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L’intrattenimento sportivo: dalla tv streaming al betting: a tutto infotainment

L’intrattenimento sportivo: dalla tv streaming al betting… a tutto infotainment
L’intrattenimento sportivo: dalla tv streaming (Foto di Roberto Nickson su Unsplash)

Lo sport ormai è una delle forme di intrattenimento più amate dagli italiani: ogni anno contribuisce a generare un giro di affari che supera i 16 miliardi, e l’indotto, nel caso specifico dell’entertainment, include anche la compravendita dei diritti televisivi di trasmissione, specialmente nel caso del calcio. Se la gran parte delle emittenti, soprattutto in streaming on demand, cercano di promuovere i propri pacchetti includendo la sezione dei canali sportivi dedicati, dopo l’estate continua la gara per accaparrarsi la trasmissione dei match più seguiti dal pubblico.

La personalizzazione dei pacchetti è sempre la grande protagonista di questo genere di offerte, ma lo sport come intrattenimento, prima ancora di addentrarsi nella questione “diritti tv”, resta un punto fermo.

Proprio qui entra in gioco un fenomeno relativamente recente, esploso nel 2019 e attualmente in crescita annua: quello delle scommesse a distanza.

La scommessa dell’intrattenimento? Il betting online

Ma cosa lega, in primis, le scommesse digitali all’intrattenimento sportivo?

Il concetto chiave, in questo senso, è quello di “infotainment”: la community dei tifosi, in poche parole, è incoraggiata da quiz, giochi, tornei, con possibilità di vincere gadget e omaggi del proprio team del cuore. Per questo, ad esempio, la SSC Napoli ha firmato un accordo con StarCasinò Sport, e lo stesso operatore sarà anche partner della AS Roma.

Non è un caso che proprio un operatore di scommesse a distanza sia stato chiamato in causa per accelerare la spinta verso lo sport visto come forma ludica.

Ormai le piattaforme di gioco autorizzate, infatti, sono diventate portali  multicanale, da cui, oltre a piazzare schedine e giocate, si possono vedere eventi in streaming, partecipare a scambi tra community, ottenere informazioni su quote e partite per orientare

Per tutti questi motivi le scommesse online autorizzate meritano una parentesi di approfondimento.  Il canale digitale, infatti, sta negli anni superando la raccolta fisica, e ciò è dovuto, più che alla varietà dei palinsesti, a un ruolo dei bookmakers ADM che fa di alcune piattaforme dei veri e propri portali di entertainment, tra news, aggiornamenti sugli esiti dei match, e alcune gare trasmesse in streaming, come l’NBA, i campionati di calcio internazionali, gli sport minori e, volendo estendere il campo, gli Esports.

Una delle novità di alcuni operatori autorizzati è quella delle app, sviluppate in proprio e da scaricare sul dispositivo mobile – le cosiddette app native – .

La differenza rispetto alla navigazione da browser è che le app native puntano molto sull’intrattenimento, oltre che su opzioni di scommessa pre-match ma anche live. Sebbene richiedano una compatibilità col dispositivo, e di essere aggiornate, permettono all’utente una maggiore interazione con i membri della community, ed estendono la loro offerta alle puntate “Virtual” oltre che all’ippica, una disciplina a parte rispetto a quelle propriamente sportive.

In alcuni casi – si pensi all’esempio di Sisal – le app native integrano servizi come Tipster, una sorta di social network del betting tramite cui gli scommettitori possono creare un proprio profilo, con tanto di classifiche e liste di follower. Da William Hill a Snai, da Bet365 a 888Sport, ormai le app dei bookmaker dominano il mercato e sono sempre più rilevanti per gli utenti che cercano di unire le puntate all’intrattenimento: da qualunque luogo, infatti, danno modo di controllare le quote aggiornate e i risultati in tempo reale degli eventi, mentre le migliori applicazioni consentono anche di accedere a dirette streaming di alcune gare.

Tutti davanti alla tv: le emittenti di contenuti on demand

Tornando dunque alla questione connessa dei “diritti tv”, una notizia, in questa direzione, viene dalla recente conferma dell’assegnazione della serie A femminile eBay in esclusiva a DAZN per la stagione 2023/2024: dopo la UEFA Women’s Champions League, la Frauen Bundesliga, la Liga F, la National Women’s Soccer League, si tratta di un’indubbia conquista per l’emittente sportiva, che, in accordo con S&T Sport, potrà sfruttare anche i diritti all’estero.

Quanto alla serie massima maschile, Sky, DAZN e Mediaset sono i principali attori in campo per l’ottenimento dell’ok ufficiale a trasmettere i match, in base soprattutto alle loro offerte: resta ancora però una grande incognita, perché pare che la Lega stia organizzando un proprio canale ad hoc.

Lo sport? Anche un fatto di social

La parola chiave dell’attività sportiva connessa allo svago è, in definitiva, “digitale”, ma anche “multicanalità”, intesa come una pluralità di canali da cui poter comodamente accedere a vari contenuti, news e informazioni.

Quando si parla di app il primo riferimento è soprattutto a quelle dei maggiori social network visto che, secondo una ricerca di Mastercard Sport Economy Index 2023, sei utenti su dieci seguono lo sport proprio dai social e da mobile, un tipo di fruizione che garantisce una certa flessibilità oraria e fisica.

Tra le preferenze degli intervistati sulle varie tipologie di contenuto e interazione, spiccano i podcast a tema sport, le esperienze VR, la visualizzazione di competizioni di Esports, ma anche la visione delle partite sui social da remoto, con possibilità di fare switch tra una partita e l’altra, senza perdersi gli highlights e i momenti cruciali di ogni incontro.

Si tratta di un tipo di approccio che solo la tecnologia permette, anche se non manca chi vuole seguire le partite direttamente dagli stadi e dai palazzetti dello sport, magari per condividere sui social una foto dagli spalti, anche solo per dire: “io c’ero”.