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Animalisti Genovesi sabato 14 in Piazza De Ferrari per dire no alla caccia

Animalisti Genovesi sabato 14 in Piazza De Ferrari per dire no alla caccia
Animalisti Genovesi sabato 14 in Piazza De Ferrari per dire no alla caccia

Sabato 14 gennaio dalle 15 dalle 18 diversi gruppi fra cui gli aderenti all’associazione Animalisti Genovesi saranno in Piazza De Ferrari per dire NO all’emendamento “caccia selvaggia” approvato pochi giorni fa dal Governo.

“Nonostante le smentite del Ministro Lollobrigida e del primo firmatario Foti – affermano gli animalisti genovesi in una nota -, il provvedimento approvato parla chiaro, ottenendo quello che i cacciatori volevano da tempo: smontare le leggi 157/92 sulla protezione della fauna e 394/91 sui parchi e aree protette.

Non è vero che sia una legge voluta solo per contrastare la presenza dei cinghiali: nel testo infatti si parla genericamente di “fauna selvatica”, senza distinzioni. E non è vero che i parchi e le città saranno esclusi: anzi, si fa esplicitamente riferimento alle aree protette e alle aree urbane! – prosegue la nota. “Parlano di “sicurezza”, ma non citano il numero enorme delle vittime annuali -centinaia tra morti e feriti– dovute alla caccia, molte delle quali totalmente estranee al mondo venatorio. Numero destinato a crescere con l’aumento esponenziale di tale attività.

E ancora una volta non si fa cenno nè all’aumento della prolificità di molte specie (in particolare proprio i cinghiali) come reazione alla pressione venatoria, nè ai tanti metodi alternativi che l’ISPRA riteneva prioritari e che ora verranno di fatto accantonati a favore dei soli abbattimenti.

Uno scempio che dobbiamo fermare, a qualsiasi livello – dichiarano gli animalisti genovesi –  è fondamentale l’unione di cittadini, attivisti, gruppi, movimenti, partiti e associazioni grandi e piccole. Il rischio è fortissimo: non ci saranno più nè luoghi, nè giorni, nè orari in cui poter passeggiare senza rischiare di venire colpiti. Dobbiamo fermarli. Per gli animali, per l’ambiente, per la sicurezza di tutti” – concludono.

Marcello Di Meglio