E’ stato indagato per omissione di soccorso il testimone della scomparsa del bimbo di 5 anni sparito da un camping di Latte a Ventimiglia venerdì sera scorso e ritrovato ieri mattina da una squadra di volontari della Protezione civile.
Inizialmente l’ipotesi avanzata era quella di abbandono di minore, ma oggi la Procura di Imperia, dopo avere ricevuto la relazione delle Forze dell’ordine, ha deciso di procedere per omissione di soccorso.
Il 60enne, abitante in una villetta vicino al camping, aveva incontrato il piccolo e gli aveva parlato, ma poi il bimbo era scappato via e il testimone lo aveva lasciato andare.
Domenica i carabinieri hanno sequestrato l’auto, una Fiat Punto bianca, di proprietà del testimone che per ultimo ha incontrato il bambino da solo fuori dalla struttura ricettiva.
Tuttavia, dopo un lungo interrogatorio, il 60enne è stato scagionato da tutti possibili brutti sospetti e ieri, visibilmente commosso, ha riferito: “Ho cercato di aiutare il bimbo. Volevo portarlo alla Polizia. Non parlava bene. Ho capito che aveva dei problemi di autismo. All’improvviso si è agitato ed è scappato via”.
Intanto, dopo un giorno in osservazione, oggi il bimbo di origini filippine e con problemi di autismo, è stato dimesso dall’ospedale in buone condizioni e potrà tornare a casa con la sua famiglia (il padre filippino gestisce una portineria di un palazzo a Torino).
Il piccolo, lievemente disidratato ma in buone condizioni, ha riportato solo qualche graffio nelle 36 ore in cui è rimasto da solo all’addiaccio nei boschi soprastanti il camping.