Il segretario regionale di Rifondazione Comunista denuncia una provocazione rivolta alle lavoratrici e ai lavoratori della sanità durante la seduta in Consiglio Regionale: “Addetto stampa di Balleari provoca le lavoratrici e i lavoratori della sanità sull’antifascismo”
Si accende il clima politico in Consiglio Regionale, dove la mattinata è stata segnata da momenti di forte tensione sia in aula sia nei corridoi del palazzo.
Secondo quanto riferito da Jacopo Ricciardi, segretario regionale di Rifondazione Comunista, una frase dell’addetto stampa del Presidente del Consiglio Regionale, Stefano Balleari, avrebbe scatenato la protesta dei presenti, in particolare delle lavoratrici e dei lavoratori della sanità impegnati in una manifestazione.
Ricciardi spiega che, rivolgendosi ai dipendenti in protesta, l’addetto stampa avrebbe pronunciato la frase “fascismo come a Chiavari e a Sestri Ponente?”, interpretata come una provocazione diretta in un contesto già carico di nervosismo per la discussione sulle politiche regionali legate al settore sanitario.
Ricciardi racconta di aver immediatamente replicato sottolineando come le radici antifasciste del Paese restino un fondamento irrinunciabile della democrazia repubblicana, ricordando il ruolo determinante dei partigiani nella liberazione e nella costruzione dell’Italia democratica. Il segretario di Rifondazione Comunista aggiunge che, senza quella lotta, nessuno oggi potrebbe esprimere liberamente le proprie opinioni, nemmeno quelle più controverse. Da qui la sua critica al comportamento dell’addetto stampa, giudicato irrispettoso e inconscio del valore della memoria storica. Ricciardi conclude osservando come certi atteggiamenti rivelino un’incapacità di cogliere l’eredità antifascista del Paese, quasi che – afferma ironicamente – alcuni non avessero frequentato adeguatamente le lezioni di storia.
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