Home Blog Pagina 6638

Salvini: non è possibile che ogni volta che scendono in piazza i centri sociali ci siano violenze

Ministro Salvini: poliziotti e carabinieri perennemente aggrediti dai violenti

“Ho sentito il questore di Genova. Non è possibile che ogni volta che scendono in piazza i centri sociali ci siano violenze”.

Lo ha dichiarato oggi il ministro dell’Interno Matteo Salvini, commentando gli scontri di ieri pomeriggio in  centro città a Genova causati dai violenti Antifa.

“Stiamo studiando qualcosa – ha aggiunto – per evitare questi fatti.

Non è possibile che ci siano poliziotti e carabinieri perennemente aggrediti e gente che va in giro con i caschi, con le spranghe, con gli spray, con i bastoni, a volto coperto”.

 

Rientrato l’allarme bomba alla casa comunale di piazza Dante

Biscione, messi in sicurezza ordigni bellici trovati in un appartamento
Polizia reparto Artificieri (foto d'archivio)

Questa mattina c’è stato un allarme bomba presso la casa comunale di piazza Dante a Genova.

Sul posto gli artificieri della polizia di stato.

La busta era genericamente al Comune e, come da protocollo, prevede l’apertura.

La busta, una volta aperta conteneva due pacchetti sospetti ed è così scattato l’allarme.

All’interno non era presente alcun messaggio.

Una volta messi in sicurezza e controllati i pacchetti, l’allarme bomba è rientrato.

Antifa, Bucci: Genova non ha bisogno di manifestanti violenti, intollerabile attaccare polizia

Bucci: Genova non ha bisogno di manifestanti violenti

“Genova non ha bisogno di manifestanti violenti, incivili e strumentalizzatori, di qualunque parte politica essi siano”.

Lo ha dichiarato oggi il sindaco di Genova Marco Bucci, a seguito degli scontri di piazza di ieri pomeriggio causati dai violenti Antifa in centro città a Genova.

“Non so – ha aggiunto Bucci – se fossero tutti genovesi quelli che sono venuti con caschi, spranghe, bastoni. Da me non troverete mai una parola di difesa per chi viene in città a fare queste cose.

Ho detto chiaro e tondo che è totalmente inaccettabile. La città non può accettare queste cose.

Tutti quelli che fanno finta di non sapere come sono le leggi e mi riferisco a quelli che sono anche avvocati e dovrebbero sapere come sono, a me hanno dato l’impressione di chi si comportava come si comportava l’Italia prima del 1945 e non ho ben capito da che parte stessero della barricata.

Noi abbiamo fatto tutto quello che prescriveva la legge nel pieno rispetto dei diritti previsti dalla Costituzione.

Non è tollerabile attaccare la polizia e i carabinieri.

Lo dico chiaro e tondo. I cittadini non devono attaccare le Forze dell’ordine. Altrimenti si crea un sistema che non funziona.

In situazioni come quella di ieri pomeriggio si possono verificare cose che non devono succedere. In queste situazioni possono essere coinvolte persone che non c’entrano. Come nel caso del giornalista ferito. Queste cose devono essere gestite in maniera intelligente.

Il problema grosso è che non si fanno manifestazioni andando ad attaccare la polizia e i carabinieri. Questa non è civiltà.

Noi come città non accettiamo questo tipo di comportamenti. Non possiamo accettare manifestazioni dove la gente arriva con bastoni, spranghe, caschi e altro”.

 

Antifa violenti e scontri a Genova, Toti: responsabilità incidenti di piazza ricade su di loro

Antifa violenti, Toti: responsabilità incidenti di piazza ricade su di loro

“Poco fa sono andato a trovare in ospedale il collega di Repubblica Stefano Origone, rimasto ferito negli scontri. Un abbraccio agli agenti contusi già dimessi”.

Lo ha dichiarato oggi su fb il presidente della giunta regionale Giovanni Toti a seguito degli scontri di piazza di ieri pomeriggio causati dai violenti Antifa in centro città a Genova.

“La responsabilità di tutto questo – ha aggiunto Toti – ricade su chi, nascondendosi dietro un ipocrita antifascismo di facciata, utilizza questo pretesto per devastare città, attaccare agenti, distruggere auto e negozi. Lo abbiamo visto accadere troppe volte.

Questa non è difesa della democrazia, ma il peggior totalitarismo intollerante. E intollerabile in una nazione civile.

Alla Magistratura ovviamente accertare le responsabilità legali, quelle politiche mi sembrano chiare.

P.s.: Con CasaPound che se la ride per una visibilità che poche decine di persone non avrebbero mai avuto altrimenti”.

 

Piana: pur di raccattare voti, M5S attacca viceministro serio e preparato come Rixi

Viceministro Edoardo Rixi e presidente del consiglio regionale Alessandro Piana (Lega)

“Vergognosi attacchi a Edoardo Rixi, persona seria, onesta e competente. Il nostro viceministro non si tocca e deve proseguire la sua attività al Governo senza ingerenze e pressioni per il bene della Liguria e dell’Italia”.

Lo ha dichiarato oggi il presidente dell’Assemblea legislativa della Liguria, Alessandro Piana (Lega).

“Quello che sta accadendo negli ultimi giorni – ha aggiunto Piana – ha dell’incredibile.

Da una parte un viceministro genovese che, per la prima volta nella storia della nostra regione, ha saputo dare risposte concrete per la Liguria e per altre importanti realtà del Paese.

Dall’altra parte gli alleati di Governo, che senza reali motivazioni e pur di raccattare qualche voto, con una serie di preconcetti da Medioevo mettono in discussione il ruolo e quindi gli ottimi risultati che il viceministro Rixi ha ottenuto (tra gli altri la cosiddetta ‘Legge Genova’ che da sola vale un miliardo di euro per il capoluogo ligure) mettendo così in discussione le giuste iniziative adottate per i progetti di buonsenso e le molte opere da sbloccare e finalmente portare a compimento.

Vorrei ricordare agli ‘amici un giorno sì e due no’ del M5S che il viceministro Rixi grazie alla sua preparazione e tenacia è riuscito a dare tangibili aiuti alla nostra regione, impensabili con i precedenti ministri liguri. Non solo per lo sviluppo delle infrastrutture, delle attività portuali e del lavoro in Liguria, ma anche a seguito di eventi problematici per il territorio, come il tragico crollo del Ponte Morandi e la violenta mareggiata di fine ottobre scorso.

Tutto questo è stato possibile grazie al lavoro sodo, fatto con umiltà e senza proclami sui giornali, di una persona che sin dal giorno della sua elezione in Parlamento ha messo la propria capacità ed esperienza di serio amministratore al servizio dei concittadini e del nostro territorio”.

 

Accoltellarono albanese nella movida: due arresti e tre denunce

Carabinieri (foto di repertorio)

I carabinieri della compagnia Centro hanno arrestato due persone con l’accusa di rapina e tentato omicidio.

Da una ricostruzione effettuata dagli investigatori, i due sarebbero gli autori dell’accoltellamento di un albanese di 22 anni nel cuore della movida genovese lo scorso 17 novembre. Oltre ai due che sono finiti in manette, i militari hanno denunciato due ragazze e un giovane per concorso in rapina aggravata, perché erano insieme ai due aggressori.

Il giovane aggredito era stato colpito con tre coltellate all’addome ed era stato rapinato del portafoglio.

Soccorso, era stato ricoverato in gravissime condizioni all’ospedale San Martino.

Il giovane era stato colpito vicino a piazza delle Erbe ma dopo era riuscito a scappare in piazza De Ferrari dove si era accasciato al suolo.

I militari erano risaliti ai suoi assalitori, grazie all’analisi dei filmati delle telecamere.

Nigeriano con permesso umanitario fermato dalla GdF con 87 ovuli di droga

Sedicenne senegalese ingerisce 24 ovuli di droga ed aggredisce più volte gli agenti
Ovuli droga (foto di repertorio)

La guardia di finanza di Genova ha arrestato un corriere della droga.

Si tratta di un nigeriano di 22 anni con permesso di soggiorno per motivi umanitari.

L’uomo è stato fermato alla stazione di Principe mentre scendeva dal treno.

I baschi verdi si sono insospettiti per l’atteggiamento nervoso ed evasivo dell’uomo alla loro vista.

I militari hanno così deciso di perquisirlo ma senza trovare nulla.

Così, dopo aver chiesto al magistrato di turno di sottoporlo ad un esame radiografico, in ospedale è emerso che lo straniero aveva ingerito ben 87 ovuli, pari a un chilo di droga.

Gli ovuli riportavano diverse sigle, probabilmente per indicare la destinazione o la qualità della sostanza.

Genoa, prevendita per il Franchi a quota 2.500

Genoa (foto d'archivio)

Sono ormai agli sgoccioli le dotazioni del settore ospiti per la partita di domenica a Firenze.

Dei 2.350 tagliandi che coincidono con la capienza, restano a disposizione solo poche decine di biglietti dopo la messa in vendita libera iniziata da poche ore. Contando i tifosi presenti in altri settori dell’impianto si calcola che saranno circa 2.500 i genoani che sosterranno il team dagli spalti. Quasi una ventina i pullman in partenza in direzione del parcheggio adiacente al settore ospiti, dopo l’uscita consigliata a Firenze Sud. Gli ultimi titoli di accesso sono acquistabili sul sito www.ticketone.it e nelle ricevitorie del circuito. La squadra partirà per la Toscana dopo l’allenamento di sabato al Centro Signorini.

La strepitosa stagione di capitan Quagliarella

Quagliarella

Continuare a giocare a calcio nonostante il passo del tempo non è soltanto un esercizio cocciuto di chi non vuole arrendersi e continua a sentirsi ancora giovane.

Ma è anche e soprattutto la conseguenza della dedizione al lavoro e della passione per questo sport che ogni calciatore ha nelle vene. Il caso di Fabio Quagliarella, tuttavia, è senza dubbio uno dei più particolari, dato che l'attaccante della Sampdoria, squadra della quale è anche il capitano, è attualmente il capocannoniere della Serie A con 26 reti all'attivo.

L'attaccante di Castellammare di Stabia, che a gennaio ha compiuto 36 anni, è il classico esempio che le qualità nel calcio non si perdono, anzi migliorano col tempo. Già l'anno scorso protagonista della sua miglior stagione di sempre a livello realizzativo, con 19 reti messe a referto, il capitano blucerchiato ha vissuto quest'anno un'esplosione impensabile che lo sta proiettando verso la prima vittoria della sua carriera per quanto riguarda la classifica marcatori.

Il tutto sta avvenendo, tra l'altro, in una stagione nella quale il tanto acclamato Cristiano Ronaldo, arrivato d'estate dal Real Madrid alla Juventus, veniva visto come il vincitore più probabile della classifica marcatori secondo i grandi esperti in scommesse calcistiche.

Il portoghese, invece, è fermo adesso a quota 21 e a meno di miracoli non riuscirà dunque a poter insidiare il trono di Re Fabio, che nonostante non sia riuscito a trascinare la Sampdoria a un traguardo europeo, sta mettendo a segno una stagione indimenticabile nella quale non solo è in formissima dal punto di vista realizzativo ma si è anche dimostrato un leader assoluto dello spogliatoio, olte che un importante uomo assist.

Abilissimo nel tiro da fuori e nello smarcarsi nei pressi della porta avversaria, Quagliarella sente e vive il calcio come pochi giocatori oggi, e non c'è da stupirsi che Roberto Mancini lo abbia convocato in nazionale, con la cui maglia è andato recentemente in goal stabilendo così il record di marcatore più anziano in azzurro. Già anni fa nella rosa della squadra blucerchiata, l'attaccante campano sta vivendo una seconda tappa strepitosa in quel di Bogliasco, dove si allena ogni giorno, e sembra identificarsi come nessuno con la maglia della Samp. Ormai di casa a Genova, Quagliarella è l'idolo della curva blucerchiata, che ha trovato in lui qualcosa di più di un Cristiano Ronaldo, che accumula record in sequenza ma non sente la maglia come il numero 27 della Samp.

La grande stagione realizzata quest'anno è un premio alla carriera di un attaccante sottovalutato e mai sufficientemente premiato per quanto dimostrato in campo. Vittima di un brutto infortunio al crociato otto anni fa, Quagliarella si è ripreso alla grande per far capire a tutti che con la giusta convinzione e che con tanto sudore è possibile far fronte al passare degli anni e continuare ad andare in goal anche con una squadra non attrezzata per vincere. Il titolo di capocannoniere lo aspetta, e tutta la Genova blucerchiata lo festeggerà come se fosse un trofeo di squadra. Perché è il trofeo di un capitano vero.

Disordini in piazza Corvetto, processo per direttissima per due antagonisti

Piazza Corvetto, uno dei manifestanti violenti bloccato dalla Polizia (foto d'archivio)

La procura aprirà due fascicoli sui fatti di ieri

Il processo per direttissima a carico dei due antagonisti sottoposti a fermo di polizia giudiziaria ieri durante gli scontri di piazza avvenuti a Genova tra antifascisti e polizia durante il comizio di CasaPound potrebbe celebrarsi dopo le 11 in tribunale.

I due sono accusati di lancio pericoloso di oggetti e resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale in concorso, in particolare per aver dato un pugno in faccia a un dirigente di polizia che tentava la mediazione.

Al presidio degli antagonisti annunciato ieri sera davanti a Palazzo di Giustizia, sono presenti una trentina di persone. Mentre in Tribunale è stato allestito un servizio d’ordine.

Gli arrestati sono due genovesi, uno di 51 anni e l’altro di 32 anni.

La procura di Genova aprirà due fascicoli sui fatti di ieri al momento entrambi contro ignoti: uno per resistenza, danneggiamento e lancio di oggetti pericolosi per i manifestanti che si sono scontrati con la polizia e l’altro contro il gruppo di poliziotti del Reparto Mobile che, durante una carica, avrebbe travolto il giornalista di Repubblica Stefano Origone rompendogli due dita, una costola e provocandogli altre lesioni. Le ipotesi di reato sono lesioni aggravate dall’uso dell’arma.

“E’ assurdo che accadano fatti del genere. Il giornalista Origone era in piazza a svolgere il suo lavoro di cronista in modo pacifico e non so come possa essere stato scambiato per un facinoroso”. Queste le parole del procuratore capo di Genova Francesco Cozzi che ha telefonato al giornalista di Repubblica esprimendo la propria solidarietà e rammarico.