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Ad Andora il dissalatore risolverà i problemi dell’acqua

Grazie a questo intervento non si dovrebbero ripetere in estate le situazioni di emergenza che avevano portato nel 2022 Andora alla ribalta nazionale.

Un incontro con le categorie per il sindaco di Andora, che ieri ha incontrato i rappresentanti del mondo produttivo della zona nei pressi dell’impianto per la desalinizzazione dell’acqua.

Mauro De Michelis ha spiegato che la città non meritava di vivere altri sei mesi di incubo vissuti lo scorso anno.

Così Andora ha voluto dotarsi, per rispondere in maniera adeguata alle richieste pressanti dei cittadini, preoccupati per l’avvicinarsi della stagione estiva di un impianto, unico nel suo genere in Liguria.

“Andora non poteva più aspettare- ha esordito il sindaco- Per questo abbiamo deciso di impegnarci in questa impresa che alla comunità andorese costerà 7 mila euro al giorno. Ma non potevamo permetterci di vivere un’altra emergenza come quella dello scorso anno”.

E senza usare mezze parole De Michelis ha anche indicato il responsabile della situazione: “Rivieracqua ci aveva promesso che quest’anno ci avrebbe aiutato, invece il 18 aprile ci ha inviato una lettera nella quale ha ammesso il ritardo nei lavori e che si poteva risolvere il problema con la distribuzione di bottiglie di acqua alla popolazione e con le autobotti.

Inoltre abbiamo scoperto che delle condutture che abbiamo pagato noi sono state utilizzate per interventi che riguardavano tratti di acquedotto in provincia di Imperia. E siamo rimasti sbalorditi.

Ci tengo anche a precisare che non siamo noi responsabili della scarsa manutenzione delle condotte idriche. Per fortuna noi ci eravamo premuniti scegliendo di attivare la strada del dissalatore che dovrebbe garantirci 2- 3 mila litri di acqua al giorno”. Il dissalatore, di cui si è dotato il comune di Andora, per evitare che in estate si ripeta il grave problema dell’acqua salata dai rubinetti, è formato da due macchine il cui costo è di circa 2 milioni di euro.

“Andora d’estate – ha continuato il sindaco – quando siamo al culmine della stagione conta 70 mila presone. Pur non essendo i responsabili della gestione dell’acqua, responsabilità che è governata dagli ambiti e che per Andora ribadisco faccia riferimento a Rivieracqua, ci siamo sentiti in dovere di attivarci con celerità ed in questo modo contiamo, di avere a disposizione quei 12 – 15 mila metri cubi necessari per rispondere alle esigenze di Ferragosto.

A tal proposito ho emesso una ordinanza apposita e mi sono caricato di gravi responsabilità che non avrebbe dovuto avere il Comune, ma non potevo tollerare che questa estate non sarebbe cambiato nulla rispetto allo scorso anno”.

In pratica il comune di Andora si è sostituito a Rivieracqua che aveva dichiarato di non avere fondi necessari da anticipare, in attesa che arrivassero quelli richiesti alla Protezione Civile Nazionale dalla Regione Liguria. L’impianto è stato attivato oggi e già domani potrebbe entrare in funzione erogando acqua potabile ai cittadini.
CLAUDIO ALMANZI