Fumogeni, cori e bandiere di Cgil-Cisl-Uil con un presidio di oltre cento persone davanti alla sede dell’Assemblea legislativa della Liguria in via Fieschi a Genova questa mattina, per protestare contro la riforma della sanità voluta dal centrodestra e dalla giunta Bucci.
I lavoratori della sanità ligure hanno occupato l’ingresso del consiglio regionale, chiedendo lo stop al provvedimento. Alcuni di loro sono stati poi ammessi tra i banchi del pubblico in consiglio regionale.
Il porticato di via Fieschi è stato avvolto da una leggera foschia generata dai fumogeni accesi nei minuti iniziali della protesta e dell’apertura della seduta consiliare.
Nel corso della manifestazione, alcuni partecipanti hanno espresso forte contrarietà ai contenuti della riforma della sanità: “Così non si tutela il servizio pubblico”, afferma un lavoratore. “Non possiamo accettare che le criticità ricadano su chi lavora e sui cittadini”, osserva un’altra manifestante. “Chiediamo ascolto”, aggiunge un terzo partecipante.
I consiglieri della minoranza di centrosinistra hanno chiesto la sospensione del consiglio regionale per ascoltare i manifestanti attraverso una conferenza-audizione dei capigruppo, ma l’istanza è stata rigettata “perché sono già state fatte al proposito decine di audizioni in commissione consiliare. Un enorme lavoro portato avanti da tutti i consiglieri e dal presidente della II commissione Salute e Sicurezza sociale Marco Frascatore”.
I consiglieri regionali di minoranza hanno poi abbandonato l’aula, in segno di protesta e hanno solidarizzato con i manifestanti.
La discussione sulla riforma è quindi andata avanti con la presenza dei diciotto consiglieri regionali di maggioranza e la riforma è stata approvata poco dopo le 12.30 di oggi.
























































