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La Storia in piazza al cinema Sivori: 4 film di spionaggio dall’uno al 22 marzo

"La Storia in Piazza al cinema Sivori": 4 film di spionaggio dall'1 al 22 marzo, la storia segreta in quattro film di spionaggio

“La Storia in Piazza al cinema Sivori”: 4 film di spionaggio dall’1 al 22 marzo, la storia segreta in quattro film di spionaggio

 

Mercoledì 1 MARZO 2023, ore 16.00 e 20.30

L’UFFICIALE E LA SPIA di Roman Polanski

Con Jean Dujardin, Louis Garrel, Emmanuelle Seigner, Grégoire Gadebois

Usa 2019, 126’

 

Mercoledì 8 MARZO 2023, ore 16.00 e 20.30

SCANDALO INTERNAZIONALE di Billy Wilder

Con John Lund, Marlene Dietrich, Jean Arthur, Millard Mitchell

Usa 1948, 116’

 

Mercoledì 15 MARZO 2023, ore 16.00 e 20.30

LO STRANIERO di Orson Welles

Con Loretta Young, Edward G. Robinson, Orson Welles, Marcello Mastroianni

Usa 1946, 95’

 

Mercoledì 22 MARZO 2023, ore 16.00 e 20.30

IL PONTE DELLE SPIE di Steven Spielberg

Con Tom Hanks, Mark Rylance, Amy Ryan, Sebastian Koch, Alan Alda, Eve Hewson

Usa 2015, 140’ Biglietto: 6€ intero – Sono validi gli abbonamenti di Circuito

La storia segreta in quattro film di spionaggio. La rassegna “La Storia in piazza al cinema Sivori” in programma dall’1 al 22 marzo alla sala Filmclub (salita S.Caterina 54 r.), si inoltra sui sentieri oscuri e insidiosi del doppio e triplo gioco, anticipando su questo tema la XII edizione de La Storia in Piazza che avrà luogo a Palazzo Ducale dal 30 marzo al 2 aprile 2023.

Il ciclo cinematografico organizzato da Circuito in collaborazione con Fondazione Palazzo Ducale, comprende quattro titoli scelti da Marco Salotti, che li introdurrà agli spettatori: “L’ufficiale e la spia” di Roman Polanski (1° marzo), “Scandalo internazionale” di Billy Wilder (8 marzo), “Lo straniero” di Orson Welles (15 marzo) e “Il ponte delle spie” di Steven Spielberg (22 marzo). Le proiezioni sono alle 16 e alle 20,30. Biglietto d’ingresso a 6 euro. Sono validi gli abbonamenti di Circuito.

Sul grande schermo seguiremo i sentieri incrociati delle spie, in un excursus storico che va dalla Francia dell’Ottocento fino alla Guerra Fredda. Clamoroso fu l’Affaire Dreyfus (1894-1906) che, dopo il J’accuse di Emile Zola, da caso giudiziario si trasforma in caso politico e sociale, dividendo l’opinione pubblica nella Francia della Terza Repubblica.

Nel recente film di Polanski “L’ufficiale e la spia” del 2019, in programma il 1 marzo, il colonnello Picquart, a capo dei servizi segreti dell’esercito, e convinto assertore dell’innocenza di Dreyfus, è descritto come ricercatore della verità a ogni costo, quasi un Socrate parigino che rischia la condanna per le sue convinzioni.

L’ 8 marzo la rassegna prosegue con “Scandalo internazionale” (1948), in cui l’ebreo austriaco Billy Wilder e Marlene Dietrich, ariana nell’aspetto, ma militante nell’opposizione a Hitler, animano una spy story in cui, oltre alla caccia di un gerarca della Gestapo tipo Heinrich Muller, si palesa quanto sia difficile per le forze americane vincere la pace, dopo aver vinto la guerra.

Giganteggia Marlene Dietrich nel ruolo di una avventuriera tedesca che cambia amanti e bandiere: ieri con svastica, oggi a stelle e strisce, domani con la falce il martello, perché la storia muta in fretta come la moda dei cappellini. Nel film di Orson Welles “Lo straniero” (1946), alla Filmclub il 15 marzo, il pubblico americano vede per la prima volta l’orrore dei campi di concentramento nazisti nei documentari girati dagli alleati.

L’agente Edward G. Robinson è un cacciatore titolato nella realtà, in quanto attivista nel Movimento antinazista di Hollywood già nel 1938. Il ruolo del cattivo è assunto dallo stesso Orson Welles.

La Guerra fredda sarà soprattutto una guerra combattuta con gli altri mezzi delle spie. La temibile crisi dei missili a Cuba (1962) è annunciata nel 1960 dall’abbattimento dell’aereo spia americano U-2 sul territorio sovietico.

La rassegna “La Storia in Piazza al cinema Sivori” si chiude il 22 marzo con “Il ponte delle spie” (2015): rievoca l’accadimento, e soprattutto il segreto e laborioso lavoro di intelligence che si concluse con lo scambio delle spie (Powell e Abel) sul ponte di confine tra DDR e RFT. Per Steven Spielberg gli uomini di buona volontà esistono, e spesso sono uomini qualunque che si fanno rubare il cappotto.