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Israele assalta la Flotilla: fermati gli attivisti al largo di Gaza

Israele blocca la Flotilla: fermati gli attivisti al largo di Gaza, a bordo anche Greta Thunberg

Le operazioni navali al largo di Gaza

Le ultime immagini trasmesse in diretta dalla Flotilla hanno mostrato i primi movimenti delle forze israeliane, poi le connessioni si sono interrotte una dopo l’altra, fino al buio totale. L’intervento si è concluso in meno di un’ora: le imbarcazioni della Sumud Flotilla sono state affiancate dalle unità militari, che hanno proceduto all’abbordaggio e al fermo degli attivisti a bordo.

Greta Thunberg tra gli attivisti fermati

Il ministero degli Esteri israeliano ha diffuso un video in cui conferma il fermo dell’attivista svedese Greta Thunberg insieme ad altri partecipanti. Gli equipaggi, radunati sul ponte con i giubbotti di salvataggio, non hanno opposto resistenza. Le autorità israeliane hanno inoltre isolato la nave principale, l’ “Alma”, intervenendo in serata per prendere il controllo dell’imbarcazione e del suo equipaggio.

La posizione dell’Italia sul blocco

Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha spiegato che l’ambasciata a Tel Aviv e i consolati a Gerusalemme stanno seguendo da vicino la situazione degli italiani coinvolti, che verranno trasferiti al porto di Ashdod e successivamente espulsi verso l’Europa. Il rientro potrebbe richiedere alcuni giorni a causa della celebrazione dello Yom Kippur. Dal canto suo, il ministro della Difesa Guido Crosetto ha sottolineato che non si è trattato di un attacco, ma di un blocco navale, auspicando che la gestione avvenga senza incidenti.

La traversata verso Gaza e l’intervento delle forze speciali

Il viaggio della Flotilla ha incontrato i primi segnali della presenza israeliana già nella notte, a circa 120 miglia dalla costa di Gaza. In campo sono entrati circa 1.200 uomini dello Shayetet 13, le forze speciali navali israeliane, supportati da altre 600 unità a terra. Prima dell’abbordaggio, è stato lanciato anche un attacco informatico ai sistemi di navigazione delle imbarcazioni. Le navi “Sirius” e “Alma” sono state le prime ad essere prese di mira, abbordate da gommoni militari armati e a luci spente.

L’epilogo della Flotilla

Con l’avanzare delle ore, tutte le imbarcazioni sono state fermate. Alcune di esse, secondo fonti locali, potrebbero essere destinate all’affondamento, andando ad aggiungersi a quelle già finite nei fondali del Mediterraneo. La missione umanitaria, che puntava a raggiungere Gaza nonostante il blocco, si è così conclusa con il fermo degli attivisti e il trasferimento in territorio israeliano.

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