patrimoni superiori ai 30 milioni di dollari. Per il 2024, tuttavia, le stime globali indicano una contrazione di circa il -5%, dovuta principalmente al calo delle imbarcazioni di piccola taglia. A compensare in parte questo trend ci saranno i marchi premium e i superyacht, che continuano a mostrare una dinamica positiva.

Italia leader nel settore: export e superyacht trainano la crescita

Se a livello globale si prevede un raffreddamento, l’industria italiana continua a distinguersi. Il 90% della produzione nazionale è destinato all’export e rappresenta circa il 13% del surplus della bilancia commerciale, in forte crescita rispetto al 3% del 2015. Nel segmento superyacht, l’Italia mantiene una posizione di leadership assoluta, con il 54% degli ordini mondiali e il 34% del valore complessivo. A trainare il comparto è soprattutto la fascia 30-60 metri, confermando il ruolo del Made in Italy come punto di riferimento internazionale.

Superyacht: numeri record per ordini e consegne

Dal 2019 al 2023, il segmento superyacht ha registrato un aumento del fatturato del +6,5%, superando la media del settore lusso esperienziale. Nel 2023 il Global Order Book ha raggiunto 696 unità, il livello più alto dal 2009, con consegne che hanno toccato quota 212, spinte soprattutto dalle imbarcazioni tra i 30 e i 40 metri, preferite dalle nuove generazioni di armatori. Per il 2024 le previsioni parlano di una crescita ulteriore, con circa 235 unità attese sul mercato, confermando la vitalità di un comparto che continua a rappresentare il cuore dell’industria nautica mondiale.

Le sfide del futuro: dazi, sostenibilità e nuove generazioni di armatori

Guardando al futuro, gli operatori del settore segnalano alcune criticità che potrebbero incidere sul mercato, a partire dall’incertezza legata ai dazi statunitensi, con impatti diretti sulla marginalità e sulla domanda, soprattutto nel segmento delle imbarcazioni di piccola e media dimensione. Altri fattori rilevanti sono la revisione dei listini, il “destocking” dei dealer e l’ingresso di nuove generazioni di armatori, più attente alla sostenibilità, alla digitalizzazione e a un design customizzato e lifestyle-oriented. Per il 2025 è atteso un rallentamento, ma le prospettive restano positive: il mercato dovrebbe tornare a crescere nel biennio 2026-2027, sostenuto dalla solidità dei fondamentali e da un posizionamento competitivo unico a livello mondiale.

Saloni nautici e fiere: un motore per il business

Un altro elemento strategico evidenziato dal report è il ruolo dei saloni nautici, in particolare il Salone Nautico Internazionale di Genova, che si conferma una vetrina decisiva per la cantieristica italiana e mondiale. Questi eventi non solo accrescono la visibilità del prodotto, ma permettono di rafforzare le connessioni tra operatori, sviluppare nuove partnership e aprire sbocchi su mercati meno esposti alle incertezze tariffarie. Un valore aggiunto che diventa sempre più centrale per un comparto che contribuisce in modo rilevante al surplus della bilancia commerciale italiana.

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