Ieri i Carabinieri della Stazione Maddalena hanno arrestato per “spaccio e detenzione di sostanze stupefacenti” un senegalese di 21 anni, in Italia senza fissa dimora, con pregiudizi di polizia e mai rimpatriato.
Infatti, il giovane straniero è stato sorpreso nel Centro storico mentre cedeva a un genovese di 34 anni della sostanza stupefacente del tipo “crack” in cambio di denaro.
Durante la successiva perquisizione personale, l’africano è stato trovato in possesso di 130 euro, provento dell’illecita attività.
Ieri i Carabinieri della Stazione di Sestri Levante, coadiuvati dai colleghi dell’aliquota Radiomobile, hanno arrestato un marocchino di 48 anni, in Italia senza fissa dimora, con pregiudizi di polizia e mai rimpatriato, mentre prelevava 35 grammi di “cocaina” suddivisa in 11 ovuli e 200 grammi di “hashish” nascosti in un anfratto lungo la ferrovia.
Durante la successiva perquisizione domiciliare, gli investigatori hanno trovato ulteriori 100 grammi di “hashish”, un bilancino di precisione e la somma di 1400 euro, provento dell’attività illecita.
Droga e denaro sequestrati.
Il nordafricano è stato rinchiuso nel carcere di Marassi.
Dipendenti di Piaggio Aerospace in manifestazione a Savona
“Oggi abbiamo sospeso il Consiglio regionale per ricevere una delegazione di rappresentanti della Piaggio Aerospace. La presenza di diversi amministratori pubblici del territorio, in primis il presidente della Provincia Pierangelo Olivieri, è un segnale forte di quanto questa vicenda tocchi un tasto dolente, ma di quanto altrettanto forte sia la voglia di risolvere al meglio la questione. Le istituzioni e il Governo devono farsi parte attiva nella vicenda e sciogliere i nodi di una vertenza che rischia di mettere in ginocchio la vita di oltre mille famiglie, oltre a quelle coinvolte dell’indotto”.
Lo ha dichiarato il capogruppo regionale Angelo Vaccarezza (FI).
“Regione Liguria – ha aggiunto Vaccarezza – ha quindi predisposto un ordine del giorno condiviso all’unanimità da tutti i gruppi consiliari, che impegna la Giunta a ‘manifestare durante il primo incontro utile presso il Mise, con rappresentanti politici del governo, della dirigenza dell’azienda e delle organizzazioni sindacali, la necessità di salvaguardare l’occupazione e le professionalità dei lavoratori di Piaggio Aerospace e del relativo indotto, quali ad esempio, i lavoratori impiegati nell’azienda Laerh, nei siti produttivi in Regione Liguria’.
Il documento chiede anche ‘di intervenire su tutti gli attori coinvolti perché si concluda rapidamente l’iter di approvazione dello schema di decreto ministeriale affinché si possa attivare la commessa dei droni del progetto P.2HH che, ad oggi, appare essere l’opportunità di sviluppo e prospettiva occupazionale per Piaggio Aerospace, e relativo indotto, più realistica’.
Inoltre, ho personalmente chiesto e ottenuto, nonostante l’inutile tentativo di ostruzionismo ad opera della consigliera dei 5 stelle Alice Salvatore, che martedì 13 novembre il Consiglio regionale venga rinviato per permettere ai consiglieri di recarsi a Roma per sostenere i lavoratori dell’azienda che assisteranno all’incontro al ministero dello Sviluppo economico.
La nostra terra, ha già pagato con la delocalizzazione un prezzo alto, è ora di dire basta. Questa non è una battaglia di partito, è una battaglia che vede tutte le forze politiche unite e compatte per la salvaguardia economica del territorio, per chi lo vive, per chi qui ha scelto di avere un futuro.
Le famiglie coinvolte sono le nostre famiglie: non possiamo ne dobbiamo permettere che i loro progetti e le loro speranze vadano in fumo”.
Innocente Asia Bibi, condannata a morte per impiccagione in Pakistan
“Arrestata nel 2009 solo perché cristiana, con l’accusa di blasfemia. Nel 2010 condannata a morte per impiccagione (pena capitale confermata nel 2015 dalla Corte Suprema del Pakistan). Il 31 ottobre scorso Asia Bibi è stata assolta grazie a un nuova sentenza dei supremi giudici pakistani, che ne hanno ordinato la scarcerazione immediata”.
Lo ha dichiarato oggi il capogruppo regionale Franco Senarega (Lega).
“Tuttavia – ha aggiunto Senarega – il Governo del Paese islamico, a seguito della violenza e delle proteste per strada dei fondamentalisti, ha nuovamente rinviato il caso alla Corte Suprema e risulta che le Autorità abbiano intenzione di impedirle di lasciare il Pakistan.
L’innocente Asia Bibi al momento non può essere libera di trovare rifugio all’estero e il suo avvocato, che è stato costretto a riparare in Europa, nei giorni scorsi ha riferito di avere subìto minacce di morte.
Pertanto, oggi in Consiglio regionale ho elaborato un ordine del giorno, condiviso e sottoscritto da tutti i colleghi capigruppo, che impegna la Giunta ad attivarsi nei confronti del governo italiano affinché si renda disponibile ad accogliere Asia Bibi e i suoi famigliari in Italia e, attraverso un’attività di mediazione da parte delle Istituzioni competenti, venga accompagnata in sicurezza fuori dai confini nazionali del Pakistan.
Il documento è stato approvato all’unanimità dall’Assemblea Legislativa della Liguria”.
Società e tifosi sotto shock a Chiavari. Si attende la reazione ufficiale del Presidente Gozzi Fine delle speranze. Il Tar del Lazio ha respinto l’istanza cautelare dell’Entella contro il ricorso presentato da Federcalcio e Lega B avverso la sentenza del Consiglio di Garanzia del CONI.
Morale della (brutta) favola, l’Entella giocherà in serie C. Il club ligure è rimasto fermo 50 giorni (!) mentre le squadre di serie B e serie C hanno già giocato 10 gare di campionato; i biancocelesti dovranno a questo punto giocare in Serie C e già domani inizierà il tour de force dei recuperi, con in campo a Chiavari i sardi dell’Arzachena. La Serie B, dunque, resta a 19 squadre.
C’era in effetti sentore di questo tipo di sentenza, tanto che ieri nelle pagine genovesi La Repubblica titolava in maniera sinistra “L’Entella attende il Tar, ma il presidente Gravina ha già deciso”, spiegando che “Tonino Gozzi, presidente dell’Entella, ha condotto sin qui una battaglia ferma e inutile per veder riconosciuto il diritto del suo club alla riammissione in B”, con il neo Presidente Gravina che, sempre ieri, aveva rilasciato una intervista dove diceva “Serie A ancora con 20 squadre, limiti alla Var ed Entella in C…”, anticipando la sentenza.
L’ordinanza del Tar, lunga e a tratti poco comprensibile per i non addetti ai lavori, in sostanza spiegava che “…in disparte ogni valutazione in ordine alle eccezioni di inammissibilità del ricorso, da effettuarsi nella più appropriata sede di merito, nell’esame dell’istanza cautelare proposta dalla ricorrente, deve assegnarsi preminenza, allo stato, all’interesse alla prosecuzione e al regolare svolgimento del campionato in corso, nel rispetto dell’orientamento espresso di recente dal Consiglio di Stato in più occasioni”. Come dire, l’Entella in B potrebbe anche essere riammessa, ma creerebbe problemi di calendario.
Ed inoltre, secondo il Tar “anche l’auspicata ammissione al campionato di Serie B in corso, a seguito della penalizzazione del Cesena, in attuazione della pronuncia del Collegio di Garanzia del Coni n. 60/2018, negata con i provvedimenti impugnati, non costituirebbe una conseguenza immediata e diretta dell’accoglimento dell’istanza della ricorrente, essendo rimessa in ogni caso alla Federazione la valutazione in ordine alle conseguenti determinazioni da assumere”.
Gravina, che in campagna elettorale sembrava a favore della sacrosanta riammissione in B dell’Entella, un paio di giorni fa aveva detto “Non appena avremmo a disposizione le decisioni del Tar ci sarà una riflessione politica. Bisognerà capire se in un momento così avanzato si potrà procedere a una modifica dei campionati. Ci sarà una seria riflessione politica”.
Bocche cucite, per ora in casa biancoceleste, ma la reazione del presidente Gozzi non tarderà ad arrivare.
Ha parlato ieri – e non sapeva ancora nulla della sentenza – invece il DG Matteo Matteazzi, che ha ricordato che “…nella riunione di fine agosto la Lega Pro si era espressa su un punto fondamentale, prendendo atto di quanto stava accadendo in serie B: da subito 7 Promozioni dalla C alla B, le 2 prime di ogni girone più una settima tra le terze classificate”.
Insomma, l’estate disastrosa del calcio italiano si chiude nel modo peggiore.
E nonostante il nuovo Presidente, la credibilità del calcio italiano finisce sotto i tacchi.
Franco Ricciardi
Franco Ricciardi
Franco Ricciardi è nato a Genova nel 1955. Giornalista iscritto all’Albo dal 1990, ha collaborato e collabora con le più importanti testate genovesi, Il Secolo XIX, Il Lavoro, La Repubblica, il Corriere Mercantile ed è stato tra i primissimi radiotelecronisti genovesi (Radio Liguria 1, Telecittà, Telegenova, Primo Canale.
Negli anni 80 fondò, come editore, il giornale “Noi Genoani”, che veniva distribuito allo Stadio”.
Alla luce della valutazione degli ultimi modelli previsionali e in base anche alla situazione sul territorio generata dai recenti eventi di forte maltempo, la Protezione civile regionale alle 17,30 di oggi ha diffuso una nuova allerta meteo gialla per temporali, emanata da Arpal.
L’allerta gialla riguarda tutte le zone (bacini piccoli e medi) della Liguria dalle 7 alle 18 di domani.
Ricordiamo la suddivisione in zone del territorio regionale.
A: Lungo la costa da Ventimiglia fino a Noli, l’intera provincia di Imperia, la valle del Centa
B: Lungo la costa da Spotorno a Camogli comprese, Val Polcevera e Alta Val Bisagno
C: Lungo la costa da Portofino fino al confine con la Toscana, tutta la provincia della Spezia, Valfontanabuona e Valle Sturla
D: Valle Stura ed entroterra savonese fino alla Val Bormida
E: Valle Scrivia, Val d’Aveto e Val Trebbia.
La situazione: dopo una giornata di relativa tregua (tra la notte e la mattinata deboli precipitazioni hanno interessato lo spezzino), arrivano nuove piogge sulla Liguria. Infatti, la presenza di un modesto minimo sul Golfo del Leone richiamerà correntiumide e instabili, che provocheranno piogge anche a carattere di rovescio o temporale forte. Le precipitazioni più intense sono attese nella parte centrale della regione; tuttavia non sono da escludere fenomeni forti anche nelle altre zone della Liguria.
Ecco, dunque, le previsioni meteo di Arpal.
Oggi: non sono attesi fenomeni di rilievo.
Domani: la presenza di un modesto minimo sul Golfo del Leone richiama correnti umide instabili associate a precipitazioni più persistenti sul settore centrale (BDE e parte occidentale di C), sparse altrove. Le precipitazioni potranno assumere carattere di rovescio o temporale con una bassa probabilità di fenomeni forti fino alla prima mattina; successivo aumento dell’instabilità con alta probabilità di fenomeni forti su tutta le regione già dalla mattinata.
Venerdì 9: una nuova onda depressionaria transita rapidamente sul Mediterraneo portando ancora piogge diffuse su gran parte della regione. Lo scenario attualmente prefigurato vede gli accumuli più significativi su ABD con la possibilità di fenomeni temporaleschi la cui entità sarà valutata nelle emissioni successive.
In caso di eventi intensi, durante l’allerta sarà pubblicato il monitoraggio sul sitowww.allertaliguria.gov.it, inviato anche tramite twitter (segui @ARPAL_rischiome).
“Troppi incidenti a escursionisti sul Monte di Portofino con conseguenti interventi di squadre di soccorso ed elicottero, che rappresentano un costo per la collettività. Pertanto, occorre portare avanti azioni di prevenzione, informazione e sensibilizzazione in particolare nei confronti di chi usufruisce dei sentieri a scopo turistico”.
Lo ha dichiarato il capogruppo regionale Franco Senarega (Lega).
“Oggi in Consiglio regionale, rispondendo a una mia interrogazione, l’assessore ai Parchi Stefano Mai ha riferito che i sentieri sono mantenuti e segnalati bene (incluse le indicazioni sulle difficoltà dei percorsi). Tuttavia, si continuerà a monitorare la situazione per migliorare la prevenzione sul territorio, uno dei più belli del mondo che deve essere visitato in piena sicurezza.
In tal senso, attualmente è anche allo studio l’applicazione sui cartelli informativi di un codice digitale ‘QR’ per localizzare più puntualmente e velocemente eventuali escursionisti in difficoltà.
I transiti sui sentieri del Monte di Portofino sono tra i 100 e i 130mila all’anno. Il percorso più soggetto a infortuni risulta quello delle Batterie verso San Fruttuoso di Camogli”.
Mareggiata ottobre 2018 Porto di Rapallo (foto d'archivio)
“Stamane il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità dal consiglio regionale l’ordine del giorno per far sì che i comuni liguri colpiti dalla recente ondata di maltempo possano trattenere la quota IMU riservata allo Stato, in modo da poter avviare misure urgenti per il rispristino e la messa in sicurezza. Un passaggio importante, in cui il presidente Toti e la giunta dovranno essere parte attiva. Così valuteremo la reale propensione di questo Governo a tutelare e potenziare le autonomie locali. La Lega, in particolare, ne ha fatto un punto programmatico sostanziale. Ora avrà la possibilità di dimostrarsi all’altezza della situazione, dando seguito alle istanze dei territori liguri messi in ginocchio dalle calamità naturali”.
Lo ha dichiarato oggi il capogruppo di Rete a Sinistra/Liberamente Liguria Gianni Pastorino.
L’altro ieri, dopo l’incontro a Rapallo e la successiva riunione in Prefettura a Genova il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti (Lega) si era detto favorevole a prendere in considerazione la proposta partita dal territorio e a portarla all’attenzione del prossimo Consiglio dei ministri.
“La possibilità per i Comuni liguri colpiti dal maltempo di trattenere la quota IMU riservata allo Stato – ha aggiunto il capogruppo di maggioranza Andrea Costa (Liguria Popolare) – è un provvedimento molto importante che assicurerebbe ai Comuni risorse immediate per far fronte ai numerosi danni. Una misura di buon senso per aiutare tante piccole realtà in maniera più efficace e meno onerosa per lo Stato”.
Giovanni De Paoli con ministro del Turismo e dell'Agricoltura Gian Marco Centinaio (Lega)
“Danni maltempo, non dimentichiamo le attività produttive sulla costa flagellata dalla violentissima mareggiata dei giorni scorsi. Alla Spezia i miticoltori hanno subìto ingenti danni e per le imprese locali è stato un disastro”.
Lo ha dichiarato il consigliere regionale Giovanni De Paoli (Lega).
“Pertanto, oggi in Consiglio regionale, quale rappresentante della Lega del territorio spezzino, ho sottoscritto l’ordine del giorno che impegna la Giunta ad attivarsi presso il Governo per sapere quali iniziative intenda assumere per sostenere una realtà lavorativa così importante come quella della miticoltura per la nostra provincia.
Inoltre, abbiamo impegnato la Giunta a valutare la possibilità di mettere in campo un’iniziativa economica diretta anche da parte di Regione Liguria a sostegno dell’attività ittica della provincia spezzina”.
IMU, una tassa che tutti dovremmo pagare allo Stato italiano
Cinque miliardi di euro non sono stati versati dalla Chiesa cattolica nelle casse dello Stato italiano. L’entità del danno erariale subito dall’Italia e quantificato dalla Corte di Giustizia dell’Unione Europea chiede al Vaticano di pronunciarsi sull’obbligo di pagare l’ICI sugli immobili di sua proprietà e presenti su tutto il territorio italiano.
Secondo l’alta Corte europea, quindi, lo Stato italiano deve ora recuperare l’Ici non pagata dalla Chiesa. Non è la prima volta, ma si pensa non sia l’ultima, che la Corte di Giustizia europea affronta questa complessa questione. La sentenza odierna annulla la decisione della Commissione del 2012 e la sentenza del Tribunale Ue del 2016 che avevano stabilito “l’impossibilità di recupero dell’aiuto”.
«La Corte Ue – si legge dalle agenzie stampa Eu – annulla la sentenza del Tribunale nella parte in cui esso ha convalidato la decisione della Commissione di non ordinare il recupero dell’aiuto illegale concesso con l’esenzione dall’Ici e annulla, di conseguenza, la decisione della Commissione». Strano che la chiesa cattolica non voglia pagare le tasse, rispettando così, le leggi dello Stato italiano. Il Vaticano possiede nel mondo un milione di immobili per un valore di circa duemila miliardi.
Come riportano vari dossier e inchieste fatte da quotidiani e settimanali inglesi e anche in versione ridotta italiani, dimostrano questa enorme ricchezza, divisa tra chiese, sedi parrocchiali, ospizi, orfanotrofi, pii alberghi per turisti e pellegrini, terreni e abitazioni date in locazione. Questi beni immobili circa il 70 per cento si troverebbero all’estero e il 30 per cento in Italia.
Soprattutto a Roma, ovviamente e in Lombardia e Veneto. Se si vanno a leggere le stime del Gruppo Re, che da sempre fornisce consulenze al Vaticano sul tema, il 20 per cento del patrimonio immobiliare italiano è tutt’oggi proprietà della chiesa: si tratta di 115 mila fabbricati. Un “tesoro” continuamente alimentato da investimenti e donazioni di privati cittadini.
Solo nella Capitale si calcola che “ogni anno vengono registrati dagli 8 ai 10mila testamenti a favore del clero”. Per doveroso rispetto ai tantissimi fedeli e volontari che si impegnano e spendono tempo e quattrini propri per aiutare la povera gente non continuiamo ad elencare le ricchezze del Vaticano, il più piccolo stato sovrano del mondo sia per popolazione sia per estensione territoriale. ABov