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Circonvenzione di un’anziana per eredità, sequestro GdF da 3 milioni di euro

Circonvenzione di un’anziana per eredità, sequestro GdF da 3 milioni di euro
Guardia di Finanza (immagine di repertorio)

Le indagini della Guardia di Finanza di Imperia, coordinate dal Procuratore Capo Alberto Lari e diretto dal Sostituto Procuratore Maria Paola Marrali, hanno portato all’esecuzione di un decreto di sequestro preventivo per un valore approssimativo di tre milioni di euro, in seguito a condotte illecite che hanno coinvolto una novantunenne psicologicamente vulnerabile.

La vicenda ha visto il coinvolgimento di quattro individui che hanno approfittato della compromissione delle facoltà mentali della vittima per manipolarla a compiere un atto giuridico: la redazione di un testamento a favore della sorella, escludendo l’altro fratello dalla cospicua eredità.

Un avvocato di Imperia, agendo in qualità di amministratore di sostegno della anziana, ha ottenuto una certificazione sulla capacità di testare della vittima attraverso una visita medica neurologica, successivamente ha assistito alla redazione di un testamento istituendo erede la sorella, con la possibilità di successione della nipote in caso di rinuncia.

Le indagini, condotte dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Procura della Repubblica di Imperia, hanno utilizzato intercettazioni telefoniche e ambientali, perquisizioni e raccolta di testimonianze per accertare i fatti.

È stata acquisita documentazione bancaria e sanitaria presso le strutture ospedaliere frequentate dalla vittima, confermando una evidente deficienza psichica.

Le indagini hanno portato alla denuncia dell’avvocato, del notaio, del neurochirurgo e della nipote della vittima per il reato di circonvenzione di incapace.

Per “preservare” le disponibilità finanziarie e i beni immobili oggetto del testamento, il Tribunale di Imperia ha emesso un decreto di sequestro preventivo di quasi 2 milioni e 300 mila euro in disponibilità finanziarie, oltre a quattro immobili e un terreno per un valore di oltre 600.000 euro. Inoltre, sono stati sequestrati ulteriori 113.000 euro come profitto del reato.

L’intervento delle autorità ha impedito la dispersione dei beni oggetto dell’eredità, garantendo una tutela giuridica e patrimoniale per la vittima e i suoi legittimi eredi.