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No Skymetro: serve un vero sistema di trasporto pubblico

No Skymetro: Serve un vero sistema di trasporto pubblico
SkyMetro in Val Bisagno a Genova (rendering)

Il Comitato: Vero tema da affrontare in questa campagna elettorale è come utilizzare al meglio il finanziamento di quasi 400 milioni di euro ottenuto nel 2022 dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti

“Il dibattito elettorale a Genova deve superare definitivamente il tema dello Skymetro: oggi la vera questione è come dotare la Val Bisagno di un sistema di trasporto pubblico efficiente e sostenibile“. Esordisce così la nota del Comitato “No Skymetro”.

“La recente bocciatura da parte del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici (CSLP), che ha nuovamente chiesto integrazioni e chiarimenti sul progetto Skymetro – si legge nella nota – certifica tutte le criticità di un’opera che appare sempre più irrealizzabile. I partiti della giunta comunale uscente continuano a promettere la realizzazione dello Skymetro, ma si tratta ormai di slogan elettorali senza concretezza. Costi elevatissimi, impatti ambientali pesanti, tempi di realizzazione incerti e scarsa utilità pratica rendono il progetto uno spreco inaccettabile.

Il vero tema da affrontare in questa campagna elettorale è come utilizzare al meglio il finanziamento di quasi 400 milioni di euro ottenuto nel 2022 dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Queste risorse, destinate a promuovere la mobilità sostenibile urbana grazie alla Legge di Bilancio 2022 (articolo 1, legge 30 dicembre 2021, n° 234), possono essere impiegate non solo per l’estensione della metropolitana ma anche per sistemi di trasporto rapido di massa come il tram”.

“È dunque possibile e legittimo – conclude la nota – destinare i fondi a un progetto alternativo, come una linea tramviaria per la Val Bisagno, senza rischiare di perdere il finanziamento statale. Il decreto DI 97 del 20 aprile 2022, che ha assegnato a Genova i fondi, vincola solo l’obiettivo generale di favorire la mobilità sostenibile, non l’esclusiva realizzazione dello Skymetro.

Continuare a insistere su un progetto problematico come lo Skymetro significa rischiare seriamente di perdere questi fondi, compromettendo l’opportunità di migliorare davvero la mobilità in Val Bisagno. È urgente aprire un confronto pubblico su come utilizzare in modo efficace queste risorse, con soluzioni concrete e sostenibili”.

Il Comitato Opposizione Skymetro – Val Bisagno Sostenibile sostiene la proposta tramviaria elaborata da MobiGe come alternativa concreta ed efficace, e invita i cittadini a informarsi e partecipare. Dopo l’ultima richiesta di integrazioni del CSLP, il Comitato si impegna a ottenere e divulgare tutte le informazioni aggiornate, per garantire trasparenza e partecipazione nella scelta del futuro della mobilità della Val Bisagno.

Sì SkyMetro, Uremassi: un futuro migliore per la Val Bisagno

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Figuraccia Cgil-Salis, FdI: chiedano scusa alla città. A Genova solo estremismo rosso

Presunta aggressione a sindacalista Cgil: Silvia Salis in piazza a Sestri Ponente. A fianco Armando Sanna (Pd)

“La montatura dell’aggressione ‘di stampo fascista’ a un sindacalista della Cgil a Sestri Ponente, che a quanto risulta dagli ultimi atti d’indagine riportati dai media appare inesistente, dimostra come in città ci sia solo un estremismo ed è quello rosso”.

Lo ha dichiarato oggi l’assessore comunale Alessandro Bianchi (FdI) commentando l’iscrizione nel registro degli indagati del sindacalista della Fillea-Cgil che lo scorso 15 aprile aveva denunciato un’aggressione fisica “di stampo fascista” da parte di due persone che gli avrebbero urlato “comunista di m…” e avrebbero “fatto il saluto romano”.

Circostanze non confermate dagli investigatori della Digos genovese, che tempestivamente avevano rilevato varie incongruenze nel racconto del sindacalista (il quale aveva poi ritirato la denuncia querela al Commissariato di Cornigliano).

“Chissà se – ha sottolineato Bianchi – anche adesso che le indagini pare abbiano confermato che si sia trattato di una bufala, PD, AVS e M5S avranno il coraggio di chiudere gli occhi e voltarsi ancora dall’altra parte.

Chiedano invece scusa per il procurato allarme fascismo in città, che a Genova non esiste,  e per aver contribuito ad alzare il livello di tensione sul nostro territorio”.

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Cgil sbugiardata e figuraccia Salis, sindacalista indagato per simulazione di reato

 

Genova, il 30 aprile l’M5S presenta le liste per le Comunali 2025

Genova, il 30 aprile l’M5S presenta le liste per le Comunali 2025
Capogruppo regionale Stefano Giordano (M5S)

Il MoVimento 5 Stelle di Genova è pronto per affrontare la sfida delle elezioni comunali 2025. L’appuntamento ufficiale con la presentazione della lista è fissato per mercoledì 30 aprile, alle ore 19.00, nei locali della pizzeria Marco Papa in via Gabriele D’Annunzio 8.

L’evento sarà anche un momento conviviale pensato per riunire attivisti, simpatizzanti e cittadini interessati al progetto politico del M5S. Sono già oltre 120 le adesioni confermate, un dato che testimonia il crescente entusiasmo e la voglia di cambiamento che si respira a Genova.

Durante la serata saranno presentati i candidati del MoVimento 5 Stelle per il Comune di Genova e per i Municipi. Saranno inoltre presenti figure di rilievo del Movimento come Roberto Traversi, coordinatore regionale e deputato M5S, Stefano Giordano, coordinatore provinciale e capogruppo in Regione Liguria, Luca Pirondini, senatore M5S, e Tiziana Beghin, capolista alle elezioni comunali.

All’evento parteciperanno anche Michele Colnaghi e Fabio Ceraudo, candidati presidenti del M5S rispettivamente per il Municipio Centro Ovest e per il Municipio Medio Ponente, insieme ai consiglieri municipali uscenti e a diversi rappresentanti territoriali.

La presentazione della lista rappresenta un momento chiave per il MoVimento 5 Stelle in vista delle elezioni amministrative di Genova 2025, con l’obiettivo di portare avanti una proposta politica rinnovata e fortemente radicata nelle esigenze dei cittadini.

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Chiusura temporanea della SP18 Alassio-Moglio-Testico

Alassio: chiusura temporanea della SP18 Alassio - Moglio - Testico
Alassio: chiusura temporanea della SP18 Alassio - Moglio - Testico

Per lavori di messa in sicurezza

Con l’ordinanza provinciale n. 1442 emessa oggi, è stata disposta la chiusura temporanea al traffico della Strada Provinciale n.18 “Alassio – Moglio – Testico” nel tratto al chilometro 1+200, in corrispondenza dei civici 42 e 44 di Via Adelasia, nel territorio comunale di Alassio. Il provvedimento si rende necessario per consentire un intervento urgente di taglio delle alberature pericolanti, al fine di garantire la sicurezza stradale e l’incolumità degli utenti.

La sospensione della circolazione avverrà nei giorni di martedì 29 e mercoledì 30 aprile e dal 5 al 9 maggio, con orario dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 18.00. A causa della ridotta larghezza della carreggiata, non sarà possibile organizzare il transito nemmeno a senso unico alternato.

Per i veicoli sono disponibili percorsi alternativi, tra cui la strada per San Bernardo, la SP55 Caso-Crocetta e la strada Vegliasco-Madonna della Guardia, che garantiranno il collegamento durante le fasce orarie di chiusura.

Il sindaco di Alassio, Marco Melgrati, ha dichiarato: «Mi sono attivato immediatamente con la Provincia per contenere al massimo i disagi per i cittadini di Moglio e per tutti gli utenti della SP18. Considerando che i residenti stanno già affrontando difficoltà a causa della chiusura per movimento franoso in via Ottone I°, ho chiesto e ottenuto una significativa riduzione degli orari di chiusura rispetto a quanto inizialmente previsto. Inoltre, per garantire tempi rapidi di intervento in caso di emergenza, ho richiesto la presenza di un presidio medico del 118 con ambulanza nella frazione di Moglio durante le ore di chiusura».

La presenza del presidio sanitario punta a offrire maggiore sicurezza a tutta la comunità locale durante i giorni di sospensione del traffico.

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Genova, la Diocesi celebra i lavoratori: evento e Messa per il 1° maggio

Genova, la Diocesi celebra i lavoratori: evento e Messa per il 1° maggio
La Diocesi di Genova

Anche quest’anno la Diocesi di Genova anticipa la celebrazione del 1° maggio, Festa dei Lavoratori, con un evento speciale dedicato alla riflessione sul valore del lavoro. Organizzata dall’Ufficio Problemi Sociali, Lavoro e Custodia del Creato, coordinato da don GianPiero Carzino, l’iniziativa si svolgerà mercoledì 30 aprile alle 18.30 presso la Sala delle Grida del Palazzo della Borsa.

L’incontro pubblico, intitolato “Lavoro è speranza. Fra consapevolezza e contraddizione”, vedrà la partecipazione di ospiti di grande rilievo: Dom Antonio Luca Fallica, Abate dell’Abbazia di Montecassino, e Elena Beccalli, Rettore dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. Durante la serata porteranno la loro testimonianza anche Alessandra Ballerini, avvocato esperto in diritti umani, Benedetto Lonato, Presidente di CdO Liguria, e Luca Mongelli, co-fondatore della Cooperativa Ridaje.

«Anche quest’anno dedichiamo una serata alla riflessione su un tema di forte attualità alla vigilia del 1° maggio, giorno in cui la Chiesa celebra San Giuseppe Lavoratore», spiega don GianPiero Carzino. L’evento sarà un’occasione per individuare “segni di speranza” nel contesto delle difficoltà attuali, come il lavoro povero, lo sfruttamento degli immigrati, la precarietà del lavoro femminile e il tema dell’equo compenso.

A confermare l’impegno della Diocesi di Genova nel mondo del lavoro è anche l’attività, ormai ultradecennale, dei Cappellani A.R.M.O., unica in Italia. Un’esperienza che si è rafforzata nel tempo, come ricordato anche da Papa Francesco durante la sua visita a Genova nel 2017, quando definì il lavoro “una priorità umana” incontrando i lavoratori dell’Ilva di Cornigliano.

Prima del convegno, alle 17.30, l’Arcivescovo di Genova, Mons. Marco Tasca, celebrerà in Cattedrale la Santa Messa per il Giubileo dei Lavoratori, a cui sono invitate aziende, lavoratori, sindacati, operatori economici e le loro famiglie.

L’incontro “Lavoro è speranza” è valido anche come evento formativo per i giornalisti, con iscrizione disponibile tramite la piattaforma dedicata.

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Ministro del Mit Matteo Salvini a Genova: nuova diga portuale finirà in tempo

Ministro del Mit Matteo Salvini a Genova

“Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti non può permettersi di essere ottimista a sensazione. Noi seguiamo centinaia di cantieri e l’obiettivo è quello di finirli in tempo, nuova diga del Porto di Genova compresa”.

Lo ha dichiarato il vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini in visita stamane a Euroflora (alle 18.30 sarà al Teatro della Gioventù con Marco Bucci e Pietro Piciocchi per un evento della Lega).

“Faccio l’esempio delle Olimpiadi – ha aggiunto Salvini – in Italia cominceranno il 6 febbraio 2026, non posso sperare che finisca tutto in tempo, ma finirà tutto in tempo.

Diciamo che fra la nuova diga del Porto di Genova, il tunnel subportuale e l’alta velocità ferroviaria che collegherà il capoluogo ligure con Milano, conto che, nonostante tutti i problemi tecnici che gli ingegneri hanno trovato, si finisca in tempo”.

 

Presunta aggressione: CGIL sospende il segretario Fillea Fabiano Mura

Genova, presunta aggressione: CGIL sospende il segretario Fillea Fabiano Mura
Fillea Cgil (immagine di repertorio)

La CGIL di Genova ha annunciato la sospensione di Fabiano Mura, segretario provinciale della Fillea CGIL, dopo che la Procura di Genova lo ha indagato con l’accusa di simulazione di reato. L’inchiesta riguarda la presunta aggressione “di stampo fascista” che Mura aveva denunciato lo scorso 15 aprile, indicando di essere stato aggredito da due sconosciuti che avrebbero “fatto il saluto romano” e lo avrebbero “chiamato comunista di m…”.

Secondo gli ultimi sviluppi investigativi, emersi oggi attraverso gli organi di stampa, i fatti denunciati non hanno trovato riscontro, come peraltro già indicato dagli investigatori della Digos che tempestivamente avevano invece rilevato varie incongruenze nel racconto del sindacalista.

A seguito della notizia dell’iscrizione nel registro degli indagati, avvenuta lo scorso 24 aprile, ma diffusa dai media soltanto stamane, la CGIL oggi ha espresso un primo commento ufficiale: “Se non si tratta di una escalation di violenza, possiamo tirare un sospiro di sollievo” sottolineando “comunque il rispetto per l’operato della magistratura e degli organi inquirenti”.

In attesa dell’esito definitivo delle indagini, il sindacato ha deciso di procedere con la sospensione dell’iscrizione di Mura alla Fillea, revocando inoltre il distacco sindacale e ogni incarico collegato alla sua persona.

La CGIL ha ribadito che “qualora le notizie venissero confermate ufficialmente dagli inquirenti, si riserverà di agire per tutelare l’organizzazione con tutte le misure ritenute opportune”.

La vicenda resta dunque aperta e seguita con attenzione sia dal sindacato e sia dall’opinione pubblica genovese.

Cgil sbugiardata e figuraccia Salis, sindacalista indagato per simulazione di reato

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Upim, ruba abbigliamento ed aggredisce vigilante: egiziano arrestato

Upim, ruba abbigliamento ed aggredisce vigilante: egiziano arrestato
L'Upim a Genova

La Polizia di Genova ha arrestato un 38enne egiziano per rapina.

Gli agenti di una volante del Commissariato di San Fruttuoso sono intervenuti presso la Upim di via XX Settembre dove il 38enne aveva cercato di uscire dall’esercizio commerciale con della merce rubata.

L’uomo, dopo aver prelevato dagli scaffali alcuni capi d’abbigliamento, per un valore di circa 250 euro, ha rotto le placche antitaccheggio per poi cercare di uscire senza pagare nascondendo la refurtiva sia indossandola, sia all’interno di uno zaino.

Un addetto alla sicurezza che aveva sentito il rumore di rottura delle placche all’interno di un camerino lo ha fermato ma l’uomo si è scagliato contro di lui per cercare la fuga.

A quel punto sono arrivati gli agenti che hanno bloccato il 38enne trovandolo in possesso dei capi d’abbigliamento privi di placca ma ancora con le etichette di vendita appese.

Fissata per questa mattina la direttissima.

Resta salva la presunzione d’innocenza degli indagati sino a sentenza definitiva.

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Omaggio ai partigiani soci Socrem al tempio crematorio di Genova

Omaggio ai partigiani soci Socrem al tempio crematorio di Genova
Omaggio ai partigiani soci Socrem al tempio crematorio di Genova

Un Tributo alla Memoria della Resistenza

Il 25 aprile, giornata simbolo della Resistenza italiana, ha visto il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella rendere omaggio ai caduti della lotta per la libertà al Cimitero di Staglieno. In seguito a questo importante momento di commemorazione, il 29 aprile si terrà un altro significativo evento di memoria condivisa a Genova. Alle 16.30, il Tempio Crematorio di Staglieno ospiterà un incontro organizzato da Socrem, per ricordare i numerosi partigiani soci dell’associazione.

Socrem, che quest’anno celebra il suo 120° anniversario e conta circa 16.000 soci, dedica questa occasione ai partigiani e alle partigiane che hanno sacrificato la loro vita per la libertà e la democrazia. In particolare, il ricordo va a tutti coloro che sono stati cremati o tumulati al Tempio Crematorio. L’evento vedrà anche l’intervento di Massimo Bisca, presidente di ANPI Genova, che rifletterà sul significato storico e contemporaneo della Resistenza.

Il coraggio dei partigiani e la lotta per la libertà sono al centro di questa commemorazione. Come sottolineato dal presidente di Socrem Ivano Malcotti, è fondamentale continuare a difendere i valori della libertà e della democrazia, specialmente alla luce di episodi come lo “sfregio di Cichero”, che mettono in discussione il rispetto per il passato.

Tra i partigiani ricordati durante l’evento ci sono figure emblematiche come Liana Millu, sopravvissuta ad Auschwitz e autrice di “Il fumo di Birkenau”, uno dei primi memoriali sulla deportazione ebraica nei campi di concentramento. Inoltre, saranno ricordati Edoardo Guglielmino, scrittore e partigiano, e Renato Negri, che ha combattuto nella Resistenza sotto il nome di battaglia “Napoli”. Altri eroi della Resistenza che verranno omaggiati sono Michele Campanella, comandante della brigata Severino, e Alba Viola, partigiana fucilata dai nazifascisti.

L’incontro di domani, come tutti gli altri appuntamenti di memoria, è un’occasione importante per riflettere sui valori di libertà, democrazia e giustizia, che oggi dobbiamo continuare a difendere con la stessa determinazione di chi ha combattuto per conquistarli.

Figuraccia Cgil-Salis, Bucci: lei doveva informarsi. Se fossi sestrese mi ribellerei

Presunta aggressione a sindacalista Cgil: Silvia Salis in piazza a Sestri Ponente. A fianco Armando Sanna (Pd)

Fascismo che a Genova non c’è e sindacalista Cgil indagato per simulazione di reato

“Una cosa assolutamente inaccettabile. Hanno preso in giro tutti, in particolare Sestri Ponente. Se fossi un sestrese mi ribellerei perché una cosa del genere è veramente indegna”.

Lo ha dichiarato oggi il presidente della Regione Liguria Marco Bucci a seguito della notizia dell’iscrizione nel registro degli indagati del sindacalista Cgil per l’inesistente aggressione “di stampo fascista” a Sestri Ponente e richiamando la manifestazione convocata lo scorso 15 aprile dalla Cgil e dal centrosinistra con in prima fila la candidata sindaca Silvia Salis, che non hanno neanche verificato la notizia, né aspettato le risultanze delle tempestive indagini della Digos, che avevano rilevato fin da subito varie incongruenze nel racconto della presunta vittima.

“Soprattutto – ha sottolineato Bucci – sono molto stupito che i partiti di centrosinistra che erano lì a stracciarsi le vesti, non si siano dissociati da quello che è successo. E, soprattutto, la candidata non si sia assolutamente dissociata da quello che è successo”.

A Bucci non bastano le parole di Salis di stamattina.

“Dovrebbe dire una cosa diversa – ha spiegato Bucci- prima di chiamare a raccolta la piazza dovrebbe informarsi. Perché io so che alle 9.30 ero in consiglio regionale e circolava già l’informazione. Voglio dire che c’era tutto il tempo per informarsi e mi aspetto, da una che vuole fare il sindaco, una capacità di informazione anche immediata, altrimenti ci sono altre professioni nella vita.

Quello che hanno fatto è veramente indegno, indecoroso e mi aspetto una dissociazione, cosa che invece non è avvenuta. Speriamo che avvenga”.

Cgil sbugiardata e figuraccia Salis, sindacalista indagato per simulazione di reato