Home Consumatori Consumatori Italia

Autorizzata dalla UE la farina di grillo per alimentazione umana

Farina di grillo

La farina di grillo entra nell’alimentazione europea. Il via libera al suo commercio arriva proprio dall’Unione Europea, che ne ha autorizzato l’immissione sul mercato come nuovo alimento, sotto forma di polvere parzialmente sgrassata

Dopo larve e locuste, stanno per arrivare sulle nostre tavole anche i grilli. Nome e cognome Acheta domesticus, professione Ortottero, l’innocuo grillo domestico. Il via libera al suo commercio arriva dall’Unione Europea.

Le tappe verso il via libera
La Commissione di Bruxelles aveva chiesto, l’8 luglio 2020, all’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare di effettuare una valutazione in merito e il 23 marzo 2022 l’Efsa ha adottato un parere scientifico sulla sicurezza della polvere parzialmente sgrassata di Acheta domesticus intero, quale nuovo alimento. Il provvedimento è stato pubblicato nella Gazzetta ufficiale Comunitaria. E per un periodo di cinque anni, a decorrere dalla data di entrata in vigore del presente regolamento, 24 gennaio 2023, è precisato nel provvedimento, solo la società Cricket One Co. Ltd è autorizzata a immettere sul mercato dell’Unione il nuovo alimento, salvo nel caso in cui un richiedente successivo ottenga un’autorizzazione per tale alimento.

Dove può essere utilizzata la polvere di grillo

L’Unione Europea ha approvato l’utilizzo di questa polvere in vari alimenti, tra cui pane, cracker, grissini, barrette ai cereali, nei biscotti, nei prodotti secchi a base di pasta farcita e non farcita, nelle salse, nei piatti a base di leguminose e di verdure, nella pizza, nei prodotti a base di pasta, nel siero di latte in polvere, nei prodotti sostitutivi della carne, nelle minestre o anche nelle bevande tipo la birra, nei prodotti a base di cioccolato, negli snack diversi dalle patatine e nei preparati a base di carne, destinati alla popolazione in generale.

Farina di grillo nei cibi, proprietà nutrienti positive e rischi allergie: cosa dicono gli esperti
Il parere dell’immunogolo e della biologa nutrizionista dopo il via libera dall’Unione europea che ha autorizzato l’immissione sul mercato come il nuovo alimento sotto forma di polvere parzialmente sgrassata. Parliamo dunque della specie Acheta domesticus, dell’ordine degli ortotteri – lo stesso delle cavallette – che rappresenta uno degli insetti commestibili più apprezzati in tutto il mondo.

Ma cosa ne pensano gli esperti sul suo utilizzo?

Fusilli al pomodoro con farina di grillo

“Già da tempo, la polvere di grillo (allergene ‘Ach d’ da ‘Acheta domesticusì) fa parte della lista degli allergeni inclusi nei test di diagnostica allergologica avanzata, a dimostrazione del fatto che gli insetti già da tempo rappresentano per l’uomo una scelta alimentare adottata su ampia scala al punto da avere perfino indotto procedure di sensibilizzazione allergica, potendo provocare, al pari di altre tipologie di alimenti animali o vegetali, eventi avversi cutanei e/o respiratori e/o intestinali in soggetti sensibilizzati”, spiega all’Adnkronos Salute l’immunologo Mauro Minelli, coordinatore per il Sud Italia della Fondazione per la Medicina personalizzata, e per l’aspetto nutrizionale la biologa nutrizionista Dominga Maio.

Il parere

“In un mondo in cui il consumo di carne su scala industriale emette nell’atmosfera una percentuale importante di CO2, un’alternativa ecologica e sostenibile può essere rappresentata dalla polvere di grillo, della specie Acheta domesticus che, appartenente all’ordine degli ortotteri – lo stesso delle cavallette – rappresenta uno degli insetti commestibili più apprezzati in tutto il mondo – ricorda Minelli – Nell’ultimo decennio ha guadagnato popolarità in paesi come Canada, Australia e Stati Uniti, ma anche in Inghilterra dove è possibile acquistare snack a base di grilli, come barrette o crackers”.

Marcello Di Meglio