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Genova, avviata la talpa “Dalia” per lo scolmatore del Bisagno

Genova, avviata la talpa “Dalia” per lo scolmatore del Bisagno
La talpa

Un’opera da oltre 200 milioni di euro per la sicurezza idrogeologica della città

Il 1° ottobre 2025 è stata avviata ufficialmente la Tunnel Boring Machine destinata allo scolmatore del Bisagno. L’imponente macchinario, soprannominato “Dalia”, è lungo 100 metri, pesa 1.280 tonnellate ed è stato montato nei mesi scorsi dopo l’arrivo dalla Cina. L’accensione è avvenuta alla presenza del commissario Marco Bucci, dell’assessore regionale Giacomo Raul Giampedrone e dell’assessore comunale Massimo Ferrante, insieme alle autorità e ai rappresentanti delle imprese coinvolte.

Un’infrastruttura strategica per la sicurezza della Val Bisagno

Il presidente Bucci ha sottolineato l’importanza del progetto, spiegando che lo scolmatore potrà finalmente proteggere la valle da una piena duecentennale. Secondo le stime, la talpa sarà in grado di avanzare di circa 20 metri al giorno, consentendo di completare la galleria in un anno. L’opera si affianca agli interventi già realizzati sui rivi laterali e al completamento dello scolmatore del Fereggiano, in funzione dal 2019, creando una rete di difesa idraulica per l’intera città.

Le dichiarazioni delle istituzioni

L’assessore Giampedrone ha ricordato che quello del Bisagno è uno dei cantieri più importanti d’Italia nel settore della sicurezza idrogeologica. L’avvio della TBM segna una svolta, permettendo di accelerare i lavori e di rivedere il cronoprogramma con tempi più stringenti. Anche Ferrante ha evidenziato come l’opera sia parte di una strategia più ampia, che include futuri interventi su rii come Rovare e Noce, fondamentali per risolvere criticità storiche in quartieri densamente abitati.

Una galleria lunga 6,5 km e un investimento da oltre 200 milioni

Lo scolmatore del Bisagno prevede la costruzione di una galleria sotterranea di circa 6,5 chilometri, collegando la zona della Sciorba al mare di corso Italia. Il progetto, nato negli anni 2000 e finanziato nel 2015 con il piano “Italia Sicura”, è stato aggiudicato nel 2019 ma ha subito rallentamenti per la pandemia e vicende contrattuali complesse. Nonostante gli ostacoli, oggi il cantiere entra nella fase più significativa, con una tecnologia che consente di scavare e rivestire la galleria in continuità, riducendo tempi e aumentando la sicurezza.

Una protezione invisibile ma vitale per Genova

Una volta ultimato, lo scolmatore del Bisagno lavorerà in sinergia con quello del Fereggiano, già operativo, creando una vera e propria infrastruttura sotterranea di protezione contro le alluvioni. Pur invisibile a lavori conclusi, rappresenterà un’opera fondamentale per la sicurezza idrogeologica e per il futuro della città di Genova, chiamata a convivere con i rischi legati ai cambiamenti climatici e alla fragilità del territorio.

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