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Reintegro dei sanitari sospesi che hanno rifiutato l’obbligo vaccinale

Martedì 5 dicembre sciopero di 24 ore del comparto Sanità
L'interno di un reparto ospedaliero (immagine di repertorio)

Il percorso tracciato dall’Ordine dei Medici e dagli ospedali

Il Governo Meloni ha anticipato all’1 novembre lo stop all’obbligo vaccinale per i sanitari ed un percorso di reintegro dei sanitari sospesi. Per questo il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha indicato un percorso di annullamento della sospensione e del loro reintegro nelle strutture ospedaliere e sanitarie.

Stop obbligo vaccinale ai sanitari. Prolungato uso mascherine

“Ora che la legge non prevede più l’obbligo vaccinale verranno annullati i provvedimenti di sospensione amministrativa e lo faremo nel modo più veloce: con una delibera del presidente dell’Ordine che andrà a sospendere immediatamente lo stop ai medici no vax”.

A dirlo Alessandro Bonsignore, presidente dell’Ordine dei Medici della provincia di Genova.

Bonsignore ha tracciato il percorso che porterà al reintegro dei 263 tra medici e personale sanitario e amministrativo che erano stati sospesi per aver rifiutato l’obbligo vaccinale imposto dal precedente governo.

“Al nostro Ordine era stato affidato impropriamente un compito di natura amministrativa – ha sottolineato Bonsignore -, un compito che nulla aveva a che fare con questioni disciplinari di cui si occupa l’Ordine, tanto che in realtà degli 11 medici sospesi, sugli 11 mila della provincia, solo 2 sono stati sanzionati a livello disciplinare per questioni deontologiche per la diffusione di teorie no vax”.

Così, ieri, dopo la firma della delibera del presidente dell’Ordine dei Medici di Genova, così come gli altri presidenti degli Ordini di Medici e Infermieri delle altre province, c’è stato il rientro dei primo medici, infermieri ed oss che erano stati sospesi per non aver accettato la vaccinazione obbligatoria.

A tale proposito anche l’assessore regionale alla Sanità, Angelo Gratarola, su indicazione del ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha indicato un percorso: “La direzione sanitaria dell’azienda sanitaria o dell’ospedale presso cui lavorano valuterà la collocazione più idonea dei lavoratori reintegrati”.

Al San Martino di Genova, ieri mattina, pronti a rientrare in servizio, si sono presentati diversi sanitari sospesi.

Al San Martino sarebbero 67 i dipendenti che devono tornare al lavoro, tra di loro solo due sono medici, gli altri sono infermieri e Oss.

A tal proposito le aziende sanitarie hanno predisposto una delibera ad hoc per il reintegro al lavoro con l’entrata in ferie per qualche giorno dei dipendenti in fase di rientro.

Poi ci sarà la presentazione al medico aziendale “solo” per chi è stato assente per più di 60 giorni per infortunio o malattia, secondo la legge 81/2008.

Secondo il Direttore Generale del San Martino Giuffrida “Tutti i lavoratori che rientreranno saranno utilizzabili, secondo gli incarichi previsti dal loro contratto”.

Nel mentre, com’era prevedibile, sono iniziati i primi malumori tra il personale sanitario vaccinato e quello che verrà reintegrato.