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In Liguria annullati gli spari fuorilegge dopo il tramonto

Cacciatore (foto di repertorio)

Con sentenza n.40, pubblicata venerdì 6 marzo, http://www.giurcost.org/decisioni/2020/0040s-20.html la Corte Costituzionale ha definitivamente annullato un capoverso introdotto nel 2002 nella legge regionale ligure di regolamentazione della caccia, che consentiva illecitamente “la caccia da appostamento fisso o temporaneo alla selvaggina migratoria fino a mezzora dopo il tramonto”.

I giudici della Consulta hanno ribadito che la normativa statale impone la cessazione degli spari agli uccelli selvatici (come tordi, merli, cesene, anatre selvatiche ecc.) al calar del sole, ragion per cui la prosecuzione dell’attività venatoria per ulteriori trenta minuti,  violando una misura indispensabile per la sopravvivenza e la riproduzione della fauna selvatica (espressione della potestà legislativa esclusiva dello Stato riguardante la «tutela dell’ambiente e dell’ecosistema»), non sarebbe derogabile in modo più estensivo  dalle Regioni.

E’ la seconda volta che una norma regionale della Liguria in materia di caccia dopo il tramonto viene bocciata dalla Corte Costituzionale: era già successo nel 2011 (sentenza n. 191/2011) nel caso di una legge regionale speciale che regolamentava le stagioni venatorie per il solo triennio 2010/2012.

Ma la Regione aveva continuato anche negli anni successivi ad ammettere gli spari fuorilegge “crepuscolari” agli uccelli selvatici che si spostano dalle zone di alimentazione a quelle di riposo notturno, anche con pregiudizio per la pubblica incolumità nei minuti prossimi al  buio.

Il dubbio di possibile incostituzionalità era stato sollevato dal TAR Liguria nell’ottobre 2018 , su ricorso delle associazioni ambientaliste Lega Abolizione Caccia, ENPA, LAV e WWF, allorquando i giudici amministrativi avevano annullato anche alcune parti del calendario venatorio 2018/19 della Regione Liguria. Si erano poi costituite in giudizio presso la corte costituzionale le associazioni LAC ed ENPA, patrocinate dallo studio Linzola di Milano.

“Ora è auspicabile che nella composizione della prossima Giunta e del futuro Consiglio Regionale della Liguria cessi una volta per tutte la continua produzione di disposizioni dettate dal disprezzo per l’ambiente e per il nostro patrimonio naturale” hanno commentato oggi i responsabili nazionali della LAC.

Chiusura di via Costaguta e piazza Verdi a Chiavari

Via Costaguta e piazza Verdi a Chiavari (foto d'archivio)

Lunedì 9 marzo 2020, ordinanza di chiusura di via Costaguta e piazza Verdi a Chiavari per effettuare interventi di manutenzione dei condotti delle acque reflue della zona.

PRESO ATTO  che IREN Acqua Tigullio S.p.A. ha la necessità di effettuare interventi di manutenzione alla condotta reflui in via Costaguta e piazza Verdi;

VISTA  la nota pervenuta in data 27.02.2020 da IREN Acqua Tigullio S.p.A. con la quale il responsabile dei lavori sig. Claudio Muzzioli richiede, al fine di eseguire l’intervento, l’interdizione della sosta e la chiusura al traffico veicolare di via Costaguta e piazza Verdi;

PRESO ATTO  che i lavori in oggetto avranno inizio il giorno 09.03.2020 e si protrarranno per circa giorni 5;

CONSIDERATO  che per l’esecuzione di tali lavori si rende necessario acconsentire a quanto richiesto onde permettere la sicura e completa esecuzione dei lavori medesimi;

VISTI l’art. 5, comma 3, e gli artt. 6 – 7 – 21 e 37 del D.Lgs. n. 285 del 30.04.92 nonché i relativi articoli del Regolamento al Codice della Strada;

DATO ATTO che l’istruttoria della presente ordinanza è stata svolta dal Commissario Ettore Stella in qualità di responsabile del procedimento che ne attesta la regolarità amministrative ex art. 147 bis del decreto legislativo 267/2000:

O R D I N A
Dalle ore 08.30 del giorno 09.03.2020 e fino al termine dei lavori sono in vigore le seguenti disposizioni relative alla viabilità e alla sosta.

In via Costaguta e piazza Verdi è interdetta la circolazione veicolare ed è vietata la sosta, con rimozione forzata, a tutte le categorie di veicoli.

Doppio senso di marcia in via G. Raggio, tratto da via delle Vecchie Mura a via Ravaschieri, e in via Ravaschieri per i residenti, possessori di posti auto privati e titolari di attività commerciali che si trovano in via Costaguta, piazza Verdi, salita Gianelli, piazza Fenice, via Bighetti, via G. Raggio, tratto da via delle Vecchie Mura a via Ravaschieri, e in via Ravaschieri. Il Comando Polizia Municipale potrà disporre ulteriori modifiche alla viabilità e alla sosta a seguito delle necessità che potranno sorgere durante l’esecuzione dei lavori. Tale disciplina sarà resa nota al pubblico mediante collocazione di segnaletica mobile esplicativa.

L’impresa incaricata dell’esecuzione dei lavori dovrà attrezzarsi con idoneo materiale per consentire l’eventuale transito di mezzi di emergenza e provvederà ad installare e mantenere la necessaria segnaletica di cantiere e veicolare prescritta dal vigente Codice della Strada. L’impresa resterà unica responsabile per danni a persone o cose che dovessero verificarsi per mancanza, insufficienza od inadeguatezza della segnaletica sollevando la Civica Amministrazione ed il personale da essa dipendente da qualsiasi pretesa e molestia anche giudiziaria.

AVVERTE

Che eventuali veicoli lasciati in sosta negli orari e nelle zone soggette a sgombero saranno rimossi a cura del dipendente Comando di Polizia Municipale.

Che a carico dei trasgressori sarà proceduto a norma di legge.

Che ai sensi dell’articolo 37, comma 3, del Codice della Strada, avverso la presente ordinanza è ammesso, con le modalità previste dalla vigente normativa, nel termine di 60 giorni dalla pubblicazione all’Albo Pretorio ricorso al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

Pusher albanese arrestato dalla polizia a Chiavari

Pusher albanese arrestato dalla polizia a Chiavari

Ieri pomeriggio, i poliziotti del Commissariato di Chiavari hanno arrestato un 32enne albanese per detenzione di sostanza stupefacente ai fini dello spaccio.

L’uomo è stato notato mentre si trovava all’interno di un’auto in uso ad un soggetto conosciuto come abituale assuntore di cocaina.

Insospettiti, gli agenti si sono posizionati in un luogo appartato da dove hanno potuto osservare il 32enne uscire dalla vettura, entrare dentro ad un portone ed uscirne qualche attimo dopo per poi risalire sulla vettura facendo segno al conducente di ripartire.

Dopo averli fermati e controllati entrambi, gli agenti hanno proceduto alla perquisizione dell’appartamento appena visitato, risultato essere il domicilio del pusher, all’interno del quale sono stati rinvenuti 10 grammi di cocaina, un bilancino e materiale per il confezionamento.

Somministrano alcol in vetro prima delle partite: chiusi due bar vicini alla stadio

Somministrano alcol in vetro prima delle partite: chiusi due bar vicini alla stadio

Il Questore di Genova ha adottato il provvedimento di sospensione della licenza di somministrazione di alimenti e bevande nei confronti dei titolari del “Bar Kafesito” e del “Bar Eden”, entrambi i locali ubicati in via del Piano e frequentati dalla tifoseria locale.

L’adozione del provvedimento si è resa necessaria poiché entrambi i locali hanno deliberatamente violato le disposizioni prefettizie del 19/08/2019, atte a scongiurare fenomeni di violenza e disturbo durante gli incontri calcistici.

Durante i numerosi controlli della Divisione PAS della Questura, infatti, più volte gli esercenti sono stati sorpresi a vendere bevande alcoliche e superalcoliche, servite in bottiglie di vetro e consumate fuori dal locale durante le due ore antecedenti la partita.

In considerazione delle circostanze particolarmente delicate dal punto di vista della gestione dell’Ordine Pubblico in una via adiacente la zona sterile di massima sicurezza dello stadio L:Ferraris, il Questore ha emesso il provvedimento di sospensione di 4 giorni per il “Bar Kafesito” e di 3 giorni per il “Bar Eden”.

Entrambi i provvedimenti sono sati eseguiti da personale del Commissariato san Fruttuoso.

Lavori sul viadotto Polcevera e modifiche alla circolazione

Lavori sul viadotto Polcevera e modifiche alla circolazione

Lavori di ricostruzione sul Viadotto Pocevera, nuove modifiche alla circolazione in Via 30 Giugno 1960 e in Via Greto di Cornigliano.

A partire dalle ore 22 di sabato 7 marzo entreranno in vigore nuove modifiche alla circolazione delle vie interessate dai lavori  per la ricostruzione del viadotto Polcevera.

Queste le prescrizioni, che proseguiranno fino a cessate esigenze:

Via 30 Giugno 1960:

–  divieto di circolazione veicolare e pedonale nel tratto compreso tra Via Renata Bianchi e Via Greto di Cornigliano,  a eccezione dei veicoli e dei pedoni afferenti alle attività economico-produttive e di quelli impegnati negli interventi nell’area interessata al crollo del Ponte che possono percorrere tale segmento stradale in doppio senso di circolazione;

–  divieto di circolazione veicolare nel tratto compreso tra Via San Donà di Piave e Via Lorenzi,  fatta eccezione per i veicoli condotti da personale delle ditte IREN, IRETI e Ansaldo Energia S.p.A. e dei soli residenti di Via Sant’Ambrogio di Fegino che possono transitare, in doppio senso di circolazione su Via 30 Giugno 1960, con un  limite massimo di velocità di 30 km/h.

Via Renata Bianchi:

all’intersezione con via Tea Benedetti, direzione obbligatoria destra per tutti i veicoli.

Via Tea Benedetti:

all’intersezione con ponte Monsignor Romero, direzione obbligatoria sinistra per tutti i veicoli eccetto autorizzati.

Piazza Montano:

viene temporaneamente soppressa la corsia riservata ai mezzi di marcia riservata ai mezzi di trasporto pubblico locale.

Teatro Pubblico Ligure partecipa alla 73a Estate Fiesolana

Teatro Pubblico Ligure partecipa alla 73a Estate Fiesolana

Teatro Pubblico Ligure partecipa alla 73a Estate Fiesolana con “Decameron. Un racconto italiano in tempo di peste”, progetto ideato e diretto da Sergio Maifredi. Quattro appuntamenti in scena al Teatro romano di Fiesole dal 25 giugno al 6 agosto 2020, con Tullio Solenghi, Dario Vergassola e David Riondino, Lucia Poli, Roberto Alinghieri.

DECAMERON

UN RACCONTO ITALIANO IN TEMPO DI PESTE

AL TEATRO ROMANO DI FIESOLE

73ªͣ  ESTATE FIESOLANA

Progetto e regia di Sergio Maifredi

Produzione Teatro Pubblico Ligure

Direttore di produzione Lucia Lombardo

Consulente letterario Maurizio Fiorilla

Con il patrocinio dell’Ente Nazionale Boccaccio

Giovedì 25 giugno 2020

TULLIO SOLENGHI

Giovedì 9 luglio 2020

DARIO VERGASSOLA E DAVID RIONDINO

Giovedì 23 luglio 2020

LUCIA POLI

Giovedì 6 agosto 2020

ROBERTO ALINGHIERI

Teatro Pubblico Ligure per il quarto anno consecutivo torna al Teatro Romano di Fiesole, ospite della 73a Estate Fiesolana. Il progetto del direttore artistico Sergio Maifredi di consegnare alla voce viva degli attori i classici della letteratura occidentale, dopo Odissea, Iliade ed Eneide, arriva ora a Decameron. Un racconto italiano in tempo di peste, da anni in produzione e oggi attuale più che mai. Quattro gli appuntamenti in programma dal 25 giugno al 6 agosto, con Tullio Solenghi giovedì 25 giugno, Dario Vergassola e David Riondino giovedì 9 luglio, Lucia Poli giovedì 23 luglio e Roberto Alinghieri giovedì 6 agosto. Il progetto, ideato e diretto da Sergio Maifredi, si avvale della consulenza letteraria di Maurizio Fiorilla e ha ottenuto il patrocinio dell’Ente Nazionale Boccaccio. Nel 2019 Tullio Solenghi, primo interprete assoluto di Decameron. Un racconto italiano in tempo di peste e anche primo interprete di questo quartetto fiesolano, è stato premiato proprio dall’Ente Nazionale Boccaccio e dal Comune di Certaldo, paese natale di Giovanni Boccaccio, durante la prima edizione della Lectura Boccaccii.

Decameron – dichiara Sergio Maifredi – è la festa del racconto, un inno al potere della mente di inventare la vita. Da oltre cinque anni lavoriamo sul primo grande “romanzo” della letteratura italiana per riportarlo alla sua dimensione originaria di racconto che vive nella lettura pubblica condivisa.  Boccaccio stesso leggeva in pubblico il suo capolavoro. Lo facciamo, a Fiesole, luogo perfetto per ritrovarci con Boccaccio, insieme a grandi compagni di viaggio: Tullio Solenghi, Dario Vergassola, David Riondino, Lucia Poli, Roberto Alinghieri. Il palcoscenico su cui si muovono gli uomini e le donne del Boccaccio è il Mediterraneo reale di una società mercantile, miscuglio e groviglio di popoli e di religioni, un mondo che a settecento anni di distanza continua ad essere nostro contemporaneo.

Boccaccio – spiega Maurizio Fiorilla, docente di Filologia della Letteratura Italiana, all’Università Roma Tre – ha il merito di aver elaborato il primo grande progetto narrativo della letteratura occidentale, inserendo i cento racconti in un libro organico capace di rappresentare la varietà e complessità del mondo. A tutti è concessa una storia, dai re agli operai. Nello spazio della cornice una riflessione di elevatissima profondità culturale si proietta per la prima volta sulle storie raccontate e questo fa del Decameron anche un grande libro filosofico.

Il Decamerone è oggi più che mai attuale perché fornisce una risposta positiva alla paura del contagio, controllata se non vinta con il ricorso al racconto e alla cultura. Boccaccio ha descritto un gruppo di giovani che, nella Firenze medievale attraversata dalla peste, si sono riuniti in un castello decidendo di occupare il tempo della quarantena raccontando delle storie. I testimoni cantori di questa tradizione sono oggi cinque artisti – Solenghi, Riondino, Vergassola, Poli e Alinghieri – che, ognuno con il suo stile e con il suo personale timbro ironico, ci guideranno all’esplorazione delle novelle di Boccaccio. Salvatore Battaglia, grande conoscitore e critico del grande autore, ha scritto: “I mercanti, i sensali, i contadini, gli artigiani, i frati bontemponi, i prelati mondani, le suore spericolate, i letterati, gli studenti, assieme ai ricchi borghesi, ai principi, ai cavalieri, alle gentildonne, alle avventuriere: una folla multiforme, vitalissima, incontenibile, i cui individui fanno la realtà, formano il ritmo della vita e il tessuto della società. Un’infinita molteplicità di tipi e di esperienze: la sola che possa aspirare a competere con la versatilità rappresentativa della Divina Commedia”.

Videosaluto di Sergio Maifredi su Decameron. Un racconto italiano in tempo di peste:

https://www.facebook.com/teatropubblicoligure/videos/2956761201046662/

Il Nano Morgante | Il presupposto dell’abitudine

Il Nano Morgante | Il presupposto dell’abitudine

E’ logico presumere che la simmetrica combinazione tra una visione statica delle cose e la costante replicazione dei singoli comportamenti produca, nel tempo, risultati preordinati ed immutabili.

Così come è logico riconoscere che avere la soluzione di un problema non equivale a risolverlo, dipendendo ciò, tra l’altro, anche dal soggetto interessato.

Il duplice assunto tende a contemplarsi con facilità solo a livello teorico, visto che metabolizzare  nuovi  schemi mentali, rispetto a quelli consuetudinari,  é  fatto che esorbita  dal trend della volontà/possibilità umana.

Purchessia, la resistenza alle innovazioni  trova una sua giustificazione in una prassi quotidiana addomesticata  e nel progressivo consolidamento dell’idea di reputare sempre e comunque adeguato ed astuto il proprio comportamento, a prescindere dall’esito sfavorevole in cui è potuto  incorrere.

L’abitudine, inesorabile ed insidioso riparo, rifugge ed esclude, in re ipsa, ogni altra sperimentazione, giacché la si immagina non contributiva per offrire un migliore margine di risultato.

Non importa, quindi, se tendiamo a radicarci ed attardarci nella replica, traendone poco o nulla di differente. D’altronde, é ingenuo pensare che un favorevole esito dipenda soprattutto da benevoli fattori alternativi ed esterni: ciò pre-costituendo indirizzo per la perpetuazione dei presupposti.

Stante l’approccio su cui si fonda l’assunto, occorre concludere che ogni azione umana trovi già nell’idea del facitore la propria a-prioristica conferma, salvo inveire contro il mondo , comoda e generica impersonificazione della causa dell’eventuale insuccesso.

Tale approccio viene infatti emendato e non di rado contraddetto ex sé. Al punto  da riuscire a trovare una quadra  solo nel dogma che assegna correttezza e giustezza  alla serialità.

Non è quindi ipotizzabile innovare d’emblee  un processo che ha determinato cose buone.  Tantomeno, disfarsi di tutto ciò che ne ha costituito di cattive.

La selezione comparativa non è un metodo immediatamente applicabile. Pur tuttavia, c’è da esserne persuasi, l’uomo non ne sentirà la mancanza: non può mancare, infatti, ciò di cui non si sente bisogno.

Massimiliano Barbin Bertorelli

Covid 19 | Anche sui mezzi Atp porte anteriori chiuse al pubblico

Covid 19 | Anche sui mezzi Atp porte anteriori chiuse al pubblico

Sono iniziati quest’oggi gli interventi sul parco mezzi di Atp Esercizio stabiliti a seguito dell’incontro tra Azienda e rappresentanti sindacali, concluso con la firma di un verbale operativo sottoscritto da tutti i partecipanti.

Le disposizione adottate derivano dalle normative emanate nella serata di mercoledì attraverso il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri riguardante le misure idonee a fronteggiare l’emergenza determinata dal “Coronavirus”.

A seguito di questo incontro, sui bus Atp sono già iniziati i lavori necessari al rispetto del documento condiviso, firmato per Atp dal coordinatore generale, Andrea Geminiani, e dal direttore d’esercizio, Roberto Rolandelli, Atp Esercizio.

Tra le misure prese si è anche confermata la fornitura di idonei kit personali ai dipendenti e in particolare agli autisti.

Per aumentare la soglia di sicurezza per i conducenti dei mezzi di trasporto pubblico, si è stabilito di non utilizzare più la porta anteriore per la salita e la discesa dei passeggeri.

Chi viaggia a bordo dei mezzi Atp dovrà utilizzare la porta posteriore oppure (quando è presente) anche la porta centrale (come noto alcuni mezzi hanno solo due porte). La porta anteriore resta ad esclusivo utilizzo dell’autista.

Allo scopo di delimitare meglio la zona di attività del conducente, verrà collocata idonea misura di divisione tra tale zona e lo spazio dedicato ai passeggeri.

Per quanto riguarda l’attività di controllo dei permessi di viaggio, verrà svolta prevalentemente a terra.

Per quanto riguarda la vendita dei biglietti a bordo, verrà temporaneamente sospesa. Viste le diverse tipologie di mezzi, le parti hanno anche stabilito di incontrarsi nuovamente il prossimo 10 marzo.

Tutte le misure che coinvolgono i passeggeri sono già state adottate.

Coronavirus | Davide Rossi: fermare subito gli eventi dei centri sociali

Coronavirus | Davide Rossi: Fermare subito gli eventi illegali dei centri sociali

“In una situazione delicata come questa e in un momento dove il commercio ligure e tutte le attività serali, come locali e discoteche, stanno rispettando tutte le norme per la prevenzione e la non diffusione del Coronavirus, rimettendoci economicamente visto che le tasse vengono pagate lo stesso, non trovo accettabile e tanto meno condivisibile che i centri sociali Zapata e Buridda, organizzino eventi che radunino molta gente fregandosene come sempre della situazione difficile e della crisi sanitaria in cui ci troviamo”.

Lo ha dichiarato oggi il consigliere leghista del Comune di Genova Davide Rossi.

“Confido – prosegue il consigliere del carroccio – che le autorità competenti prendano dei provvedimenti, al fine di salvaguardare la salute di tutti, bloccando gli eventi in questione e facendo rispettare per tutta l’emergenza sanitaria le norme vigenti”.

Covid 19 | Amerigo Vespucci, la Marina annulla il giro del mondo

Il veliero Amerigo Vespucci della Marina Militare Italiana

L’attuale situazione relativa all’emergenza COVID 19, con le conseguenti ripercussioni in campo nazionale e internazionale, e la necessità per la Marina Militare di contribuire allo sforzo corale del Paese, impone per il momento la cancellazione del programma previsto per la Campagna “L’Italia a vele spiegate” – Il giro del mondo della Nave Scuola Amerigo Vespucci 2020 -21.

“Ad oggi – spiega la Marina Militare – non vi sono i presupposti e le condizioni per partire con un’attività complessa ed impegnativa per la nave ed il suo equipaggio in mari così lontani dalla madre patria.

La nave scuola Amerigo Vespucci è l’emblema della Marina Militare: in essa è racchiusa l’eccellenza del Made in Italy, nel solco delle tradizioni marinare, ma anche di una forte dimensione culturale italiana fondata sui valori della democrazia, del rispetto dei diritti umani e della solidarietà”.

La Marina Militare è già impegnata in questi giorni a supporto della lotta alla diffusione del COVID 19, segue con la massima attenzione lo sviluppo della situazione internazionale e Nave Vespucci, quando l’attuale situazione avrà termine ed il paese si risolleverà, sarà la prima avanguardia della rinascita per contribuire a rilanciare l’immagine nazionale portando nel mondo i nostri valori e l’eccellenza italiana.