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Ventimiglia, la Gdf controlla speculazioni commercianti su mascherine e gel

Ventimiglia, la Gdf controlla speculazioni commercianti su mascherine e gel

Frontalieri a caccia a Mentone di mascherine che sono esaurite

A Ventimiglia la Guardia di finanza, anche in seguito a diverse segnalazioni, ha avviato un’attività di controllo nei confronti di commercianti che speculano nella vendita di prodotti per l’igiene e mascherine, sull’onda provocata dalla psicosi del coronavirus.

Per questo hanno avviato tutta una serie di controlli nei negozi con particolare attenzione al ricarico della merce.

Ai commercianti viene chiesto di fornire le fatture di acquisto per un riscontro sul venduto e per verificare che siano state applicate le giuste percentuali di ricavo. Nel caso in cui quest’ultime fossero superiori a quanto previsto dalla legge, scatta la multa per la violazione in materia di applicazione dei prezzi.

Proprio la psicosi da coronavirus ha fatto si che diversi italiani, soprattutto frontalieri, hanno fatto incetta di mascherine e gel sanificanti oltre confine, soprattutto a Mentone e a Monaco, a tal punto che i farmacisti, avendo esaurito le scorte, hanno appeso alle vetrine appositi cartelli, specificando di essere sprovvisti di tali prodotti.

Al contrario è bassa la presenza di francesi nella città di confine proprio per l paura del coronavirus.

Se la scienza parla genovese… Incontro con il Professor Luca Oneto

Il Professore Luca Oneto

Si sente spesso parlare di distretti tecnologici, dove si effettua la ricerca scientifica al più alto livello.

Come nei vecchi film di fantascienza, si immaginano gruppi di scienziati in camice bianco muoversi tra leve e manopole con lo scintillio di spie colorate e il ronzio di qualche segnale di allerta, che controllano i “calcolatori” nei loro delicati processi.

Forse questa è un’immagine un po’ datata, forse gli scienziati non hanno sempre un camice bianco e spesso si intrattengono ore ed ore davanti ad un monitor.

Alcuni di noi immaginano che questi luoghi dove vive la scienza allo stato più puro siano situati geograficamente lontani da noi. Eppure, anche poco lontano da casa, abbiamo strutture altamente specializzate che hanno ottenuto riconoscimenti importanti sulla ribalta scientifica internazionale, grazie ad alcuni ricercatori che si sono distinti in settori molto specifici della ricerca tecnologica.

La nostra testata ha incontrato il Prof. Luca Oneto, classe 1986, originario di Rapallo, che ha di recente ha vinto l’ “Amazon AWS Machine Learning Research Award” prestigioso riconoscimento internazionale, mentre in Italia si è aggiudicato l’edizione 2019 del premio “Marco Somalvico”, bandito con cadenza biennale dall’Associazione Italiana per l’Intelligenza Artificiale.

Due segni tangibili di riconoscimento del lavoro svolto dal Prof. Oneto. Scopriamo qualcosa in più su di lui.

“Ho iniziato la mia formazione universitaria a Genova”, spiega il ricercatore, “conseguendo la laurea triennale e specialistica presso la facoltà di ingegneria elettronica del capoluogo ligure, dove poi ho svolto anche il dottorato”.

Dopo varie specializzazioni ed esperienze anche all’estero, nel 2019 ha ottenuto l’Abilitazone Scientifica Nazionale per il ruolo di professore ordinario, segnando un record personale essendo il più giovane docente abilitato ordinario del suo settore.

“In questo momento la mia ricerca si sta concentrando sull’intelligenza artificiale, ovvero fornire alle macchine strumenti per fare previsioni”, ci spiega in termini molto semplici.

Il professore e il suo team stanno lavorando appunto su modelli che imparino dall’osservazione della realtà, strutturando in maniera sempre più complessa il proprio modo di apprendere.

Questo sistema che consente alla macchina di imparare non sostituirà mai l’uomo, ma permette di compiere calcoli estremamente complessi su una mole di dati molto grande in tempi relativamente brevi.

Accanto a questo, uno dei temi più dibattuti in ambito scientifico è quello di proteggere le innumerevoli tracce digitali che ogni giorno ognuno di noi lascia sul web, incurante del fatto che queste possano essere usate in modi molto differenti, soprattutto per i colossi della rete quali Google e Amazon.

Un settore che offre molte opportunità di lavoro, sia in Italia che all’estero.

In questo momento, il Prof. Oneto sta lavorando al concetto di etica applicata all’intelligenza artificiale.

“Stiamo applicando dei concetti etici alle modalità di scelta che effettua il sistema nel valutare determinati parametri”, ci illustra in termini semplici, ovvero “in caso di selezione del personale, gli algoritmi non devono perpetrare le discriminazioni dovute a sesso, razza, o orientamento sessuale o politico rappresentate dai dati (e.g. un basso numero di personale femminile in certi tipi di lavori).

Il nostro compito è quello di insegnare alla macchina di non valutare la variabile sesso come determinante nella scelta della persona giusta ma decidere solo in base alle qualità professionali”.

Un lavoro molto delicato ed interessante, in grado di modificare la modalità di apprendimento degli strumenti tecnologici dove la nostra città è uno dei poli maggiormente avanzati nella ricerca.

Una presenza davvero importante non solo per la nostra città e la nostra regione ma per tutta la comunità scientifica. Complimenti al Prof. Oneto ed al suo staff che, con il loro lavoro portano in giro per il mondo il prestigio della Superba.

Roberto Polleri

Lite per un presunto credito, uomo prende a sprangate auto del contendente

Ventimiglia, nordafricano prende a sprangate auto dei vigili
Spranga (immagine di repertorio)

Contendenti fermati dalla polizia locale

Lite per un presunto mancato pagamento tra un uomo ed il titolare di un’azienda a San Quirico in Valpolcevera, è degenerata dalle parole ai fatti.

A perdere la pazienza il titolare dell’azienda che ha minacciato il contendente con un tubo di metallo di oltre mezzo metro, è uscito dall’azienda e se l’è presa l’auto del presunto creditore, un’Alfa Romeo, prendendola a sprangate rompendone i vetri e danneggiandone la carrozzeria.

Di passaggio c’era un motociclista che ha notato la scena e ha fermato, poco più avanti, una pattuglia della Polizia Locale del V Distretto territoriale che è intervenuta bloccando i due.

Il proprietario dell’auto ha detto anche di essere stato aggredito dall’altro uomo, un professionista italiano quarantunenne residente in riviera, e ha chiesto di essere portato in ospedale per le cure del caso.

Trasportato al pronto soccorso del Villa Scassi, è stato giudicato guaribile in 5 giorni per ferite ad un ginocchio.

L’aggredito ha detto di voler sporgere denuncia e ha consegnato agli agenti un video realizzato col suo telefonino in cui si vede l’altro uomo accanirsi contro il suo veicolo.

Il tubo di metallo è stato sequestrato.

Un porto per salpare: in crociera o… alla scoperta della Superba

Un porto per salpare: in crociera o… alla scoperta della Superba

Un punto di partenza per crociere da sogno; ma, senza andare troppo lontano, anche per itinerari e passeggiate alla scoperta di una delle città più affascinanti d’Italia, cantata in tutta la sua ruvida bellezza da scrittori e poeti come Nikolaj Gogol’, Gustave Flaubert, Charles Dickens, Giorgio Caproni o Vincenzo Cardarelli.

La crociera: una formula di viaggio sempre più trasversale

Negli ultimi anni Genova si è finalmente ritagliata il posto al sole che le spetta, e la zona del porto, mirabilmente riqualificata negli anni Novanta, è diventata di grande attrattiva per i turisti e per gli stessi genovesi. Quello del capoluogo ligure è fra i maggiori porti italiani per estensione, e la stazione marittima, situata sul ponte dei Mille, è il principale punto d’imbarco per il traffico crocieristico. Da qui partono navi dirette verso varie destinazioni in Italia, nel Mediterraneo, ma anche più lontano: dalla Sicilia alla Francia, passando per Spagna, Portogallo, Malta, Tunisia e Marocco, solo per citarne alcune. Si tratta di mete di grande attrattiva non solo per le persone di una certa età, ma anche per giovani famiglie, coppie di neosposi e under 40. Diversamente da qualche tempo fa, infatti, la crociera non è più considerata un tipo di vacanza adatta solo agli over 65, ma è diventata una soluzione di viaggio “trasversale” e di grande appeal per un ampio pubblico.

Parcheggio porto Genova: la soluzione più conveniente si trova online!

Perché la vacanza parta con il piede giusto, però, appena dopo avere prenotato il proprio viaggio via mare sarà bene dedicarsi a un’altra semplice ricerca: quella del parcheggio al porto di Genova. Assicurarsi un posto auto con anticipo, a un prezzo conveniente e presso strutture qualificate e sicure è infatti essenziale per partire in tutta tranquillità, risparmiando denaro e tempo prezioso al momento dell’imbarco. MyParking, prima piattaforma italiana di prenotazione e pagamento del parcheggio, riunisce numerose strutture dislocate presso le principali città, aeroporti, stazioni e porti di tutta Italia, già divise per categorie. Per trovare rapidamente il parcheggio più adatto alle proprie necessità, dunque, sarà sufficiente inserire su un apposito form le date e gli orari di check in e check out dal parcheggio previsti per essere indirizzati su una scelta di strutture, che sarà possibile ordinare – ad esempio per prezzo o distanza dal parcheggio – con appositi filtri.

La scelta è ulteriormente semplificata dalla presenza di pratiche schede informative a corredo di ciascun parcheggio, che permettono di ottenere utili informazioni relative non solo ai prezzi dei posti auto, ma anche a quelli dei servizi offerti: come quello di navetta, molto comodo per i crocieristi, che, una volta lasciata l’auto in parcheggio potranno essere portati a bordo di minivan al terminal partenze; o quello di car valet (su prenotazione) che consente di lasciare l’auto in un punto concordato a un incaricato del parcheggio, che provvederà a guidarla presso la struttura; o, ancora, di orientarsi sull’opzione “tieni tu le chiavi”, che permette ai clienti del parcheggio di portare con sé le chiavi della propria vettura durante il loro viaggio, partendo in perfetta tranquillità.

Un punto di partenza per scoprire le bellezze della Superba

Lasciare la propria auto nei pressi del porto di Genova è una buona idea non solo per i crocieristi, ma anche per i turisti che arrivano in città per scoprirne le meraviglie. Genova è infatti una meta sempre più apprezzata da persone che arrivano dalle due Riviere liguri, ma anche da altre zone d’Italia per una “toccata e fuga” in giornata, per un weekend o per una breve vacanza. L’Acquario è una meta amata soprattutto dalle famiglie con bambini, così come il vicino Museo del Mare Galata o la Città dei Bambini un centro dedicato alla scienza e alla tecnologia per bambini e ragazzini “under 12”, tutti situati nell’area portuale. Non va dimenticato, però, che la zona è strategica anche per una passeggiata nel centro storico cittadino, il più grande d’Europa: un dedalo di vicoli fra i quali avventurarsi “a naso in su” per apprezzare le pittoresche chiese e i suggestivi palazzi di cui è disseminato, lasciandosi tentare dal prelibato “street food” genovese. Focacce, farinata, panissa, ripieni e torte di verdura si acquistano nelle antiche sciamadde situate a due passi dal porto, nella zona di Caricamento. Spostandosi con i mezzi pubblici e con le funicolari, invece, si potranno raggiungere agevolmente luoghi più defilati dal centro e forse meno conosciuti, ma meritevoli di una visita: come l’antico borgo marinaro di Boccadasse, che si trova nella zona est della città, l’elegante quartiere di Carignano e il museo di Villa Croce, quello di Castelletto, dal quale si gode di una vista mozzafiato sulla città e, ancora più in alto, quello del Righi, che la domina e abbraccia dall’alto con i suoi forti.

Con l’ Unicef Alassio, Albenga e Loano Comuni Plastic Free

L' Unicef Liguria difende i bambini

SAVONA – L’ iniziativa è partita nei giorni scorsi da Genova dove il Comitato regionale Liguria dell’ Unicef ha avviato una campagna di sensibilizzazione nelle scuole per coinvolgere, attraverso i bambini, genitori e famiglie affinchè chiedano ai rispettivi Comuni di residenza di impegnarsi per diventare Plastic Free. Ora la campagna si sta diffondendo anche nel Ponente, in particolare ad Alassio, Albenga e Loano. L’ obiettivo è far diventare la Liguria la prima Regione Amica dei Bambini, libera dalla plastica.

“Sollecitiamo tutti i cittadini- spiegano Franco Cirio e Veronica Cocumazzo- affinchè vadano a firmare nei propri Comuni per poter esercitare in questo modo il diritto dato agli stessi cittadini dalla Costituzione di proporre leggi”.

Non si tratta di utopia, ma di una possibilità per tutte le persone di buona volontà: “L’obiettivo è a portata di mano- prosegue Cirio, presidente Unicef Liguria- serve la firma degli adulti per non tradire le speranze e le richieste dei bambini. Dobbiamo impegnarci tutti per sostenere il progetto di legge regionale d’iniziativa popolare e la relativa raccolta di firme per una Liguria amica dei bambini e libera dalla plastica”.

Tutti i cittadini sono chiamati dunque a partecipare, sospinti in particolare dai bambini che in tutte le scuole della Liguria, ed in particolare in quelle di Alassio, Albenga e Loano, stanno realizzando progetti di buone pratiche ecologiche e salvaguardia dell’ambiente.

“Non ci sono più scuse- prosegue Patrizia Lanzoni – con la firma ogni cittadino può compiere un passo concreto per un mondo migliore. Si tratta di una proposta di legge regionale di iniziativa popolare molto importante sotto ogni punto di vista umano, ecologico, sociale e morale”.

Dello stesso parere sono anche altri esponenti liguri dell’ Unicef:
“Sono ormai noti ed evidenti i danni all’ecosistema – spiega Veronica Cocumazzo, presidente di Unicef Savona- derivanti dal sempre maggiore inquinamento da materiali plastici nella vita quotidiana, compreso il crescente problema per la salute umana rappresentato dalle micro e nanoplastiche. Questo è il frutto di una cultura “usa e getta” che considera la plastica come un materiale monouso, che non vale niente, anziché renderlo una risorsa da gestire. Vi è ormai la necessità impellente di azioni concrete per arginare i cambiamenti climatici ed evitare le catastrofiche conseguenze del surriscaldamento”.

Da qui la proposta di Legge dell’ Unicef che chiede che venga attivata una grande campagna di sensibilizzazione della popolazione con norme che vietino l’utilizzo della plastica nelle Scuole, negli Uffici pubblici e convenzionati e nel corso degli eventi che godono dei patrocini di Comuni e Regione, con una campagna da parte delle aziende specializzate nella raccolta differenziata sui benefici derivanti dal corretto smaltimento della plastica. A questo scopo si dovrebbero destinare le risorse impiegate per il pagamento delle multe comminate dall’Unione europea per l’insufficiente differenziazione.

“Lo scopo della proposta di legge – conclude l’ inossidabile Franco Cirio- è chiaro: porre fine all’ inquinamento da plastica. Questa proposta di legge di iniziativa popolare nasce nel 30° della Convenzione ONU sui diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, uno strumento di educazione degli adulti alla centralità dei diritti dei bambini e degli adolescenti e volontà di cambiare con la costruzione di un nuovo ordine internazionale democratico, quale dimostrazione della volontà etica e politica di accettare la centralità dei bambini nella nuova storia e nel rispetto dell’ambiente naturale”.

La raccolta di firme, che si farà presso tutti i Comuni della Liguria, e la Legge, serviranno a far sì che in Liguria si possa prevenire e ridurre l’incidenza di determinati prodotti di plastica sull’ ambiente e sulla salute umana, si possa promuovere la transizione verso un’economia circolare con modelli imprenditoriali, prodotti e materiali innovativi e sostenibili, contribuendo in tal modo alla tutela dell’ambiente ed al corretto funzionamento del mercato interno.
CLAUDIO ALMANZI

Coronavirus | Sono 11 le vittime in Italia, 322 i contagiati

Coronavirus | Sono 11 le vittime in Italia, 320 i contagiati

Salgono drammaticamente a 11 le vittime accertate per il Coronavirus in Italia.

Le ultime quattro vittime sono un 84enne di Nembro, in provincia di Bergamo; un uomo di 91 anno di San Fiorano; una donna di 83 anni di Codogno, entrambi in provincia di Lodi ed una donna di 76 anni che era stata ricoverata in rianimazione a Treviso per complicanze respiratorie.

Secondo quanto riferito dal commissario straordinario Angelo Borrelli i contagiati in Italia sono 322, di cui tre in Sicilia.

In tutto il mondo alle ore 00.30 di mercoledì 26 febbraio, sono 80.413 i contagiati; 2.708 le persone decedute e 27.904 quelle guarite.

C’è anche un primo caso di coronavirus a Barcellona. Si tratta di una donna italiana 36enne che era appena rientrata da un viaggio in Italia tra Bergamo e Milano.

Mentre sono italiani provenienti da Bergamo i due contagiati registrati in Tirolo.

L’albergo di Innsbruck, dove lavora la donna, è stato messo in isolamento. La coppia, attualmente in quarantena in un ospedale di Innsbruck, era arrivata in Tirolo in auto.

Nelle regioni dove è attiva l’emergenza sono state fermate tutte le gite scolastiche fino al 15 marzo.

Disinfettante per le mani in tutti gli uffici pubblici e pulizia di bus e metro”. E’ quanto prevedono le misure disposte dal modello di ordinanza su Coronavirus che il Governo ha preparato per le Regioni fuori dall’area del contagio.

Stop di 28 giorni alle donazioni di sangue per chi è stato dopo l’1 febbraio nei comuni in quarantena per il coronavirus.

Sospesi test per la patente in Lombardia, Veneto, Emilia Romagna.

La mappa del contagio: https://gisanddata.maps.arcgis.com/apps/opsdashboard/index.html#/bda7594740fd40299423467b48e9ecf6

Coronavirus | Nuovo caso in Liguria a Pignone nello spezzino

Coronavirus | Nuovo caso in Liguria a Pignone nello spezzino

Purtroppo c’è un nuovo caso in Liguria. Si tratta di un uomo italiano di 54 anni residente a Pignone nello spezzino che nei giorni scorsi è stato a Codogno per partecipare a un evento culturale.

Attualmente è ricoverato al reparto malattie infettive dell’ospedale della Spezia in condizioni discrete.

Naturalmente la Regione Liguria ha fatto scattare l’ordinanza a Pignone attivando tutte le misure necessarie al contenimento dell’emergenza.

Il primo episodio di contagio in Liguria, conclamato oggi pomeriggio, ha coinvolto una turista di 72 anni proveniente da Castiglione d’Adda (Lodi), che è andata in vacanza ad alassio.

Attualmente si trova in buone condizioni di salute ed è ricoverata in isolamento nel reparto di Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova, in attesa della conferma definitiva dall’ospedale Spallanzani.

Coronavirus | Primo caso in Liguria, la donna di Alassio risulta positiva

Genova Nuoto MySport a Torino

Genova Nuoto MySport a Torino

Buone risposte in chiave tricolore per Genova Nuoto-MySport a Torino

Per Genova Nuoto-MySport arrivano ottimi riscontri, in ottica tricolore, dal meeting “Swim-To” di Torino. Un test con doppia valenza: testare la forma degli atleti che parteciperanno ai Campionati Italiani Assoluti in un momento ancora di carico di lavoro e valutare i giovanissimi in vista dei Criteria.
Claudia Tarzia e Alberto Razzetti hanno evidenziato un buon stato di forma. Entrambi al record assoluto della manifestazione con ottimi crono: 59”11 per Claudia nei 100 delfino e 1’56”50 di Alberto nella doppia distanza, entrambi nelle eliminatorie in vasca da 25.

Cecilia Ghigliotti (‘07) ed Andja Myrtaj (‘06) migliorano i loro personali nei 400 misti e si classificano rispettivamente quarta e terza nella finale riservata alla loro categoria. Sofia Santandrea migliora il suo primato nei 100 rana mentre è interessante il 100 delfino di Lisa Suriano (Juniores 1^ anno), capace di vincere la finale B in vasca da 50 con il crono di 1’04”4. Migliora anche Filippo Rinaldi, anche lui in finale B nei 100 delfino scendendo per la prima volta sotto il 58”0.

Bella prova della 4×50 stile libero che stabilisce il nuovo record regionale: Nardini-Tarzia- Razzetti-Simicich ferma il cronometro a 1’37”88, abbassando di oltre un secondo la miglior performance appartenuta all’On Sport di Sestri Levante del febbraio 2019 con Marchese, Bocchia, Marchetti e Volponi.

Coronavirus: ordinanza di isolamento nell’albergo di Alassio

Mascherine e dispositivi di protezione distribuiti a soggetti a rischi ad Alassio

Alassio: ordinanza per isolamento fiduciario obbligatorio per tutti gli ospiti dell’Hotel e i loro dipendenti.

Un’ordinanza sindacale per obbligare gli attuali ospiti dell’albergo di Alassio hotel “Al Mare” e hotel “Bel Sit” di via Boselli – dove è stata ospite la signora di 72 anni affetta da coronavirus –  i loro proprietari, nonché i loro dipendenti, di rimanere in isolamento obbligatorio presso la stessa struttura.

E’ quanto il Comune di Alassio sta predisponendo in accordo con l’Assessore Regionale alla Protezione Civile, Giacomo Giampedrone, e da ALISA che stanno accompagnando tutta la struttura comunale nella gestione dell’emergenza.

La misura si è resa necessaria dopo la notifica emessa e il ricovero della paziente al Policlinico San Martino di Genova per il primo caso di coronavirus registrato in Liguria.

Oltre a questa ordinanza è in corso una fase di screening di tutti coloro i quali hanno soggiornato a vario titolo negli ultimi 14 giorni nell’hotel per la loro individuazione e successiva quarantena obbligatoria nelle loro abitazioni.

Sarà la Protezione Civile a provvedere a​ rifornire le persone che saranno colpite dall’ordinanza di isolamento all’interno degli hotel.

Appello del San Martino per donazioni sangue: non ci sono pericoli

Vaccini anti-SARS-CoV-2 e donazione di sangue: alcune spiegazioni
Vaccini anti-SARS-CoV-2 e donazione di sangue: alcune spiegazioni

Appello per donazioni di sangue ad opera di Vanessa Agostini, direttore della struttura regionale di coordinamento per le attività trasfusionali e direttore di medicina trasfusionale del policlinico San Martino.

La struttura, forse per il timore del Coronavirus, ha evidenziato una leggera flessione per quanto riguarda le donazioni, da qui l’invito ai donatori di sangue a “proseguire senza timore le donazioni”.

“Ad oggi – spiega Agostini – non è dimostrato che ci siano rischi per la trasfusione. Come non ci sono rischi per il donatore a recarsi nelle sedi di raccolta all’interno degli ospedali o nelle unità associative”.

I donatori che hanno soggiornato nelle sedi a rischio, o abitano in quei luoghi devono contattare il servizio trasfusionale perché in questo caso viene applicato il criterio di sospensione temporanea.

Ed è stato attuato lo stop di 28 giorni alle donazioni di sangue per chi è stato dopo l’1 febbraio nei comuni in quarantena per il coronavirus.