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Movida violenta: adottati 10 provvedimenti dal Questore di Genova

Cambi di Funzionari nella Polizia di Genova
Il questore di Genova Orazio D'Anna

Nelle ultime 48 ore, per contrastare i comportamenti antisociali nelle aree della movida, sono stati adottati dal Questore 10 divieti di accesso e stazionamento in esercizi pubblici e locali di pubblico trattenimento.

Ai sensi dell’art. 13 bis del D.L. 14\17 come modificato dal D.L. 130\20, sono state applicate le misure nei confronti di altrettanti giovani, per complessivi 11 anni, a seguito dei disordini avvenuti nelle aree di Santa Margherita Ligure, Genova – Campi (Corso Perrone) e Chiavari.

Nello specifico sono stati adottati quattro provvedimenti, nei confronti di altrettanti soggetti, a seguito dei disordini avvenuti a Santa Margherita Ligure, i quali prevedono, per ciascuno dei soggetti colpiti dalla misura, il divieto di accesso e stazionamento nelle immediate vicinanze di 12 esercizi pubblici e locali pubblico trattenimento ubicati nel zona del centro storico e della passeggiata a mare, per la durata complessiva di 4 anni.

Inoltre, a seguito della rissa avvenuta all’esterno dei locali notturni presenti in corso Perrone a Genova, lo scorso 6 febbraio, che ha visto il coinvolgimento di molteplici soggetti, alcuni dei quali armati di bastoni e coltelli, il Questore ha emesso 4 provvedimenti di divieto di accesso e stazionamento in 8 esercizi pubblici e locali di pubblico trattenimento presenti nella zona tra corso Perrone, via Cornigliano e Piazza Massena per la durata complessiva di 4 anni.

Due, invece, sono i provvedimenti di divieto di accesso e stazionamento, della durata complessiva di 3 anni, a cinque esercizi pubblici e locali di pubblico trattenimento ubicati nel centro storico e nei pressi della passeggiata del Comune di Chiavari, emessi nei confronti di due soggetti denunciati per reati di rissa e lesioni.

Laddove i soggetti colpiti dai provvedimenti dovessero violare le disposizioni prescritte in caso di inosservanza la nuova normativa prevede la reclusione da 6 mesi a 2 anni e la multa da 8.000 a 20.000 euro.

L’attività istruttoria è stata condotta dalla Divisione Anticrimine che sta procedendo su ulteriori casistiche, registrate in occasione delle attività di controllo del territorio svolte dalla Polizia di Stato, al fine di valutare l’emissione di ulteriori divieti di accesso e stazionamento negli esercizi pubblici e locali di pubblico trattenimento.