Fino al 4 gennaio 2026 a Genova la mostra fotografica del celebre autore ricompone l’intero ciclo del 1974 dedicato al cielo, tra poesia visiva e meditazione sul tempo
Al primo piano di Palazzo Grillo, in vico alla Chiesa delle Vigne 18R a Genova, è in corso la mostra L’Infinito di Luigi Ghirri, un progetto fotografico che raccoglie 365 immagini scattate quotidianamente nel 1974. L’esposizione presenta questo ciclo completo, inedito nella città, pensato come un’intima meditazione sul tempo, sulla luce e sulla mutevolezza del cielo. Le fotografie sono montate su cartoncini e distribuite su dodici tavole – una per ogni mese – senza rispettare un ordine cronologico: una scelta che accentua il carattere contemplativo e fuori dal tempo del lavoro di Ghirri.
L’idea di fotografare il cielo ogni giorno per un intero anno si concretizzò grazie a un gesto semplice, quasi rituale, ma di straordinaria profondità: una sottrazione del superfluo per restituire al cielo la sua qualità poetica, come scrisse lo stesso fotografo nella raccolta di saggi Niente di antico sotto il sole.
Contesto storico e artistico dell’opera
Quando Ghirri realizzò L’Infinito era ancora agli inizi della sua carriera, ma la sua visione era già chiara: ripensare il paesaggio, la quotidianità e la rappresentazione visiva. Nato nel 1943 e formatosi come geometra, Ghirri — tra i protagonisti della fotografia concettuale italiana — strinse un dialogo con artisti e intellettuali dell’epoca, ridefinendo il rapporto tra fotografia, memoria e spazio. Le sue serie, da Kodachrome a Atlante, da Still Life a Paesaggio italiano, hanno influenzato generazioni di fotografi e critici d’arte.
L’Infinito, esposto da Ghirri per la prima volta nel 1979 al CSAC di Parma e poi nel 1999 a Milano, rivive oggi a Genova in un allestimento curato da Laura Garbarino. In mostra non solo le immagini, ma anche il documentario L’infinito. L’universo di Luigi Ghirri, scritto e diretto da Matteo Parisini con la voce di Stefano Accorsi, che accompagna il visitatore nel mondo personale e poetico dell’autore.
Un’esperienza visiva e meditativa per il pubblico
Visitare L’Infinito significa lasciare spazio allo sguardo, vivere un tempo lento e riflessivo. Le immagini, sospese tra cielo e orizzonte, invitano a cogliere la vitalità della luce, il mutare delle stagioni e il passare dei giorni. Ghirri non cercava eventi spettacolari, ma la bellezza dell’ordinario, delle piccole “smagliature” tra cielo e terra che raccontano la natura come costruzione culturale.
La mostra è pensata per un pubblico ampio: studiosi, appassionati di fotografia, ma anche semplici visitatori che vogliono immergersi in un’esperienza contemplativa. L’ingresso, libero e gratuito, rende l’evento accessibile a tutti.
Informazioni su visite e orari
L’Infinito sarà visitabile fino al 4 gennaio 2026 presso Palazzo Grillo. Gli orari sono i seguenti: giovedì e venerdì dalle 16:00 alle 20:00; sabato e domenica dalle 14:00 alle 20:00. Non è richiesta prenotazione. L’iniziativa si inserisce nel calendario culturale genovese, contribuendo a valorizzare il patrimonio fotografico e artistico della città.
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