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Vicini col cuore in questa emergenza Coronavirus

Vicini col cuore in questa emergenza Coronavirus

In questo periodo difficile per l’intero pianeta, il Covid-19 sta portando via inaspettatamente molti dei nostri cari: familiari, amici, conoscenti.

E’ vero, è molto triste non poter dire addio a chi amiamo come si conviene, sia chi ci ha lasciati a causa del coronavirus sia chi invece per altre problematiche.

E’ difficile non potersi incontrare con i propri amici, non andare al cinema o a prendere un aperitivo. Ma non è questo il problema! Dovremmo fermarci un attimo per riflettere. La situazione è straordinaria e sarebbe bene rendersene conto.

E’ ancora alta la percentuale delle persone che forse non hanno compreso bene la pericolosità del momento e soprattutto del rischio che si corre e si fa correre a chi ci sta vicino. Il fatto di stare a casa non dobbiamo vederlo come una prigionia. Stare a casa significa stare il più possibile lontani dal Virus, significa preservare la propria salute, significa permettere alle strutture ospedaliere di gestire meglio l’emergenza, significa soprattutto avere a cuore la nostra VITA.

Non conosciamo ancora bene questo virus, non sappiamo cosa accadrà né quando sarà pronto un vaccino. Sul virus invece sappiamo che può essere imprevedibile, che possiamo non accorgerci di averlo, sappiamo che è meglio essere scrupolosi per ogni sintomo che dovesse presentarsi, sappiamo che può essere letale.

Non sottovalutiamolo dunque! Cosa può costare stare a casa? Cosa c’è di più importante della nostra vita e della vita di chi amiamo? E’ un investimento che facciamo sul nostro futuro.

Pensiamo a chi è costretto lontano dalla propria casa, a chi peggio sta vivendo in prima persona la malattia o non c’è più. E’ quando non si può fare niente che siamo nei guai, ed è giusto che tutti noi siamo vicini col cuore ed emotivamente a chi ha perso qualcuno in questa emergenza o a chi sta lottando contro il Covid-19, ma dobbiamo farlo sapendo che i fatti non sono distanti da noi, ci riguardano tutti.

Ecco perché noi di Liguria Notizie cogliamo l’occasione per unirci al dolore di Giovanna e suo figlio che hanno perso in poco tempo un marito e un padre, Enrico. Un uomo che stava bene, che aveva l’hobby della moto e che amava la sua famiglia.

Dalle stesse parole di Giovanna che nel suo dolore trova il tempo di pensare anche agli altri: “…Se avete un minimo di dubbio, correte, non aspettate.”

E vicini a lei sono anche gli ex colleghi di lavoro, coloro che ci hanno contattati per salutare Enrico e per abbracciare Giovanna, e che hanno voluto dedicarle un messaggio:

“L’Istituto Comprensivo Sestri Est desidera esprimere le più sentite Condoglianze alla Signora Giovanna per la scomparsa di Suo marito, Enrico. Giovanna, che fino ad agosto 2016  prestava servizio come Assistente Amministrativa, è stata una presenza storica nella Segreteria della nostra scuola, dove ha sempre dimostrato tanta competenza e dedizione. Per questo, desideriamo tutti (personale docente, le colleghe della segreteria, tutto il personale ATA), stringerci idealmente a Lei e farLe sentire la nostra sincera vicinanza in un momento così doloroso della Sua vita.“

#iorestoacasa

Giorgia Cadenasso

Emergenza Covid-19 | Aeroporto di Monaco: anche addetti senza mascherina

Emergenza Cov-19 | Aeroporto di Monaco: anche addetti senza mascherina

Ieri sera avevamo pubblicato delle foto, fatte da un nostro lettore che si trovava all’aeroporto di Monaco in Germania, in transito e in attesa di un aereo per l’Italia che sarebbe partito l’indomani.

Le foto mostravano come tutti i passeggeri in attesa del ceck-in erano senza mascherine.

Emergenza Cov-19 | Aeroporto di Monaco: tutti vicini e senza mascherina

Emergenza Cov-19 | Aeroporto di Monaco: anche addetti senza mascherina

Oggi ne pubblichiamo altre tre, fatte in mattinata di oggi, sempre nell’aeroporto di Monaco in Germania, dove si vede che anche gli addetti ai biglietti, sicurezza ed altro sono senza mascherina, così come in farmacia.

Precisiamo che i nostri concittadini sono rientrati in Italia questo pomeriggio.

Emergenza Cov-19 | Aeroporto di Monaco: anche addetti senza mascherina

Conte: falso che misure restrittive siano prorogate al 31 luglio, saranno rimosse prima

L’ex premier Conte a Genova mercoledì 1 giugno
Premier Giuseppe Conte

“Si è creata discussione sul fatto che l’emergenza sarebbe stata prorogata fino al 31 luglio 2020: nulla di vero, assolutamente no. A fine gennaio abbiamo deliberato lo stato di emergenza nazionale, un attimo dopo che l’Oms ha decretato l’emergenza un’epidemia globale. L’emergenza è stata dichiarata fino al 31 luglio. Non significa che le misure restrittive saranno prorogate fino al 31 luglio”.

Lo ha dichiarato stasera il premier Giuseppe Conte in conferenza stampa a Palazzo Chigi.

“Ripeto e ci tengo a chiarirlo – ha aggiunto Conte – la data del 31 luglio non e’ la data delle attuali misure restrittive. Confidiamo di rimuoverle molto prima. Quella data e’ la data astratta prevista fin dallo scorso gennaio”.

 

Salgono a 8 i pazienti Covid-19 trasferiti da Galliera e S. Martino alla nave ospedale Gnv

Nave ospedale Gnv in porto a Genova (foto d'archivio)

“Sono otto, cinque donne e tre uomini, i pazienti che si trovano, ad oggi, a bordo della Gnv Spendid, attraccata a Ponte Colombo nel porto di Genova e consegnata dalla compagnia del gruppo Msc a Regione Liguria per ospitare persone positive al Covid-19 che debbano concludere la convalescenza dopo essere state dimesse dagli ospedali, superata la fase acuta della malattia”.

Lo hanno riferito stasera i responsabili di Regione Liguria.

“Dopo i quattro trasferimenti dall’ospedale Galliera avvenuti ieri, primo giorno di operatività della nave-ospedale, oggi sono state trasferite altre quattro persone, tre delle quali dall’ospedale Galliera e una dall’ospedale Policlinico San Martino.

In particolare, sono stati trasferiti dal Galliera un uomo nato nel 2002 di nazionalità tunisina residente a Genova, una donna nata nel 1964 di nazionalità peruviana e residente a Genova, e una donna di nazionalità russa residente a Genova. La paziente trasferita dal Policlinico San Martino è una donna nata nel 1938, italiana e residente a Genova.

Si tratta di pazienti selezionati, in funzione dell’ambiente nave, per la bassa complessità assistenziale di cui hanno bisogno ma che devono comunque continuare il percorso di ricovero sino alla avvenuta negativizzazione del tampone, momento in cui potranno essere dimessi garantendo la sicurezza individuale e della cittadinanza”.

 

Ore 18, in Liguria 233 morti con coronavirus (19 più di ieri). Positivi 1864 (171 in più)

Coronavirus (foto repertorio fb)

“Sono 1864 le persone positive al Covid-19 in Liguria, 171 più di ieri.

Le persone decedute dall’inizio dell’emergenza 231 (19 più di ieri, in più ci sono sempre i 2 campioni su cadavere)”.

Lo hanno comunicato poco dopo le 18 di oggi i responsabili di Regione Liguria.

“Secondo i dati relativi ai flussi tra Alisa e Ministero – hanno aggiunto – dei positivi totali 950 sono gli ospedalizzati di cui 147 in terapia intensiva.

Sono al domicilio 740 persone (176 più di ieri), clinicamente guariti ma restano positivi e al domicilio 174 persone.

I guariti con due test consecutivi negativi 19 (2 più di ieri).

I 950 ospedalizzati sono così suddivisi:

Asl1 – 156 (19 terapia  intensiva)

Asl2 – 152 (21 terapia  intensiva)

ASL 3 Colletta di Arenzano/Gallino Pontedecimo – 7

Asl 3 Villa Scassi – 161 (15 in terapia intensiva)

Asl4 – 56 (10 terapia intensiva)

Asl5 – 78 (15 terapia intensiva)

San Martino – 138 (43 terapia Intensiva)

Galliera – 131 (16 terapia intensiva)

Gaslini 2

Evangelico – 69 (8 terapia Intensiva)

Al Domicilio 740 (176 più di ieri)

Le persone in sorveglianza attiva sono 1829, così suddivise:

Asl 1 – 538

Asl 2 – 331

Asl 3 – 255

Asl 4 – 277

Asl 5 – 428”.

 

Ore 18, in Italia 6820 morti: numero cresce più di ieri. Contagiati 69.176 (incremento in calo)

Coronavirus (foto repertorio fb)

“Il contributo degli asintomatici alla diffusione dell’epidemia è decisamente inferiore a quello dei sintomatici”.

Lo ha dichiarato alle 18 di oggi il presidente del Consiglio superiore di sanità (Css) Franco Locatelli.

Allo stesso tempo, nella sede della Protezione civile, il commissario per l’emergenza Angelo Borrelli ha riferito che per il terzo giorno consecutivo è calato il numero di nuovi casi positivi al Covid-19 in Italia.

Oggi si sono registrati 3.612 nuovi contagi mentre ieri erano stati 3.780 e domenica 3.957.

Al momento, risultano complessivamente 54.030 i malati di coronavirus in Italia, con un incremento rispetto a ieri di 3.612. Lunedì l’incremento era stato di 3.780.

Il numero complessivo dei contagiati (compresi i morti con coronavirus e i guariti) ha raggiunto quota 69.176.

E’ tornato invece a salire il numero dei morti con coronavirus in un solo giorno: oggi risultano 743 mentre ieri erano 601 e domenica 651.

Pertanto, al momento le vittime risultano complessivamente 6.820.

Dai dati della Protezione civile emerge che sono 19.868 i malati in Lombardia (958 in più di ieri), 7.711 in Emilia-Romagna (+491), 5.351 in Veneto (+365), 5.124 in Piemonte (+595), 2.497 nelle Marche (+139), 2.519 in Toscana (+218), 1.692 in Liguria (+139), 1.545 nel Lazio (+131), 992 in Campania (+63), 848 in Friuli Venezia Giulia (+77), 975 in Trentino (+61), 699 in provincia di Bolzano (+11), 940 in Puglia (+78), 799 in Sicilia (+118), 622 in Abruzzo (+17), 624 in Umbria (+68), 379 Valle d’Aosta (+0), 395 in Sardegna (+52), 304 Calabria (+24), 55 in Molise (+5), 91 in Basilicata (+2). Quanto alle vittime, se ne registrano 4.178 in Lombardia (+402), 985 in Emilia-Romagna (+93), 216 in Veneto (+24), 374 in Piemonte (+59), 231 nelle Marche (+28), 129 in Toscana (+20), 231 in Liguria (+19), 56 in Campania (+7), 80 Lazio (+17), 64 in Friuli Venezia Giulia (+10), 44 in Puglia (+7), 38 in provincia di Bolzano (+9), 20 in Sicilia (+7), 46 in Abruzzo (+8), 19 in Umbria (+3), 19 in Valle d’Aosta (+7), 56 in Trentino (+15), 10 in Calabria (+3), 15 in Sardegna (+4), 8 in Molise (+1), uno in Basilicata (+0) . I tamponi complessivi sono 296.964, dei quali oltre 175mila in Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto.

 

Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte da Palazzo Chigi | Live

Premier Giuseppe Conte

Conferenza del premier Giuseppe Conte, al termine del Consiglio dei ministri.

Conte ha precisato che il 31 luglio è la “data astratta” del periodo d’emergenza pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale a gennaio.

“Nessuna proroga emergenza al 31 luglio. E’ solo spazio teorico, ma ho fiducia finisca prima”, ha ribadito Conte.

La multa per chi vìola le regole e le norme anti-contagio contenuto nel decreto salirà “da 400 a 3000 euro”.

Procura di Genova: arresto fino a 6 mesi e ammenda 400 euro per violazioni decreto Conte

Benzinai pronti alla serrata anche in Liguria

Sciopero dei benzinai ridotto: terminerà questa sera
Lo sciopero dei benzinai è terminato in anticipo.

Faib Confesercenti, Fegica Cisl, Figisc/Anisa Confcommercio annunciano la battaglia più dura: «Siamo dimenticati dal Governo. Chiudiamo tutto».

Una notizia che preoccupa i cittadini liguri anche perché temono una carenza di approvvigionamenti a cominciare dagli alimentari.

Ma i sindacati ribattono: «C’è una categoria di persone che, senza alcuna menzione, ha finora assicurato, senza alcun sostegno né di natura economica, né con attrezzatura sanitaria adeguata, il pubblico servizio essenziale di distribuzione di energia e carburanti per il trasporto di beni e persone.

100.000 persone che hanno continuato a fare il loro lavoro (ridotto mediamente dell’85%) a rischio della propria incolumità e mettendo in pericolo la propria salute».

Resta ora da capire come il governo fermerà una serrata che potrebbe mettere in ginocchio non solo la Liguria ma tutto il Paese

Santa Margherita: Donadoni parla con i cittadini su Skype

Paolo Donadoni,, sindaco di Santa Margherita Ligure

Al tempo del #iorestoacasa Paolo Donadoni, sindaco di Santa Margherita Ligure attiva , ora in avanti, i ricevimenti a distanza. E lo fa utilizzando la piattaforma Skype.

Lo stesso giorno: il giovedì sempre dalle 10:00 alle 12:00. Per prenotarsi occorre inviare una mail a sindaco@comunesml.it con nome, cognome, numero di telefono, contatto Skype e una breve causale della richiesta del contatto. Si comincia giovedì 26 marzo 2020, cioè dopodomani.

«Anche se come Sindaco sono chiamato costantemente sul territorio – spiega Donadoni – cerco il più possibile di restare a casa. Ho quindi attivato lo smart working, facendo abilitare il collegamento da remoto sul mio computer, e ho anche provveduto a rendere possibile il ricevimento dei cittadini senza necessità di recarsi in municipio.

Così attraverso la tecnologia è possibile mantenere un contatto, seppure a distanza, in attesa di poterci guardare nuovamente negli occhi e stringerci la mano». ABov

Nordafricano sputa addosso a medici e carabinieri, Piana: oggi sputare è come sparare

Presidente Alessandro Piana (foto di repertorio)

“In questo momento di emergenza coronavirus, sputare addosso a una persona è come puntare una pistola e sparargli contro. Non solo. Significa anche aumentare il rischio di contagio per tutti. Ossia un concreto pericolo che non possiamo continuare a permetterci”.

Lo ha dichiarato il presidente dell’Assemblea legislativa della Liguria e consigliere regionale della Lega Alessandro Piana (Lega).

“In un momento in cui – ha aggiunto Piana – la Liguria sta pagando un prezzo altissimo in termini di vite umane, oggi i media hanno riferito che un 40enne nordafricano si sarebbe ubriacato e poi, finito al pronto soccorso di Imperia, sarebbe andato in escandescenze, sputando sui sanitari in servizio e sui carabinieri tempestivamente intervenuti per riportarlo alla calma.

Inoltre, avrebbe tentato di aggredire i militari con una pietra raccolta vicino all’ingresso del reparto ospedaliero e avrebbe bloccato per oltre 30 minuti l’attività sanitaria.

Dopo l’aggressione, lo straniero è stato immobilizzato e arrestato dalle Forze dell’ordine.

Alla magistratura ligure dico di considerare questi gesti con tutte le aggravanti del caso e della situazione in cui viviamo.

E’ ora di dire basta al buonismo. Oggi più che mai occorre il pugno di ferro contro coloro che, pericolosamente per tutti, si comportano in questa maniera.

Ringrazio medici, infermieri e gli operatori sanitari imperiesi e della Liguria, che correndo grossi rischi continuano a lavorare con orgoglio per noi.

Colgo anche l’occasione per ringraziare i Carabinieri e gli altri appartenenti alle Forze dell’ordine che, con grande senso del dovere, non si tirano indietro e continuano a difenderci sul territorio”.