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La ricetta di Slow Fish per i nostri mari

Slow Fish lancia la ricetta per il futuro dei nostri mari: pescare meno e meglio, coltivare alghe e più molluschi

“È sempre più evidente che, affinché i mari continuino a essere riserve di cibo, dobbiamo decisamente cambiare le nostre abitudini: pescare meno e meglio, coltivare alghe e più molluschi. Insomma, un vero salto culturale in cui Slow Food deve assumere un importante ruolo guida coinvolgendo pescatori e allevatori, cuochi e consumatori”. A parlare è Massimo Bernacchini, esponente del Comitato esecutivo di Slow Food Italia che sintetizza così quattro giorni di lavori dei delegati internazionali della rete di Slow Fish e del Comitato scientifico, che si sono confrontati a partire dal tema centrale di questa nona edizione, Il mare: bene comune.

“Per riuscire ad affrontare in modo sostenibile l’aumento della popolazione mondiale mantenendo un mare ancora ricco – spiega il Comitato scientifico di Slow Fish – dobbiamo puntare alla parte inferiore della catena alimentare, evitando quindi i pesci che si trovano all’apice, come tonno o pesce spada, che tra l’altro contengono un’elevata quantità di contaminanti persistenti, a favore di bivalvi, crostacei, plancton e alghe, potenzialmente molto abbondanti”.

La manifestazione organizzata da Slow Food e Regione Liguria che si conclude oggi, ha riunito a Genova pescatori, trasformatori, esperti e aziende che hanno raccontato le loro storie, e soprattutto hanno condiviso le loro buone pratiche, rafforzando ancora di più quella rete internazionale che ha fatto incontrare più di 100 delegati da oltre 20 Paesi.

“Solo così riusciremo a preservare le risorse per le future generazioni e salvare davvero il nostro mare. Fondamentale anche ridurre la pesca di pesce azzurro utilizzato per produrre i mangimi necessari per l’acquacoltura: è molto meglio imparare a mangiarlo e prepararlo recuperando le specie e le ricette che conoscevano così bene i nostri nonni!”.

Quattro giorni di lavoro hanno permesso ai delegati di riscoprire l’importanza della condivisione e il senso di comunità che li unisce, indipendentemente dalla latitudine da cui provengono. È emerso come dato fondamentale quanto sia importante lavorare affinché le istituzioni e i governi valorizzino il mestiere del pescatore e si aprano a una cogestione delle risorse marine. Per la prima volta il confronto è stato aperto anche ad apicoltori e produttori di altre filiere, che lottano ogni giorno contro gli stessi problemi.

Slow Fish 2019 è stato anche il palcoscenico per l’Assemblea della rete italiana della Chiocciola. Oltre 200 attivisti da tutto lo Stivale hanno dibattuto del futuro di Slow Food e hanno approfondito i temi della manifestazione: oggi chiude l’evento e da domani continua l’impegno con la campagna permanente Slow Fish dedicata al mare e alle comunità ad esso legate.

Meteo | Avviso Arpal per venti di burrasca prolungato a lunedì

Avviso meteo per vento di burrasca forte (foto d'archivio)

Il Centro Meteo Arpal Liguria ha prolungato dalla mezzanotte di oggi fino a domani l’avviso per vento di burrasca forte settentrionale diramato ieri. Nelle ultime ore, spiega Arpal in una nota, gli anemometri della rete

Omirl hanno registrato raffiche significative fino a 144 km/h alle 11.00 a Casoni di Suvero (La Spezia), 131.0 km/h alle 6.20 a Monte Pennello (Genova), 120 km/h alle 11.00 al Lago di Giacopiane (Genova), 99.7 km/h alle 8.10 al porto di Arenzano (Genova), 97.2 km/h alle 8.10 a Fontana Fresca (Sori, Genova).

I venti settentrionali, anche di burrasca o burrasca forte , continueranno a soffiare nelle prossime ore, con possibili locali raffiche superiori ai 100/120 km/h. Una situazione che proseguirà domani sempre con possibili locali raffiche fino a 90/100 km/h.

Una progressiva attenuazione è prevista da metà giornata.

Samp-Empoli 1-2, vincono le motivazioni al Ferraris

Lecce, per tifosi blucerchiati solo accesso con SampCard
Tifosi della Sampdoria (immagine di repertorio)

Le motivazioni nel calcio contano eccome e al Ferraris l’Empoli domina la Samp vincendo 0-2 e riaprendo i discorsi per la salvezza.

Primo tempi equilibrato al Ferraris con le difese che ben controllano anche se i toscani sono molto più in palla.

Nella ripresa però la partita si sblocca con Diego Farias all’11 che insacca per il vantaggio ospite.

Sterile la reazione blucerchiata con i toscani i che continuano nella pressione e trovano il raddoppio con Di Lorenzo alla mezz’ora della ripresa. In zona Cesarini il rigore di Quagliarella ininfluente per il risultato ma utile per la classifica cannonieri.

Non succede più nulla e l’Empoli vince a Marassi.

fc

 

Sampdoria-Empoli 0-1: tabellino
MARCATORI: s.t. 11′ Farias, 30′ Di Lorenzo, Quagliarella (rig)

SAMPDORIA (4-3-1-2): Audero; Sala, Ferrari, Tonelli, Murru; Praet, Ekdal (dal 27′ s.t. Vieira), Jankto; Caprari (dal 27′ s.t. Sau); Gabbiadini, Quagliarella. A disposizione: Rafael, Belec, Saponara, Ramirez, Linetty, Tavares, Bereszynski. Allenatore: Giampaolo.

EMPOLI (3-5-2): Dragowski; Veseli, Silvestre, Dell’Orco; Di Lorenzo, Traorè, Bennancer, Krunic, Pajac; Caputo, Farias. A disposizione: Provedel, Perucchini, Brighi, Acquah, Pasqual, Capezzi, Rasmussen, Oberlin, Nikolaou, Ucan. Allenatore: Andreazzoli.

ARBITRO: Doveri di Roma 1. Assistenti: Alassio di Imperia e Fiorito di Salerno. Quarto ufficiale: Di Martino di Teramo. VAR: Chiffi di Padova. AVAR: Tonolini di Milano.

NOTE: ammoniti al 17′ p.t. Di Lorenzo e al 30′ p.t. Ekdal; recupero 1′ p.t.

Genoa, sabato ore 18 la salvezza passerà da Marassi

Genoa (foto d'archivio)

Ultimo appuntamento stagionale a Marassi dove il Grifone in questo campionato ha collezionato sin qui sei vittorie e sette pareggi, per un totale di venticinque punti in classifica. Un bilancio tutt’altro che disprezzabile. Di fronte il Cagliari di mister Maran (sabato, ore 18), vittorioso in questa stagione in due match esterni: a Bergamo e Verona. I precedenti al Ferraris descrivono una buona tradizione per il Genoa, come per gli avversari del resto a campi invertiti. Nell’ultimo precedente casalingo la spuntò il Grifone 2-1 con gol di Lapadula e Medeiros al fotofinish. Si giocò il recupero della gara che era stata rinviata a causa della tragica scomparsa di Astori ex capitano del Cagliari. Una perdita che nel capoluogo sardo, come a Firenze e in tutto il popolo del calcio, ha lasciato un grande vuoto.

Slow Fish 2019 | Il Mare: Bene Comune, ultimo giorno

Slow Fish 2019 | Il Mare: Bene Comune - Ultimo giorno

Slow Fish è l’evento organizzato da Slow Food e Regione Liguria con il patrocinio del Comune di Genova e del Ministero dell’Ambiente e delle Tutela del Territorio e del Mare, il sostegno della Camera di Commercio di Genova e la partecipazione del Ministero delle Politiche Agricole alimentari, forestali e del turismo.

Slow Fish 2019 | Il Mare: Bene Comune – Ultimo giorno

Oggi è l’ultimo giorno per tuffarsi nel “mare nostrum” che si potrà respirare a pieni polmoni nell’area tra il Porto Antico e Piazza Caricamento a Genova.

Tutta la manifestazione racconta i sapori e le tradizioni delle regioni italiane; un dialogo continuo tra terra e mare dove il peso dell’uomo si fa sentire, nel bene e nel male. Ed è proprio in questo senso che le Regioni presenti a Slow Fish in questa edizione del 2019 ci raccontano, con grande consapevolezza, i loro progetti di tutela e promozione dei loro borghi marinari, dei loro prodotti e delle loro tradizioni.

E’ un vero e proprio viaggio virtuale che passa dalla Toscana e arriva fino alla Puglia, per toccare la Calabria e scendere fino alla Sicilia, risalire dalle Marche e arrivare fino a noi, la nostra amata Liguria.

La Toscana ci parla delle isole del suo Arcipelago; oggi il ristorante Porto di Mare ci invita ad assaporare il “Re” della cucina livornese: il cacciucco, cucinato dalla cuoca Olimpia Nocera.

Slow Fish 2019. La Campania

La Campania ci cattura attraverso il tema della legalità (taglia minime e contrasto alla pesca dei datteri di mare); la lotta al caporalato in mare, la contaminazione di culture gastronomiche di cui il Mediterraneo gode oggi.

E’ una scoperta di nuovi gusti, una condivisione di parole e assaggi attraverso la filosofia, la politica, l’archeologia, la storia; il tutto attraverso il cibo di qualità.

La Campania punta sulla promozione dell’attività di pesca costiera e lo fa creando banchine dedicate alla vendita diretta di pesce appena sbarcato.

La Puglia ci regala un itinerario esperienziale alla scoperta di Aree marine protette e Parchi terrestri e lo fa attraverso il racconto dei suoi pescatori e dei suoi agricoltori. Storie antiche e moderne che parlano di biodiversità; un amore intenso per la propria terra che si traduce in appuntamenti gastronomici, focus su pesce crudo, cozza tarantina e un tuffo nelle Tremiti.

Slow Fish 2019 | Il Mare: Bene Comune – Ultimo giorno. Calabria

La Calabria offre tavoli tematici che vogliono farci riflettere sulle nostre abitudini alimentari; la biodiversità a tavola narrata da chef e pescatori del luogo. La Sicilia pone l’attenzione sul ruolo dei pescatori e sulla tutela dell’ambiente. L’obiettivo è chiaro: promuovere e valorizzare prodotti di qualità che siano capaci di esprimere cultura e territorio. Il tutto attraverso l’utilizzo di sistemi produttivi sostenibili dal punto di vista ecologico, ambientale e socioeconomico.

La Liguria, casa nostra, che si offre ai visitatori nella sua duplice veste di terra e di mare. Raccontare il pescato ligure, ma anche gli orti genovesi.

Slow Fish, il bar à huitres

A Slow Fish anche un angolo di Francia per far sognare i palati più esigenti: l’Oyster bar, il Bar à Huitres, che offre squisite ostriche naturali accompagnate da ottimo Chardonnay; da non perdere, in compagnia di qualcuno di speciale.

Slow Fish 2019. Le Marche

A Slow Fish il mare diventa davvero protagonista. E’ una ricchezza e in quanto tale dobbiamo averne cura e tutelarlo nel migliore dei modi. Dobbiamo riflettere sulle isole di plastica, perché la presenza di microplastiche nei cibi è un problema concreto e non un allarme ingiustificato. Il 95% della plastica si trova sui fondali marini e solo il restante 5% galleggia in superficie. Noi tutti possiamo fare qualcosa: pescatori, consumatori, chef, aziende produttrici. Ci sono alternative, occorrono cambi di rotta, educazione civica, educazione alimentare che deve toccare ciascuno di noi. I pescatori devono essere i primi a rispettare il mare e i suoi abitanti; il Presidio della tonnarella di Camogli ce ne dà un esempio illuminante.

Slow Fish 2019 | Il Mare: Bene Comune – Ultimo giorno

Tra gli appuntamenti di oggi domenica 12 maggio si potrà scegliere fra un’ampia gamma; ecco alcune delle proposte consultabili visitando il sito:  https://slowfish.slowfood.it

Slow Fish 2019 | Il Mare: Bene Comune – Ultimo giorno

La Regione Toscana e il suo impegno per la tutela del mare e delle risorse ittiche, il tradizionale Eat-in,  pranzo in cui ciascuno porta un piatto da condividere in una grande festa contro lo spreco alimentare, il social coking – social eating della Regione Campania, i prodotti artigianali di Liguria: mix di cultura, storia e tradizione, il Sigaro Toscano 1492 e Cognac, Calvados e Bas armagnac: laboratorio con degustazione, Quality Beer Academy Crafts’Revolution con degustazione, La Scapece della regione Puglia, il tour delle botteghe storiche di Genova, la tavola dei Maja: tacos di pesce e milpa, Il pesce va in città: tendenze, abitudini e buone pratiche di acquisto, incontro con Aqua: allevamento in mare aperto di orate e branzini, cuore di pesce: showcooking di baccalà e acciuga…un panino da capogiro, l’importanza di chiamarsi DOP: degustazione del basilico genovese e dell’olio della Riviera Ligure DOP, la marocca di Casola: incontro tra Liguria e Lunigiana, Il mondo della pesca fra tradizione e innovazione in Liguria, Rosa Rosae: la rosa in cosmetica, in farmacopea e in cucina, Regione Puglia e le pesca sostenibile, le aree protette e cena con i pescatori della marineria. (foto: Sabrina Malatesta). Sabrina Malatesta

Sergio Giusto fermato dalla pioggia a Precenicco

La Cattedrale di Aquileia

UDINE. 12 MAG. Ancora una volta i capricci del tempo hanno fermato il cammino italiano del pellegrino Sergio Giusto. Oggi una pioggia insistente, che rende impossibile e pericoloso proseguire la via verso la Liguria, costringe così l’ambasciatore ingauno a sostare. Si trova a Precenicco, un comune di 1.500 abitanti sul fiume Stella, noto soprattutto agli appassionati delle due e quattro ruote per il suo Circuito automobilistico internazionale,

Ieri Sergio ha compiuto la XXIVesima tappa da Aquileia a Precenicco, percorrendo in Friuli Venezia Giulia una trentina di chilometri, in provincia di Udine, sul Cammino di San Martino.
Il giorno precedente ad Aquileia Giusto ha fatto tante cose: ha visitato la Cattedrale ed i siti di valore archeologico. Ha incontrato una delegazione delle autorità religiose della Diocesi, ha seguito una conferenza di Padre Eugenio Aliata, restauratore dei Sacri Teli del Santo Sepolcro in Gerusalemme ed è stato anche il protagonista di un bel servizio televisivo mandato in onda da Tele Friuli.

Come ambasciatore delle scuole ingaune ha anche incontrando Tullia Trimarchi, Dirigente dell’Istituto Comprensivo Don Milani di Aquileia. Durante l’incontro c’è stato un collegamento in videoconferenza con Mariarosa Villa dell’Istituto Comprensivo 2 di Albenga, con gli auspici e gli intenti di future collaborazioni. Riccardo Badino (Fondazione Oddi, ed ex dirigente scolastico) ha espresso soddisfazione per gli importanti contatti attivati da Sergio con le scuole ungheresi, croate, slovene ed italiane che fin qui incontrato ed ha ringraziato la Direttrice Generale del MIUR per il Friuli Venezia Giulia Patrizia Pavatti ed il Provveditore, Dino Castiglioni.

Sergio è stato molto colpito dall’ incontro con Padre Aliata: “Quella di Padre Aliata- ci ha detto Sergio- curatore del restauro dei Sacri Teli del Santo Sepolcro è stato davvero un momento importante del mio pellegrinaggio. Non solo per quello che ha detto, ma anche perchè questo incontro è stato ospitato in un luogo affascinante: l’Ospitale di San Giovanni, uno degli ultimi veri “spitali” dei pellegrini, particolarmente numerosi quelli provenienti dalla Polonia. Un incontro di grande profondità che mi ha dato tanta carica ed un motivo in più per lavorare con passione al sentiero di San Martino, in chiave di fede e in chiave turistica. Per questo oggi mi occuperò anche di studiare approfonditamente le mappe. Mi sono reso conto che da Aquileia a Precenicco ho camminato per una trentina di chilometri, sempre fra boschi e pascoli, ma ahime su asfalto. Mi sono perciò reso conto che così non va bene. Tracciare un vero sentiero, di fascino e rispetto per il pellegrino, richiede anche necessari passaggi più naturali. E’ perciò necessario che mi metta a cercare altre strade, ancora oggi percorribili, o sentieri, mulattiere o via antiche”.
CLAUDIO ALMANZI

Supercoppa C: Entella-Pordenone 0-0, pari al Comunale

La prima partita di Supercoppa di Serie C alla fine è stata sovrastata dall’ entusiasmo scatenatosi alla fine intorno all’ Entella premiata dal Presidente della Lega Pro Ghirelli e dal Segretario Paolucci. La coppa è arrivata nelle mani di Capitan Nizzetto e quindi in quelle solide del Presidente Gozzi che alzandola ha scaldato il Comunale dopo una serata quasi invernale. Poco peso alla partita come si diceva ed anche poco pubblico al Comunale dopo la sbornia di emozioni vissuta sabato scorso. Circa 1500 i presenti in una serata che pareva più novembrina che di metà maggio.

Boscaglia considerate le assenze tra acciacchi e squalifiche ha dato spazio a quei giocatori che negli ultimi mesi hanno avuto il minutaggio inferiore. Il giusto premio a chi comunque ha dato il proprio apporto all’ interno di un gruppo del quale abbiamo più volte narrato la compattezza e la coesione di intenti senza troppi personalismi, ponendo sempre avanti a tutto il risultato finale della squadra. La partita è scivolata via priva di vere e proprie emozioni con due squadre schierate a specchio ben attente a non scoprirsi e timide nel momento di attaccare tanto che i portieri non hanno avuto una serata di grandi interventi. Un paio di tentativi nel primo tempo ed altrettanti nella ripresa con in mezzo un paio di gol annullati quasi senza protestare.

Nel corso del primo tempo protagonista anche una copiosa grandinata della quale hanno fatto le spese soprattutto i coraggiosi tifosi della Sud rimasti ugualmente e stoicamente al proprio posto nonostante il martellamento dei chicchi di ghiaccio. Anche stasera non è mancato l’ appoggio dei tifosi ai propri giocatori rinsaldando ancora una volta il rapporto ricucito in fretta dopo Piacenza che finalmente pare sbocciato in qualcosa di reciprocamente gratificante. Del finale abbiamo gia detto la coppa alzata al cielo ripaga questa società di tutti i bocconi amari masticati e inghiottiti,

il senso di rivincità è ben presente in ognuno dei protagonisti dentro e fuori dal campo. Questo ritrovato senso di appartenenza e la presa di coscienza che anche stavolta la serie B per Chiavari rappresenta qualcosa di incredibile sono i due pilastri dai quali ripartire per pianificare una stagione che dovrà rappresentare un approccio nuovo ma assolutamente consapevole al torneo cadetto nel quale tutti ci auguriamo di rivedere le maglie biancocelesti protagoniste.

Pallanuoto, A1M: Bogliasco ancora vivo, Quinto corsaro

Locatelli Genova

Sabato 11 maggio si è giocata la venticinquesima e penultima giornata della serie A1 maschile.

In testa alla regular season sempre l’AN Brescia che supera 11-7 fuori casa la Pallanuoto Trieste. Lo strappo decisivo dei lombardi nel terzo e quarto parziale con le reti di Rizzo, Muslim e la doppietta di Figlioli che fissano il 10-4 che indirizza definitivamente l’incontro.
Nove giocatori di movimento a segno, dieci azioni su quattordici in superiorità numerica trasformate e nove su dieci con l’uomo in meno annullate per la Pro Recco che domina 19-1 la CC Ortigia.
Terza nella regular season si conferma la Sport Management che supera 14-8 il Circolo Nautico Posillipo. I mastini si portano subito sul 4-0 ma i rossoverdi rientrano fino al 4-3 di Massimo Di Martire. In seguito il decisivo break dei padroni di casa con i gol in sequenza di Dolce, la tripletta di Luongo e le doppiette di Alesiani e Drasovic per il determinante 12-3.
Mette in ghiaccio la salvezza e sogna la final six la Lazio Nuoto che batte 5-4 Savona nello scontro diretto. Decide un gol di Leporale a due minuti e quindici dalla conclusione, un match che i bianconcelesti hanno avuto per lunghi tratti in pugno (avanti 3-0, 3-1 e 4-2) fino al 4-4 di Milakovic.
Pesante successo esterno, che vale la certezza della permanenza in A1, della Genova Quinto Iren che supera la Nuoto Catania. Liguri che partono forte fin da subito portandosi sul 4-0 in avvio della seconda frazione. Nonostante una partenza al rallentatore, i siciliani riescono quasi ad agganciare gli avversari nell’ultimo periodo grazie alle reti di Torrisi, autore di una quaterna, e Lucas (8-6), ma Vavic sigla il definitivo 9-6. Nuoto Catania che nell’ultima giornata affronterà, in un vero e spareggio per evitare la retrocessione diretta, la Bogliasco Bene che a sorpresa passa 5-4 in casa della Roma Nuoto. Giallorossi avanti 4-3 fino al settimo minuto del terzo periodo; in seguito l’orgoglio dei bogliaschini che ribaltano il punteggio con Puccio e Monari.
Salvezza raggiunta per la Canottieri Napoli, anche grazie alla sconfitta del Catania, che batte 12-5 la RN Florentia. Il poker di Vukicevic e la terna di Del Basso trascinano i campani, che a metà gara sono già sul 5-2. Mai veremante in partita i gigliati.

A1 maschile

17^ giornata – sabato 11 maggio

Lazio Nuoto-RN Savona 5-4
Sport Management-Circolo Nautico Posillipo 14-8
Pro Recco-CC Ortigia 19-1
Nuoto Catania-Iren Genova Quinto 6-9
Roma Nuoto-Bogliasco Bene 4-5
Pallanuoto Trieste-AN Brescia 7-11
Canottieri Napoli-RN Florentia 12-5

Pallanuoto F: Rapallo ko in semifinale Scudetto

Pallanuoto

Inedito finale. Sarà la Sis Roma, per la prima volta nella storia, ad affrontare le diciannove volte campionesse d’Italia dell’Ekipe Orizzonte domenica alle 15.30 (diretta Rai Sport + HD) per il trentacinquesimo scudetto della storia. Catania, già vincitrice della Coppa Len, gioca in casa, alla piscina Plaia, gremita da oltre 800 spettatori, e cerca il titolo della seconda stella che manca dal 2011. Per la Roma una finale tutta da scoprire dopo che la stagione si è già colorata di giallorosso con la Coppa Italia vinta lo scorso gennaio per 6-5 sul Rapallo. Il bilancio stagionale in regular season è in parità: ad Ostia fu 7-6 Ekipe Orizzonte, mentre a Nesima 6-4 Sis Roma. Sarà una finale speciale per le romane Tania Di Mario e Martina Miceli, rispettivamente presidente e allenatore dell’Ekipe Orizzonte.

PRIMA SEMIFINALE. L’Ekipe batte le quattro volte campionesse d’Italia della Plebiscito Padova per 8-6 con triplette di Marletta e Garibotti nel remake della finale dello scorso anno persa 10-9 ai rigori. L’Ekipe merita la finale scudetto piazzando un break di 3-0 per il 5-3, poi 6-4, e con l’allungo decisivo nel finale dopo il recupero sul 6-6 delle venete.

Ekipe Orizzonte-Plebiscito Padova 8-6
Ekipe Orizzonte: Gorlero, Ioannou, Garibotti 3, Bianconi 1, Aiello, Spampinato, Palmieri 1, Marletta 3, Van Der Sloot, Koolhaas, Riccioli, Santapaola, Condorelli. All. Miceli.
Plebiscito Padova: Teani, Barzon 1 (rig.), Savioli 1, Gottardo, Queirolo, Casson, Millo 1, Dario, Grab 3, Ranalli, Meggiato, Armit, Casson. All. Posterivo.
Arbitri: Peris (Cro) e Castagnola.
Note: parziali 0-1, 3-2, 2-0, 3-3. Uscite per limite di falli Aiello (E) a 2’50 e Savioli (P) a 7’02 del quarto tempo. Superiorità numeriche: Ekipe Orizzonte 6/9, Plebiscito Padova 3/8 + un rigore. Ammonito il tecnico Posterivo (P) a 0’49 del quarto tempo. Spettatori 800 circa.

Commento. Padova fallisce la prima superiorità numerica dell’incontro, poi passa con Savioli dal perimetro dopo 2’20. La difesa dell’Ekipe salva anche il secondo uomo in meno, ma la squadra non finalizza la manovra offensiva, tra cui la prima superiorità numerica. In apertura di secondo parziale l’Ekipe non sfrutta la seconda opportunità in più, ma continua a spingere e, dopo un walzer di controfughe, trasforma due superiorità consecutive con Bianconi (2’48) e Garibotti (3’25). La Plebiscito replica immediatamente due volte con la statunitense Grab che sblocca la percentuale in superiorità per il 2-2 (3’39) e il sorpasso (5’17, 2/5). L’Ekipe resta incollata e pareggia a -16″ dal cambio campo con un’entrata di Marletta, assistita di spalle da Bianconi, per il 3-3 e primo gol in parità delle siciliane.
In apertura di terzo parziale Garibotti (1’21) e Marletta (2’50) spingono Catania sul +2 (5-3, 4/7), trasformando due superiorità numeriche dopo che una palomba di Savioli si era spenta sul palo interno a portiere battuto. Padova invece non ottimizza due occasioni in più (2/7), non trova appoggi al centro, resta ingabbiata dalla difesa dell’Ekipe che protegge il break di 3-0.
Dopo 11’32 torna in gol la Plebiscito, ancora con Grab che accorcia in superiorità (3/8), ma un minuto più tardi risponde Palmieri con una girata dal centro (6-4). Barzon tiene in scia Padova a 2’50 con un rigore che esclude dalla partita Aiello per limite di falli e a 4’53 pareggia Millo, servita in entrata da Queirolo. L’Ekipe reagisce subito e Marletta trasforma la quinta superiorità su otto per il 7-6 a 5’36. A 58 secondi dalla sirena Catania gioca la nona azione in più e sferra il colpo del ko con Garibotti: 8-6 a -34″. Lascia il trono la Plebiscito Padova, che la scorsa stagione aveva vinto il quarto scudetto consecutivo battendo in finale proprio l’Ekipe ai tiri di rigore.

SECONDA SEMIFINALE. Partita in bilico per tre tempi con le giallorosse per quindici minuti sotto nel punteggio (4-3). Poi nel quarto tempo l’allungo finale col break piazzato dalla canadese Fournier e dalla brasiliana naturalizzata Chiappini (doppietta) che su rigore mette il sigillo nella semfinale (7-5) che era la rivincita della finale di coppa Italia vinta dalle giallorosse.

SIS Roma-Rapallo 7-5
SIS Roma: Sparano, Tabani, Galardi, Tori, Motta, Tankeeva 2, Picozzi 1, Sinigaglia, Nardini, Di Claudio, Chiappini 2 (1 rig.), Fournier 2, Brandimarte. All. Capanna.
Rapallo: Lavi, Zanetta, Viacava, Avegno 1, Marcialis Gagliardi, Co’, D’amico, Emmolo, Zimmerman, Genee 2, Cocchiere 1, Risso. All. Antonucci.
Arbitri: Pascucci e Calabrò.
Note: parziali 2-2, 2-2, 1-1, 2-0. Ammonizione alla Sis Roma a 1’55” del secondo tempo. Ammoniti i tecnici Antonucci (Ra) a 2’46” del secondo tempo e Capanna (Ro) nell’intervallo tra il terzo e il quarto tempo. Uscita per limite di falli D’Amico (R) a 2’26 del terzo tempo. Superiorità numeriche: Sis Roma 5/10 + un rigore, Rapallo 1/4. Spettatori 500 circa.

Commento. Alla seconda superiorità numerica passa la Roma. Motta serve Tankeeva dopo un bel giro palla che fulmina Lavi. Tabani spreca sola soletta in controfuga e arriva immediato il pareggio di Avegno, brava ad insaccare in transizione (1-1). Non c’è respiro perchè Viacava commette fallo grave e stavolta è la canadese Fournier a metter dentro dal lato per il 2-1. Picozzi spreca il quarto extraman e dall’altra parte Marcialis in controfuga, ben assistita da Emmolo, punisce Sparano per il nuovo pareggio ligure che chiude il tempo (2-2).
Difese bloccate, ma Roma è più fallosa in attacco e concede la prima controfuga dopo un controfallo (simulazione alla squadra) che Genee trasforma aiutata dal rimbalzo sul palo che beffa Sparano (2-3). Pareggio immediato delle giallorosse, che sfruttano il quinto extraplayer con Picozzi servita al centro (3-3). Poi Rapallo prende le prime due superiorità (falli gravi di Chiappini e Fournier) e Genee dal centro mette dentro il tap-in del nuovo vantaggio (4-3). Marcialis commete fallo grave su Tankeeva e la russa pareggia a sua modo, girando dai due metri sul palo opposto il 4-4 che porta al cambio campo.
Chiappini la sblocca con una soluzione personale dal perimetro e le giallorosse rimettono la testa avanti dopo 15 minuti (5-4). La zona di Roma lascia libera Zimmerman che serve bene al centro Cocchiere: per il centroboa ligure è un gioco da ragazzi la sciarpata del nuovo pareggio (5-5). Scintille in acqua tra Galardi e Zimmerman che vengono espulse per reciproche scorrettezze. Poi Cocchiere trova ancora la girata, ma stavolta Sparano riesce a salvare.
Fournier sblocca il punteggio in apertura con un bel diagonale in extraman (5/9) e rimette davanti la prua giallorossa dopo 30″. Motta è pescata sul secondo fallo grave, ma Avegno spreca la quarta superiorità. Zimmerman commette fallo da rigore su Chiappini e l’italobrasiliana trasforma per il primo doppio vantaggio della Roma a 2’47. Sparano si supera due volte su Cocchiere così il tempo trascorre fino alla fine per la prima finale della storia giallorossa.

QUINTO POSTO ALLA KALLY MILANO
La Kally Milano, dopo aver fatto soffrire il Rapallo, si piazza al quinto posto battendo la RN Florentia per 8-6 con triplette di Apilongo e Kuzina. Ultima partita di Lucia Giannetti, 34enne di Bagno Ripoli e bandiera della squadra toscana.

Kally Milano-RN Florentia 8-6
Kally Milano: Imperatrice, Apilongo 3, Crudele, Gitto, A. Repetto, Fisco, Kuzina 3, Amoretti, Gragnolati, Vukovic 2, Murer, L. Repetto, Tamborrino. All. Binchi.
RN Florentia: Banchelli, Mandelli, Rorandelli 1, Cordovani, Mckelvey, Crevier 2, Sorbi, Francini, Giachi 1, Giannetti, Marioni, Cotti 2, Perego. All. Sellaroli.
Arbitri: Ferrari e Nicolosi.
Note: parziali 3-2, 2-0, 1-3, 2-1. Uscite per limite di falli McKelvey (F) a 4’26 e Francini (F) a 5’55 del quarto tempo. Superiorità numeriche: Kally Milano 2/11, RN Florentia 4/9. Spettatori 200 circa.

Lecce-Spezia, Marino: Raggiunto obiettivo play off

Marino

Al termine della sfida del “Via del Mare”, il tecnico aquilotto Pasquale Marino parla così del match odierno e del raggiungimento dei playoff promozione.

“La squadra oggi ha provato fino alla fine a rimediare al doppio svantaggio subito nel primo tempo, cercando di ottenere un risultato positivo per migliorare la posizione playoff ed affrontare il primo turno davanti al proprio pubblico.

E’ stata un’annata importante e chiusa meritatamente con il raggiungimento dei playoff, risultato che non deve essere un punto di arrivo, bensì un punto di partenza.

Raggiunto il nostro obiettivo, da domani dovremo iniziare a pensare alla sfida playoff, cercando di ricaricare le energie sia fisiche che mentali, in modo da affrontare nel miglior modo possibile l’importante sfida che ci attende”