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Sessismo e insulti, Rosso: Salis condanni Landini. Se ha coraggio e coerenza

Maurizio Landini e Silvia Salis a Braccetto. A lato il post di Giorgia Meloni

“Alla premier Giorgia Meloni il più grande sindacato d’Italia ha dato, per bocca del suo segretario, della prostituta.

Alcune, tra le cosiddette ‘femministe di sinistra’, come la senatrice spezzina di Italia Viva Raffaella Paita, hanno dichiarato che così si permette alla Presidente del Consiglio dei Ministri di ‘fare la vittima’.

Il segretario nazionale della Cgil Maurizio Landini ha tentato di chiarire che ‘cortigiana’ non sarebbe un insulto, ignorando anche il vocabolario della lingua italiana.

Questa è la sinistra che purtroppo governa la nostra Città.

Pertanto, chiedo al Sindaco di Genova Silvia Salis se intende prendere le distanze dalla a dir poco volgare dichiarazione di Landini. Ovviamente se ha il coraggio e la coerenza di prendere una chiara e pubblica posizione sulla vicenda” .

Lo ha dichiarato ieri il deputato genovese e coordinatore ligure di FdI Matteo Rosso, a seguito delle polemiche per la dichiarazione del segretario della Cgil Maurizio Landini ai danni della premier Giorgia Meloni.

“Ho immediatamente chiarito cosa intendevo dire per evitare qualsiasi fraintendimento o strumentalizzazione” ha in sintesi replicato Landini, senza però arrivare a quelle scuse richieste dalle donne e dagli uomini del centrodestra.

Intanto, il presidente onorario dell’Accademia della Crusca Claudio Marazzini, intervistato a ‘Un giorno da pecora’ su Radio Rai 1, ha dato ragione a Giorgia Meloni: “La risposta della premier è corretta. Su tutti i dizionari il termine cortigiana è definito come riportato da lei nel post che ha dedicato al leader della Cgil. Diciamo che questi sono gli scivoloni in cui si incorre non utilizzando correttamente la lingua. Direi che bisognava essere cauti: il fatto che un uomo progressista scivoli su di una buccia di banana è un guaio”.