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Crucioli espone bandiera palestinese, ma Tursi è contro gli islamisti

Tursi, Mattia Crucioli espone bandiera palestinese (foto di repertorio fb)

Il consiglio comunale di Genova nella seduta di ieri pomeriggio ha votato un documento condiviso a favore della pace in Medio Oriente e contro i terroristi islamici che hanno aggredito Israele.

Nelle premesse dell’ordine del giorno condiviso si parla di “incursioni terrestri di carattere terroristico perpetrati da parte di gruppi armati di Hamas, provenienti dalla Striscia di Gaza, ai danni di inermi civili israeliani e stranieri”, ma anche di come “la legittima azione di difesa della sicurezza nazionale da parte di Israele dopo l’attacco terroristico di Hamas non possa trascendere il diritto internazionale”.

La presentazione del documento è stata accompagnata, però, da una dimostrazione di solidarietà al popolo palestinese da parte del consigliere di minoranza Mattia Crucioli (Uniti per la Costituzione).

Crucioli, che la scorsa settimana si era rifiutato di sottoscrivere un altro documento di sostegno a Israele, e che ha polemizzato con la decisione del sindaco Marco Bucci di esporre fuori dalla finestra dell’ufficio di rappresentanza la bandiera israeliana con la stella di David, ha tirato fuori ed esposto in Sala Rossa una bandiera della Palestina, gridando “Genova Supports Palestinians” e donando poi il vessillo al primo cittadino.

Tra il pubblico diversi esponenti dei gruppi che nei giorni scorsi hanno manifestato in piazza a favore della Palestina. Alcuni di loro sono stati fatti allontanare perché applaudendo Crucioli hanno violato il regolamento.

Dopo il “blitz” di Crucioli, il consiglio comunale ha approvato l’ordine del giorno che esprime “preoccupazione per l’escalation militare che vede come vittime innocenti migliaia di civili in una terra dove il 40% degli abitanti ha meno di 14 anni” e che auspica “che vi sia da parte della comunità internazionale un intervento immediato, coeso e deciso che ponga fine a questa spirale di violenza e che sia volto a trovare soluzioni di pace duratura, partendo dal rispetto degli accordi internazionali”.