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Hubei, ieri di nuovo zero casi positivi: restrizioni rimosse. In Cina 47 contagi ‘di ritorno’

Coronavirus (foto di repertorio)

La Cina rimuove dopo due mesi le restrizioni all’Hubei, la provincia da 60 milioni di abitanti epicentro della pandemia del coronavirus con focolaio di Wuhan, dove ieri si sono registrati, ancora una volta, zero casi di infezione da Covid-19.

Secondo i dati della Commissione sanitaria nazionale (Nhc), riportati stamane dall’agenzia Ansa, nella giornata di ieri in Cina sono stati confermati altri 47 contagi ‘di ritorno’ ossia importati dall’estero, che sono saliti a quota 474.

In gran parte si tratta di persone positive rientrate dal resto del mondo, in particolare dall’Europa.

Inoltre, ieri si sono registrati quattro decessi, tre dei quali avvenuti nell’Hubei (due nel capoluogo Wuhan).

Nella città di Wuhan le restrizioni saranno rimosse l’otto aprile.

 

Nuovi aiuti anche dalla Cina: terza squadra di medici, ventilatori polmonari e mascherine

Emergenza coronavirus, nuovi aiuti dalla Cina

Emergenza coronavirus. Insieme alla Russia di Putin, anche la Cina ieri ha inviato dalla regione del Fujian il terzo team di medici ed esperti in Italia, negli sforzi per combattere il coronavirus.

L’aereo trasporta otto tonnellate di forniture mediche donate dalla provincia sudorientale cinese, 30 ventilatori polmonari, 20 set di monitor sanitari, 3.000 tute protettive, 300.000 mascherine (più altre 20.000 del tipo N95) e 3.000 schermi facciali.

E’ previsto che il velivolo con gli aiuti atterri oggi pomeriggio Milano Malpensa.

 

La Russia aiuta l’Italia: atterrato quindicesimo aereo militare con nuove attrezzature

Emergenza coronavirus, la Russia aiuta l'Italia: task force inviata da Putin

La Russia aiuta l’Italia. Ieri sera è atterrato a Pratica di Mare un altro aereo militare russo per contribuire a contrastare le gravi conseguenze della pandemia di coronavirus.

Si tratta di un velivolo che fa parte della task force inviata su ordine diretto del presidente Vladimir Putin.

“Il quindicesimo aereo da trasporto militare Ilyushin Il-76 delle Forze Aerospaziali Russe che trasporta attrezzature per la diagnosi e la disinfezione ha consegnato, presso la base aerea italiana di Pratica di Mare, mezzi speciali per combattere il coronavirus”.

Lo hanno riferito i responsabili del Ministero della Difesa russo all’agenzia Interfax.

“In concreto – ha spiegato l’ambasciatore russo in Italia Sergey Razov all’agenzia Agi – gli aiuti consistono, al momento, di 122 medici militari, virologi ed epidemiologi, 8 equipe mediche composte da un terapeuta, epidemiologi, anestesista, infermiera e interprete; 30 unita’ di mezzi speciali-unita’ mobili (ciascuna composta da due veicoli) e moduli di elaborazione dati installati su veicoli ‘Kamaz’.

Inoltre, i velivoli russi hanno portato in Italia presidi di protezione, unita’ mobili per la disinfezione dei mezzi di trasporto e del territorio, in grado di sanificare anche condutture idriche, attrezzature medicali tra cui alcune decine di ventilatori polmonari, macchine di analisi biologica e patogena, 100 mila sistemi di test, mascherine sanitarie di alta classe di protezione, guanti, mille completi di protezione, 700 completi medico-infettivologo e altre attrezzature varie.

In particolare, e’ arrivato in Italia un nuovissimo laboratorio, uno dei 15 di cui dispongono in totale le Forze di Difesa NBC. Tutto questo, attraverso il ministero della Difesa della Federazione russa a titolo gratuito”.

“Rilanciare lo spirito di Pratica di Mare – ha aggiunto l’ambasciatore Razov – portando aiuto all’amico popolo italiano, indipendentemente dal contesto politico internazionale, nel solco di una tradizione di supporto umanitario che affonda radici nel secolo scorso, ma anche ribadire la necessità, espressa dal presidente Vladimir Putin, di unire le forze tra i vari Paesi per combattere nuove sfide e minacce globali, come la pericolosa epidemia  a cui stiamo assistendo”.

 

Pd e Lista Crivello a prefetto di Genova: sospendere i servizi di Aster in città

Il Tricolore realizzato dai lavoratori di Aster a De Ferrari

Emergenza coronavirus sul territorio del Comune di Genova. Ieri la capogruppo del Pd Cristina Lodi e il capogruppo della Lista Crivello Gianni Crivello hanno riferito di avere inviato una missiva al prefetto di Genova sulla situazione dei lavoratori di Aster.

Ecco il testo integrale.

“Dopo aver appreso le legittime preoccupazioni esternate dai lavoratori dell’azienda A.S.Ter. e dai loro rappresentanti sindacali, in riferimento agli adempimenti a contrasto dell’emergenza coronavirus, dell’azienda sopracitata (documenti che le alleghiamo per comodità di lettura), desideriamo informarla che nei giorni scorsi avevamo già esternato all’assessore competente Pietro Piciocchi, le nostre motivate preoccupazioni in merito. La nostra richiesta di chiarimenti nasceva da alcune sollecitazioni ricevute e dall’aver constatato personalmente, in svariate occasioni, una significativa presenza in città di lavoratori dell’azienda partecipata.

Naturalmente la nostra segnalazione considerava correttamente come prioritari tutti i lavori richiesti ad A.S.Ter. definiti come ‘pronto intervento’, essendo ovviamente interventi più che motivati e giustificati, a differenza delle cosiddette ‘manutenzioni ordinarie’ che potrebbero essere in contrasto con quanto emanato in materia dai recenti decreti governativi.

Nella sua risposta, l’assessore Piciocchi affermava: ‘Le squadre attive sul territorio assicurano interventi urgenti di manutenzione ovvero interventi che sono compatibili con il rispetto delle disposizioni emanate dal Governo’.

Ciò che si evince nella recente denuncia dei lavoratori di A.S.Ter. contrasta fortemente con quanto dichiarato formalmente dallo stesso Piciocchi.

A tale proposito chiediamo un suo autorevole intervento, ribadendo che non esiste nessuna volontà di polemizzare in un momento così drammatico per il nostro Paese, ma, dinnanzi alla situazione attuale, riteniamo più che doveroso che possano essere garantite attività finalizzate a preservare la pubblica incolumità dei genovesi, sospendendo le ‘normali’ attività di A.S.Ter. e riducendo, se non azzerando, i rischi di contagio che possono correre i lavoratori, le loro famiglie oltre che i cittadini con i quali dovessero venire a contatto”.

 

Il controllo di Genova con i droni per fare rispettare decreto Covid-19 | Video

Al via il controllo del territorio con i droni nel Comune di Genova per fare rispettare le norme del decreto Conte sull’emergenza coronavirus e quelle delle ordinanze regionale e comunale emanate dal governatore Giovanni Toti e dal sindaco Marco Bucci.

“Un’iniziativa innovativa – ha spiegato l’assessore comunale alla Sicurezza Stefano Garassino – che la Polizia Locale, insieme all’assessorato, mette in campo per salvaguardare la salute di tutti e consentire controlli efficaci e puntuali, per garantire che in città ci siano le condizioni necessarie a favorire l’esaurimento dei contagi e contenere l’epidemia”.

Il controllo di Genova con i droni per fare rispettare decreto Conte

Si tratta di una misura della Polizia Locale e del Comune di Genova resa possibile dalla collaborazione con JPDroni, azienda genovese del settore che mette in campo gratuitamente, a favore della collettività, operatori e piloti droni certificati ENAC, normalmente impiegati anche per operazioni critiche.

“Oggi – ha aggiunto Garassino – si è svolta la prima operazione-test che ha puntato l’obiettivo della telecamera del drone su due delle zone più soggette ad assembramenti nonostante i divieti, anche se, fortunatamente, il numero delle inosservanze sta nettamente calando: il Righi e la passeggiata di Nervi.

Tre pattuglie, (sei uomini) del reparto Sicurezza urbana della Polizia Locale hanno partecipato alla prima giornata di controlli, pronti a intervenire nel caso in cui il drone avesse inquadrato assembramenti, situazione che, fortunatamente, oggi non si è verificata”.

Il controllo di Genova con i droni per fare rispettare Decreto Covid-19

Con loro 3 operatori della JPDroni che hanno indirizzato il loro quadricottero secondo le indicazioni della Polizia Locale.

L’amministrazione comunale ha deciso di mettere in campo questa innovativa forma di verifica del rispetto di decreti e ordinanze perché garantisce, grazie alla possibilità di osservare un’ampia zona del territorio dall’alto, di individuare eventuali assembramenti in maniera veloce e dirigere le pattuglie della Polizia Locale esattamente dove servono. Questo per ottimizzare le risorse e garantire il risultato.

Il Comune di Genova punta moltissimo sull’innovazione e questo tipo di intervento è una risposta immediata e positiva alle esigenze di sicurezza sanitaria. Ringrazio la Polizia Locale per essere sempre pronta ad accogliere le sfide mirate a rispondere alle emergenze che, purtroppo, la città ha dovuto affrontare”.

Visto il buon esito del test, la sorveglianza del rispetto del decreto e delle ordinanze tramite droni e pattuglie di Polizia Locale sarà ripetuta nel fine settimana.

Bucci: per combattere diffusione coronavirus in città anche controlli con i droni

Incendio in un appartamento a Borgoratti: strade chiuse

Terzo Valico, incendio in galleria: fiamme domate all’alba
Terzo Valico, incendio in galleria: fiamme domate all’alba

Un incendio è scoppiato al terzo piano del civico 2 di via Sapeto a Borgoratti intorno alla mezzanotte. Sul posto sono presenti i vigili del fuoco.

La polizia locale è intervenuta per chiudere Via Borgoratti e via Sapeto.

Seguono aggiornamenti

I vigili del fuoco hanno spento le fiamme.

Per fortuna non risultano persone rimaste ferite o intossicate, ma, per ragioni di sicurezza le persone residenti dell’appartamento dove si è sviluppato l’incendio e quelle del piano superiore e sottostante sono state fatte evacuare.

Avviate le indagini per capire quali siano state le cause che hanno fatto partire il rogo.

Genova non la ferma nessuno, Bucci: prefetto ha dato via libera per andare avanti col ponte

Nuovo Ponte di Genova e Marco Bucci (foto fb)

“Il Prefetto di Genova oggi ha dato l’autorizzazione per andare avanti con i lavori del ponte, anche a tutte le aziende che sono in filiera”.

Lo ha riferito stasera il sindaco di Genova e commissario per la ricostruzione del nuovo Ponte di Genova Marco Bucci.

“E’ un segnale estremamente positivo – ha commentato Bucci – perché vuol dire che c’è la volontà da parte del Governo e di tutte le amministrazioni di portare avanti i lavori del ponte, ovviamente in sicurezza. La sicurezza degli operai e di tutti gli impiegati è la priorità numero uno”.

 

A 27 anni positiva a Covid-19 e ricoverata al Galliera: oggi uscita da Rianimazione

Ospedale Galliera, la paziente con i medici Patrizia Guido e Marco Lattuada

Contagiata dal coronavirus, ce l’ha quasi fatta.

I responsabili della direzione sanitaria dell’ E.O. Ospedali Galliera oggi hanno diffuso la foto della paziente e comunicato che “una paziente di 27 anni, ricoverata il 13 marzo scorso in S.C. Malattie Infettive e spostata il 16  marzo presso il reparto di Rianimazione, dove era stata intubata, sottoposta a diversi cicli di pronazione e dopo l’assunzione di nuovi farmaci per l’immunomodulazione (controllo e inibizione delle citochine), ieri è stata estubata e avviata al risveglio”.

Oggi la 27enne è stata spostata nel reparto di Area Critica di Medicina per il prosieguo della guarigione.

Vicini col cuore in questa emergenza Coronavirus

Vicini col cuore in questa emergenza Coronavirus

In questo periodo difficile per l’intero pianeta, il Covid-19 sta portando via inaspettatamente molti dei nostri cari: familiari, amici, conoscenti.

E’ vero, è molto triste non poter dire addio a chi amiamo come si conviene, sia chi ci ha lasciati a causa del coronavirus sia chi invece per altre problematiche.

E’ difficile non potersi incontrare con i propri amici, non andare al cinema o a prendere un aperitivo. Ma non è questo il problema! Dovremmo fermarci un attimo per riflettere. La situazione è straordinaria e sarebbe bene rendersene conto.

E’ ancora alta la percentuale delle persone che forse non hanno compreso bene la pericolosità del momento e soprattutto del rischio che si corre e si fa correre a chi ci sta vicino. Il fatto di stare a casa non dobbiamo vederlo come una prigionia. Stare a casa significa stare il più possibile lontani dal Virus, significa preservare la propria salute, significa permettere alle strutture ospedaliere di gestire meglio l’emergenza, significa soprattutto avere a cuore la nostra VITA.

Non conosciamo ancora bene questo virus, non sappiamo cosa accadrà né quando sarà pronto un vaccino. Sul virus invece sappiamo che può essere imprevedibile, che possiamo non accorgerci di averlo, sappiamo che è meglio essere scrupolosi per ogni sintomo che dovesse presentarsi, sappiamo che può essere letale.

Non sottovalutiamolo dunque! Cosa può costare stare a casa? Cosa c’è di più importante della nostra vita e della vita di chi amiamo? E’ un investimento che facciamo sul nostro futuro.

Pensiamo a chi è costretto lontano dalla propria casa, a chi peggio sta vivendo in prima persona la malattia o non c’è più. E’ quando non si può fare niente che siamo nei guai, ed è giusto che tutti noi siamo vicini col cuore ed emotivamente a chi ha perso qualcuno in questa emergenza o a chi sta lottando contro il Covid-19, ma dobbiamo farlo sapendo che i fatti non sono distanti da noi, ci riguardano tutti.

Ecco perché noi di Liguria Notizie cogliamo l’occasione per unirci al dolore di Giovanna e suo figlio che hanno perso in poco tempo un marito e un padre, Enrico. Un uomo che stava bene, che aveva l’hobby della moto e che amava la sua famiglia.

Dalle stesse parole di Giovanna che nel suo dolore trova il tempo di pensare anche agli altri: “…Se avete un minimo di dubbio, correte, non aspettate.”

E vicini a lei sono anche gli ex colleghi di lavoro, coloro che ci hanno contattati per salutare Enrico e per abbracciare Giovanna, e che hanno voluto dedicarle un messaggio:

“L’Istituto Comprensivo Sestri Est desidera esprimere le più sentite Condoglianze alla Signora Giovanna per la scomparsa di Suo marito, Enrico. Giovanna, che fino ad agosto 2016  prestava servizio come Assistente Amministrativa, è stata una presenza storica nella Segreteria della nostra scuola, dove ha sempre dimostrato tanta competenza e dedizione. Per questo, desideriamo tutti (personale docente, le colleghe della segreteria, tutto il personale ATA), stringerci idealmente a Lei e farLe sentire la nostra sincera vicinanza in un momento così doloroso della Sua vita.“

#iorestoacasa

Giorgia Cadenasso

Emergenza Covid-19 | Aeroporto di Monaco: anche addetti senza mascherina

Emergenza Cov-19 | Aeroporto di Monaco: anche addetti senza mascherina

Ieri sera avevamo pubblicato delle foto, fatte da un nostro lettore che si trovava all’aeroporto di Monaco in Germania, in transito e in attesa di un aereo per l’Italia che sarebbe partito l’indomani.

Le foto mostravano come tutti i passeggeri in attesa del ceck-in erano senza mascherine.

Emergenza Cov-19 | Aeroporto di Monaco: tutti vicini e senza mascherina

Emergenza Cov-19 | Aeroporto di Monaco: anche addetti senza mascherina

Oggi ne pubblichiamo altre tre, fatte in mattinata di oggi, sempre nell’aeroporto di Monaco in Germania, dove si vede che anche gli addetti ai biglietti, sicurezza ed altro sono senza mascherina, così come in farmacia.

Precisiamo che i nostri concittadini sono rientrati in Italia questo pomeriggio.

Emergenza Cov-19 | Aeroporto di Monaco: anche addetti senza mascherina