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Sindaco di Taggia positivo a Covid-19: sono scosso, ma sto bene e lavoro da casa

Arma di Taggia, sindaco Mario Conio (foto fb)

Il sindaco di Arma di Taggia Mario Conio oggi è risultato positivo al test del coronavirus.

“Buonasera, questa mattina mi sono sottoposto al tampone covid-19, purtroppo sono risultato positivo. Ora sono a casa, praticamente asintomatico. Nelle prossime due settimane svolgero’ il mio compito di sindaco tra le mura domestiche. Vi sono vicino” ha scritto stasera in un post su fb il sindaco Conio.

In un video, pubblicato sempre su fb, il sindaco ha aggiunto: “Come vedete, sto bene. Non ho problemi, se non quello di essere scosso e non lo nascondo, perché davvero non mi aspettavo questo tipo di esito”.

 

Comune di Genova ad anziani a rischio: state in casa, alla vostra spesa ci pensiamo noi

Anziana con sacchetti della spesa (foto di repertorio)

“I volontari portano la spesa a casa di chi non può uscire per andare a comprare. Un modo per assicurare la normalità a chi (anziani con patologie, disabili gravi, immunodepressi) per non correre rischi è preferibile che non esca nemmeno per fare la spesa. Per tutte queste persone i Servizi sociali del Comune di Genova, in collaborazione con la Protezione civile, i nove Municipi e i volontari delle associazioni, hanno dato il via al servizio di prossimità per l’emergenza coronavirus”.

Lo hanno comunicato oggi i responsabili di Palazzo Tursi.

S. Martino, Carrefour chiuso dalle 21 alle 8: niente più spesa senza stare in coda

“È stata attivata – hanno aggiunto – una linea telefonica dedicata, al numero 010.5574262 dalle 9 alle 17, a cui chiamare per richiedere il servizio di spesa a casa. Il servizio sarà operativo da lunedì prossimo.

I volontari avranno un tesserino di riconoscimento fornito dal Comune di Genova. Dopo aver preso l’elenco della spesa, i volontari andranno a casa degli utenti con gli acquisti e lo scontrino.

Ad oggi si sono resi disponibili circa 250 volontari, che fanno parte di associazioni del terzo settore e del volontariato civico dei nove territori e hanno ricevuto una formazione da parte della protezione civile.

Per partecipare, i volontari devono fornire un’autocertificazione in cui attestano di non aver avuto di recente sintomi influenzali e agiranno nel pieno rispetto delle norme e della distanza di sicurezza: avranno guanti e mascherina e non entreranno in casa ma si fermeranno sul pianerottolo”.

“In questi giorni di emergenza – ha sottolineato l’assessora comunale ai Servizi Sociali Francesca Fassio – vogliamo essere vicini alle persone più fragili. Abbiamo rimodulato l’offerta dei servizi che già di norma eroghiamo per non lasciare soli disabili, anziani, minori e senza fissa dimora. La spesa a domicilio è un servizio nuovo, che si aggiunge a quelli già in campo e che ritengo molto utile”.

“Ancora – ha aggiunto il consigliere delegato alla Protezione civile Sergio Gambino – non sappiamo quante persone faranno richiesta del servizio, ma ci stiamo attrezzando con i volontari per riuscire a soddisfare tutte le richieste che riceveremo. Insieme alla Protezione civile stiamo lavorando su molti fronti dell’emergenza, in particolare sulla logistica a sostegno delle strutture sanitarie”.

Il servizio “Ascolto Anziano”

“Il Comune di Genova (Agenzia per la Famiglia – Assessorato alle Politiche Socio-Sanitarie, Famiglia e relativi diritti) ha anche attivato il numero verde 800098725 per essere vicini emotivamente agli anziani che si sentono soli a causa dell’isolamento per l’emergenza coronavirus.

Il servizio sarà curato da dipendenti del Comune di Genova in collaborazione con alcune realtà del territorio.

Il numero verde non è, non sostituisce o integra, i numeri per l’emergenza sanitaria né si configura come un numero per informazioni in merito all’emergenza in atto.

Si tratta invece di un presidio di ascolto relazionale per le persone anziane che, a causa dell’emergenza e della ridotta socialità conseguente, non possono relazionarsi con parenti, amici, vicini e non hanno accesso agli strumenti social che suppliscono in questo momento la distanza necessaria al superamento della fase emergenziale.

Il numero di telefono sarà attivo dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 14. Il servizio potrà essere esteso anche nel weekend compatibilmente con il reperimento di volontari”.

“Pensiamo che sia davvero importante stare vicino ai nostri anziani, dando loro un supporto emotivo per alleviare il peso della solitudine.  Una chiacchierata può allontanare l’angoscia e la paura che accompagna un po’ tutti noi in questi giorni” ha dichiarato Simonetta Saveri, responsabile dell’Agenzia per la famiglia del Comune di Genova.

 

L’esercitazione militare Usa ECR 20 in Europa è ridotta

Exercise Cold Response 20, azione militare Usa è ridotta

“Exercise Cold Response 20”, una delle maggiori esercitazioni militari tra Usa e diverse nazioni europee è stata ridotta. Il comando delle forze Usa in Europa ha così annunciato:

«La decisione è una misura precauzionale in risposta all’epidemia in corso di COVID-19 e per proteggere la salute e la sicurezza di tutti i partecipanti e della popolazione locale. La salute delle nostre truppe continua ad essere una priorità assoluta e siamo impegnati a mantenere la preparazione della missione

Exercise Cold Response 20, azione militare Usa è ridotta

Questo annuncio è stato pubblicato dal canale CNN Style US Military. La decisione è stata presa dal capo del quartier generale congiunto norvegese, il generale Rune Jakobsen, in cooperazione con la leadership delle forze armate norvegesi.

L’esercitazione vedeva la partecipazione di oltre 15.000 uomini e doveva svolgersi sopra il circolo polare artico. I Paesi coinvolti erano Belgio, Norvegia, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Olanda, Svezia, Regno Unito e Usa, secondo quanto riporta la CNN. «Mettendo fine all’esercitazione ora, eviteremo anche ogni pressione non necessaria sul sistema sanitario civile, per esempio con malattie tra i soldati, incidenti o test del coronavirus tra il personaleHa detto Jakobsen.

Exercise Cold Response 20

Il comando delle forze Usa in Europa ha spiegato che il coinvolgimento americano nell’esercitazione, “Exercise Defender-Europe 20”:  

«Dopo un attento esame delle attività di esercizio Defender-Europe 20 in corso e alla luce dell’attuale epidemia di coronavirus, modificheremo l’esercizio riducendo il numero di U.S. partecipanti. Le attività associate all’esercizio saranno adattate di conseguenza e lavoreremo a stretto contatto con Alleati e partner per raggiungere i nostri obiettivi di formazione più importanti. Il movimento del personale militare statunitense in Europa, Asia e Medio Oriente si ritrova sotto maggiori restrizioni per contribuire a prevenire la diffusione del virus.»  ABov

Exercise Cold Response 20, azione militare Usa

Quanto comunicato è stato tratto dal sito U.S. Army Europe

“After careful review of the ongoing Defender-Europe 20 exercise activities and in light of the current Coronavirus outbreak, we will modify the exercise by reducing the number of U.S. participants. Activities associated with the exercise will be adjusted accordingly and we’ll work closely with Allies and partners to meet our highest priority training objectives.    

The health protection of our force, and that of our Allies and partners, is a top concern. We take the Coronavirus outbreak seriously and are confident that by making this important decision we’ll continue to do our part to prevent the further spread of the virus, while still maximizing our efforts to advance our alliances and partnerships and enhancing our comprehensive readiness to address any crisis or contingency. As we work through the arrangements with our Allies and partners, we’ll provide additional updates.”

Arrivano 20mila soldati USA in Europa. Ci vogliono curare?

Ore 17.30, San Martino: 46 ricoverati (3 in più di ieri). Il più giovane ha 38 anni

San Martino di Genova (foto d'archivio)

Alle 17.30 di oggi i responsabili della direzione sanitaria del San Martino di Genova hanno comunicato che sono 29 i ricoverati nel reparto di Malattie infettive, 17 invece in Rianimazione.

Il prof. Matteo Bassetti ha segnalato che nel reparto di Malattie Infettive il ricoverato più giovane ha 38 anni, il più anziano 91.

Inoltre i responsabili della direzione sanitaria hanno ricordato che è in corso la trasformazione del Padiglione 10 (2° piano – Cure Intermedie) in un reparto ‘buffer’, destinato a ospitare i casi di Covid-19 positivi, con bassa sintomatologia, in attesa di trasferimento verso altre strutture del territorio.

 

Pandemia coronavirus, Costa allarga stop crociere a tutto il mondo

Il bilancio di sostenibilità di Costa Crociere
Costa Crociere

I vertici di Costa Crociere oggi hanno annunciato che la compagnia di navigazione sospenderà volontariamente le operazioni globali delle sue navi sino al 3 aprile.

La decisione è stata presa dal momento che la diffusione del Covid-19, recentemente dichiarata come pandemia dall’ Organizzazione Mondiale della Sanità “richiede misure straordinarie e il contributo risoluto di tutte le parti interessate per fermare l’emergenza”.

Ieri lo stesso direttore generale di Costa Crociere, Neil Palomba, aveva annunciato lo stop solo per i viaggi nel Mediterraneo.

Emergenza coronavirus, Costa: stop a crociere nel Mediterraneo fino al 3 aprile

“Negli ultimi mesi Costa Crociere ha ulteriormente rafforzato le misure precauzionali sulla sua flotta e ha seguito rigorosamente le linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Tuttavia, la logistica dei viaggi nel mondo è oggi più impegnativa e con maggiori restrizioni adottate da diversi paesi. Le crociere in corso termineranno il loro attuale itinerario solo per consentire agli ospiti di sbarcare e tornare a casa”.

Costa Crociere sta provvedendo a informare gli agenti di viaggio e i clienti interessati dai cambiamenti, che riceveranno un buono per il rimborso completo.

 

Sestri Ponente, ospedale Micone dedicato a pazienti contagiati da Covid-19

Ospedale padre Antero Micone a Genova Sestri Ponente (foto di repertorio)

“Nell’ottica del Piano incrementale azioni urgenti predisposto da Alisa per favorire il contenimento dell’epidemia di coronavirus, sono state avviate le attività per la trasformazione dell’ospedale Antero Micone di Genova Sestri Ponente in ospedale dedicato ai pazienti contagiati da Covid-19”.

Lo hanno annunciato oggi i responsabili di Alisa.

“Si è pertanto proceduto, già da qualche giorno – hanno aggiunto – al blocco dei ricoveri ordinari di Medicina, Cure intermedie, Otorinolaringoiatria e Cardiologia.

Il punto di Primo intervento è stato chiuso mercoledì scorso alle 20, per consentire, con il conseguente trasferimento del personale presso il Pronto soccorso dell’ospedale Villa Scassi, una migliore suddivisione dei percorsi.

Le ulteriori novità, previste a partire da lunedì prossimo, riguardano:

– il trasferimento del Centro sclerosi multipla al padiglione 9 dell’Ospedale Villa Scassi

– la chiusura dell’Unità di raccolta sangue; rimarrà presso l’Ospedale un’emoteca gestita dal Centro Trasfusionale di Villa Scassi, operativa h24

– la chiusura Punto prelievi

– lo spostamento all’interno dell’Ospedale Micone dell‘attività di Day hospital oncologico che verrà svolta temporaneamente presso la Piastra ambulatoriale situata al piano -2 del corpo aggiunto. I percorsi di accesso dell’utenza saranno opportunamente indicati.

Il piano incrementale con le azioni urgenti messe in atto per il contenimento del contagio è in ‘progress’. Sono inoltre previsti percorsi dedicati per le strutture che rimarranno operative”.

 

Fugge su moto rubata: 16enne romeno denunciato anche per violazione decreto Conte

Carabinieri (foto di repertorio)

Ieri un minorenne è stato fermato e sanzionato a Genova per avere violato le disposizioni previste dal decreto del presidente del Consiglio Giuseppe Conte sulll’emergenza coronavirus.

I carabinieri hanno denunciato un 16enne, di origini romene, per resistenza a pubblico ufficiale, ricettazione e inosservanza dei provvedimenti.

Il minorenne è stato notato da una pattuglia mentre correva a bordo di una moto in via Isonzo, all’ incrocio con corso Europa.

I militari gli hanno prima intimato di fermarsi, ma vedendolo accelerare lo hanno inseguito. Anche perché non si era fermato nemmeno al semaforo rosso.

Arrivato nei pressi di Boccadasse, il 16enne ha tentato di nascondere lo scooter e poi di scappare a piedi.

I carabinieri sono riusciti a fermarlo e hanno scoperto che la moto era stata rubata.

Oltre alla ricettazione e alla resistenza a pubblico ufficiale gli è stata così contestata la violazione del decreto perché non ha fornito validi motivi per uscire di casa.

 

Coronavirus, da Genova a Napoli senza biglietto: controllato da capotreno gli sputa in faccia

Agenti Polfer (foto d'archivio)

Generalità false e sputi in faccia al capotreno da parte di un 55enne, che da Genova voleva tornare a Napoli senza biglietto perché, a suo dire, aveva perso il lavoro per l’emergenza coronavirus.

E’ accaduto oggi alla stazione di Viareggio e gli agenti della Polfer lo hanno identificato e denunciato.

I poliziotti, avvisati dal capotreno, hanno accertato dal documento d’identità che il 55enne aveva dato al capotreno false generalità.

Il capotreno gli ha quindi comunicato che lo avrebbe denunciato.

A quel punto il passeggero è andato in escandescenze.

Nel momento in cui il treno stava per ripartire, il 55enne è riuscito per un attimo a divincolarsi dagli agenti e a sputare in faccia al capotreno mentre le porte si chiudevano.

Inoltre, ha dato alcune testate contro le macchinette automatiche presenti in banchina.

E’ stato denunciato per oltraggio e minaccia a pubblico ufficiale.

Il passeggero non presentava sintomi influenzali, ma il capotreno su consiglio dei sanitari del 118 si è messo in auto isolamento in attesa di visita medica.

 

Altri 4 morti a Genova: per tutti Covid-19 ‘concausa dei decessi’. Vittime in Liguria 18

Malattia X, a che gioco stiamo giocando?
Un accesso al pronto soccorso (foto di repertorio)

Ore 15 di oggi. Quattro morti con coronavirus a Genova. Al momento le vittime in Liguria salgono quindi a 18.

Due i decessi al Policlinico San Martino, confermati da un comunicato inviato dai responsabili della direzione sanitaria.

“Il primo di un paziente di 70 anni nato e residente a Genova e il secondo di una paziente di 66 anni nata in Calabria ma residente a Genova.

Entrambi erano ricoverati nel reparto di Rianimazione.

Per entrambi i casi il Covid-19 è stato ritenuto concausa del decesso”.

Altri due decessi all’ospedale Galliera. Anche questi confermati da un comunicato della direzione sanitaria.

“Uomo di 88 anni genovese, con comorbità, ricoverato il 9 marzo, proveniente da Villa Scassi.

Uomo di 64 anni, residente in Asl4, proveniente dal pronto soccorso di Lavagna in data 12 marzo, deceduto oggi per insufficienza respiratoria.

Ricoverati entrambi nel reparto di Rianimazione. Il Covid-19 è stato ritenuto concausa dei decessi”.

 

 

 

Coronavirus, calcio nel caos: cosa fare con Euro 2020

Il pallone, come tutto il mondo, è oramai nel caos per il problema del coronavirus che sta dilagando in tutto il mondo. Cosa fare di Euro2020.

La chiave di volta è la questione tempistiche. Ed il banco, in questo senso, è tutto in mano alla UEFA. Per Champions ed Europa League, dopo la sospensione appena decisa, si parla della possibilità futura di una final-eight a partita secca, una volta completati gli ottavi, in due nazioni diverse franche dal virus. Ma sia per le due competizioni che per l’Europeo, il problema è ampio. L’evoluzione del contagio è totalmente imprevedibile e tra qualche mese paesi attualmente molto colpiti potrebbero essersi ripresi, con altri invece in situazioni problematiche. Il che rende complicato prevedere la possibilità di giocare le coppe e il campionato europeo. La cui disputa rappresenta il punto focale anche per la Serie A.