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Judo internazionale a Genova: 1400 atleti al 35° Torneo Città di Colombo al Palasport

Judo internazionale a Genova: 1400 atleti al 35° Torneo “Città di Colombo” al Palasport
Judo internazionale a Genova: 1400 atleti al 35° Torneo “Città di Colombo” al Palasport

Sabato 1 e domenica 2 giugno 2025, il grande judo torna protagonista a Genova con atleti da tutta Europa e un record assoluto di presenze

Genova si prepara a vivere un weekend all’insegna dello sport internazionale con il 35° Torneo Internazionale “Genova Città di Colombo”, evento clou del trittico organizzato da Judo Marassi nell’ambito di “Liguria 2025 Regione Europea dello Sport”. Dopo la Coppa Europa e i Campionati Italiani Cadetti, il Palasport di Genova ospiterà sabato 1 e domenica 2 giugno 2025 una manifestazione che segna il record assoluto di partecipazione: 1400 atleti e 470 tecnici provenienti da tutta Europa si sfideranno sui tatami genovesi.

In gara ci saranno 800 cadetti, 350 juniores e 250 atleti esordienti, con il coinvolgimento di delegazioni tecniche altamente qualificate. A rendere l’evento ancora più prestigioso è la presenza di rappresentative internazionali provenienti da Francia, Spagna, Portogallo, Romania, Ungheria, Belgio e Svizzera, pronte a confrontarsi con i migliori talenti del judo italiano under 18 e under 21.

Il programma prevede l’accreditamento degli atleti nella giornata di venerdì dalle 16 alle 20, mentre sabato sarà interamente dedicato alle gare della categoria Cadetti (dalle 8.00 alle 21.30). Domenica stesso orario per la categoria Juniores, in una due giorni che promette spettacolo e alto livello tecnico.

Tra i judoka liguri più attesi spicca Rachele Paris (Judo Marassi), vicecampionessa italiana juniores, beniamina del pubblico di casa. Con lei anche Thomas Ghidoni (Judo Insieme Spezia) e Giulia Bonzano (Budo Semmon Gakko), pronti a difendere i colori della Liguria e a puntare al podio.

Rosario Valastro, storico organizzatore del torneo e anima del Judo Marassi, non nasconde l’emozione: “Questo straordinario numero di adesioni rappresenta un grande riconoscimento per il lavoro di tutto il nostro staff. Siamo orgogliosi di accogliere atleti e famiglie da tutta Europa: Genova saprà offrire il meglio come sempre”.

Il Torneo “Città di Colombo”, nato nel 1988 dalla passione di un gruppo di amici genovesi amanti del judo, si è affermato negli anni come una vetrina internazionale per i giovani campioni. Tra i nomi celebri che hanno calcato i tatami genovesi spicca Pino Maddaloni, oro olimpico a Sydney 2000.

La FIJLKAM (Federazione Italiana Judo Lotta Karate e Arti Marziali) segue con attenzione i risultati di questa competizione: molti dei vincitori passati sono stati successivamente convocati al Centro Olimpico di Roma, dove vengono formati i judoka che rappresentano l’Italia nei grandi eventi internazionali.

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Ballottaggio? Piciocchi: bastava il 2% in più dai partiti, in primis FdI

Piciocchi e Bucci con Donzelli, Rosso, Balleari (FdI)

“Ora mi sento un po’ spaesato. Dopo otto anni di full immersion nel Comune, impegnato a gestire 25 deleghe, devo decidere se rimanere in consiglio comunale a fare opposizione. In molti me lo stanno chiedendo, ma ci devo pensare”.

Lo ha riportato oggi il quotidiano Corriere della Sera, che ha intervistato Pietro Piciocchi a poche ore dalla sconfitta per la corsa a sindaco di Genova.

Il presidente del Senato Ignazio La Russa ha detto che è stato sbagliato il candidato, ha chiesto il cronista al candidato del centrodestra.

“Sono sorpreso che chi non mi ha mai conosciuto – ha risposto Piciocchi – dica che non ero il candidato ideale quando Fratelli d’Italia ha sostenuto con convinzione la mia candidatura fin dall’inizio e la premier ha usato nei miei confronti parole di grande stima.

Non serbo rancore a nessuno, ma ho il rammarico che sarebbero bastati due punti in più dai partiti, FdI in primis, per andare al ballottaggio…”.

“Le ragioni della sconfitta – ha spiegato Piciocchi – sono principalmente due. La prima risale al 7 maggio dello scorso anno, l’inizio dell’inchiesta che ha coinvolto Toti. Si è frantumato il rapporto tra il corpo elettorale e i cittadini che Toti aveva saputo cementare e che, di riflesso, aveva portato benefici anche a Genova. Quella vicenda ha rianimato un’opposizione che era ‘morta’.

La seconda ragione  è un errore di comunicazione. Abbiamo dato grandissimo peso, anche nel messaggio ai cittadini, alle infrastrutture, trascurando implicitamente i servizi e le risposte alle esigenze quotidiane alle persone. Le abbiamo date, ma non ne abbiamo mai fatto un punto di forza”.

Un problema di arroganza? Ha inoltre chiesto il cronista.

“Io non ho questo difetto – ha replicato secco Piciocchi – sicuramente ci sono persone che hanno avuto contrasti con Marco Bucci. E qualcosa è ricaduto su di me”.

 

 

Festa delle Rose 2024 a Busalla: profumi, sapori e tradizioni della Valle Scrivia

Festa delle Rose 2024 a Busalla: profumi, sapori e tradizioni della Valle Scrivia
La Festa delle Rose di Busalla in piazza Macciò

Sabato 7 e domenica 8 giugno torna l’evento che celebra la Rosa da sciroppo, presidio Slow Food, tra gastronomia, mercatini, cultura e spettacoli

La Valle Scrivia si prepara ad accogliere uno degli appuntamenti più attesi dell’entroterra ligure: sabato 7 e domenica 8 giugno 2024 torna la Festa delle Rose di Busalla, manifestazione che giunge alla sua 23ª edizione e che, da oltre vent’anni, valorizza un’eccellenza unica del territorio: la Rosa da sciroppo, presidio Slow Food. Riconosciuto come “Evento autentico ligure” dalla Regione Liguria e primo in assoluto a ricevere il marchio “Eventi di qualità” dell’Unpli, l’evento si conferma come esempio virtuoso di sinergia tra cultura, agricoltura, enogastronomia e turismo esperienziale.

Il centro storico di Busalla sarà il cuore pulsante di due giornate all’insegna di profumi e colori, con un ricco programma che spazia tra mercatini di fiori e artigianato, incontri culturali, mostre, laboratori creativi e proposte enogastronomiche che vedono protagonista assoluta la Rosa da sciroppo in tutte le sue forme.

Il programma: tra sapori e cultura nel segno della rosa

Evento centrale della manifestazione è la Sagra delle Antiche Rose della Valle Scrivia, organizzata dalla Pro Loco nella tensostruttura della Piccola Velocità. Qui sarà possibile gustare piatti ispirati alla rosa, come il risotto, il celebre pesto rosa, i canestrelli e persino la granita alla rosa. In parallelo, bar e ristoranti proporranno menù e aperitivi floreali, mentre le vetrine dei negozi aderenti al Civ Il Ninfeo saranno allestite a tema.

Le aree espositive saranno diffuse per tutta Busalla: in piazza Macciò i banchi dedicati alle rose antiche e ai prodotti tipici, in via San Giorgio il mercatino gastronomico, a Largo Italia le piante aromatiche e l’artigianato, fino a piazza Colombo con florovivaisti, street food e laboratori artigianali.

Ampio anche il calendario degli spettacoli e delle attività culturali: sabato sera il tributo ai Matia Bazar con i “Piccoli e Giganti”, domenica animazioni per bambini con giocolieri e spettacoli itineranti. A Villa Borzino, già da venerdì sera, concerti, incontri letterari, mostre d’arte tessile e una rassegna dedicata alla rosa nella storia dell’arte, realizzata dagli studenti del liceo artistico Klee-Barabino.

Focus scientifico e prospettive di valorizzazione

La rosa come patrimonio botanico e culturale sarà al centro anche degli incontri di approfondimento ospitati dalla Biblioteca Bertha Von Suttner. Sabato 7 giugno, alle ore 15, verranno presentati i risultati del progetto Varrose sulla coltivazione e la caratterizzazione della Rosa da sciroppo, con l’intervento dei ricercatori del Crea e dell’Università di Genova. A seguire, si discuterà del percorso verso il riconoscimento Dop/Igp per questa eccellenza ligure.

Domenica 9, spazio anche alla narrazione e alle nuove forme di agricoltura con la presentazione del libro di Manuel Bova e un talk sull’allevamento sostenibile di lumache, fino alla presentazione del progetto per il nuovo roseto urbano di Villa Borzino da parte dell’architetta paesaggista Angela Gambardella.

Un’intera comunità coinvolta per un evento inclusivo e partecipato

La Festa delle Rose è anche un grande momento di partecipazione cittadina. Il Comune e la Pro Loco di Busalla, insieme ai tanti volontari e ai cittadini che quest’anno ne sono diventati testimonial, hanno creato un evento diffuso, inclusivo e aperto a tutte le età. In più, per tutto il weekend sarà attivo il servizio di bookcrossing Un carico di cultura con un’ape-car di libri usati che attraverserà il paese.

L’ingresso a tutte le iniziative è gratuito. Il programma completo della Festa è disponibile sul sito ufficiale www.festadellerosebusalla.it, oppure contattando l’ufficio IAT e la Pro Loco al 345-0878438 o seguendo i profili social @festadellerose.

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Ddl 157, Bruzzone: macché caccia in spiaggia, smascherare fake news

Deputato ligure Francesco Bruzzone (Lega)

“Modifica legge 157 e nuovo ddl Caccia. Alla Camera dei Deputati abbiamo appena presentato il libro di Domenico Beccaria, editore Elisa Lucibello, intitolato ‘A caccia di bufale’.

Abbiamo scelto proprio il momento giusto. E’ un volume che parla delle bugie, delle cose non vere o addirittura inventate di sana pianta dal mondo dei detrattori della caccia.

In queste ore stiamo di nuovo assistendo a vergognose strumentalizzazioni fatte per perseguire altri scopi, sicuramente non i veri obiettivi della biodiversità”.

Lo ha dichiarato oggi il deputato ligure e responsabile del Dipartimento Gestione faunistica e Attività venatorie della Lega Francesco Bruzzone.

“Primo dato: critiche infinite su un disegno di legge che – ha spiegato Bruzzone – finora non esiste. Quindi siamo di fronte a delle presunzioni di conoscere un testo che non è ancora stato sottoposto al Consiglio dei Ministri.

Addirittura, s’inventano che ‘si sparerà di notte’ e che faremo la ‘caccia in spiaggia’ creando inutili allarmismi, ma anche che ci sarà una ‘riduzione delle aree protette’.

Non è tutto. La ‘liberalizzazione completa dei richiami vivi’ è un’altra bugia, ma anche ‘l’eliminazione del numero massimo dei richiami vivi fino a 47 specie’. Come se noi andassimo a caccia con la lepre da richiamo vivo (sic!).

Dicono anche che nelle ‘riserve di caccia non si rispetterà la legge’ e ci sarà  una ‘liberalizzazione’. Un’altra cosa senza senso e senza logica.

Si era intuito che il ddl Caccia avrebbe scatenato l’impossibile e l’inverosimile, ma ora si è toccato il fondo.

Ormai conosciamo dall’altra parte quanto è grande la voglia di strumentalizzare il tema per meri scopi politici.

E’ chiaro che la loro macchina del fango va a toccare i sentimenti della gente, che di fronte alle ‘fake news’, tipo quella della caccia nelle spiagge, reagisce male.

Pertanto, bisogna che tutti quanti facciamo il massimo sforzo per far capire alla popolazione che le cose non stanno così come vengono dipinte e per smascherare definitivamente il sistema dei detrattori che utilizzano questo ‘shitstorm’ di ‘fake news’ per perseguire i propri fini. L’importante è non mollare”.

 

Riforma Alisa, Pd: nata male e gestita peggio. Ora fanno solo maquillage

Consigliere regionale Roberto Arboscello (Pd)

“La riforma di Alisa non è una vera riforma, ma solo un maquillage comunicativo che segna la transizione da Alisa a Liguria Salute, per nascondere il fallimento di nove anni di politiche sanitarie del centrodestra ligure. Alisa è nata male, è stata gestita peggio.

All’epoca, si parlò di un progetto innovativo, pensato per riorganizzare in modo unitario la sanità regionale, ascoltando territori, società scientifiche e rappresentanze sindacali.

Si promosse un modello di governance capace di liberare le ASL da compiti burocratici, rafforzare l’integrazione socio-sanitaria, standardizzare l’assistenza.

Ma la realtà è stata ben diversa. Alisa ha finito per concentrare il potere decisionale nelle mani di pochi, marginalizzando i territori e creando un centro parallelo di gestione scollegato dalle necessità locali.

È stata un’esperienza segnata da eccessiva burocratizzazione e, fatto ancora più grave,  dalla deresponsabilizzazione dei vertici politici. Con Alisa si è sottratto potere a questo Consiglio, trasformando la sanità in una macchina ingovernabile e spesso inefficace.

Siamo oggi davanti a un’operazione di facciata: non si chiude un fallimento, si cambia solo nome. E mentre si annuncia la nascita di ‘Liguria Salute’, non si risponde alle vere criticità.

Si riduce il personale ma si aumentano le competenze, si moltiplicano le funzioni ma si evita il confronto.

Non è questa la riforma che serve ai cittadini liguri. Se si fosse voluto davvero riformare, si sarebbe dovuto creare un organismo snello, a supporto del sistema sanitario, con competenze chiare e limitate all’ambito tecnico.

Invece, il centrodestra ha confezionato l’ennesima tempesta perfetta: i liguri e gli operatori sanitari saranno ancora una volta a pagarne il prezzo”.

Lo ha dichiarato ieri il consigliere regionale del Pd Roberto Arboscello, a seguito dell’approvazione in aula della riforma di Alisa.

 

Riforma Alisa, M5S: è stato un fallimento. Ora cambiare nome è presa in giro

Consiglio regionale, seduta sospesa: è bagarre in aula
Capogruppo regionale Stefano Giordano (M5S)

“Il fallimento di Alisa l’avevamo anticipato. E’ dal 2016 che denunciamo quanto poi candidamente la destra in campagna elettorale, e solo per opportunità politica, ha definito un vulnus.

Poter dire ‘ve l’avevamo detto’, però, non ci consola. Perché a pagare sono stati i cittadini, soprattutto quelli più fragili.

Che la Super Asl fosse un costoso poltronificio ideato per placare certi appetiti, lo abbiamo sottolineato più e più volte in aula, nelle commissioni e nelle conferenze. Risultato? La coppia Toti-Viale prima e la giunta di destra della seconda legislatura poi, è andata avanti per la propria strada, indifferente al grido di allarme dei territori in affanno di sanità pubblica”.

Lo ha dichiarato ieri il capogruppo regionale del M5S Stefano Giordano in merito alla riforma di Alisa approvata dal consiglio regionale.

“Oggi – ha aggiunto Giordano – la destra getta la maschera ma lo fa solo a metà: anziché chiudere quel capitolo fallimentare, cambia nome all’azienda. Ma sarà un ulteriore sperpero sulle spalle dei contribuenti, che per colpa di un inefficiente e imbarazzante apparato costato 40 milioni di euro all’anno, ha mortificato il servizio sanitario pubblico.

Con quei soldi, quante visite diagnostiche e preventive avrebbe potuto garantire, la destra al governo, ai liguri? Perché favorire invece consulenze e ‘famiglie’ politiche?

Anziché studiare soluzioni raffazzonate come il DL portato oggi in Aula, la maggioranza regionale si faccia un giro reale negli ospedali e nei Pronto soccorso della Liguria e pianifichi il miglioramento lavorando con tutti i soggetti politici prima e con le sigle sindacali poi.

Crediamo che cambiare nome ad Alisa sia semplicemente l’ennesima presa in giro, che non rimedia al danno: se si dà una mano di bianco a una parete ammuffita, la muffa prima o poi torna in superficie e così i cittadini si sentono ingannati una seconda volta.

Se davvero la destra sa leggere ‘i cambiamenti che avvengono nel tempo’, si fermi e chiuda definitivamente la vecchia Azienda, tutelando ovviamente i lavoratori ma cercando soluzioni credibili e non operazioni di maquillage.

Se non lo farà, dopo il primo cartellino rosso sventolato ieri in faccia a una destra perdente, ne arriverà presto un altro e poi un altro ancora. E farà ancora più male del primo. Ma anche questo non ci consola: perché nel frattempo, a farsi male e non per colpa loro, saranno i cittadini della Liguria”.

 

Riforma Alisa, Nicolò: alla Regione pieno governo programmazione sanitaria

Assessore regionale alla Sanità Massimo Nicolò (FdI)

“Con questa riforma, restituiamo alla Regione Liguria il pieno governo della programmazione sanitaria, rafforzando la capacità di indirizzo strategico e garantendo maggiore coerenza tra risorse, bisogni del territorio e servizi erogati”.

Lo ha dichiarato ieri l’assessore regionale alla Sanità Massimo Nicolò (FdI) in merito alla riforma di Alisa approvata in consiglio Regionale.

“Come ho già spiegato – ha aggiunto Nicolò – non si tratta solo di un cambio di nome, ma di una profonda riorganizzazione che consente una gestione più snella ed efficiente.

Oltre 7 milioni di euro saranno liberati dai costi di funzionamento e verranno reinvestiti direttamente nell’erogazione dei Livelli essenziali di assistenza, a beneficio concreto dei cittadini.

Liguria Salute, invece, assumerà un ruolo tecnico di supporto, vigilanza e controllo, diventando il punto di riferimento operativo per l’attuazione delle politiche sanitarie regionali.

È quindi una riforma che punta a valorizzare le competenze e migliorare l’efficienza complessiva del sistema. Un cambio di passo necessario per rendere la sanità ligure più moderna e più sostenibile”.

 

Rapina con spray urticante a Castelletto: arrestati due giovani grazie alle telecamere di sorveglianza

Rapina con spray urticante a Castelletto: arrestati due giovani grazie alle telecamere di sorveglianza
Squadra Mobile (immagine di repertorio)

La Polizia di Stato individua e arresta un 26enne e un 25enne, entrambi pluripregiudicati, responsabili dell’aggressione a un ventenne in via Acquarone

Sono stati arrestati i due autori della rapina con spray urticante avvenuta lo scorso 6 maggio nel quartiere genovese di Castelletto. La Polizia di Stato ha dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Genova su richiesta della Procura, nei confronti di un 26enne di origini ecuadoriane e di un 25enne italiano, entrambi pluripregiudicati.

La vittima, un 20enne che stava passeggiando con il proprio cane in via Acquarone, è stata avvicinata dai due aggressori con il pretesto di chiedere un’indicazione. Mentre uno lo intratteneva, l’altro gli ha strappato con forza la collana dal collo, per poi spruzzargli in faccia uno spray urticante, neutralizzando ogni possibile reazione. Subito dopo, i due si sono dati alla fuga.

Il giovane rapinato è riuscito a fornire agli agenti dell’U.P.G. e S.P. una descrizione dettagliata dei responsabili, indicandone anche la direzione di fuga. Le ricerche immediate hanno però dato esito negativo. A fare la differenza è stata l’indagine portata avanti dalla IV Sezione della Squadra Mobile, che ha analizzato le immagini registrate da diverse telecamere di sorveglianza presenti in zona.

In particolare, alcuni filmati hanno immortalato i due sospetti mentre controllavano la refurtiva e la fotografavano poco dopo la rapina. Una delle foto è stata ritrovata nello smartphone del 25enne durante la perquisizione, confermando ulteriormente il loro coinvolgimento. Gli agenti hanno anche sequestrato una bomboletta di spray urticante, ritenuta compatibile con quella utilizzata durante il colpo.

Sulla base del solido impianto probatorio raccolto, la Procura ha richiesto l’emissione della misura cautelare, che è stata eseguita dagli uomini della Squadra Mobile. I due giovani sono stati condotti nel carcere di Marassi, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Come previsto dalla normativa vigente, i soggetti sono da ritenersi innocenti fino a sentenza definitiva.

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Balneazione a Rapallo: esito favorevole per le acque del Castello

Balneazione a Rapallo:
Balneazione a Rapallo:

Balneazione a Rapallo: esito favorevole per le acque del Castello, le analisi delle acque di balneazione hanno dato esito favorevole

Balneazione a Rapallo: esito favorevole per le acque del Castello, permettendo al sindaco di revocare il divieto di balneazione firmato nei giorni scorsi.
Il campionamento, eseguito in data 26 maggio 2025 e registrato con il numero 9159/25, è stato effettuato entro le 72 ore dal prelievo routinario del 23 maggio 2025 (n. 9074/25), in conformità con quanto previsto dal D.Lgs. 116/2008.
Tutti i valori rilevati sono risultati inferiori ai limiti di legge: Escherichia coli 99 MPN/100 ml (valore limite: 500 MPN/100 ml); Enterococchi intestinali 20 MPN/100 ml (valore limite: 200 MPN/100 ml).
“Il Comune – commenta il Sindaco Elisabetta Ricci  – continuerà a monitorare con regolarità la qualità delle acque per garantire una stagione balneare sicura, serena e nel rispetto degli standard ambientali”.
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Lady Cobra, una killer in blues: riceverà il premio per il Best Feature Film

Lady Cobra – Una killer in blues, riceverà il premio per il Best Feature Film
Lady Cobra – Una killer in blues, riceverà il premio per il Best Feature Film

Lady Cobra – Una killer in blues, riceverà il premio per il Best Feature Film il 5 Giugno, presso la Sala Laudato Si del Campidoglio

Lady Cobra – Una killer in blues, riceverà il premio per il Best Feature Film,  durante lo svolgimento del Buffalo Roots Film Festival.

Un evento unico nel cuore dell’antica Roma che, con ingresso libero fino ad esaurimento posti, vedrà dalle ore 9.30 alle ore 18.00 la partecipazione di ospiti internazionali, registi e artisti provenienti da tutto il mondo, tra cultura, immagini, masterclass, workshop e storie dalle radici profonde.

Un premio che rappresenta dunque un nuovo importante traguardo per l’opera prima del giovane cineasta genovese, recentemente nominata come miglior film indipendente ai New York Independent Cinema Awards e aggiudicatasi il Gold Award come Indie Feature Film ai New York Movie Awards, il riconoscimento per il miglior film e per la migliore sceneggiatura presso Hallucinea Film Festival e quello per la migliore attrice protagonista Nicoletta Tanghèri al Trivento Soulplace Film Festival.

Nicoletta Tanghèri che veste in Lady Cobra – Una killer in blues i panni di una veterana di guerra in congedo, disadattata ma idealista, la quale alterna il lavoro come fioraia all’attività di killer a pagamento. Vestita di rosa come Nunzia Caliente, riceve i suoi clienti in un cimitero e si sposta su una potente Cobra degli anni Sessanta. Considerata la migliore, è conosciuta nell’ambiente con il nome di Lady Cobra e porta sempre a termine ogni incarico sfruttando la sua infallibile Smith & Wesson. Il naufragio sentimentale con un uomo di cui è ancora invaghita la spinge in un vortice di follia che la porterà a ribellarsi alle ingiustizie di una società sempre più depravata.

Oltre alle voci di Davide Aloi e Antonio Carletti, sono Gabriele Bartoletti, Paola Bazurro, Andrea Benfante, Raffaele Casagrande, Paolo Drago, Anna Giarrocco, Fabio Taddi e il noto critico cinematografico Adriano Aprà a costituire insieme alla protagonista il cast di Lady Cobra – Una killer in blues, che, tra ossessioni pop e simbolico espressionismo, rivela Fabio Giovinazzo – anche sceneggiatore del film affiancato da Antonio Lusci e Alessandra Chiodi – autore di un cinema visionario ma non banalmente sfrontato, autarchico ma toccante per il pubblico. Un regista che affronta le proprie paure attraverso la sua voglia di giocare, scrivendo con le immagini un piccolo e temerario diario personale, assolutamente da leggere e da vedere.

Un titolo che si sta già ritagliando uno spazio di culto nel pubblico dei cinefili e di addetti ai lavori e il cui percorso, oltretutto, sta procedendo in parallelo all’attività di scrittore del poliedrico Giovinazzo, che Giovedì 29 Giugno 2025 terrà anche una nuova presentazione del suo libro Ad Auschwitz la torta di Gesù non aveva il Pan di Spagna presso il Salotto Letterario Masada a Milano, il tutto accompagnato a mo’ di spettacolo da letture effettuate da Nicoletta Tanghèri.